Asta 47 I: Arte Antica
-
Lotto 217 Louis-André Dupuis, Plan de la ville et faubourgs de Marseille dressée d'après les meilleurs Auteurs et gravé par Dupuis. A Paris: chez Jean [s.d.]. Incisione in rame in coloritura. mm 850x1015. Foglio: mm 870x1080. Mappa in gran parte dedicata alla baia e al porto di Marsiglia. (1)
-
Lotto 218 Pierre Husson, L'Europe Representée par La Geographie Naturelle et Historique et Par Le Blazon des Monarques des Prices des Republiques &c. La Haye: Chez Pierre Husson, Marchand Libraire 1725-1750]. Acquaforte in coloritura. mm 500x565. Foglio: mm 513x598. Grande foglio di testo inciso con una mappa dell'Europa al centro sormontata da una figura di atlante, all'interno del foglio trovano posto le illustrazioni dei blasoni dei reali europei, delle repubbliche, degli ordini ecclesiastici e degli ordini cavallereschi, e emblemi araldici. Da Jean de Beaurain, Atlas geographique, Contenant les Hémisphéres célestes et terrestres ; les Cartes marines du grand Océan ; la Carte générale d'Europe, divisée en ses Etats ; celles des Côtes de la Mer méditerranée, et des Iles Britanniques. Tome I. A Paris, 1749. (1)
-
Lotto 219 Jean Jacottet Adrien Cuvillier, Panorama della città di Trieste con i nuovi fabbricati della strada ferrata. Paris: Lemercier [s.d.]. Litografia a colori. mm 350x2020. Foglio: mm 405x2090. In basso a sinistra "A. Cuvillier & J.Jacottet Lith.", titolo e legenda dei luoghi in calce al margine inferiore. Raro panorama di Trieste in due parti. La veduta comprende tutto il golfo da Punta Grignano a sinistra, passando per monte S. Severo, il molo del sale, fino alla Torre del Fanale e Pirano a destra. (1)
-
Lotto 220 Tobias Conrad Lotter, Opulentissimum Sinarum Imperium Juxta Recentissimam Delineationem in suas Provincias Disterminatum cura et sumtibus. Augustae Vindelicorum: Tobiae Conradi Lotteri, post 1758. Incisione in rame in coloritura. mm 505x578. Foglio: mm 513x623. Grande e dettagliata mappa della Cina divisa in province ed estesa alla Corea (indicata come penisola) e alla maggior parte delle isole occidentali del Giappone. È raffigurata anche Formosa, odierna Taiwan. In basso a destra imponente cartiglio allegorico per il titolo con gli dei Atena, Ermes e Poseidone, e l'Europa che indica le navi mercantili e le ricchezze simbolo del commercio con la Cina. Sull'altro lato in basso scala metrica tedesca e francese. (1)
-
Lotto 221 Tobias Conrad Lotter, Asia Concinnata Secundum Obervationes Academiae Regalis Scientiarum et nonnullas alias, et juxta annotationes recentissimas Per G. de L'Isle… Augustae Vindelicorum: apud T.C. Lotter, post 1758. Incisione in rame in coloritura. mm 495x585. Foglio: mm 515x625. Grande mappa dell'Asia con in evidenza al centro la Tartaria indipendente, ed estesa dall'Africa con il Mediterraneo orientale al Mar Glaciale a Nord, e a Est fino a includere le isole delle Indie Orientali, Giava, Sumatra, le Filippine e la Nuova Guinea. Non viene descritta la costa settentrionale dell'Asia. In alto a sinistra elaborato cartiglio con il titolo da dove si apprende che la mappa è basata sulla cartografia di Guillaume De L'Isle. (1)
-
Lotto 222 Vincenzo Mirabella Alagona Joseph Mulder, Delineatio Syracusarum Antiquarum Quadriurbium, Ex mente et conjectura D. Vincentii Mirabellae et Alagonae. Lugduni Batavorum: Sumptibus Petri Vander Aa, MDCCXXIII (1723). Incisione in rame in 9 tavole sciolte, ciascuna mm 354x485. Foglio: mm 450 x570. In basso al centro della Tav. II "J. Mulder Sculp.". Grande carta murale della città di Siracusa da Ichnographiae Syracusarum Antiquarum Explicatio Ut Numismatum...Lugduni Batavorum: Sumptibus Petri Vander Aa, MDCCXXIII (1723). La carta fu pubblicata per la prima volta ne La dichiarazione della pianta delle antiche Siracuse e di alcune scelte medaglie di esse e dei principi che quelle possedettero, Napoli, Lazzaro Scoriggio, 1613; in nove tavole incise a Siracusa da Francesco Lomia, nelle quali la città era minuziosamente riprodotta, con indicazioni ricavate sulla base delle fonti classiche inerenti a più di duecento edifici pubblici e privati, templi e fortificazioni, luoghi sacri e giardini. Venne poi ristampata a Palermo nel 1717 con il titolo Descrizione delle quattro città dell'Antica Siracusa nel volume edito da Giovan Battista Aiccardo. Altra edizione è contenuta nel Thesaurus Antiquitatum et Historiarum Siciliae di Joannes-Georg Graevius edito da Vander Aa nel 1723-1725 a Leida. Bellissime e nitide impressioni stampate con lieve tonalità su carta vergellata sottile apparentemente priva di filigrana. (9)
-
Lotto 223 Pierre Mortier, Napoli. Amsterdam: Pierre Mortier, 1704. Acquaforte in coloritura su due lastre. mm 425x1010. Foglio: mm 530x1140. Veduta a volo d'uccello della città di Napoli dal Nouveau Theathre d'Italie tratta dal panorama della città inciso nel 1663 da Bastiaen Stopendaal. Al margine inferiore legenda con 29 riferimenti che identificano i luoghi notevoli contraddistinti da numeri. La veduta è dominata da castel Sant'Elmo in alto, mentre Castel dell'Ovo, il Maschio Angioino e il molo occupano il primo piano. Sullo sfondo si distinguono l'Eremo di Camaldoli e la Solfatara di Pozzuoli dalla quale si levano colonne di fumo. (1)
-
Lotto 224 Abraham Ortelius, Presbiteri Johannis, Sive, Abissinorum Imperii Descriptio. Antwerp: 1609-1612. Incisione in rame in coloritura. mm 374x440. Foglio: mm 470x570. Mappa dell'immaginario regno di Giovanni Presbitero in Abissinia, dall'edizione latina del 1609 del Theatrum Orbis Terrarum. Nella carta sono raffigurate numerose città lungo il corso del Nilo e dei suoi affluenti, oltre a due grandi laghi, Zaire e Zaflan, approssimativamente equivalenti alle posizioni degli attuali laghi Vittoria e Tanganica, al di sopra le cosiddette Montagne della luna. Sono presenti anche le regioni e i regni vicini di Persia, della penisola arabica, dell'Egitto, della Nubia e del Benin, così le città de La Mecca, Medina, Gerusalemme, Il Cairo, Alessandria e Tripoli, con i loro nomi. La mappa è riccamente decorata, con coppie di elefanti in Nubia e nel Congo occidentale, una nave da guerra a vela, probabilmente un sambuco arabo, al largo della costa dell'Africa occidentale, una coppia di mostri marini a est dell'Abissinia e dell'Arabia. Sono presenti due cartigli uno con il titolo in latino, il secondo, contenente un lungo elenco di titoli onorifici riferiti a Giovanni, il cui stemma con un leone che regge un crocifisso è posto immediatamente al di sopra. Giovanni il Presbitero fu un mitico re cristiano popolare nelle cronache e nelle tradizioni europee dal XII al XVII secolo. Si suppone che Giovanni discendesse da Davide, o in alcune tradizioni, dai Tre Magi. Si credeva regnasse su una nazione cristiana nestoriana persa tra musulmani e pagani d'Oriente. Sebbene la mappa di Waldseemüller del 1507 lo collochi in India, Fries lo trasferì in Africa nel 1522. Infine gli esploratori portoghesi si convinsero di averlo trovato in Etiopia, come riportato in questa mappa. (1)
-
Lotto 225 Abraham Ortelius Johannes Baptista Vrients, Ducatus Ferrariensis, Finitimarumque Partium Descriptio: Auctore Ioan. Baptista Aleotti, alias l'Argenta. Antwerp: Io. Bap.ta Vrintius, 1608-1612. Acquaforte in coloritura. mm 443x515. Foglio: mm 458x568. Testo italiano al verso. Carta del Ducato di Ferrara, comprensiva del delta del Po e di Venezia, basata su quella di Giovanni Battista Aleotti, pubblicata nel 1603. La tavola appartiene al gruppo di mappe italiane incluse solo nelle ultime edizioni del Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius pubblicato da Johann Baptist Vrients a partire dal 1608. All'angolo in alto a destra la dedica e lo stemma di "Hieronymo Giliolio Comiti Trignani". (1)
-
Lotto 226 Abraham Ortelius Johannes Baptista Vrients, Cataloniae Principatus Novissima et Accurata Descriptio. Antwerp: Ioannes Baptista Vrints, 1609-1612. Incisione in rame in coloritura. mm 387x490. Foglio: mm 470x577. Testo latino al verso. Titolo in alto a sinistra entro tabella quadrata. Mappa della Catalogna preparata da Johannes Baptista Vrients per integrare l'edizione postuma del Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius. Viene descritta la costa del Mediterraneo catalano dal fiume Ebro fino alla Francia. In evidenza Barcellona, con il Montserrat e le sue formazioni rocciose, poi con numerosissimi dettagli la descrizione si estende fino ai confini dell'Aragona e della Francia. A Nord la catena dei Pirenei. Nello specchio di mare un mostro marino, un veliero, in basso una rosa dei venti e a destra un grande cartiglio decorativo con dediche a personalità ecclesiastiche e militari, la bandiera catalana e le armi di Barcellona. (1)
-
Lotto 227 Abraham Ortelius Johannes Baptista Vrients, Prussiae vera Descriptio. Per Gaspar Henneberg. Erlichens. Antwerp: 1609-1612. Incisione in rame in coloritura. Mm 368x470. Foglio: mm 470x568. Dall'edizione latina del 1609-1612 del Theatrum Orbis Terrarum. La mappa raffigura l'Impero prussiano, corrispondente alla regione attualmente compresa tra il Nord della Polonia, la Lituania dell'ovest e l'enclave russa di Kaliningrad (qui Konigsperg). La descrizione si estende da appena ad ovest di Danzica fino ad Augustow a est. Il confine nord-est della mappa è contrassegnato con la regione della Samogitia e la città costiera lituana di Palanga. La carta di Ortelius è basata sull'opera di Caspar Henneberger (1529-1600) che realizzò una grande mappa della Prussia in xilografia pubblicata nel 1576. (1)
-
Lotto 228 Abraham Ortelius Johannes Baptista Vrients, Insularum Aliquot Maris Mediterranei Descriptio. Antwerp: 1608-1612. Incisione in rame in coloritura. mm 365x480. Foglio: mm 457x580. Testo italiano al verso. Mappa con, in un unico foglio, le principali isole del Mar Mediterraneo, Sicilia, Elba, Malta, Sardegna, Corfu e Djerba. Le carte descrivono in dettaglio le fortificazioni e altre particolarità, Jerba, ad esempio, è raffigurata collegata alla terraferma da una strada rialzata. Negli specchi di mare sono presenti varie tipologie di navi, un galeone, un sambuco arabo, una galera. Un naufragio, a nord di Malta, indica il punto in cui si pensa che San Paolo sia naufragato. Nella carta della Sicilia è raffigurato l'Etna, e altri vulcani nell'isola di Vulcano e nell'isola di Filicudi. (1)