ASTA 46 II: LIBRI A STAMPA DAL XV AL XIX SECOLO
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Lotto 665 Sardi Pietro, Corno dogale della Architettura militare. (Al colophon:) In Venetia: appresso i Giunti, 1639. In folio (mm 332x236). Pagine [20], [8] di Tavola, 72, 89-100, 74-88, 101-220 con, nel complesso, 47 tavole nel testo e fuori testo a mezza, piena e doppia pagina. Frontespizio calcografico. Errore di rilegatura nei fascicoli centrali, rare carte brunite e alcuni forellini di tarlo ma copia in barbe e complessivamente ben conservata. Legatura coeva in pieno cartonato rustico con titolo manoscritto al dorso. Mancanze in corrispondenza del dorso, legatura leggermente allentata. (1)Prima edizione. L'opera, divisa in sette capitoli, ha come temi principali la fortificazione, in particolare quella eseguita all'olandese, e le regole per la gestione degli squadroni, del loro alloggiamento e della loro istruzione. L'ultimo capitolo (il VII) è una dissertazione di argomenti matematici. Il numero delle tavole varia negli esemplari in commercio (che annoverano dalle 40 alle 46 tavole tra quelle nel testo e quelle fuori testo). D'Ayala 119; Choix, 10383; Graesse VI, 271; Riccardi II, 424: «Raro e pregiato».
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Lotto 666 Savonarola Girolamo, Operetta molto divota [...] sopra edieci comandamenti didio: diricta alla madonna, overo badessa del monasterio delle Murate di Firenze... (Al colophon:) Impresso in Firenze: adi. 23. doctobre 1508. In-4° (mm 205x138). Carte [20] (di 26). Segnatura: a-b⁸, c⁶ (-c⁶), d⁴. Mancante il fascicolo c⁶. Belle xilografie alla carta a1, raffigurante il Savonarola che dialoga con la Badessa e le sorelle del Monastero delle Murate, e alla d4v, con scena della Crocifissione con la Vergine, San Giovanni e Maria Maddalena; entrambe utilizzate nella prima edizione del 1495 di Bartolommeo di Libri. Capilettera xilografici. Legatura ottocentesca in mezza pelle, con piatti in carta marmorizzata. Mancanze al dorso, parzialmente conservato all'interno. (1)Il convento delle Murate a Firenze era L'istituzione religiosa femminile più nota del Rinascimento fiorentino. Il convento benedettino divenne così famoso da attirare anche molte famiglie d'élite italiana dell'epoca tra cui i Medici di Firenze, gli Orsini di Roma, gli Sforza di Milano e gli Este di Ferrara; non era raro, infatti, che i diplomatici in visita a Firenze inserissero nei loro itinerari un tour al vasto sito su via Ghibellina. La guida alla confessione di Savonarola apparve nell'ottobre del 1495, alcuni mesi dopo che Savonarola aveva fatto visita al convento e aveva tenuto un sermone in cui accusava le monache di attività filo-medicea e di coinvolgimento nei conflitti politici della Città. Nel suo sermone del maggio 1495, Savonarola affermò, inoltre, che le suore di Le Murate eseguivano la loro produzione scribale per vanità commerciale; in loro difesa, le monache sostenevano che i fondi prodotti da quelle arti erano la loro unica fonte di sostegno finanziario. Si ricredette e dedicò il suo trattato sui Dieci Comandamenti alla badessa Caterina Ubaldini, lodata nella prefazione dell'opera. EDIT 16 53820; Sander 6805, che attribuisce la stampa a Bartolomeo de Libri, considera errata la data 1508 di questa terza edizione, e la assegna al 1498, forse per l'uso delle stesse xilografie. Molto rara.
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Lotto 667 Savonarola Girolamo, Predica dell'arte del bene morire. s.d.e. [i.e. Firenze: Antonio Tubini e Andrea Ghirlandi, dopo 1505 ca.]. In-4° (mm 200x130). Carte [14] (di 18). Ampia vignetta xilografica al frontespizio, altre intervallate nel testo. Mancanti le carte a1, a3, a6 e a8 (a1 e a8 presenti in facsimile); trasposte le carte c1-2 e c3-4. Restauro integrativo visibile al verso della carta a2 e reintegrazioni marginali alle carte c1 c c4. Legatura moderna marocchino, con cornice di filetto dorato ai piatti, fregi e titoli al dorso. Difetti alle cerniere e alle cuffie, altrimenti buona conservazione. (1)Si tratta di una delle quattro edizioni fiorentine della predica del Savonarola sull'arte di ben morire, fatta il 2 novembre 1496. Secondo OPAC, edizione stampata a Firenze nell'officina di Bartolomeo di Libri, probabilmente da Giovanni Stefano di Carlo, con lo stato rifuso dello 86R (88) in uso dopo il 1515, anche se tradizionalmente attribuita nei repertori all'officina di Tubini e Ghirlandi, per la somiglianza grafica del carattere rifuso di Bartolomeo (in uso esclusivamente nel '500) con quello quattrocentesco dei due soci, datandola con Proctor 6423 al 1499 e con IGI 8758 al 1500, ma già correttamente indicata come cinquecentina in BMC VII 1209, seguito da ISTC is00252000. Sander 6813, 6815-6817; cfr. Goff 252; EDIT 16 75545; Audin 76.
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Lotto 668 Saxo Grammaticus, Danorum historiae libri XVI. Basileae: apud Io. Bebelium, 1534. In folio (mm 302x200). Carte [16], 189, [1]. Fregio xilografico ripetuto in principio e fine, alcune iniziali in legno. Antica nota di possesso manoscritta lavata al frontespizio, con lieve ossidazione della carta, lievissimo foxing in poche carte, per il resto splendida copia, marginosa e fresca. Legatura in piena pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso. Mancanze in corrispondenza delle cuffie, sguardie rinnovate. (1)Adams S 531.
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Lotto 669 Scaliger Iulius Caesar (Bordoni Giulio), Exotericarum exercitationum Liber XV. De Subtilitate, ad Hieronymum Cardanum. Francofurti: Apud Andreae Wecheli heredes Claudium Marnium et Ioann. Aubrium, 1592. In-8° (mm 165x105). Pagine [16], 1129 [i.e. 1139], [93]. Con numerose illustrazioni in legno nel testo. Marca tipografica al frontespizio, ripetuta alla carta 3h8v. Carte intensamente brunite con fioriture sparse. Mancanza di carta reintegrata al frontespizio, strappo restaurato alla carta 2v4. Lavori di tarlo ai margini interni degli ultimi fascicoli, con lieve perdita di testo. Legatura in piena pergamena molle con titoli manoscritti al dorso. Dorso e piatto posteriore restaurati nella parte superiore. Note manoscritte di mano antica abrase al frontespizio. (1)Bella edizione, questa dello Scaligero, sul famoso trattato De Subtilitate di Girolamo Cardano (Pavia 1501-1576), vera enciclopedia dove sono esposte tutte le conoscenze del sapere umano.
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Lotto 670 Scappi Bartolomeo, Opera [...] divisa in sei libri. Il trinciante. In Venetia: presso Alessandro Vecchi, 1605. In-4° (mm 198x145). Carte [4], 122, [14], 123- 310. Marca xilografica al frontespizio, ritratto dell'autore a carta a4v e 14 carte di illustrazione xilografica di utensili per cucinare, cucine e banchetti. LEGATO CON: Cervio Vincenzo, Il trinciante. In Venetia: appresso Alessandro Vecchi, 1604. Carte [4], 39. Lieve gora nel margine superiore dei fascicoli, altra gora più evidente negli ultimi fascicoli del volume, copia leggermente corta di margini, ma completa. Legatura coeva in piena pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso. Alcune piccole mancanze in corrispondenza della cuffia superiore. Note di possesso manoscritte nella carta di guardia anteriore. (1)Prima edizione collettiva delle Opere dello Scappi e del Trinciante del Cervio, entrambi con legni raffiguranti banchetti, stoviglie e utensili per il taglio della carne e del pesce. Lo Scappi può considerarsi tra i più importanti testi di cucina rinascimentali, complice sicuramente la fama dell'Autore, che fu cuoco personale di numerosi cardinali e due papi; il Cervio, uno dei trattati sul taglio della carne e del pesce più famosi del XVI secolo. Vicaire, 772-773; Bitting, 418-419 (Scappi) e 81 (Cervio).
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Lotto 671 Scaramuzza Francesco, Raccolta di illustrazioni per la Divina Commedia. S.d.e. (ma Giorgio Simona di Locarno, 1880). Raccolta di 243 riproduzioni fotografiche delle tavole realizzate da Francesco Scaramuzza e riprodotte dal fotografo Icilio Calzolari per l'editore Giorgio Simona. mm 360x265. Foglio: mm 493x400. Ciascuna fotografia, applicata su supporto, presenta il timbro a secco " Icilio Calzolari/Fotografo/Milano". Le tavole presentano lievi fioriture, buono stato conservativo complessivo. Conservate entro custodia di legno a misura (cm 18x59x45). (244)Splendida raccolta di oltre 240 riproduzioni fotografiche dei disegni di Scaramuzza per la Divina Commedia, realizzate dal fotografo Icilio Calzolari per l'editore Giorgio Simona di Locarno.
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Lotto 672 Schiller Johann Christoph Friedrich (von), Begleitungen zu Schiller's Wallenstein. Skizzen nach des Dichter's Schilderungen, entworfen und auf Stein gezeichnet von K. Loeillot. Paris: chez Rittner & Goupil, [ca. 1840]. In-folio oblungo (mm 290x440). Con 16 litografie a colori, alcune protette dalla loro originale velina, e 1 frontespizio litografico, anch'esso a colori. Bruniture alle carte e fioriture sparse, queste ultime concentrate alle veline. Macchie al verso delle carte. Legatura in mezza percallina con piatti in carta marmorizzata e titoli impressi in oro su tassello in pelle al dorso. Etichette in carta incollate al piatto anteriore con numeri impressi in nero e a penna. Punte stanche. Ex-libris al contropiatto anteriore. (1)Prima edizione.
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Lotto 673 Septimius Severus, Vaticinium Severi, et Leonis imperatorum, in quo videtur finis Turcarum in praesenti eorum imperatore, una cum alijs nonnullis in hac re vaticinijs. In Brescia: appresso Pietro Maria Marchetti, 1596. In-8° (mm 135x95). Pagine 106, [6] bianche. Con marca tipografica impressa in legno al frontespizio e 16 illustrazioni a piena pagina nel testo. Ottima copia, con le tavole ben conservate. Legatura coeva in piena pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso. Nota di possesso cassata sul frontespizio. (1)Prima edizione di questo raro volume di profezie di Settimo Severo e di Leone il Saggio. Caillet III, 11042: «petit ouvrage contenant les prophéties sur les empereurs Sévère et Léone, ainsi qui sur la fin des Turcs et de leur empire - orné de 16 curieuses figures sur cuivre»; Mortimer 254; Göllner 2255.
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Lotto 674 Soldini Francesco Maria, Delle origini della pazzia d'un filosofo fiorentino. [Firenze]: a spese della Nazione, [1770 ca]. In-4° (mm 238x175). Pagine [2], 131, 1 bianca. Frontespizio calcografico, numerose testatine e capilettera impressi in rame alle pagine. Copia leggermente allentata, con occasionali fioriture e con uno strappetto restaurabile al margine dell'ultima carta, ma in barbe e ben conservata. Legatura coeva in cartonato muto. Tracce nastro adesivo ai piatti, macchie e strappi al dorso. (1)Prima e unica edizione. Per la paternità dell'opera si veda Melzi II, 285: «Autore di questo stranissimo libro è il P. Francesco Soldini, carmelitano, lettore di filosofia nel Seminario d'Arezzo», autore, tra le altre cose del De anima brutorum commentaria, messo prontamente all'indice, e di una celebre giuda illustrata del giardino di Boboli a Firenze.
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Lotto 675 Tanara Vincenzo, L'economia del cittadino in villa... In Venetia: appresso Bortolo Zerletti, 1713. In-4° (mm 220x165). Copia con fioriture e sporadiche gore. Legatura coeva in mezzo cartone con piatti rivestiti in carta marmorizzata e titolo in oro su tassello al dorso. Alcune mancanze ai piatti- SI AGGIUNGE: Manuale de' ragguagli della lira milanese coll'austriaca... Milano: tipografia di G. B. Bianchi, 1824. (2)I OPERA: Opera sull'agricoltura in villa dove vengono descritti, tra gli altri la produzione di vino e miele, la cura del cortile e del giardino.
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Lotto 676 Tasso Torquato, Il Goffredo [...] novamente corretto, et ristampato. In Venetia: presso Francesco de' Franceschi senese, 1583. In-4° (mm 225x165). Carte [12], 82, 87-118, [9], 1 bianca; [4], 29, 1 bianca. Mancanza di carta al frontespizio, primi fascicoli parzialmente staccati, carta F7 con mancanze marginali e perdita di parte d'inciso, assenti le carte da L3 a L6 (il contenuto del canto sedicesimo); nella seconda parte mancanza nel margine inferiore di gran parte delle carte, con perdita di testo, e fascicoli gorati. Legatura coeva in piena pergamena floscia con titolo manoscritto su pecetta cartacea successivamente applicata. Dorso e parte dei piatti assente. Nota di possesso manoscritta di mano antica al frontespizio. Lotto da studio, non passibile di restituzione. (1)