Dipinti Antichi
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Lotto 337 Scuola Romana del XVIII secolo Minerva incorona Ercole accompagnato da Mercurio olio su tela cm 78x96 - con cornice cm 100x120
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Lotto 338 Scuola francese del XVIII secolo Discesa di Enea agli inferi olio su tela cm 113x132 - con cornice 126,5x146cm
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Lotto 339 Pittore Romano del XVIII secolo Venere offre le armi ad Enea Al verso timbro di collezione in ceralacca olio su cartone cm 30x28 - in cornice cm 49,5x46,5
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Lotto 340 Scuola napoletana del XVIII secolo Giuditta e Oloferne olio su tela cm 76x64 - con cornice cm 91x78
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Lotto 341 Scuola francese, fine del XVIII secolo Scena di corteo nuziale romano olio su tela cm 26x73 - in cornice cm 49x95
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Lotto 342 Scuola fiamminga del XVIII secolo Scena di mercato olio su tela cm 30x40 - con cornice cm 44x33,5
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Lotto 343 Pittore del XIX secolo Figura femminile con tamburello ispirata alle baccanti pompeiane di Michelangelo Maestri olio su tela applicata su tavola cm 50x35 - in cornice cm 66x53
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Lotto 344 Scuola fiamminga del XVIII secolo Rissa nel villaggio Olio su tela cm 42x56 - con cornice cm 56x70
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Lotto 345 Scuola Veneta del XVII secolo Paesaggi con animali quattro olii su tela ovale cm 22x36 - con cornice cm 35x51
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Lotto 346 Orazio Grevenbroeck (attribuito a) 1676-1739 Paesaggi Entro cornici coeve in legno intagliato e dorato. “Orazio Grevembouc, pittore di marine e vedute. Questo degno professore è nato in Milano”. Così descriveva Orazio Grevenbroeck il grande erudito Francesco Maria Gaburri nelle sue Vite. Iniziato giovanissimo alla pittura da suo padre, anch’esso artista nella città meneghina, fin da subito mostrò una particolare predilezione per la natura in tutte le sue declinazioni. Una volta giunto a Napoli divenne famoso per la sua produzione delle vedute del Vesuvio, in particolare durante le sue eruzioni, tanto da aver attirato l’attenzione di Charles de Brosses, che nel suo Grand Tour, cercò invano di comprare alcune sue tele.
Ad una fase giovanile sono da ascrivere i sei ovali, di ottima qualità, dove emerge un gusto più prettamente fiammingo, legato forse alla vicinanza stilistica con il padre Giovanni, nell’uso di colori laccati, la precisione lenticolare nel descrivere il particolare in uno spazio così ristretto e la rappresentazione di vedute lontane dal caldo sole mediterraneo.
sei olii su tela ovale cm 29x21 - con cornice cm 50x33 -
Lotto 347 Scuola Romana del XVIII secolo Veduta romana La luminosità che pervade le architetture antiche, tra le quali si scorgono l'Arco di Tito e la Torre dei Conti, e le figure che animano le strade romane rimanda alla memoria le composizioni più felici di Andrea Locatelli. Il nostro paesaggio si inserisce perfettamente in quel clima arcadico che aveva attirato presso la città eterna artisti da ogni parte d'Europa, ma soprattutto facoltosi grandtouristi, in particolar modo inglesi e tedeschi, che richiedevano in grande numero opere da riportare nei propri paesi come ricordo del loro viaggio. olio su tela cm 48x68 - in cornice cm 60x80
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Lotto 348 Paolo Anesi Roma 1697-Roma 1773 Paesaggio con Piramide Cestia e figure Sullo sfondo di un bel paesaggio arcadico fa capolino la silhouette della Piramide Cestia, monumento che da sempre ha affascinato i pittori che frequentavano la campagna romana. Fascino che subì indubbiamente Paolo Anesi, artista a che amò particolarmente dipingere, molto spesso per i gradturisti inglese che affollavano l'Urbe, dei delicati paesaggi, nei quali grazie alle velature e a una stesura morbide del colore, si riusciva a respirare l'essenza della campagna. olio su tela cm 41x65 - con cornice cm 53x78
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Lotto 349 Paolo Anesi Roma 1697-Roma 1773 Paesaggio lacustre con figure Questa bella tela, tipico esempio del paesaggio arcadico romano di pieno settecento, è ascrivibile alla mano del talentuoso Paolo Anesi. Figura cardine del XVIII secolo, che seppe coniugare nelle sue vedute il gusto della tradizione classicheggiante da Claude Lorrain fino a Jan Frans Van Bloemen, con il bizzarro stile dei pittori bamboccianti. Nel nostro dipinto la quinta architettonica degli alberi sulla sinistra apre ad un placido fiume che scorre nei pressi di un villaggio, mentre tre personaggi siedono su di un muretto. L'intera scena è illuminata dalla luce proveniente dal cielo terso, che preannuncia ad un tramonto. olio su tela cm 32x50, in cornice cm 42x58
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Lotto 350 Louis Philippe Crepin Parigi 1772-Parigi 1851 Paesaggi fluviali animati da pescatori coppia di olii su tela ovale cm 19x25
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Lotto 351 Francesco Guardi (scuola di) Laguna con gondole e capriccio architettonico La nuova concezione del paesaggio, più intimistico e personale, ben lontano dalla grandezza e mondanità delle tele di Canaletto e Bellotto, è un tratto tipico della produzione pittorica di Francesco Guardi, cui indubbiamente l’autore del nostro quadro guarda.
L’interesse non è più per le grandi regate dei Dogi o il Canal Grande, ma si sposta verso lo studio della placida laguna veneta dove lavorano con fatica i pescatori. Molto spesso a fare da quinta architettonica a queste scene rappresentazioni troviamo degli archi romani, quasi sempre diroccati, che donano un senso di melanconia.
olio su tavola cm 22x35 - con cornice 35x47 -
Lotto 352 Pittore fine del XVIII secolo Due vedute di Venezia coppia di olii su tela cm 30x45 - in cornice cm 40,5x56
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Lotto 353 Scuola veneta del XVIII secolo Veduta del Canal Grande olio su tela cm 11x27 - in cornice: 24x42
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Lotto 354 Scuola veneta del XVIII secolo Veduta del Ponte di Rialto olio su tela cm 63x91
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Lotto 355 Scuola Romana del XVIII secolo Paesaggio fluviale con pescatori pastello su carta cm 16x18,5 - con cornice cm 19x21
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Lotto 356 Pittore del XVIII secolo Battaglia navale Olio su tela cm 73x99 - in cornice: 80x106
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Lotto 357 Pittore del XVIII secolo Battaglia navale Olio su tela cm 73x99 - in cornice: 80x106
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Lotto 358 Pittore del XVIII secolo Battaglia navale Olio su tela cm 73x99 - in cornice: 80x106
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Lotto 359 Pittore del XVIII secolo Marina con battaglia navale Olio su tela cm 60x75, in cornice: 70x85
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Lotto 360 Pittore del XVIII secolo Veduta di città portuale Olio su tela cm 60x75, in cornice: 70x85
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Lotto 361 Pittore del XVIII secolo Veduta Campestre Olio su tela cm 60x75, in cornice: 70x85
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Lotto 362 Scuola olandese del XVIII secolo 0-0 Villaggio con figure olio su tela 220x208 cm
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Lotto 363 Pittore fine del XVIII secolo Lavandaie al fontanile olio su tela cm 76x98
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Lotto 364 Scuola napoletana del XVIII secolo Scena bucolica con figure e armenti olio su tela cm 61,5x76 - in cornice: cm 70x85
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Lotto 365 Pittore del XVIII secolo Paesaggio con figure e rovine classiche olio su tela cm 32x37,5 - cm 35x39,5 (il telaio)
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Lotto 366 Scuola napoletana del XVIII secolo Natura morta con vasi baccellati e piatti olio su tela cm 100x120- in cornice: cm 114x134
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Lotto 367 Pittore lombardo del XVIII secolo Gatto e colombi Un gatto sembra in procinto di insidiare il nido di due colombi che lo guardano con aria preoccupata. Queste tematiche di “genere” avevano trovato una larga diffusione nella pittura fiamminga del XVII secolo, come testimonia “Selvaggina morta con gatto” dipinta da Johannes Fyt ed oggi conservata presso la Pinacoteca di Brera. I collezionisti lombardi del Settecento amavano molto questo genere di produzione, motivo che ci induce a collocare stilisticamente il nostro dipinto in area meneghina.
olio su tela cm 42x58 - con cornice 57x71 -
Lotto 368 Fabrizio Sevesi Milano 1773-Torino 1837 a) Don Abbondio sorpreso da i Bravi di Don Rodrigo b) Don Rodrigo si reca al Castello dell'Innominato con due Bravi
Titoli manoscritti ad inchiostro al verso.
Nel 1834, in collaborazione con il pittore e scenografo Luigi Vacca (Torino 1778 - 1854) e l'artista Luigi Morgari (1857 - 1935) sotto la guida dell'architetto Francesco Gallo, affrescarono nel Duomo di Torino personaggi e avvenimenti della Casa Sabauda
coppia di tempere su carta cm 17x24 - in cornice cm 22x28 -
Lotto 369 GIOVANNI BETTATI Roma 1700-Roma 1777 Studio per orologio Il disegno è uno studio preparatorio per un elemento ligneo di un orologio. L'autore, Giovanni Bettati, fu uno dei più importanti argentieri del XVIII secolo. Dopo un inizio autonomo, dal 1755 passò a lavorare presso la bottega di Luigi Valadier, con il quale continuò a collaborare per tutta la vita. Il nostro foglio si distingue per l'estrema leggerezza del tratto, notabile soprattutto nella resa elegante dei due puttini, delineati dall'inchiostro acquerellato, e nelle decorazioni floreali che contornano la cariatide centrale. La datazione proposta è tra il 1765 e il 1770 per l'affinità con alcuni fogli conservati oggi presso la Nation Gallery di Washington e il Rijksmuseum di Amsterdam. matita e inchiostro acquerellato su carta mm 250x190 - con cornice cm 43,5x38
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Lotto 370 Scuola Lombarda del XVII secolo Studio per l'apparizione della Vergine a Sant'Antonio Il pregevole disegno rappresenta il momento in cui ad Antonio, oramai vicino alla morte, nella sua cella presso Camposantiero, vicino Padova, appare la Madonna con Gesù bambino. Il foglio presenta una quadrettatura a matita rossa, elemento che ci induce a pensare che esso sia uno studio preparatorio per una pala di ampie dimensioni. Il ductus grafico, elegante ma allo stesso tempo veloce, che delinea i volti dei personaggi e la composizione verticale presentano delle similitudini con i disegni eseguiti da Carlo Francesco Nuvolone a Milano nel XVII secolo. matita su carta quadrettata mm 300x190 - in cornice cm 49x38
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Lotto 371 Scuola italiana del XVII secolo San Francesco in estasi Il bel foglio raffigurante un San Francesco in estasi di fronte la Madonna, supportato da un angelo dalle ali spiegate presenta delle affinità stilistiche alle opere grafiche di Raffaele Vanni, sia per la costruzione della composizione sia per una durezza del tratto, che delinea le fisionomie dei personaggi. inchiostro su carta mm 250x195 - in cornice cm 41x35
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Lotto 372 Tommaso Maria Conca Gaeta 1734-Roma 1822 Mercurio e Pegaso
Tommaso Maria, cugino di Sebastiano Conca, artista che aveva dominato la scena artistica del primo Settecento tra Roma e Napoli e con il quale di formò inizialmente, ebbe un carriera fulminea. Precocemente accademico sia a San Luca che presso l'Accademia Clementina a Bologna, fu il pittore più amato dal principe Marcantonio IV Borghese, che lo scelte come protagonista nella decorazione del Palazzo di famiglia e del Casino suburbano. La fama acquisita lo portò all'attenzione di Papa Pio VI, che lo coinvolse nel cantiere del Museo Pio Clementino.
Da buon artista settecentesco alla base della pratica artistica di Tommaso Maria Conca vi era il disegno: strumento indispensabile per lo studio dei corpi e della composizione. Il nostro foglio, raffigurante Mercurio e Pegaso probabilmente preparatorio per l'affresco a tema mitologico nel Casino Borghese, è un ottimo esempio e ci consente di comprendere il modus operandi di Conca. Le figure sono delineate con un ductus fluido e sciolto con linee a matita e con dei tocchi di biacca, utilizzata per illuminare e dare ulteriore luminosità ai particolari, come i capelli di Mercurio e la criniera di Pegaso. Ultimata questa prima idea, Conca fissa la composizione finale con della china, non senza attuare qualche piccola modifica, come è ben visibile nel piede destro della divinità, ora steso e più libero nello spazio, e nello zoccolo del cavallo.
Al verso reca etichetta della Galleria Carlo Virgilio, Roma
Provenienza: già collezione Mauro Bolognini, Roma
Matita, china e biacca su carta azzurra mm 465x345 -
Lotto 373 Giuseppe Bonito Castellammare Di Stabia 1707-Napoli 1789 Ritratto di nobildonna olio su tela ovale cm 68x50 - con cornice 81x63,5
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Lotto 374 Scuola francese del XVIII secolo Ritratto di fanciulla con cappello Cornice coeva. Su un cielo terso si staglia la figura di una giovane nobildonna, abbigliata come una pastorella con in testa un cappello di paglia adornato da fiori primaverili e nelle mani delle pesche e acini d’uva. Il medium utilizzato, il pastello, donano ai dettagli della veste, come il foulard sul collo e i pizzi delle maniche, un’estrema leggerezza. Il pittore d’origine francese e vicino ai modi Jeanne-Etienne Liotard, ha indubbiamente visto i pastelli di Rosalba Carriera, che circolavano in tutta Europa.
pastello su carta applicata su tela cm 61x46 - con cornice 77x72 -
Lotto 375 Scuola olandese del XVIII secolo 0-0 ritratto di gentiluomo con gorgiera olio su tela cm 55x43 - con cornice cm 66,5x54,5
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Lotto 376 Pittore del XVIII secolo Studio di testa di dama olio su tela cm 22x18,5 - con cornice 25,5x21,5
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Lotto 377 Scuola tedesca del XVIII secolo Ritratto di nobiluomo In un elegante interno, diviso spazialmente dalla partitura del pavimento, emerge dalla penombra dello sfondo un elegante signore, riccamente abbigliato, intento a scrivere con la piuma delle lettere. Lo sguardo vive che rivolge allo spettatore, o al ritrattista, ci comunica la viva intelligenza dell'uomo, confermata dai volumi tenuti sulla scrivania. il dato stilistico, la pettinatura e il modo di vestire dell'effigiato ci induco a datare la nostra tela alla fine del XVIII secolo, e dipinta da un pittore di area tedesca. olio su tela cm 48x38 - in cornice cm 62x48
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Lotto 378 Scuola Lombarda del XIX secolo Coppia di ritratti di coniugi olio su tela cm 57x47 - con cornice cm 74x64
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Lotto 379 Pittore del XVIII secolo Tre miniature ovali raffiguranti ritratti. con cornici rettangolari in tolla sbalzata caratterizzate da corolle angolari olii su rame ovale cm 8x6,5 (in cornice cm 13x11 (la coppia) e cm 9,5x7 - in cornice cm 16,5x14
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Lotto 380 Pittore del XIX secolo Piccolo ritratto di gentiluomo Cornice in legno dorato olio su tavoletta ovale cm 12x9,6 - in cornice cm 20x17,5
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Lotto 381 Pittore della fine del XVIII secolo Piccolo ritratto di gentiluomo (Nicola Lorenzini) Al verso indicazione manoscritta sull'identità dell'effigiato tempera cm 13x11 - in cornice cm 18,5x16,5
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Lotto 382 Pittore lucchese, inizi XIX secolo Ritratto di Ilario Cervelli, Generale dell'Ordine di San Francesco e Grande di Spagna La figura di Ilario Cervelli, ministro generale dell’ordine francescano, è estremamente importante per la città di Lucca tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX, tanto da essere beneficiario nel 1785 di un componimento poetico in suo onore per le sue azioni benefiche. Questo piccolo ma delizioso ritratto, dove emerge la sua figura bonaria mentre è intento a lavorare nel suo studio, è inoltre di grande importanza storica, testimoniando i rapporti di Padre Cervelli con papa Pio VII. Nella lettera che tiene in mano, infatti, è citato il nome del pontefice con la data 1806. Va ricordato che in questi anni lo Stato Pontificio stava vivendo un momento di crisi dovuta all’ingerenza di Napoleone Bonaparte che aveva condotto papa Chiaramonti a Parigi e successivamente lo aveva costretto all’esilio a Savona.
Stilisticamente il ritratto si distingue per l’uso di colori tenui e freddi, di grande rilievo è l’abilità dell’artista nel rendere con maestria il calamaio d’argento sul tavolo. Inoltre l’espediente della tenda verde leggermente scostata ricorda il medesimo escamotage utilizzato da Scipione Pulzone nelle sue migliori opere.
olio su cartone cm 13,8x12,5 - in cornice cm 18,5x17 -
Lotto 383 Pittore del XIX secolo Coppia di ritratti in miniatura . raffiguranti gentildonna con collana di corallo e nobiluomo; cornici in legno dorato. Non esaminate fuori dalla cornice diametro cm 5,5 - in cornice cm 11x11
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Lotto 384 Pittore del XVIII secolo Coppia di dipinti in miniatura raffiguranti marine con velieri e personaggi Non esaminati fuori dal supporto cm 4x7 - in cornice cm 11,5x15