Asta N. 839 - Arte Moderna e Contemporanea

Asta N. 839 - Arte Moderna e Contemporanea

mercoledì 5 luglio 2023 ore 16:00 (UTC +01:00)
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  • Giorgio Morandi, Paesaggio del Poggio, 1927
    Lotto 1

    Giorgio Morandi
    1890 Bologna-1964 Bologna

    Paesaggio del Poggio, 1927
    acquaforte
    Largh. 51,5 - Alt. 38 Cm
    dimensioni lastra: 23,4 x 29 cm, es. 20/50

    firmato e datato in basso a destra, numerato in basso a sinistra,
    Collezione privata, Milano, Lamberto Vitali
    L'opera grafica di Giorgio Morandi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1964, n. 33
    Morandi incisioni. Catalogo Generale a cura di Michele Cordaro, Edizioni Electa, Milano, 1991, n. 1927 4, p. 37

  • Giorgio Morandi, Paesaggio con il grande pioppo, 1927
    Lotto 2

    Giorgio Morandi
    1890 Bologna-1964 Bologna

    Paesaggio con il grande pioppo, 1927
    acquaforte
    Largh. 35,5 - Alt. 48,5 Cm
    dimensioni lastra: 32,3 x 23,3 cm, es. 10/50

    firmato e datato in basso a destra, numerato in basso a sinistra
    Collezione privata, Milano
    Lamberto Vitali, L'opera grafica di Giorgio Morandi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1964, n. 34
    Michele Cordaro, Morandi incisioni. Catalogo Generale, Edizioni Electa, Milano, 1991, n. 1927 5, p. 38

  • Giorgio Morandi, Gelsomini in un vaso a strisce, 1931-32
    Lotto 3

    Giorgio Morandi
    1890 Bologna-1964 Bologna

    Gelsomini in un vaso a strisce, 1931-32
    acquaforte
    Largh. 35,8 - Alt. 45 Cm
    dimensioni lastra: 31,5 x 24,8 cm

    firmato in basso a destra, numerazione non visibile su una tiratura di 50 esemplari
    Etichetta al retro della mostra Giorgio Morandi. Oggetti e stati d'animo, Brescia, Palazzo Martinengo, Etichetta ala retro della mostra Giorgio Morandi, Palazzo Salmatoris, Cherasco (Cn)
    Collezione privata, Milano
    Lamberto Vitali, L'opera grafica di Giorgio Morandi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1964, n. 97
    Morandi incisioni. Catalogo Generale a cura di Michele Cordaro, Edizioni Electa, Milano, 1991, n. 1932 8 (opera datata 1932), p. 112
    Giorgio Morandi. Oggetti e stati d'animo, a cura di Marilena Pasquali, Brescia, Palazzo Martinengo, 7 dicembre 1996
    Giorgio Morandi, Palazzo Salmatoris, Cherasco (Cn), 12 ottobre - 15 dicembre 2002

  • Giorgio Morandi, Natura Morta con panneggio a sinistra, 1927
    Lotto 4

    Giorgio Morandi
    1890 Bologna-1964 Bologna

    Natura Morta con panneggio a sinistra, 1927
    acquaforte
    Largh. 50,5 - Alt. 34,7 Cm
    dimensioni lastra: 24,3 x 35,5 cm, es. 26/50

    firmato e datato in basso a destra, numerato in basso a sinistra
    Collezione privata, Milano
    Lamberto Vitali, L'opera grafica di Giorgio Morandi, Giulio Einaudi Editore, Torino, 1964, n. 31
    Morandi incisioni. Catalogo Generale a cura di Michele Cordaro, Edizioni Electa, Milano, 1991, n. 1927 2, p. 35

  • Maurice Utrillo, Pont de l'Avenue de Saint-Ouen, 1918
    Lotto 5

    Maurice Utrillo
    1883 Parigi-1955 Dax (FR)

    Pont de l'Avenue de Saint-Ouen, 1918
    acquerello su cartone
    Largh. 27 - Alt. 22 Cm

    firmato in basso a sinistra
    Opera registrata con il n. 4573 e accompagnata da certificato di autenticità rilasciato a cura di Jean Fabris in data 23 gennaio 2001
    Collezione privata, Novara

  • Marino Marini, Paesaggio, 1933
    Lotto 6

    Marino Marini
    1901 Pistoia-1980 Viareggio

    Paesaggio, 1933
    acquarello e tempera su carta
    Largh. 31,8 - Alt. 24,9 Cm

    firmato e datato in basso a destra
    Opera registrata presso l'Archivio delle opere di Marino Marini, nella sezione "Disegni e tempere", con il n. 916 in data 28 febbraio 2023 e accompagnata da certificato di autenticità
    Collezione privata, Milano
    Arte moderna in Italia 1915 - 1935, Palazzo Strozzi, Firenze, novembre 1966 - febbraio 1967

  • Mario Sironi, Paesaggio con montagne e albero (L'albero nella valle), 1928 circa
    Lotto 7

    Mario Sironi
    1885 Sassari-1961 Milano

    Paesaggio con montagne e albero (L'albero nella valle), 1928 circa
    olio su tavola
    Largh. 49,9 - Alt. 40 Cm

    Etichetta al retro della Galleria Milano, Milano
    Etichetta al retro della mostra "Mario Sironi", Palazzo Reale, Milano, febbraio - marzo 1973
    Opera archiviata dall’Associazione per il Patrocinio e la Promozione della Figura e dell’Opera di Mario Sironi, Milano, con il numero 106/23 RA
    Già collezione dell'artista Adriano Spilimbergo
    Collezione privata, Milano
    Mario Sironi, in Pittori e Scultori italiani contemporanei, monografie a cura di Giampiero Giani, presentazione di Luciano Anceschi, vol. V, Edizioni della Conchiglia, Milano 1944, pp. non numerate, tav. 60, ripr. in b/n, Sigfrido Bartolini, Mario Sironi. L’opera incisa con appendice e iconografia, 154 illustrazioni in nero e a colori, introduzione di Alfonso Gatto, Prandi, Reggio Emilia 1976, p. 33, ill. non numerate, ripr. in b/n in Sironi incisore, Fortunato Bellonzi, Sironi, Electa, Milano 1985, p. 126, n. 125, ripr. in b/n, Mario Sironi, Catalogo della mostra, Milano, Palazzo Reale, febbraio - marzo 1973, a cura di R. De Grada, E. Gian Ferrari, A. Pica, M. Valsecchi, Electa Editrice, Milano 1973, p. 90, tav. 107, ripr. in b/n, Mario Sironi, Palazzo Reale, Milano, febbraio - marzo 1973 (etichetta al retro)

  • Felice Carena, Nudo di schiena, 1930
    Lotto 8

    Felice Carena
    1879 Cumiana-1966 Venezia

    Nudo di schiena, 1930
    olio su tela
    Largh. 38 - Alt. 100,5 Cm

    firmato in basso a destra, L. Cavallo
    Felice Carena, Edizioni Galleria Il Castello, Milano, 1969

  • Gregorio Sciltian, Nudo nel paesaggio, 1926
    Lotto 9

    Gregorio Sciltian
    1900 Nakhichevan-na-Donu (RU)-1985 Roma

    Nudo nel paesaggio, 1926
    olio su tela
    Largh. 29,5 - Alt. 65,5 Cm

    Etichetta al retro della mostra De Chirico 900. Bellezza e realtà, Arona, Collezione privata, Milano
    De Chirico 900. Bellezza e realtà, Catalogo della mostra, Villa Ponti (Fondazione Art Museo), Arona (NO), 2009-2010, p. 52
    De Chirico 900. Bellezza e realtà, Villa Ponti (Fondazione Art Museo), 2009-2010, Arona (NO)

  • Oscar Ghiglia, Benedetto al pianoforte, 1935
    Lotto 10

    Oscar Ghiglia
    1876 Livorno-1945 Firenze

    Benedetto al pianoforte, 1935
    Largh. 36 - Alt. 52 Cm

    firmato in alto a sinistra
    Bottega d'Arte, Montecatini Terme
    Collezione privata, Novara
    L. Loyd (Benedetto al piano), s.p., 1948, Annuario Bolaffi, G. L. Marini (Bambino al pianoforte), 1974, p.195
    R. Monti, G. Matteucci, M.P., Winspeare (Erasmo al pianoforte, circa 1920), p. 78, tav. 51
    Catalogo generale dei dipinti a cura di L. Ghiglia e S. Zampieri, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2022, n. 687, p. 405 (riprodotto a colori)
    Galleria Firenze, Firenze, 1948, n. 52
    Villa Mimbelli, Livorno, 1996, n. 51
    Il dipinto ritrae il figlio Benedetto intento a esercitarsi per la licenza di quinto anno al pianoforte, sostenuta nel 1935 al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze., Realizzata in due sedute successive, l'opera ha avuto una gestazione difficoltosa: Benedetto riferiva come durante la seconda seduta il padre, spazientito, si dichiarasse incapace di riannodare le fila del discorso e completare il lavoro. La ragione dell'impasse fu infine individuata: la pagina dello spartito era cambiata, e il numero dei pentagrammi sul foglio musicale non corrispondeva a quello del giorno precedente. L'aneddoto, oltre che una testimonianza delle notevoli capacità di osservazione del pittore, conferma una volta di più la necessità di organizzare ogni opera come una partitura mentale esattissima, sorretta da equilibri formali sottili e ineludibili. (Testo tratto da: Catalogo generale dei dipinti a cura di L. Ghiglia e S. Zampieri, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2022, p. 405)

  • Medardo Rosso, Testa di bimbo, 1887-1889
    Lotto 11

    Medardo Rosso
    1858 Torino-1928 Milano

    Testa di bimbo, 1887-1889
    scultura in bronzo montata su frammento architettonico in marmo
    Alt. 46 Cm,

    firma incisa alla base del bronzo
    Opera accompagnata da autentica su fotografia a cura della Prof. ssa Paola Mola in data 23 ottobre 2017, Collezione privata, Milano
    Mostra di Medardo Rosso, Edizioni Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, 1979, p. 212 (ill.)
    Mostra di Medardo Rosso, Palazzo della Permanente, Milano, gennaio - marzo 1979, I soggetti infantili sono tra i più amati da Medardo. Testa di bimbo è un’opera unica nel suo genere., L’esecuzione si colloca poco prima del suo trasferimento a Parigi tra il 1887 e il 1889, quando l’artista soggiornava a Milano in un clima ancora tardo scapigliato. Si tratta di un bronzo concavo al retro, scolpito solo di fronte: il volto del bimbo emerge da una materia dura ma plasmata, lucidata, ammorbidita, come animata da sapiente maestria, particolarità questa che lo colloca nello spazio con piglio dirompente. , Con questa visione frontale dell’opera, Medardo trasforma la sua classica tangibilità a tutto tondo. La materialità si dissolve e l’osservatore diventa creatore dell’immagine che osserva: spostando il punto di vista, i giochi di luce e le ombre ne cambiano la percezione. Per completare il bronzo un frammento di architettura in marmo sagomato fa da base di sostegno, formando un unico corpo col ritratto, come fosse parte integrante e necessaria. , Medardo è ribelle, anticonformista, allergico a regole e canoni imposti., Il clima milanese gli sta stretto ma anche Parigi e gli stilemi francesi di allora non gli corrispondono. Rosso è lontano anche dagli impressionisti francesi, più interessati al fenomeno ottico e alla scomposizione del colore, ma sperimenta e precorre nuovi linguaggi espressivi. , Con la sua opera può essere considerato il precursore di un mondo la cui tangibilità è al tempo stesso illusoria e sfuggente. Sfuggente nei suoi significati più profondi, nelle sue vere ragioni d’essere, la cui unica vera certezza è la sua impermanenza., , Michela Scotti

  • August Macke, Hirschjagd (Caccia al cervo), 1911
    Lotto 12

    August Macke
    1887 Meschede (DE)-1914 Champagne (FR)

    Hirschjagd (Caccia al cervo), 1911
    inchiostro e pennello su carta
    Largh. 32,5 - Alt. 27 Cm

    firmato, datato e intitolato al retro, timbro dell'artista al retro
    The artist's Estate (n. 783), Wolfgang Ketterer, Monaco, 6 giugno 1972, lotto 1017
    Collezione privata, Torino
    Collezione privata, Milano
    U. Heiderich, Auguste Macke, Zeichnungen, Werkverzeichnis, Stuttgart, 1993, n. 783, p. 337 (ill.)
    Hutton-Hutschnecker Gallery, Wassily Kandinsky, Franz Marc, August Macke, Drawings and Watercolors, New York, 1969, n. 112, p. 86
    Galerle Vömel, Handzeichnungen, Aquarelle und Pastelle von August Macke, Dusseldorf, 1970, n. 32 (ill.)
    Hutton-Hutschnecker Gallery, Wassily Kandinsky, Franz Marc, August Macke, Drawings and Watercolors, New York, 1969
    Galerle Vömel, Handzeichnungen, Aquarelle und Pastelle von August Macke, Dusseldorf, 1970

  • August Macke, Ernte (Mietitura), 1911
    Lotto 13

    August Macke
    1887 Meschede (DE)-1914 Champagne (FR),

    Ernte (Mietitura), 1911
    carboncino su carta
    Largh. 47,5 - Alt. 61,5 Cm

    Etichetta al retro della Galleria Michael Haas, Berlino, Etichetta al retro della mostra Fantastico Novecento ad Arona, Da Picasso a Kandinsky, 2003, Arona, Alfred Hess, Erfurt, Dott. Walther Kaesbach, Mönchengladbach, Städtisches Museum, Mönchengladbach, donazione, 9 dicembre 1922.
    Confiscato al suddetto come «entartet» dal Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda, Berlino, 27 dicembre 1937 (EK inv. n. 1339), Emanuel e Sofie Fohn, Rome & Munich, in exchange for 18th and 19th century art from the above, 14 giugno 1939, asta, Stuttgarter Kunstkabinett, Stoccarda, 20-21 maggio 1958, lotto 681, Wilhelm Grosshennig, Dusseldorf, dal quale acquistato all'asta di cui sopra, vendita, Stuttgarter Kunstkabinett, Stoccarda, 29-30 maggio 1959, lotto 538, (probabilmente) Hainer Hill, Berlino, Galleria Michael Haas, Berlino, Vendita anonima, Villa Grisebach, Berlino, 5 giugno 1998, lotto 17, Collezione privata, Milano, V. Scheer, ed., Kandern, die Brezel- und Topferstadt mit Umgebund, Kandern, 1981, p. 88 (ill.), G. Leinz, Ein wiederentdeckter August Macke, in Weltkunst, vol. 55, n. 6, Monaco, 1985, p. 773, U. Heiderich, August Macke Zeichnungen, Werkverzeichnis, Stuttgart, 1993, n. 864, p. 354 (ill. p. 355), Arona, Museo d'Arte Contemporanea, Fantastico Novecento ad Arona, Da Picasso a Kandinsky, luglio - novembre 2003, p. 108 (ill.), August Macke, Gedächtnis-Ausstellung, Kunstverein, Francoforte, maggio-giugno 1920, questa mostra si è poi spostata a Wiesbaden, Neues Museum, luglio-ottobre 1920, Munster, Museo statale della Westfalia per l'arte e la storia della cultura, August Macke, Acquerelli e disegni, dicembre 1976 - febbraio 1977, n. 62, p. 108 (ill.), questa mostra è stata successivamente trasferita a Bonn, Städtisches Kunstmuseum, febbraio-marzo 1977, e a Krefeld, Kaiser-Wilhelm-Museum, aprile - giugno 1977, Fantastico Novecento ad Arona, Da Picasso a Kandinsky, Arona, Museo d'arte contemporanea, luglio - novembre 2003, Auguste Macke ha solo 19 anni quando inizia a viaggiare tra Germania, Francia e Italia per conoscere artisti e differenti stili pittorici, lasciandosene assorbire per plasmarli e modificarli in base alle sue convinzioni ed esigenze espressive, rendendoli  caratterizzanti del suo modo unico di disegnare e di dipingere. , In Germania, nel 1910, conosce un artista con il quale instaurera' un legame strettissimo di amicizia e confronto: l'espressionista Franz Marc.

  • Fortunato Depero, Pagliaccetti, 1918
    Lotto 14

    Fortunato Depero
    1892 Fondo (TN)-1960 Rovereto (TN)

    Pagliaccetti, 1918
    olio su tela
    Largh. 65 - Alt. 61 Cm

    Sul retro, scritta autografa: “DEPERO / PAGLIACCETTI 1918 / L. 500”
    Opera registrata presso l'Archivio Unico per il Catalogo delle Opere Futuriste di Fortunato Depero, Rovereto con il n. FD-0640-DIP e accompagnato da certificato di autenticità, Collezione privata, Milano, Nel 1917 Depero è a Capri, ospite del poeta svizzero Gilbert Clavel. Grazie al clima di Capri, ma soprattutto ai suoi tramonti – durante i quali si possono osservare tutte le possibili gradazioni dal giallo al viola – e alla luce diffusa del cielo e riflessa dal mare, Depero scopre tonalità nuove, prima sconosciute. È così che prende forma un nuovo, e per certi versi inedito, approccio cromatico alla realtà, che si traduce in una tavolozza più decisa e allargata nello spettro cromatico. Nel corso del soggiorno Depero e Clavel concepiscono i "Balli plastici", nei quali i ballerini sono sostituiti da marionette di legno che ballano su musiche d'avanguardia, e che andarono in scena nella primavera del 1918 al Teatro dei Piccoli di Roma. Il riferimento più immediato, specie per il personaggio centrale, sembra essere il dipinto-cartello pubblicitario che pubblicizzava lo spettacolo e che Depero ha realizzato in poche copie. In realtà, però, l'ambiente caprese in guisa di scenografia, ci fa pensare che questo dipinto anticipi e preannunci lo spettacolo proprio in quanto momento di pre-visione del suo progetto scenografico., Dal testo di Maurizio Scudiero nella relativa archiviazione

  • Tullio D’Albisola, L'Anguria lirica, 1934
    Lotto 15

    Tullio D’Albisola
    1899 Albisola Superiore-1971 Albisola Superiore

    L'Anguria lirica, 1934
    legatura costituita da un cilindro metallico con fogli stampati su latta litografata, copertina disegnata da Bruno Munari, Edizioni Futuriste di “Poesia”, Roma, Tiratura di 101 esemplari, lito-latta
    Largh. 17 - Alt. 19,7 Cm

    Libreria antiquaria Pontremoli, Milano
    Collezione privata

  • Tullio D’Albisola, Sfinge quindicenne, 1930 circa
    Lotto 16

    Tullio D’Albisola
    1899 Albisola Superiore-1971 Albisola Superiore

    Sfinge quindicenne, 1930 circa
    scultura in bronzo
    Largh. 20 - Prof. 50 - Alt. 16 Cm

    firmata sotto la base
    Collezione privata

  • Enrico Prampolini, Sintesi arabescale di un paese, 1922
    Lotto 18

    Enrico Prampolini
    1894 Modena-1956 Roma

    Sintesi arabescale di un paese, 1922
    olio su tela
    Largh. 60 - Alt. 80 Cm

    firmato in basso a destra
    Etichetta al retro della Galleria Pesaro, Milano
    Etichetta al retro manoscritta autografa di Prampolini: “SINTESI ARABESCALE DI UN PAESE” / PROP. P[ITTORE] MARUSSIG / Enrico Prampolini, Opera accompagnata da autentica su fotografia rilasciata dal Professor Massimo Prampolini, Enrico Prampolini, Roma – Capri, Galleria Pesaro, Milano, Pittore Guido Marussig, Milano (dal 1950), Collezione privata, Valdagno, Collezione privata, Milano, Nuovi archivi del Futurismo a cura di Enrico Crispolti, Deluca Editori d'arte, Roma, 2010, p. 208, n. 6, Esposizione futurista di Enrico Prampolini, Venezia Lido, Padiglione Grandi Alberghi, maggio – giugno 1923 [Grande personale con 51 dipinti e un totale di 123 opere, con Scenografia e Coreografia, Arte Decorativa, Marionette e Burattini], , Il dipinto fa parte della importante serie di paesaggi astratti, geometrizzati e colorati, ispirati al paesaggio e all’architettura di Capri, Anacapri e della Costiera Amalfitana, dipinti da Prampolini nel 1921 e 1922, ed esposti in varie mostre tra il 1921 e il 1925 (Praga 1921, Salerno 1922, Roma 1922, Venezia 1923, Torino 1925, Roma 1925). Nella mostra personale tenuta da Prampolini a Parigi nel giugno 1929 figuravano sette opere di tema caprese indicate come eseguite nel 1924. Dopo questa data, e sporadicamente fino al 1946-47, sono documentate altre opere, soprattutto studi e schizzi realizzati durante i vari soggiorni dell’artista fino al primo dopoguerra. Ma solo il primo gruppo del 1921-22 ha le caratteristiche di originalità, di coerenza stilistica e di felicità esecutiva che ne fanno quasi un unicum nella produzione di Prampolini per la sapiente fusione tra atmosfera ambientale, plasticità architettonica e colore locale. Di questa produzione, che stando ai cataloghi dell’epoca doveva annoverare circa 35 dipinti, è rimasta purtroppo una documentazione molto scarsa: poco più di una decina di opere in tutto, a olio o a tempera, alcune delle quali di collocazione ignota. , L’etichetta della Galleria Pesaro, attiva fino alla fine del 1937, indica che il dipinto fu esposto o trattato dalla galleria, ma non sappiamo in quale occasione (sicuramente non nelle mostra collettive futuriste nelle quali sono esposte opere di Prampolini posteriori)., Da Prampolini il quadro passò, probabilmente in dono, al pittore e scenografo Guido Marussig (1885-1972, fratello minore di Piero) nel 1950 quando Marussig, allora Professore a Brera, e Prampolini si ritrovarono assieme nel comitato selettore e organizzativo della grande mostra di scenografia italiana itinerante all’estero: “Cinque secoli di scenografia italiana” (Catalogo Bestetti, Milano 1950). I rapporti tra Guido Marussig e Prampolini, ambedue influenti scenografi, sono anche documentati da una corrispondenza del 1950-51 conservata nell’archivio dell’artista donato allo Stato Italiano. Ritiratosi in tarda vecchiata a Gorizia, Marussig cedette il quadro al collezionista vicentino Aldo Venezia., Paolo Baldacci

  • Giacomo Balla, Linee forze di paesaggio estivo, 1920
    Lotto 19

    Giacomo Balla
    1871 Torino-1958 Roma

    Linee forze di paesaggio estivo, 1920
    tempera e collage di carte velina su tela applicata su cartone telato
    Largh. 45 - Alt. 35 Cm

    firmato e datato in basso a sinistra
    Etichetta al retro della Bottega d'Arte del Sindacato Fascista Belle Arti con sede in Roma, Piazza Colonna 366
    Opera accompagnata da certificato di autenticità a cura di Elena Gigli rilasciato in data 22 novembre 2022, Collezione privata, Milano, Opere Futuriste, a cura di L. Velani, Edizioni Galleria Carlo Virgilio, Roma, 1994, n. 2
    Opere Futuriste, a cura di L. Velani, Galleria Carlo Virgilio, Roma, dicembre 1994

  • Gino Severini, Dynamisme d'objets, 1950
    Lotto 20

    Gino Severini
    1883 Cortona (AR)-1966 Parigi

    Dynamisme d'objets, 1950
    olio su tela
    Largh. 55 - Alt. 38 Cm

    firmato in basso a destra, intitolato al retro
    Collezione privata, Novara
    Gino Severini. Catalogo ragionato a cura di Daniela Fonti, Mondadori Editore, Milano, 1988, n. 857, p. 534 (pubblicato con titolo e tecnica errati)

  • Stanislao Lepri, Banchetto, 1945
    Lotto 21

    Stanislao Lepri
    1905 Roma-1980 Parigi

    Banchetto, 1945
    olio su tavola
    Largh. 40 - Alt. 39,5 Cm

    firmato e datato in basso a destra, firmato, datato e intitolato al retro
    Collezione privata, Roma

  • Fausto Pirandello, Figura con camicia blu, 1950 circa
    Lotto 22

    Fausto Pirandello
    1899 Roma-1975 Roma

    Figura con camicia blu, 1950 circa
    olio su cartone
    Largh. 70,2 - Alt. 49,2 Cm

    firmato in basso a sinistra
    Opera registrata presso l'Associazione Fausto Pirandello in data 23 aprile 2021 e accompagnata da certificato di autenticità

  • Filippo De Pisis, Vaso in fiori in un interno, inizi anni '40
    Lotto 23

    Filippo De Pisis
    1896 Ferrara-1956 Milano

    Vaso in fiori in un interno, inizi anni '40
    olio su tela
    Largh. 57 - Alt. 75 Cm

    firmato in alto a destra
    Opera registrata presso l'Associazione per il Patrocinio dell'opera di Filippo De Pisis, Milano con il n. 03839 e accompagnata da certificato di autenticità
    Collezione privata, Como

  • Giorgio De Chirico, Cavallo impennato
    Lotto 24

    Giorgio De Chirico
    1888 Volo (GR)-1978 Roma

    Cavallo impennato
    olio su tavola
    Largh. 29 - Alt. 19 Cm

    firmato in basso a destra
    Collezione privata, Milano
    Catalogo generale Giorgio De Chirico. Opere dal 1951 al 1972 a cura di Claudio Bruni Sakraischik, Vol. IV, Tomo 3, Electa Editrice, Milano, 1974, n. 492

  • Giacomo Balla, Visione settecentesca - Campagna romana, 1949
    Lotto 25

    Giacomo Balla
    1871 Torino-1958 Roma

    Visione settecentesca - Campagna romana, 1949
    olio su tela
    Largh. 100 - Alt. 81 Cm

    firmato e datato in basso a sinistra, firmato, datato, intitolato e dedicato "al caro amico Jannelli" al retro
    Opera accompagnata da certificato di autenticità a cura di Elena Gigli (2023/1105) rilasciato in data 20 maggio 2023
    Già Collezione Jannelli
    Collezione privata, Messina

    Già a inizio secolo, quando arriva a Roma, è forte in Giacomo Balla l’interesse per la natura: Mi alimento della purezza buonissima della natura. Animali, piante, mari, monti, cielo, terra, stagioni, paesi, climi freddi e calori, giorni allegri e tristi ecc. tutto insomma diventa arte – NUOVA – immutabile, si legge sempre in un taccuino di inizio Novecento. L’olio, datato e intitolato sul retro Visione Settecentesca, Campagna romana 1949, viene regalato al caro unico Pannelli nel 1954. Il caro amico è l’ambasciatore Pasquale Jannelli (Castroreale 1889— Roma 1965), ritratto da Balla in abito da Ambasciatore nel 1935 e fratello di Guglielmo Jannelli (1895-1950), anche lui ritratto da Balla nel 1937. Internato nei campi di concentramento dal 1943 al 1945, come Ambasciatore copre diversi incarichi in giro per il mondo e nel 1953 diventa Grande Ufficiale del1’Ordine al Merito della Repubblica. Scrive Sapori: “Dei ritratti virili il più recente credo sia quello del diplomatico Jannelli. Il tipo bruno e forte pianta e si spicca con la forza corroborante della giovinezza. Invece di esserne danneggiato, si giova della ricca assisa dall’alto colletto rosso solferino, delle decorazioni squillanti, della feluca orlata di piume di struzzo, poggiata tra le mani insieme ai guanti candidi. allo spadino con l’elsa d’ora cesellato e di madreperla. Il fondo del dipinto reca una carta geografica della Sicilia nativa e una fotografia del Duce. Anche qui si avverte la voluttà dell’artista che soppesa e controlla ogni pennellata, per ottenere una fluidità che piomba, l’asprigno di certi particolari. qualcosa di cristallino e arioso a un tempo, come si trova ne’ suoi paesaggi, ricchi d’aerea prospettiva e animati di sostanziosa ampiezza” (in “Il resto del Camino”, Bologna 1 marzo 1938). La stretta amicizia della famiglia Balla con i fratelli Jannelli viene ricordata più di una volta anche da Elica Balla nel 1984 e nel 1986: nel 1914, Balla scrive a Guglielmo in Sicilia ringraziandolo degli “aranci sono stati eccccccelllllllenti, grazie” e lo saluta “Avanti dunque elettricamente tuo Balla”. Nella lettera del giugno 1943. l’Aff. Guglielmo richiamato alle armi a Messina, scrive: "Il ritratto di Pasqualino messo in salvo e trasportato dal Comm. Fiore a Castroreale”., (dal testo di archiviazione della Dott. Elena Gigli)

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Asta N. 839 - Arte Moderna e Contemporanea

Sessioni

  • 5 luglio 2023 ore 16:00 Sessione Unica (1 - 128)

Esposizione

Venerdì 30 giugno, Sabato 1 luglio, Lunedì 3 luglio e martedì 4 luglio, ore 10-18

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