Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

martedì 19 settembre 2023 ore 16:00 (UTC +01:00)
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  • Fonderia Antonio Pandiani  (1838-1828) 

Calamaio con Venere Marina
    Lotto 1

    Fonderia Antonio Pandiani (1838-1828)
    Calamaio con Venere Marina

    Milano
    XIX-XX secolo
    Bronzo patinato nero
    26x15x15 cm

    Bellissimo calamaio in bronzo di gusto rinascimentale. La coppa si presenta sostenuta da protomi leonine poggianti su alti piedi a volute. Sul coperchio, decorato con foglie d'acanto, una bella Venus marina poggiante il piede sinistro sulla testa di un delfino tenuto saldamente per la coda.

    Tipico esempio della produzione storicistica in voga nel XIX e XX secolo.

    Non firmato ma identico ad alcuni esemplari firmati, il calamaio è sicuramente ascrivibile alla produzione Pandiani

    La fonderia Pandiani, attiva già nel corso del XIX secolo con artisti di gusto neoclassico quali Giovanni Pandiani (1809-1879), ha grande sviluppo sotto la direzione di Antonio Pandiani, che ne assume la direzione nel 1886 portandola ai successi delle grandi mostre internazionali e alla conquista del ruolo di bronzisti della Real Casa Savoia. Per il Quirinale e i palazzi reali i Pandiani produrranno da quel momento un’ingente quantità di bronzi, decori e vasellame in metallo.

    Nella seconda metà degli anni ’20, la ditta espanderà l’attività alla produzione di arredi di ogni tipo in stile eclettico storicizzante e all’antiquariato, dimostrandosi in grado di coprire ogni esigenza legata all’arredo d’interni. Tra i più noti collaboratori dell’azienda va ricordato Carlo Bugatti (1809-1940), celebre disegnatore di mobili dal gusto orientaleggiante, fratello dell’altrettanto celebre pilota automobilistico.

  • Rara coppia di armigeri reggiscudo
    Lotto 2

    Rara coppia di armigeri reggiscudo





    Bottega veneta


    Probabilmente XVII secolo


    Bronzo patinato nero


    Tot. 32x11x8 cm


    I bronzi 20x11x5 cm





    Una rara coppia di armigeri reggiscudo che si potrebbero vedere affiancati a vigilare su qualche portale antico.





    Tipologia di decorazione, forse puntali di alari, frequente nella produzione delle fonderie veneto-padovane fra il XVI e il XVII secolo.





    Noti gli esemplari attribuiti a Tiziano Aspetti o a Gerolamo Campagna con esiti spesso monumentali. Copie simmetriche, quali Marte e Minerva o Giove e Giunone, spesso vegliavano il fuoco dall'apice di complesse piramidi in bronzo gremite di draghi e putti.





    Nel nostro caso, viste le dimensioni ridotte, possiamo pensare anche a due decorazioni da inserire nelle nicchie di un mobile o un monetiere. A comprova di questa tesi, notiamo la scarsa profondità della parte posteriore, tipica dei manufatti plastici destinati a una visione prevalentemente frontale.





    Bibliografia di riferimento:


    Charles Avery, La Spezia-Museo Civico Amedeo Lia-Sculture- bronzetti, placchette, medaglie, Silvana editore, Cinisello Balsamo, 1988, pp.118-123.





    Mark Gregory d'Apuzzo, La Collezione dei Bronzi del Museo Civico Medievale di Bologna, Libro Co, Casciano Val di Pesa, pp.216-220.

  • Francesco da Sant' Agata (documentato a Padova 1491-1528) (scuola di) Niobe
    Lotto 3

    Francesco da Sant' Agata (documentato a Padova 1491-1528) (scuola di)


    Niobe





    Bronzo patina trasparente rossastra con tracce di patina nera


    Tot. 33x11x7 cm


    Bronzo 26x11x7 cm





    L’iconografia del bronzetto rimanda al mito di Niobe, figlia di Tantalo, punita come il padre per la sua superbia.





    Madre di dodici figli, Niobe si vantava di essere più feconda di Latona, divina genitrice di due soli rampolli: i gemelli Artemide e Apollo. Proprio a loro la dea affidò l’incarico di vendicare l’oltraggio mandandoli a sterminare con arco e frecce tutta la prole della sventurata Niobe, non casualmente raffigurata nel nostro bronzetto mentre, disperata, porta le braccia al cielo, fornendo l'occasione per un soggetto femminile molto accattivante.





    Francesco da Sant'Agata fu scultore e orafo fra il Quattrocento ed il Cinquecento a Padova. Di lui sono conservate sculture e bronzetti. La Niobe è conservata nel Bode Museum di Berlino e nella Wallace Collection, Londra.





    La nostra versione presenta una superficie molto lavorata e una bella patina dai toni rossastri. Probabilmente XVII secolo.





    Bibliografia


    Giorgio Nicodemi, Bronzi Minori del Rinascimento Italiano, Luigi Filippo Bolaffio Editore, Milano, 1933, pp. 129-134.

  • Pierre Legrosse II (Il Giovane) (Parigi, 1666-Roma, 1719) (da una scultura di) Marsia
    Lotto 4

    Pierre Legrosse II (Il Giovane) (Parigi, 1666-Roma, 1719) (da una scultura di)


    Marsia





    XVIII-XIX secolo


    Bronzo patinato nero


    Bella base in marmi mischi


    Tot. 28x10x10 cm


    Bronzo 20x10x7,5 cm





    Questa bellissima composizione rappresenta il satiro Marsia legato a un tronco d'albero mentre cerca di divincolarsi per sottrarsi al supplizio a cui lo sottoporrà Apollo. Reo di aver sfidato il dio a una gara musicale, Marsia era stato infatti condannato a essere scorticato vivo.





    Il nostro bronzetto si ispira a una bella composizione di gusto barocco realizzata dallo scultore francese Pierre le Grosse II. Detto anche “il Giovane" per distinguerlo dall’omonimo padre anch'esso artista, lo scultore visse e lavorò tutta la vita a Roma producendo opere per le più importanti chiese romane.





    Non si hanno notizie di una sua produzione in bronzo ed è probabile che il nostro bronzetto sia una derivazione antica di una sua scultura.





    La qualità del bronzetto lo fa supporre realizzato fra la fine del XVIII secolo e l'inizio di quello successivo da anonima fonderia italiana.

  • Cavallino Rampante
    Lotto 5

    Cavallino Rampante





    Veneto o Germania


    XVI-XVII secolo


    Bronzo patinato nero


    Tot. 23,5x14,5x9,5


    Bronzo15,5x14,5x5,5





    Bel cavallino rampante con spessa patinatura artificiale bituminosa.





    Di notevole pregio anche la base di epoca posteriore in onice e bronzo dorato.





    Da collezione.

  • La Maddalena
    Lotto 6

    La Maddalena





    Scuola toscana?


    Probabilmente XVII secolo


    Bronzo argentato, ora in patina


    Tot. 29x18x12 cm


    Bronzo 25x16x9 cm


    Forse mancante del calice nella mano sinistra





    Il bronzo qui proposto va considerato insieme al lotto successivo (il San Giovanni Evangelista) come facente parte di un insieme, forse una crocifissione o una serie di santi.





    Entrambe i manufatti denotano un tipo di lavorazione da oreficeria in quanto molto ben cesellati soprattutto nei tessuti e nei capelli. Una fitta punzonatura ricopre interamente gli abiti, scoprendo una delicata decorazione a fiori sparsi.





    La stessa argentata, ora in patina nero-blu, se lucidata evidenzierebbe due oggetti estremamente preziosi ed appariscenti. Si potrebbe pertanto tentare una pulitura leggera.





    Per confronti si veda la crocifissione del Museo Lia, La Spezia, attribuita ad Antonio Susini, che denota alcune vaghe assonanze, nei visi e nelle pose, alle nostre due statue.





    Bibliografia


    Charles Avery, La Spezia-Museo Civico Amedeo Lia-Sculture Bronzetti Medaglie, Silvana editore, Cinisello Balsamo, 1998, pp. 127-130.

  • San Giovanni Evangelista
    Lotto 7

    San Giovanni Evangelista





    Scuola toscana?


    Probabilmente XVII secolo


    Bronzo argentato, ora in patina


    Tot. 29x18x12 cm


    Bronzo 25x18x10 cm





    La bella statuetta qui presentata raffigura San Giovanni Evangelista e va posta in relazione alla Maddalena del lotto precedente.





    Stesso materiale prezioso e stessa lavorazione: si notino i tessuti delle vesti finemente cesellati e punzonati a descrivere motivi floreali sparsi.





    Si potrebbe supporre che appartenessero in origine a un Calvario, affiancate a un crocifisso centrale e successivamente montate sulle attuali basi tornite in giallo Siena.





    Vengono proposte separatamente in quanto autonome e complete in sé stesse, quindi non necessariamente in coppia.





    Da sottolineare la tridimensionalità della realizzazione, che le vede rifinite nello stesso modo da tutti i punti di visione, la qualità dei panneggi e l'attenta lavorazione dei particolari. Curioso l'appoggio del piede sinistro sulla pila di libri, espediente che crea il movimento rotatorio della figura.





    Nelle posture dei santi e nell'enfasi dei volti vaghe assonanze con una crocifissione del Museo Lia, La Spezia, attribuita ad Antonio Susini.





    Bibliografia


    Charles Avery, La Spezia-Museo Civico Amedeo Lia-Sculture- Bronzetti, Placchette,Medaglie, Silvana editore, Cinisello Balsamo, 1998, pp 127-13.

  • Busto di Jean Racine (1639-1699)
    Lotto 8

    Busto di Jean Racine (1639-1699)





    Scuola francese, XVIII-XIX secolo


    Bronzo patinato nero con tracce di patina trasparente rossa sul collo


    22x15x12 cm





    Ritratto del drammaturgo Jean Racine che, insieme a Molière e a Pierre Corneille, fu uno dei maggiori letterati francese del XVII Secolo.





    I piccoli busti da collocare negli scaffali delle biblioteche o sopra le scrivanie furono un genere molto apprezzato sin dal XVIII secolo.





    In particolare, i busti raffiguranti letterati furono spesso prodotti in serie. Il ritratto di Racine era spesso abbinato a quello di Molière (1622-1673) a rappresentare i due aspetto del teatro, quello tragico e quello comico.





    Questi bustini erano spesso derivazioni in miniatura dei busti aulici realizzati dai grandi scultori dell'epoca, quali Houdon, Boizot o Caffieri.





    Rientra pienamente in questo filone colto, da intellettuali, anche il nostro bustino che è realizzato in maniera eccellente. Presenta lavorazione plastica molto accentuata e alta qualità sia di materiale che di patina. Da ritenersi più antico di più comuni versioni ottocentesche, probabilmente realizzato tra XVIII e XIX secolo.

  • Contenitore con coperchio
    Lotto 9

    Contenitore con coperchio





    Periodo Revival rinascimentale


    XIX secolo


    Bronzo patinato con tracce di doratura


    12,5x11x11 cm





    Bel cofanetto in bronzo con tracce di doratura esterna. Nei tipici modi della bronzistica rinascimentale padovana con il suo patrimonio iconografico popolato di mascheroni grotteschi e ghirlande.





    All'interno presente ancora bella doratura vermeil, probabilmente fu usato come porta gioie.

  • Cristo stante
    Lotto 10

    Cristo stante





    Francia?


    XVIII-XIX secolo


    Bronzo dorato


    25x13,5x9,5 cm





    Bella fusione a tema religioso raffigurante un Cristo dorato in piedi.


    Guardando verso l'alto sembra che indichi con la mano destra verso terra.





    Bellissimo il panneggio un po' "over size" che avvolge la figura.





    Fusione non caratterizzata da tratto devozionale, presenta una classicità che la avvicina ai grandi maestri tardo barocchi.

  • Emilien de Nieuwerkerke  (Parigi 1811- Gattaiola 1892) Monumento equestre di Guglielmo d'Orange
    Lotto 11

    Emilien de Nieuwerkerke (Parigi 1811- Gattaiola 1892)


    Monumento equestre di Guglielmo d'Orange





    Bronzo patinato nero


    Firmato sul piedistallo


    38x36,5x18,5 cm





    Monumento equestre del principe Guglielmo I d'Orange (Dillenburg 1533 - Delft 1584) grande protagonista della guerra di indipendenza dei Paesi Bassi dagli Spagnoli (Guerra degli ottanta anni).





    La scultura, commissionata da Guglielmo II d'Olanda allo scultore francese Alfred Èmilien O'Hara Comte de Nieuwerkerke, fu da questi realizzata nel 1845 ed esposta a Parigi prima di essere trasportata via mare all'Aia, dove è tutt'ora collocata davanti al palazzo Noordeinde.





    Scultore e personaggio del bel mondo, Alfred Èmilien O'Hara Comte de Nieuwerkerke rivestì incarichi prestigiosi per il governo, quali la direzione del Louvre durante il Secondo Impero. Fu anche collezionista e parte dei suoi tesori confluirono nella raccolta di Sir Richard Wallace.


    Viaggiò in Italia. A Torino entrò in contatto con lo scultore Carlo Marocchetti, che proprio in quegli anni (1838) realizzava il monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia, ancora oggi collocato in Piazza San Carlo a Torino. Sono evidenti le similitudini fra questo monumento equestre e quello qui presentato.





    Dalla fusione monumentale furono realizzate delle riduzioni in bronzo e la nostra è una di quelle sopravvissute, recante la firma dall'autore sulla base a cui è ancorato il cavallo.





    Si tratta di una bellissima fusione ottocentesca in cui il cavaliere, in armatura rinascimentale, gorgiera e cappello piumato incede tenendo per le briglie il possente destriero.





    Da notare la qualità dell'armatura e delle finiture del cavallo rese in modo estremamente realistico e particolareggiato.





    Partendo dai modelli rinascimentali del Giambologna e della sua scuola, de Nieuwerkerke realizza un’opera di grande effetto e originalità, ben evidente anche nella riduzione in bronzo qui presentata.

  • Bartolomeo Bellano (Padova 1437/38-1496/1497) (scuola di) Davide con la testa di Golia
    Lotto 12

    Bartolomeo Bellano (Padova 1437/38-1496/1497) (scuola di)


    Davide con la testa di Golia





    Probabilmente XVII secolo


    Bronzo patinato nero, tracce di doratura


    25x10,5x10,5 cm





    Il bronzetto qui proposto raffigura il pastorello Davide nel momento successivo alla lotta con il gigante Golia. Il fanciullo uccide l'avversario con la fionda e gli mozza il capo con la sua stessa spada.





    L'invenzione di questa nota scultura viene tradizionalmente attribuita a Bartolomeo Bellano, uno degli allievi maggiormente vicini a Donatello. Il Bellano fu, assieme a Bertoldo di Giovanni, il pi√π stretto collaboratore del grande maestro toscano trapiantato a Padova.





    L'attribuzione di questo bronzetto a Bartoloneo Bellano, è stata fatta sulla base di confronti stilistici con opere certe del grande scultore. La fusione originale, attualmente custodita al Metropolitan Museum of Art, New York, misura 28,5 cm di altezza ed è pertanto leggermente più alta della nostra versione che ne conta 25.





    Il riferimento iconografico immediato è il David di Donatello realizzato negli stessi anni e ora custodito al Museo Nazionale del Bargello, Firenze. Identica la posa, ma la versione del Bellano è più realistica, mentre quella di Donatello è maggiormente idealizzata, col David nudo che rimanda più alla statuaria antica che a una naturalistica rappresentazione di un corpo colto nel momento susseguente una lotta mortale.





    Esistono copie, o repliche con varianti, del bronzo del Bellano in vari musei e collezioni private. Ognuna presenta diversità sostanziali rimanendo però riconoscibile il modello originale.


    Alcuni di questi bronzetti vengono comunemente attribuiti alla bottega di Severo Calzetta da Ravenna, tratti dall'originale del Bellano o "Vellano" da Padova, per dirla con il Vasari.





    Impossibile in questa sede citare tutte le versioni alternativamente attribuite a Severo o a Bellano.


    Ricordiamo tra le altre:


    quella custodita nella Frick Collection, New York; le due repliche del Louvre, Parigi, una delle quali molto simile alla nostra e attribuita a Severo da Ravenna dal modello del Bellano; la variante trasformata in candeliere della National Gallery, Washington; il bronzetto del Philadelphia Museum of Art che presenta nella parte cava della base un altorilievo con scena di pastorizia; l’esemplare del National Museum of Schotland, Edimburgo, attribuito alla bottega di Severo e infine quello del Museo Correr a Venezia.





    La nostra replica è molto ben rifinita sia nella testa di Golia che nella splendida capigliatura inanellata del David. Fra le versioni conosciute è quella che maggiormente si avvicina al bronzetto del Louvre, con alcune diversità ad esempio nel basamento e nella esatta posizione della spada.





    Si tratta presumibilmente di copia antica padovana, presumibilmente 600esca.





    Alcuni bronzetti analoghi sono passati in aste internazionali quali


    Sotheby's New York 2011 e Christie's 2006.





    Bibliografia


    Davide Banzato e AAVV, Donatello e il Suo Tempo: Il Bronzetto a Padova nel Quattrocento e nel Cinquecento, catalogo della mostra, Musei Civici di Padova, Skira, Ginevra-Milano, 2001, pp. 88-89, 162-163.


    J.Pope-Hennessy, The Frick Collection, A Illustrated Catalogue, III, Sculpture-Italian, New York, 1970, pp. 67-71.

Lotti dal 1 al 12 di 80
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Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800

Quando

Martedì 9 Settembre 2023 ore 16:00 CEST

Dove

Bertolami Fine Arts srl

Piazza Lovatelli, 1

00186 Roma

Italia

Esposizione

Lotti visibili su richiesta presso

Il Labirinto Antichità 

Via Maggiore, 3

26010 Casale Cremasco Vidolasco

(Cremona)


Per fissare un  appuntamento:

Antonello Andreacchio

+39 338 7817911

Offerte pre-asta

Le offerte pre-asta potranno essere effettuate nelle modalità descritte nelle informazioni sull’asta sino alle 13:00 CEST di giovedì 13 luglio 2023.

Diritti D'asta: 27%

Live Bidding BFA: 1,5%

Modalità di ritiro dei lotti aggiudicati

Le modalità di consegna dei lotti aggiudicati vanno concordate con la responsabile dell'ufficio logistica, Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com

Sessioni

  • 19 settembre 2023 ore 16:00 Asta 269 - Cuprum Reloaded. Bronzetti dal Medioevo all'800 (1 - 80)

Condizioni di vendita

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Altre Informazioni

INFORMAZIONI SULL’ASTA 269

1. Modalità di partecipazione

L’asta sarà battuta il 13 luglio 2023 a partire dalle ore 16,00 CEST presso la sede di Bertolami Fine Arts S.r.l. in Piazza Lovatelli, 1 – Roma 

Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: di persona presso i locali in cui l’asta sarà battuta, telefonica, online previa registrazione sul nostro sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner (vedi elenco sotto riportato), tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 13,00 CEST di giovedì 13 luglio 2023.

a. Partecipazione in sala

I clienti non conosciuti e che non si fossero già registrati dovranno essere provvisti di un valido documento di identità.

b. Partecipazione telefonica

É possibile fare le proprie offerte durante l’asta tramite telefono guidati da un nostro operatore. Per accedere a questa modalità di partecipazione sarà necessario prenotarsi entro le 13,00 CEST di giovedì 13 luglio specificando i lotti per i quali si intende entrare in gara e un recapito telefonico. I clienti così prenotati saranno chiamati al numero di telefono da loro indicato alcuni lotti prima di quelli per cui avranno manifestato interesse

La prenotazione per la partecipazione telefonica ha il valore di un’offerta scritta alla base d’asta indicata in catalogo. 

Per prenotare la partecipazione telefonica compilare l’apposito modulo di offerta 

(Per info: +39 32609795 info@bertolamifineart.com - amministrazione@bertolamifineart.com)

c. Partecipazione online attraverso il nostro sito o i portali partner

È possibile fare le proprie offerte durante l’asta registrandosi sul nostro sito www.bertolamifineart.com oppure sui seguenti portali partner: 

Arsvalue (www.arsvalue.com)

Bidspirit (www.bidspirit.com)

Drouot (www.drouot.com)

OneBid (www.onebid.pl)

Invaluable (www.invaluable.com)

Live Auctioneers (www.liveauctioneers.com) 

The Saleroom (www.the-saleroom.com)


d. Partecipazione tramite offerta scritta

È infine possibile formulare le proprie offerte per iscritto compilando l’apposito modulo di offerta per procura o anche tramite testo libero. Le offerte scritte dovranno essere ricevute da Bertolami Fine Arts entro le 13,00 CEST di giovedì 13 luglio  2023 e potranno essere trasmesse tramite e-mail (amministrazione@bertolamifineart.com – info@bertolamifineart.com), per posta o consegnate presso i nostri uffici di Piazza Lovatelli 1 – 00186 Roma. L’offerta scritta ha il valore di autorizzazione al banditore ad effettuare offerte per conto del firmatario. 

 

2. Esposizione 

Lotti visibili su richiesta presso

Il Labirinto Antichità 

Via Maggiore, 3

26010 Casale Cremasco Vidolasco

(Cremona)

Per fissare un  appuntamento:

Antonello Andreacchio

+39 338 7817911 

 

3. Offerte pre asta

Dalla data di pubblicazione del catalogo online sino alle ore 13,00 CEST di giovedì 13 luglio 2023 sarà possibile: 

- cominciare ad effettuare offerte sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner come elencati al punto c del paragrafo 1

- inviare le offerte scritte di cui al punto d del paragrafo 1

 

Nel caso di:

-unica offerta pre asta su un lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato alla base d’asta anche ove l’unica offerta pervenuta fosse di importo superiore (l’importo dell’offerta pre asta indica infatti l’offerta massima che l’offerente è disposto ad effettuare) 

Esempio: base d’asta € 1.000 – Unica offerta pre-asta € 1.500 – Aggiudicazione a € 1.000

-offerte pre asta multiple dello stesso importo su uno stesso lotto 

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta con data anteriore 

-offerte pre asta multiple di importi diversi su un medesimo lotto

e in assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta più alta a un prezzo di aggiudicazione calcolato aggiungendo all’importo dell’offerta immediatamente inferiore un incremento prestabilito nella tabella pubblicata in calce (Tabella A)

Esempio: offerta cliente A €1.270, offerta cliente B € 1800. Vince il cliente B non al prezzo di aggiudicazione di € 1.800 ma di € 1.370. Viene cioè applicato all’importo dell’offerta immediatamente inferiore l’incremento automatico di € 100 previsto dalla tabella quando le offerte sono comprese nello scaglione € 1.000-1.999. 

 

4. Modalità di pagamento

Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:

assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l. 

           (nel caso di pagamenti effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della

            fattura);

carta di credito (Visa, MasterCard e American Express);

Paypal;

Bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Arts S.r.l. presso: 

BPER Banca - Agenzia 28 - IBAN: IT18R0538705006000035185964 - SWIFT/BIC BPMOIT22XX

oppure

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(nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)

 

Nota bene:

le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative del 3,5%

 

5. Diritti d’asta

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta pari al 27% del prezzo di aggiudicazione di ciascun lotto. 

Sui lotti acquistati tramite partecipazione on line sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner si applicherà un’ulteriore commissione così quantificata:

www.bertolamifineart.com +1,5% del prezzo di aggiudicazione

Bidspirit +1,5 % del prezzo di aggiudicazione

Drouot +3% del prezzo di aggiudicazione

Invaluable +5% del prezzo di aggiudicazione

Liveauctioneers +5% del prezzo di aggiudicazione

OneBid +1,5% del prezzo di aggiudicazione

The Saleroom +3% del prezzo di aggiudicazione

 

6. Costi ulteriori

I costi di spedizione, eventuali costi doganali, nonché i costi relativi alle pratiche da istruire per il rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di qualsiasi autorizzazione ministeriale preventiva richiesta per l’esportazione dei lotti aggiudicati sono a carico del compratore. 

Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Arts, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente. 

 

7. Rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di altra autorizzazione ministeriale necessaria per l’esportazione dei beni aggiudicati 

La consegna dei lotti al di fuori dei confini italiani potrebbe essere soggetta alle norme stabilite dal Codice dei Beni Culturali (Dlgs. 42/2004 e ss.mm.ii.) in materia di esportazione dei beni di interesse culturale. Pertanto, nel caso in cui il bene acquistato presentasse caratteristiche tali da richiedere per la sua uscita definitiva dal territorio della Repubblica Italiana una qualsiasi forma di autorizzazione ministeriale, i tempi di rilascio di tale autorizzazione saranno regolati dall’Ufficio Esportazione oggetti d’antichità e d’arte del Ministero della Cultura. 

Tali tempi di rilascio vanno mediamente calcolati nell’ordine di 60/90 giorni dal giorno dell’apertura della pratica per un Attestato di Libera Circolazione (art.68 del Codice dei Beni Culturali) e di 30 giorni per un’Autocertificazione. La casa d’aste declina ogni responsabilità per eventuali ritardi nella chiusura della pratica, ritardi addebitabili soltanto alle autorità ministeriali competenti. La pratica viene aperta solo all’avvenuto pagamento del bene e dietro esplicita autorizzazione dell’acquirente.

 

 

8. Condizioni di vendita

Le condizioni di vendita che regolano il rapporto tra Bertolami Fine Art e la gentile clientela che prenderà parte alle aste sono pubblicate in ogni catalogo. Poiché esse si intendono automaticamente accettate dal momento della partecipazione all’asta, si prega di leggerle con attenzione 

In caso di discordanza tra la versione delle condizioni di vendita pubblicata su catalogo cartaceo e quella pubblicata su catalogo online, prevale la versione online.  

 

9. Pubblicazione dei risultati d’asta

L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, a soli fini informativi, entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

 

10.  Modalità di ritiro dei lotti aggiudicati

Le modalità di consegna dei lotti aggiudicati vanno concordate con la responsabile dell'ufficio logistica, Alessandra Tabacco: a.tabacco@bertolamifineart.com.

L'eventuale ritiro in sede è possibile solo su appuntamento.

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 in avanti rilancio di 5000