Asta 47 I: Arte Antica
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Lotto 121 Pietro Testa, Venere consegna le armi a Enea. 1638-1640 ca. Acquaforte. mm 358x400. Bartsch,XX, 24. Bellini (Testa), 17. Cropper, 59. Ottima impressione priva delle responsabilità indicate al margine inferiore mancante, verosimilmente nel II stato di 2 (indicazione in antica grafia a penna e inchiostro bruno riportata sul supporto al verso) su carta vergellata lievemente spessa. In basso a destra al verso del supporto marchio di collezione non identificato a inchiostro nero con lettere "FT" interlacciate (Lugt, 1045b). SI AGGIUNGE: Id., Id. Acquaforte. mm 394x412. Foglio: mm 415x530. Altro esemplare nello stato definitivo in tiratura tarda su carta calcografica pesante. (2)
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Lotto 122 Pietro Testa, Il sacrificio di Ifigenia. 1640-1642 ca. Acquaforte e puntasecca. mm 370x456. Bartsch,XX, 23. Bellini (Testa), 18. Cropper, 61. Sul gradino in basso a sinistra "PTL Pinx. et Sculp." con iniziali interlacciate. Bellissima impressione nel raro I stato di 3, priva del margine inferiore con la dedica a Mario Alberizzi ma ancora con la parte alta dello stemma che nel II stato verrà cancellata. Carta vergellata sottile con filigrana compatibile con "tre monti entro ovale" (Roma, fine XVI secolo). (1)
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Lotto 123 Pietro Testa, Sinorice trasportato dal tempio di Artemide. 1640 ca. Acquaforte. mm 287x410. Foglio: mm 355x445. Bartsch, XX, 19. Bellini (Testa), 19. Cropper, 53. Con il monogramma dell'artista sulla lastra in basso a destra. Bellissima e rara prova nel I stato di 2, avanti l'indirizzo di Giovan Giacomo De Rossi al margine inferiore a sinistra, stampata con tonalità su carta vergellata sottile con filigrana. "figura inginocchiata con croce entro scudo stretto", (Woodward, 25. Macerata, 1618). Al verso in alto al centro il numero "29" a penna e inchiostro bruno in antica grafia. L'episodio è tratto dal De mulierum virtutibus di Plutarco e narra dell'avvelenamento del tetrarca Sinorice da parte di Camma, moglie del tetrarca Sinato fatto uccidere da Sinorice. SI AGGIUNGE: Id., Id., Acquaforte. mm 287x412. Foglio: mm 438x580. Bella prov nel II e definitivo stato con l'indirizzo di De Rossi su carta calcografica non vergellata, edizione Calcografia camerale con marchi a secco al margine inferiore. (2)
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Lotto 124 Pietro Testa, Intelligenza et uso / Il Liceo della Pittura. 1638 ca. Acquaforte. mm 471x729. Foglio: mm 475x739. Bartsch, XX, 34. Bellini (Testa), 20. Cropper, 41. In alto al centro il titolo e il motto sormontato dalla stella a otto punto dei Buonvisi. In basso a destra dedica a Gerolamo Buonvisi firmata dall'artista, e più in basso sulla pietra il monogramma "PTL" a lettere interlacciate. Belllissima prova nel I stato di 3, avanti l'indirizzo di De Rossi e i segni aggiuntivi sulla scritta nel cartiglio a destra,stampata con segno pieno e brillante su carta vergellata con filigrana "agnello di Dio in doppio cerchio" (Fabriano, fine XVI secolo). Il tema allude alla formazione del vero artista che per divenire tale deve commisurare teoria e pratica. Nel cartiglio a sinistra si legge "La Teoria è per se stessa di legami avvinta, e la Pratica nella sua libertà è per se stessa cieca". Alle estremità della composizione sul primo piano si trovano le rispettive personificazioni, la Teoria ha un compasso sulla testa, a indicare che trae le sue conclusioni da principi universali, ma le sue mani sono legate e i suoi libri giacciono a terra. La pratica è cieca e inciampa tra rocce e rovi, accompagnata da una scimmia con la ciotola per l'elemosina che rappresenta quegli artisti imitativi versati solo nella pratica che devono elemosinare tutto ciò di cui hanno bisogno dagli altri. (1)
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Lotto 125 Pietro Testa, Il figliuol prodigo. 1645 ca. Acquaforte. mm 190/207x290/300. Foglio: mm 290/311. Bartsch, XX, 5-8. Bellini (Testa), 21-24. Cropper, 95-98. Serie completa in quattro tavole eseguita attorno al 1645. La partenza da casa. mm 190x292. In basso a sinistra sul basamento "L 'HISTORIA/ Del Figliolo prodigo/ P. Testa in. et fecit Romae". Ottima prova nel I stato di 2 avanti ogni indirizzo su carta vergellata spessa con filigrana "corona a cinque punte sormontata da stella a sei punte" (Woodward, 264. Roma, 1580). Esemplare rifilato all'interno della battuta del rame. Uno strappo riparato dal centro del margine superiore entro la composizione e altro di minore entità a destra verso il basso. Al verso alcune lievi macchie. / Il figliuol prodigo dissipa i suoi beni. mm 207x298. Foglio: mm 217x311. In basso a sinistra "PTesta in. et fec. Romae". Bellissima impressione nel I stato di 2 prima dell'indirizzo di H. Mauperche in basso a sinistra verso il centro, stampata con tonalità su carta vergellata sottile priva di filigrana. Buoni margini di 5/7 mm oltre la battuta del rame. Traccia di lievissime pieghe in alto a destra. Ottima conservazione. / Il figliuol prodigo tra i porci. mm 203x300. Foglio: mm 208x305. Sulla lastra in basso a sinistra "PTesta in fec. Roma" con la P e la T sovrapposte. Bellissima prova nel I stato di 2, avanti l'indirizzo di Mauperche e del privilegio reale, stampata con inchiostrazione piena e brillante su carta vergellata sottile priva di filigrana. Al verso marchio di collezione di George Biörklund (Lugt, 1138c) e altro di Hans Freiherr von und zu Aufsess (Lugt, 2749). Sottili margini oltre l'impronta del rame. Al verso traccia di due pieghe verticali, minimi residui di colla all'estremità dei quattro lati e di nastro in alto. / Il figliol prodigo ritorna a casa. mm 207x298. In basso a sinistra sulla lastra "PTesta in: fec. Roma". Ottima prova nel I stato di 2 avanti l'indirizzo di Mauperche, su carta vergellata sottile con filigrana "stemma con corno da caccia". Al verso marchio della collezione del decoratore parigino F. A. Maglin con la data "1896" (Lugt, 1777). Esemplare rifilato alla battuta del rame, visibile a tratti. Brevissimo strappo e minima mancanza in basso al centro. Tracce d'uso. SI AGGIUNGE: Id., Il figliuol prodigo dissipa i suoi beni. mm 207x298. Foglio: mm 220x310. In basso a sinistra "PTesta in. et fec. Romae" e a seguire l'indirizzo di Mauperche e il privilegio reale. Bellissima impressione nel II stato di 2, stampata su carta vergellata sottile con parte di filigrana "grappolo d'uva su piccolo cartiglio con lettere e cuore". Margini di 5 mm oltre la battuta del rame. Traccia di piega verticale al centro rilevante al verso. (5)
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Lotto 126 Pietro Testa, Allegoria in onore di Innocenzo X. 1644. Acquaforte. mm 398x495. Foglio: mm 412x506. Bartsch, XX, 31. Bellini (Testa), 25. Cropper, 85. Prova d'artista avanti la tiratura ordinaria repertoriata per la prima volta da Elizabeth Cropper nella monografia dedicata all'artista pubblicata nel 1989. Sotto la figura del dio fluviale compare la scritta a matita nera di mano dell'artista "Tevere per Roma". Al margine inferiore sotto l'impronta del rame altra iscrizione a matita, rifilata ma ancora parzialmente leggibile, "Difensore dei cattivi, la giustizia Punitiva". Verosimilmente di altra mano a matita nera al margine destro della tavola "A/B/ C/D/E/F/ G/H/I/RJS/ 77 U". All'angolo inferiore destro del foglio il numero "45" a penna e inchiostro bruno. Esemplare unico impresso su carta vergellata lievemente spessa con filigrana "fiore di giglio in cerchio singolo sormontato da corona" (simile a Woodward, 106. Roma, 1592). Al verso marchio del politico e collezionista belga conte C. W. de Renesse-Breidbach (1776-1833), (Lugt, 1209). Il soggetto raffigura la Pace che, servendosi dei colori dell'Iride, dipinge il ritratto di Innocenzo X, eletto papa nell'estate del 1644 e raffigurato nell'ovale in alto a destra. (1)
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Lotto 127 Pietro Testa, Il sacrificio di Isacco. 1640-1642 ca. Acquaforte. mm 290x234. Bartsch, XX, 2. Bellini (Testa), 26. Cropper, 71. Per l'incisione si conoscono due studi preparatori, uno conservato ad Haarlem (Teylers Museum inv. D29, Cropper, 72), e un secondo, in controparte come il precedente, a Brema (Kunsthalle, Kupferstichkabinett, inv. 1959/32; Cropper, 71a). Bellissima prova, stampata con inchiostrazione eccezionalmente piena e brillante, su carta vergellata spessa priva di filigrana. Come fa notare Elisabeth Cropper, l'incontrollata morsura vicino ai bordi della lastra, soprattutto vicino al bordo inferiore, gli spazi bianchi verticali che rompono i tratti incisi in orizzontale vicino l'angelo con il montone, e i graffi inchiostrati accidentalmente, appaiono in tutte le impressioni di questa stampa. Contrariamente allo studio accurato nei riguardi dell'invenzione, Testa non sembra essersi invece preoccupato di pulire e lucidare il rame. La svasatura nelle ombre scure intorno all'inguine di Isacco e nella testa dell'angelo con il montone, suggerisce che il supporto non era abbastanza rigido per sostenere una morsura con molte linee lavorate accostate e vicine. (1)
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Lotto 128 Pietro Testa, La Sacra Famiglia nutrita dagli angeli. 1642-1644. Acquaforte e puntasecca (?). mm 232x305. Foglio: mm 245x312. Bartsch, XX, 12. Bellini (Testa), 27. Cropper, 94. Firmata sulla lastra in basso a sinistra accanto allo stemma stellato Sottildei Buonvisi. Ottima impressione nel I stato di 2 avanti l'indirizzo di Giovan Giacomo de Rossi in basso a sinistra. Carta vergellata con filigrana "fiore di giglio in cerchio singolo sormontato da corona a cinque punte" (Woodward, 104. Roma s.d.). Al verso marchio di collezione a inchiostro nero apparentemente non su Lugt. (1)
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Lotto 129 Pietro Testa, Allegoria dell'Inverno. 1644. Acquaforte. mm 492x703. Foglio: mm 500x717.Bartsch, XX, 39. Bellini (Testa), 28. Cropper, 81/82. Con la firma in basso a destra sulla lastra e la data "1644". Buona prova nel II stato di 3, dopo la comparsa dell'indirizzo di Giovan Giacomo De Rossi e prima della sostiruzione con quello di Giovan Domenico. Carta vergellata spessa con filigrana "scudo con figura inginocchiata"(?). (1)
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Lotto 130 Pietro Testa, Il trionfo della Pittura sul Parnaso. 1642 ca. Acquaforte. mm 474x717. Bartsch, XX, 35. Bellini (Testa), 29. Cropper, 73. In basso nella composizione tre piccoli cartiglii con le iscrizioni "AFFECTUS EXPRIMIT", "ARCUM MERETUR", "PARNASO TRIUMPHAT", nell cartiglio più grande in basso a destra la dedica a Gerolamo Buonvisi. Bellissima e brillante impressione nel II stato di 2 dopo la comparsa dell'indirizzo di Giovan Giacomo De Rossi e della data "1648". Carta vergellata pesante con filigrana "scudo". SI AGGIUNGE: Id., Id., Acquaforte. mm 480x727. Buona prova nel I stato di 2 avanti l'indirizzo di De Rossi e della data. (2)
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Lotto 131 Pietro Testa, Allegoria della Primavera. 1642-1644 ca. Acquaforte e puntasecca. mm 497x715. Foglio: mm 530x760. Bartsch, XX, 36. Bellini (Testa), 30. Cropper, 75. Sulla lastra in basso a sinistra "Pietro Testa inve. delin. et Sculp." e al centro indirizzo di Giovan Giacono De Rossi. Bellissima impressione nel II e definitivo stato dopo la rielaborazione della lastra e la comparsa della firma dell'autore e dell'indirizzo di De Rossi. Carta vergellata spessa con filigrana "fiore di giglio in cerchio singolo". (1)
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Lotto 132 Pietro Testa, Allegoria dell'Estate. 1642-1644 ca. Acquaforte. mm 485x708. Foglio: mm 500x720.Bartsch, XX, 37. Bellini (Testa), 31. Cropper, 76. Buona prova nel II stato di 3 con la dedica a Giovanni della Bornia in basso al centro e prima della frattura della lastra al margine destro. Carta vergellata spessa. Al verso marchio di collezione a inchiostro rosso (non su Lugt) e nota inventariale a penna e inchiostro bruno con il numero "102". (1)