ASTA 46 II: LIBRI A STAMPA DAL XV AL XIX SECOLO

Biancani Giuseppe, Sphaera mundi, seu Cosmographia, demonstrativa, ac facili methodo tradita... Bononiae: typis Sebastiani Bonomij sumptibus Hieronymi Tamburini, 1620. In-4° (mm 226x160). Pagine [22], 2 bianche, 445 [i.e 447], 1 bianca con 1 tavola ripiegata fuori testo e numerose tavole in xilografia nel testo, inclusa una con volvella (conservata) a carta 2F2r. Frontespizio impresso a due colori. Copia marginalmente gorata, con alcune fioriture e bruniture (più evidenti in occasionali fascicoli) ma completa, marginosa e complessivamente ben conservata. Legatura rimontata in piena pergamena rigida con cornici concentriche di filetti impresse in oro ai piatti e ferri dorati al dorso. Macchiato il piatto anteriore, alcuni forellini al dorso. (1)Rara prima edizione, arricchita da illustrazioni nel testo, di questo trattato di astronomia in cui il gesuita Giuseppe Biancani riunisce interventi su, tra gli altri, Galileo e Keplero. L'opera riveste notevole importanza poiché nel testo fa per la prima volta la sua comparsa in maniera ripetitiva e strutturata il termine "telescopio" (McColley, Josephus Blancanus and the adoption of our word Telescope, pp. 364-365) ma non solo: una parte è anche dedicata all'acustica. Biancani introdurrà la proposta della creazione di una nuova branca della scienza, l'Ecometria, che si svilupperà poi fino ad assumere il nome moderno di acustica. Per questo motivo è a ragione definito il fondatore dell'acustica geometrica. L'opera è inoltre arricchita da una bibliografia scientifica che spazia tra astronomia, fisica, prospettiva, musica, meccanica, etc. McColley, 364-365: «Blancanus was one of the most able and respected of the Catholic astronomers»; Carli-Favaro, 83. Cinti, 95 (citando la terza); Riccardi I, 127; Thorndike VII, 49-51: «A new presentation was needed he said, in order to summarize the great recent progress in astronomy from discoveries made with the telescope. He cites Tycho Brahe and Kepler with respect and aftems refers the reader to them for further information. He discusses the satellites of Jupiter and Saturn, sundpots, and the new stars of 1572, 1600, and 1604». Si veda Barbieri Patrizio, Gli acustici gesuiti e il problema degli strumenti musicali a vento (c. 1580-1680) in A cavallo di un monocordo. Lo strumento musicale come accordatura dei saperi (Bologna: Pàtron, 2013).

Biancani Giuseppe, Sphaera mundi, seu Cosmographia, demonstrativa, ac facili methodo tradita... Mutinae: ex typographia Andreae, & Hieronymi Cassiani, 1653. 2 parti in 1 volume in folio (mm 297x205). Pagine [12], 232 [i.e. 228] con 2 tavole fuori testo ripiegate; 12 [di 24], [2] con 1 tabella ripiegata e 3 [di 6] tavole fuori testo. Copia priva delle carte I3-I4 nella prima parte, del fascicolo B e di 3 tavole fuori testo nella seconda. Gora nel margine superiore delle carte, più visibile nei fascicoli centrali. Legatura coeva in piena pelle. Tracce d'uso a angoli e cuffie. (1)Edizione definitiva della Sphaera mundi, dopo la prima del 1620 e quelle del '30 e del '35. «Naturalmente la presente è più corretta di quelle che la precedettero» (Cinti, 95). Per il dettaglio dell'opera si veda il lotto precedente.

Biringuccio Vannoccio, Pirotechnia. [Venezia: Curzio Troiano Navò], 1558. (Al colophon:) In Vinegia: per Comin da Trino di Monteferrato, 1559. In-4° (mm 210x152). Carte [8], 168. Rilegate in fine 10 carte bianche. Frontespizio entro ampia cornice xilografica, marca dello stampatore al recto dell'ultima carta e molte vignette xilografiche nel testo. Copia marginalmente fiorita, con uno strappo che non tocca il testo a carta Q8. Legatura coeva in piena pergamena floscia. Titolo manoscritto su pecetta cartacea applicato successivamente al dorso. Lacerti di legacci. Alcune macchie ai piatti. Alcune note manoscritte e sottolineature di mano antica nel testo. (1)Terza edizione (la prima del 1540) della più importante opera sulla metallurgia e sulla mineralogia dell'età pre-moderna, con importanti capitoli anche di alchimia. Adams, 2083. Cfr. Duveen, 79-80; Cfr. Stillwell, 827.

Cardano Girolamo, De utilitate ex adversis capienda, libri IV. (Al colophon:) Basileae: per Henrichum Petri, 1561 mense Augusto. In-8° (mm 156x100). Pagine [72], 1161, [3]. Marca tipografica in fine di volume, un diagramma in legno a pagina 830. Copia con alcune gore marginali e leggere bruniture dovute al tipo di carta. Legatura in piena pergamena floscia con unghie e titoli manoscritti al dorso. (1)Prima edizione, scritta dall'Autore in seguito alla condanna a morte del figlio Giovanni Battista, accusato di uxoricidio. Il testo venne composto dal Cardano come una sorta di consolatio a fronte delle sciagure della vita. Nell'opera si trova anche un trattatello medico inedito dal titolo De abstinentia ab usu ciborum foetidorum. Durling, 852. Adams, C-679.

Cardano Girolamo, De subtilitate libri XXI. Basileae: apud Sebastianum Henricpetri, s.d. (Al colophon:) Basileae: per Sebastianum Henricpetri, 1611. In-8° (mm 172x108). Pagine [80], 1148, [4]. Copiose illustrazioni in legno nel testo, alcune a piena pagina. Ritratto xilografico dell'Autore alla carta a1v. Al frontespizio marca tipografica raffigurante una mano che batte con un martello una roccia dalla quale si sprigionano fiamme; ripetuta, simile, a carta 3C8v. Annotazioni a penna di mano antica al frontespizio e al margine di alcune carte; numerose pagine con testo cassato a penna. Bruniture alle carte, soprattutto in corrispondenza dello specchio di stampa e fioriture sparse. Abrasione causata dall'inchiostro alle carte 2O-2O2. Forellini di tarlo che non ledono il testo alle prime e ultime carte. Legatura in piena pergamena molle con titoli manoscritti e piccola etichetta in carta incollata al dorso. Piatto posteriore lievemente allentato in corrispondenza della cuffia superiore. Timbro di precedente collezione al frontespizio. (1)Vedi Osler 2238, Graesse II, 45 e Wellcome I, 1291 per l'edizione del 1554 e altre. Edizione successiva di quest'opera enciclopedica, la principale di Cardanus (considerato il precursore di Paracelso), apparsa per la prima volta a Norimberga nel 1550.

Cattaneo Girolamo, Dell'arte del misurare [...]. Libri due. Nel primo s'insegna a misurar, & partir'i [...] Nel secondo a misurar le muraglie, imbottar grani, vini, fieni, & strami; co'l liuellar l'acque, & altre cose necessarie a gli agrimensori. Libro primo (-secondo). In Brescia: per Domenico Gromi, 1682. 2 parti in 2 volumi in-4° (mm 195x135). Pagine 141; 117, [3]. Marca xilografica a entrambi i frontespizi; testatine e capilettera in legno. Ampie annotazioni manoscritte al verso della carta G12, bianca. Abrasione al primo frontespizio del primo libro e foro di tardo restaurato; macchie concentrate principalmente nell'ultima parte del secondo volume, altrimenti copia ben conservata. Legatura moderna in mezza pergamena con piatti marmorizzati e titoli in oro al dorso. (2)Edizione secentesca notevolmente accresciuta di questo noto manuale di geometria pratica e agrimensura redatto dal novarese Girolamo Cattaneo. La prima edizione apparve nel 1572 a Brescia, città in cui Cattaneo fu attivo come architetto e ingegnere militare tra il 1540 e il 1584. Il trattato è diviso in due libri: il primo espone i principî fondamentali della geometria pratica; il secondo ne illustra l'applicazione nella costruzione degli edifici e in agricoltura, in particolare nella misurazione di vino, acqua e grani. Riccardi I, 316-317.

Cauchy Augustin-Louis, Cours d'analyse de l'École royale polytechnique. 1re partie. Paris: de l'Imprimerie Royale, chez Debure frères, 1821. In-8° (mm 212x135). Pagine [4], XIV, [2], 576. Copia lievemente brunita ma in barbe e quasi totalmente intonsa. Legatura coeva in pieno cartonato con titolo stampigliato a inchiostro nero su pecetta cartacea al dorso. (1)Prima edizione, assai rara, di questo trattato sulla teoria dei numeri complessi, nonché la più importante opera del matematico francese Augustin-Louis Cauchy (Paris 1789 - Sceaux 1957). DSB III, 137: «The first comprehensive theory of complex number is found in Cauchy's Cours d'analyse». Abel, Untersuchungen uber die Reihe, 311-359: «an excellent work which should be read by every analyst who loves mathematical rigor».

Clairaut Alexis Claude, Elementi di geometria... In Roma: a spese di Venanzio Monaldini libraro al Corso, nella stamperia di Generoso Salomoni alla Piazza di S. Ignazio, 1751. In-8° (mm 202x136). Pagine 30, [2], XII, 232 + 14 tavole in rame ripiegate fuori testo, numerate I-XIV. Marca calcografica al frontespizio, impresso in rosso e nero, raffigurante una donna con un elmo coronato di stelle che tiene in mano una lancia e nell'altra un libro aperto e le iniziali VM in basso a sinistra. Testatine, capilettera e finalini in legno nel testo. Carte lievemente brunite con fioriture sparse. Piccola macchia al margine inferiore delle ultime 4 tavole. Legatura in piena pergamena rigida con titoli in oro impressi su falso tassello al dorso. Macchie ai piatti. Piccolo lavoro di tarlo al contropiatto e alla sguardia anteriori. SI AGGIUNGE: Brisson Mathurin Jacques, Dictionnaire raisonné de physique... Tome Premier (-Sixième). A Paris: a la librairie économique, rue de la Harpe, 1800 (in antiporta:) de l'imprimerie de P. André. 6 volumi in-8° (mm 196x125). Bruniture e fioriture alle carte. Legatura in mezza pelle con punte, piatti in carta marmorizzata e titoli in oro su doppio tassello al dorso. Tagli rossi. Segni d'uso ai piatti, punte stanche. Esemplare non collazionato, non passibile di restituzione. (7)Prima edizione italiana di quest'opera del matematico francese Clairaut, membro della Académie des Sciences di Parigi e della Royal Society di Londra, che, fin dalla pubblicazione parigina del 1741, segnò la nascita della didattica basata sull'approccio intuitivo, metodo che ebbe particolare fortuna in Italia, nonché fonte principale del metodo attivo per l'insegnamento della Geometria intuitiva elaborato dalla matematica Emma Castelnuovo (1913-2014), che in una conferenza del 1946 definì l'opera un "gioiello di esposizione".

Del Papa Giuseppe, Trattati Varj fatti in diverse occasioni... In Firenze: Nella Stamperia di S.A.R. per li Tartini, e Franchi, 1734. In-4° (mm 248x184). Pagine VI, [2], 228 con 1 tavola incisa in rame fuori testo. Capilettera, testatine e finalini xilografici. Frontespizio impresso a due colori. Forellini di tarlo nel margine inferiore dei fascicoli, più visibili alle prime due carte di testo e alle ultime 5. Legatura coeva in piena pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso. Dorso leggermente allentato, fori di tarlo sui piatti. (1)Edizione originale di questa raccolta di trattati scientifici di Giuseppe Del Papa. Di particolare interesse i saggi Dottrina della sfera del mondo come l'hanno insegnata Aristotile, Tolomeo ec.; Lettera [...] In cui si dimostra, non avervi ragione alcuna, per cui si debbano temere sinistri influssi per la comparsa di veruna Cometa; Discorso Accademico sopra la Gravità. Gamba, 1728.

Del Re Elia, Aritmetica, e geometria prattica [...]. Parte prima (-seconda), nella quale s'insegnano distintamente tutte quelle regole, proposizioni, e quesiti, che si sogliono fare cosi dagli antichi... In Napoli: nella stamparia di Carlo Troyse, e Giouan-Domenico Pietroboni, 1697. 2 parti in 1 volume in-4° (mm 220x160). Pagine [8], 379 [i.e. 343], [1], 344. Con 36 pagine di tavole ripiegate, rimontate in fine. Finalini e illustrazioni in legno. Fioriture sparse, forti bruniture ad alcune carte, abrasioni, che coinvolgono il testo, al margine inferiore delle carte a3-a4 e un foro di tarlo restaurato alle pagine 265-274 della seconda parte. Legatura in pergamena, con titoli manoscritti al dorso, parzialmente cancellati; sguardie rinnovate e tagli spruzzati di rosso. (1)Riccardi I 405.

Dell'Acqua Carlo, Norme pratiche per ben costruire ed applicare i parafulmini. Milano: Tip. di Domenico Salvi e Comp., 1859. In-8° (mm 260x180). Pagine 37, [3], con una tavola litografica più volte ripiegata, rilegata in fine. Lievi fioriture sparse, anche alla tavola, la quale si presenta leggermente brunita. Brossura originale, con illustrazione e titoli in nero al piatto anteriore, entro graziosa cornice tipografica, rivestita in acetato trasparente. Dedica manoscritta dell'Autore al piatto anteriore. Mancanze al doro e altre minime mende. SI AGGIUNGONO: 2) Id., Proposta di modificazioni scientifico-pratiche alle punte dei parafulmini. Compendio di memoria letta nella seduta del 13 luglio 1865 dell'Ateneo di Milano...; 3) Etichetta pubblicitaria coeva dell'officina idraulica di Carlo Figini (Bergamo); 4) Lista, con relativi prezzi, di materiale utile alla costruzione di parafulmini. (4)I OPERA: Prima edizione di quest'opera di Carlo Dell'Acqua, uno dei più importanti e abili costruttori italiani dell'Ottocento, dapprima meccanico dell'Imperial Regio Ginnasio Liceale di Sant'Alessandro, poi ingegnere-meccanico dell'Osservatorio astronomico di Brera, ove costruì centinaia di ottimi strumenti di fisica per esperienze di meccanica, termologia, ottica, elettricità, ect... Fornì, inoltre, le apparecchiature per numerosissimi laboratori e istituti italiani e nel 1864 fu fra i fondatori del Tecnomasio Italiano, ditta per la costruzione di strumenti scientifici.

Della Porta Giovan Battista, De humana physiognomonia [...] Libri 4. Ursellis: typis Cornelii Sutorii, sumptibus Ionę Rosae Fr., 1601. In-8° (mm 189x115). Pagine [16], 534, [58]. Frontespizio in rosso e nero con marca xilografica, numerose illustrazioni in legno nel testo. Carte intensamente brunite, con foxing e gore d'acqua. Frontespizio staccato ma presente, una bruciatura al margine esterno con parziale perdita di testo. Strappi con perdite alla carta 2A6. Legatura in mezza pergamena con punte, piatti in carta marmorizzata e titoli manoscritti al dorso. Fori di tarlo lungo dorso e cerniere. Mancanze alle unghiature. Timbri illeggibili di precedente collezione al frontespizio e alla carta )(6r. Esemplare da studio. SI AGGIUNGE: Id., Coelestis physiognomoniae libri sex... Neapoli: ex typographia Io. Baptistae Subtilis, 1603. In-4° (mm 257x181). Pagine [8], 191 [i.e. 187], [1]. Omesse nella numerazione le pagine 38-41. Assenti le carte G3, H2, K3 e X2-3. Stemma calcografico al frontespizio, testatine, fregi xilografici e belle illustrazioni in rame nel testo. Sporadiche fioriture alle carte, restauro con pecetta di carta al margine inferiore di carta a4. Piccoli lavori di tarlo ai margini interni del primo fascicolo. Annotazione manoscritta al contropiatto anteriore. Legatura in piena pergamena con titoli in oro su tassello in pelle al dorso. Timbro di precedente collezione al frontespizio. (2)I OPERA: Garrison-Morton 150 (per l'edizione del 1586): «Della Porta preceded Lavater in attempting to estimate human character by the features. He was the founder of physiognomy, and this is one of the earliest works on the subject.». Per la prima edizione: Heirs of Hippocrates 370; Durling 3720; Osler 3714.