Asta 47 I: Arte Antica
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Lotto 85 Giovanni Battista Piranesi, L’arco con ornamento a conchiglia. 1749-1750 [VI edizione, tiratura moderna]. Acquaforte, bulino, puntasecca, morsura aperta, brunitoio. mm 400x545. Foglio: mm 495x700. Hind, 11. Robison, 37. Da Carceri d'invenzione, VII stato di 7 dalla VI e definitiva edizione, in tiratura moderna impressa su carta calcografica pesante Fedrigoni Fabriano. (1)
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Lotto 86 Giovanni Battista Piranesi, Il pozzo. 1749-1750 [VI edizione, tiratura moderna]. Acquaforte, bulino, puntasecca, morsura aperta, brunitoio. mm 400x545. Foglio: mm 495x700. Hind, 13. Robison, 39. Da Carceri d'invenzione, VI stato di 6 dalla VI e definitiva edizione, in tiratura moderna impressa su carta calcografica pesante Fedrigoni Fabriano. (1)
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Lotto 87 Giovanni Battista Piranesi, L'arco gotico. 1749-1750 [VI edizione, tiratura moderna]. Acquaforte, bulino, puntasecca, morsura aperta, brunitoio. mm 400x545. Foglio: mm 495x700. Hind, 14. Robison, 40. Da Carceri d'invenzione, VI stato di 6 dalla VI e definitiva edizione, in tiratura moderna impressa su carta calcografica pesante Fedrigoni Fabriano. (1)
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Lotto 88 Giovanni Battista Piranesi, Il molo con la lampada. 1749-1750 [VI edizione, tiratura moderna]. Acquaforte, bulino, puntasecca, morsura aperta, brunitoio. mm 400x545. Foglio: mm 495x700. Hind, 15. Robison, 41. Da Carceri d'invenzione, VII stato di 7 dalla VI e definitiva edizione, in tiratura moderna impressa su carta calcografica pesante Fedrigoni Fabriano. (1)
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Lotto 89 Giovanni Battista Piranesi, L’uomo sulla cremagliera. 1749-1750 [VI edizione, tiratura moderna]. Acquaforte, bulino, puntasecca, morsura aperta, brunitoio. mm 545x417. Foglio: mm 700x495. Hind, 2. Robison, 43. Da Carceri d'invenzione, VI stato di 6 dalla VI e definitiva edizione, in tiratura moderna impressa su carta calcografica pesante Fedrigoni Fabriano. (1)
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Lotto 90 Giovanni Andrea Podestà, L'età dell'oro. 1640-1650. Acquaforte. mm 310x392. Foglio: mm 417x518. Bartsch, 7. TIB (Commentary).005 S2. In controparte dal Baccanale degli Andrii di Tiziano. Con la firma in basso al centro sotto la dedica a Don Fabio della Corgna. Bellissima prova, stampata con segno nitido e brillante, su carta lievemente spessa non vergellata con filigrana "P.M.". (1)
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Lotto 91 Marcantonio Raimondi, Suonatore di chitarra (ritratto di Giovanni Filoteo Achillini). 1505 ca. Bulino. mm 184x135. Bartsch, XIV, 469. Bertelà/Ferrara, 448. Con il monogramma "MAF" sulla lastra in basso a sinistra. In alto, pendente da un ramo, tavoletta con la scritta "PHILOTHEO" con lettere TH interlacciate. Buona prova di questa rara incisione stampata su carta a vergelle molto sottili (distinguibili con osservazione attenta attraverso il foglio di controfondatura) con filigrana "mano sormontata da stella a sei punte" (XVI secolo). Convenzionalmente si ritiene che il personaggio raffigurato sia il poeta bolognese Giovanni Filoteo Achillini (Bologna, 1466-1538). (1)
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Lotto 92 Marcantonio Raimondi [scuola di], Abigail offre doni a David. 1543. Bulino. mm 300x432. Foglio: mm 304x440. Bartsch, XV, 8. TIB, 28, 8. Sulla lastra in basso a destra "ANT. S. EXC. ROMAE 1543". Bartsch ipotizza che il disegno per questa incisione si debba a Baccio Bandinelli o a Giulio Romano, entrambe le ipotesi non accettate dalla critica. Ottima impressione su carta vergellata lievemente spessa con filigrana "scala in cerchio singolo" (Woodward, 241-242. 1540-1548). SI AGGIUNGE: Marco Dente da Ravenna (Ravenna (?), 1493-Roma, 1527). Gli scheletri. 1518-1525. mm 277x360. Bartsch, XIV, 425. Da un disegno di Baccio Bandinelli secondo Bartsch. Tiratura tarda, impressione debole. (2)
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Lotto 93 Marcantonio Raimondi, Amadeus, Austeritas, Amicitia, Amor. Romae: per Gabrielem Bononiensem, 1517. Bulino. mm 103x118. Bartsch, XIV,355. Tavola raffigurante Amedeo Berruti (Moncalieri, 1470-Ivrea, 1525) vescovo di Aosta in conversazione con Austerità, Amicizia e Amore. L'incisione del Raimondi venne utilizzzata come frontespizio per il volume del Berruti Dialogus de amicitia vera et de amore honesto, scritto nel 1513 e pubblicato nel 1517. Bibliografia: S. Urbini, Marcantonio as book illustrator, Print Quarterly,1(1999), pp.50-56. (1)
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Lotto 94 Marco Ricci, Paesaggio con due penitenti. 1730. Acquaforte. mm 252x353. mm 30x345 (dedica). Foglio: 460x625. Bartsch, 18. Succi (Da Carlevarijs ai Tiepolo), 430. Bellini (Ricci), 18. Siglata "MR f" in controparte e a lettere intrecciate nell'inciso in basso a sinistra, firmata per esteso in basso a destra sulla lastra della dedica . All'angolo superiore sinistro il numero "18". Diciottesima tavola dalla serie di venti paesaggi pubblicata a Venezia nel 1730 da Carlo Orsolini. Bellissima prova nel III stato su 3, con il numero e la dedica, su carta vergellata con filigrana "tre mezzelune con lettera M" e contromarca "scudo con lettere FS". (1)
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Lotto 95 Luigi Sabatelli, Videbam in visione mea nocte...et quattuor bestiae grandes ascendebant de mari... (La visione di Daniele). 1809. Acquaforte. mm 445x35. De Witt (1938), p. 32, fig. 1. Paolozzi Strozzi, 61. Al margine inferiore in alto a sinistra "Luigi Sabatelli inventò e incise Milano 1809.", a seguire su due righe il testo sacro (Daniele 7, 1-28). Il soggetto illustra in tono "sublime" e visionario alcuni passi del Libro di Daniele, capolavoro della letteratura apocalittica giudaica. Per questo motivo l'incisione viene spesso erroneamente associata alle sei della serie che illustra L'Apocalisse di San Giovanni, peraltro contemporanee per stile ed esecuzione, ma indipendente da esse. Bellissima impressione fresca e ricca di contrasto su carta sottile non vergellata color avorio. (1)
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Lotto 96 Aegidius Sadeler II, Allegoria della Morte con doppio ritratto di Bartholomäus Spranger e della moglie Christina Müller. 1600. Bulino. mm 296x417. Hollstein, 332. Bellissima impressione nel I stato di 2 avanti l'excudit di Marco Sadeler su carta vergellata sottile con filigrana "stemma con pigna di Augsburg e lettere M" (Meder, 178). Spranger, a sinistra, è raffigurato circondato dalla Pittura, dal Disegno e dalla Scultura, in alto sopra di lui la Fama e un putto che regge una corona d'alloro. L'artista indica il monumento funebre della moglie di fronte a lui, preceduto dal Tempo con la sua falce e dalla figura scheletrica della Morte che impugna una freccia, ai lati dell'urna la Pietà, con Bibbia e crocefisso, e Minerva; di fronte un putto, con il piede su una clessidra, regge un teschio accanto a una torcia spenta. (1)