#73: Arte Moderna e Contemporanea e Collezione di Artisti Sicilani
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Lotto 249 Lucia Ragusa (Catania) - Il Giardino, 1999 Cm 100x79 Dipinto ad olio su tela di lino
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Lotto 250 Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Tondo, ritratto di donna Diamtro cm 12, in cornice cm 41x41 Smalto su rame Firmato in basso e numerato 7/30
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Lotto 251 Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Coppia di figure in maschera di Carnevale cm 16x16 in cornice cm 40x40 Firmato in basso a sinistra Firmato in basso a sinistra
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Lotto 252 Nunzio Sciavarello (Bronte 1918-Catania 2013) - Vasi di fiori con colombe cm 80 x 50, in cornice 82 x 74 Olio su tela
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Lotto 253 Suonatori di jazz CM 50X70 , in cornice cm 65X74 Firmato e datato POrto 05Firmato e datato POrto 05
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Lotto 254 Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Donna con marionetta cm 70x49 in cornice cm 74x54 Prova di colore Prova di colore
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Lotto 255 Vincenzo Busa (Acireale 1960) - Nudo di donna di schiena, 1980 cm 49x33 in cornice cm 72x52 Sanguigna Firmato in bassoa destra
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Lotto 256 Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Giovane donna di profilo cm 14 x 14, in cornice 41 x 41 Smalto su rame Tiratura 18/30
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Lotto 257 Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Arlecchino, 1984 cm 14 x 14, in cornice 41 x 41 Smalto su rame Tiratura 1/4, sul retro datato 1984
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Lotto 258 Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Giovane donna, 1983 D cm 12, in cornice 41 x 41 Smalto su rame
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Lotto 259 Donne con cappelli Cm 50 x 70 Litografia Brancati Carlevani
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Lotto 260 Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971) - Natura morta con mandolino, libro e brocca, 1931 CM 40x50 , in cornice 57x67 Olio su tela
Firmata e datata in basso a destra.
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.