ASTA 414 - GIOIELLI DAL MONDO E ARTE AFRICANA

ASTA 414 - GIOIELLI DAL MONDO E ARTE AFRICANA

martedì 4 luglio 2023 ore 14:30 (UTC +01:00)
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Lotti dal 265 al 276 di 300
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  •  Arte africana - Marka/Bambara, Mali.
Maschera Ngolo.
Legno duro a patina scura, tessuto, chiodi e metallo.
Segni d'uso e tracce di sostanze organiche sacrificali. .
    Lotto 275

    Arte africana Marka/Bambara, Mali.
    Maschera Ngolo.
    Legno duro a patina scura, tessuto, chiodi e metallo.
    Segni d'uso e tracce di sostanze organiche sacrificali. . . Cm 16,00 x 37,00 x 12,00. Rara maschera Ngolo parzialmente ricoperta da tessuto rosso e lamelle sagomate di metallo come nella classica tradizione scultorea delle maschere Marka.
    La fronte bombata, il naso stretto ed allungato, la piccola bocca socchiusa inserita all'interno di una mascella particolarmente affusolata sono tutte caratteristiche peculiari delle maschere Ngolo dei Marka cosi come le lamelle in lega di rame sagomate a forma triangolare e decorate con puntini a disegno geometrico. Anche le tre trecce Turu, dello stesso materiale e con fiocchetti in tessuto rosso, posizionate su naso e tempie sono elementi distintivi caratteristici delle maschere Marka.
    Gli occhi quadrati, cosi come la presenza delle corna, ci suggeriscono invece una chiara influenza stilistica Bambara ed il probabile utilizzo di questa versatile maschera Ngolo anche in ambito dei riti Ntomo.
    Il tessuto rosso, di chiara fabbricazione europea, e le lamelle risultano in più punti incrostati da tracce di sostanze organiche. con ogni probabilità residui di offerte sacrificali.
    I fori a margine della maschera sono a sezione quadrangolare, pertanto è da escludere che siano stati realizzati con l'ausilio di strumenti industriali come il trapano.
    Interessante osservare infine la geometria dei volumi di questa maschera presa di profilo. Se si escludono le corna, restano una curva per il capo, una linea lunga ed una corta per il naso ed altre sei linee ben disposte per delineare magistralmente il resto del volto. In sintesi una curva ed otto linee.

  •  Arte africana - Bambara, Mali. 
Maschera Ntomo.  
Legno a patina scura. 
Segni d'uso. .
    Lotto 276

    Arte africana Bambara, Mali.
    Maschera Ntomo.
    Legno a patina scura.
    Segni d'uso. . . Cm 20,00 x 44,00 x 15,00. Maschera Bambara di un volto estremamente stilizzato che comprende sia elementi antropomorfi che zoomorfi.
    Utilizzata durante le cerimonie iniziatiche dalla società segreta Ntomo per istruire i giovani non ancora circoncisi, questa maschera di bella sintesi, espressività, patina e segni d'uso è accompagnata dall' expertise del Dott. Beppe Berna che ne attesta l'autenticità, oltre che metterla in relazione ad una maschera molto simile esposta al Museo Rietberg di Zurigo (catalogo n.80 ) della mostra Bamana, un art et un savoir-vivre au Mali, J.P.Colleyn.

  •  Arte africana - Bambara, Mali.
Mascherina in ferro.  
Difetti visibili ed evidenti segni d'uso. .
    Lotto 277

    Arte africana Bambara, Mali.
    Mascherina in ferro.
    Difetti visibili ed evidenti segni d'uso. . . Cm 11,00 x 7,00 x 2,00. Rara, affascinante e misteriosa piccola maschera a forma triangolare in ferro che Andre Blandin a pagina 169 del suo prezioso libro "Fer Noir" d'Afrique de l'ouest, del dicembre 1992 classificava (una mascherina molto simile a questa), come Bambara, senza però escludere la provenienza Attiè e, soprattutto, senza svelarci l'utilizzo per cui era stata creata.
    Quel che è certo in questa piccola maschera è la sua antichità, dato che oramai il ferro originario è ridotto ad un foglio di ruggine.

  •  Arte africana - Dan, Costa d'Avorio.
Piccola maschera  in legno duro a patina scura. 
Provenienza: Ex. collezione Franco Monti. .
    Lotto 278

    Arte africana Dan, Costa d'Avorio.
    Piccola maschera in legno duro a patina scura.
    Provenienza: Ex. collezione Franco Monti. . . Cm 4,50 x 9,50 x 3,00. Deliziosa piccola maschera Dan, di quelle che una volta venivano chiamate "maschere passaporto" e venivano utilizzate in Africa in rappresentanza di un notabile nelle transazioni commerciali a distanza.
    Pochi colpi di coltello hanno realizzato gli occhi, mentre naso e bocca sono il risultato del "togliere" a partire da un triangolo, come nella migliore tradizione scultorea Dan.
    Bella patina con evidenti segni d'uso. Con base.

  •  Arte africana - Kpelle/Dan, Guinea  Costa d'Avorio, 
Piccola  maschera.
Legno duro a patina naturale.
Segni d'uso.
Provenienza: Ex. collezione Franco Monti. .
    Lotto 279

    Arte africana Kpelle/Dan, Guinea Costa d'Avorio,
    Piccola maschera.
    Legno duro a patina naturale.
    Segni d'uso.
    Provenienza: Ex. collezione Franco Monti. . . Cm 6,00 x 17,00 x 8,00. Maschera di piccola dimensione ma di notevole valore estetico artistico, a forma di volto umano caratterizzato da una fronte bombata, un naso prominente che cela alcuni fori sottostanti, probabilmente utilizzati in origine per fermare peli di scimmia (oggi mancanti) che ricadevano sulla bocca quadrangolare. Quest'ultima potrebbe esser stata scolpita in origine a forma di becco di tucano come nelle maschere maschili Gagon dei Dan. In accordo con quanto descritto da Ezio Bassani sulla scheda di una maschera molto simile in collezione delle Raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco di Milano, per essere attribuita con certezza all'etnia Kpelle ( o Guerzè, uno dei 140 soprannomi dati a questo popolo della Guinea), questa maschera dovrebbe avere occhi tubolari circolari, mentre nelle maschere dello stesso tipo dei vicini Dan dovrebbero essere a fessura. Risulta pertanto difficile dare una zona di provenienza certa a questa maschera, dato che sebbene siano ben evidenziate le arcate sopraccigliari, gli occhi non sono neanche accennati. Per uscire dal dilemma prendo ancora in prestito le parole di Bassani che sempre nella stessa scheda propone: "E' possibile che l'iconografia delle maschere Kpelle derivi dalla sovrapposizione di elementi delle maschere Gagon dei Dan e di altri derivanti dalle maschere Landau dei Toma della Liberia"

    Con base.

  •  Arte africana - Dan, Costa d'Avorio.
Maschera Zapkai Ga. 
Legno duro a patina marrone. 
Difetti visibili e segni d'uso. .
    Lotto 280

    Arte africana Dan, Costa d'Avorio.
    Maschera Zapkai Ga.
    Legno duro a patina marrone.
    Difetti visibili e segni d'uso. . . Cm 14,00 x 21,00 x 7,00. Maschera Dan di bella fattura e discreta patina, caratterizzata dagli occhi circolari, con ogni probabilità originariamente cerchiati da metallo oggi andato perduto, tipici delle maschere da corsa Gunyege e delle Zapkai Ga. Maschere come questa erano ritenute molto importanti in passato in Africa, poiché chi le indossava aveva il compito di controllare i fuochi e prevenire gli incendi all'interno del villaggio, dove le abitazioni erano mediamente costruite in legno e con tetti di paglia.

  •  Arte africana - Dan, Costa d'Avorio.
Maschera Deagle. 
Legno duro a patina marrone, alluminio.
Segni d'uso.
    Lotto 281

    Arte africana Dan, Costa d'Avorio.
    Maschera Deagle.
    Legno duro a patina marrone, alluminio.
    Segni d'uso. . Cm 11,50 x 25,00 x 6,00. Bella maschera antropomorfa a patina naturale marrone, caratterizzata da viso ovale, fronte bombata segnata al centro da una cresta cicatriziale, occhi a fessura, occhiaie, naso triangolare e bocca prominente corredata di denti in alluminio (uno mancante). Naso e bocca sono state realizzate a partire da un singolo sbozzo triangolare ed i fori delle narici avevano anche l'intento pratico di areare l'interno della maschera durante le danze.
    Le occhiaie erano originariamente fornite di placchette in alluminio, sono ancora oggi evidenti le tracce.
    I fori disposti tutto intorno al perimetro della maschera per trattenere il "vestito", risultano effettuati non meccanicamente, ma da un ago o da un chiodo sottile.
    Questa maschera è stata evidentemente attaccata da animali xilofagi o da muffe che hanno corroso la parte interna lasciando miracolosamente quasi del tutto intatta la parte esterna. Visionata con la lampada di wood, non risulta alcun tipo di restauro in nessuna sua parte.
    Opera raccolta in Africa e collezionata da Franco Monti che l'ha numerata di suo pugno 3743 su etichetta al verso.

  •  Arte africana - Guerè, Costa d'Avorio/Liberia. 
Maschera in legno duro a patina naturale con pigmenti. ferro, chiodi e borchie in ottone.
Difetti visibili ed  evidenti  segni d'uso.
    Lotto 282

    Arte africana Guerè, Costa d'Avorio/Liberia.
    Maschera in legno duro a patina naturale con pigmenti. ferro, chiodi e borchie in ottone.
    Difetti visibili ed evidenti segni d'uso. . Cm 18,00 x 26,00 x 15,00. Bella maschera caratterizzata da elementi antropozoomorfi, particolarmente espressiva, dai volumi equilibrati e decisamente cubisti come nella migliore tradizione della scultura Guerè.
    Occhi a nacchera, bocca spalancata con denti in ferro e lingua ben in vista, diverse paia di corna, borchie e chiodi sono il corredo tipico di queste "spaventose" e geniali maschere che la sapiente maestria degli scultori di questa parte della Costa d'Avorio ha saputo tramandare dalla notte dei tempi fino a noi.
    Maschera vissuta e "consacrata" , come dimostra il ferro rituale conficcato nella parte superiore del capo, che ha anche a lungo danzato, come risulta evidente dai significativi segni d'uso, non ultimo l'allargamento volontario della feritoia oculare per permettere al danzatore di vedere meglio
    Questa maschera, oltre a ballare, ha anche viaggiato molto: dall'Arizona, USA, dove era in collezione Rebecca E. Morton Lipkin, passando per Londra, alla Galleria David Malik dove è stata pubblicata su catalogo nel Settembre 2016. con foto a piena pagina ed altre tre addizionali, ed in chissà quanti altri posti prima di arrivare nell'attuale collezione privata lombarda.

  •  Arte africana - Dogon, Mali. 
Maschera Kanaga.  
Legno, pigmenti, caolino, fibre, cuoio e ferro. 
.
    Lotto 283

    Arte africana Dogon, Mali.
    Maschera Kanaga.
    Legno, pigmenti, caolino, fibre, cuoio e ferro.
    . . Cm 59,00 x 103,00 x 20,00. Tra le più iconiche e conosciute maschere di tutta l'Africa, le Kanaga sono caratterizzate da un volto estremamente stilizzato, poche linee ed una combinazione di volumi pieni e vuoti magistralmente disposti, che sostiene una staffa verticale e due orizzontali, sempre in legno, tenute insieme da legacci di cuoio, a rappresentare il coccodrillo, animale totemico tra i Dogon, o, secondo altre versioni, la congiunzione tra cielo e terra.
    Utilizzata durante le danze per le feste agricole ed i riti di passaggio, queste maschere venivano indossate dai danzatori che le facevano roteare vorticosamente con estremo sforzo dei muscoli del collo tenendole assicurate al capo con legacci e soprattutto dai denti che mordevano un ramo posto tra i due fori delle parti laterali basse della maschera.
    Questa Kanaga, da ritenersi giovane, ma non manipolata o invecchiata artificialmente, ricoperta di caolino e decorata con bitume e tracce di pigmento blu, contiene nella parte posteriore del capo, quasi nascosta dietro la staffa verticale un vecchio ferro rituale ed è pertanto da ritenersi una maschera "consacrata".
    Un restauro "artigianale" e senza pretese di camouflage è stato effettuato più di trent'anni fa con ogni probabilità da Ninì, il vecchio assistente di Tiziano Ortolani, a cui è appartenuta questa Kanaga.

  •  Arte africana - Dogon, Mali.
Maschera antilope Walu.
Legno, fibre pigmenti e caolino. 
Difetti visibili e segni d'uso.
    Lotto 284

    Arte africana Dogon, Mali.
    Maschera antilope Walu.
    Legno, fibre pigmenti e caolino.
    Difetti visibili e segni d'uso. . Cm 19,00 x 66,00 x 19,00. Maschera antilope o Walu caratterizzata da lunghe corna incurvate, orecchie dritte, occhi triangolari e bocca rettangolare, all'interno di un volto-contenitore dai volumi geometrici squadrati ed alternati tra pieno e vuoto, tipici della magistrale scultura Dogon.
    Due fori laterali ci testimoniano che anche questa maschera veniva trattenuta sul capo dal danzatore grazie ai legacci in fibre ancora presenti, ma soprattutto mordendo il ramo inserito tra due fori .
    I colori di questa maschera, pigmento nero e caolino ci sono pervenuti particolarmente lisi e consumati.

  •  Arte africana - Dogon, Mali. 
Frammento di figura antropomorfa. 
Legno duro a patina marrone.
Evidenti difetti visibili e segni d'uso. .
    Lotto 285

    Arte africana Dogon, Mali.
    Frammento di figura antropomorfa.
    Legno duro a patina marrone.
    Evidenti difetti visibili e segni d'uso. . . Cm 5,40 x 13,80. Il tempo ci ha purtroppo consegnato solo un frammento di questa intrigante figura antropomorfa.
    Pochi tratti superstiti, ma sufficienti a suggerirci le buone proporzioni dei volumi e la sintesi espressa con pregevole qualità d'intaglio dal lavoro di un anonimo artista Dogon del passato.
    Diverse mancanze ma ciò che resta è coperto da una bella patina e da tanto fascino.
    Con base.

    Misura con base: 18,8 x 5,4 cm

  •  Arte africana - Dogon, Mali. 
Scultura Bambou-toro.
Legno duro a patina crostosa. 
Segni d'uso. .
    Lotto 286

    Arte africana Dogon, Mali.
    Scultura Bambou-toro.
    Legno duro a patina crostosa.
    Segni d'uso. . . Cm 5,50 x 21,70 x 6,00. Questa bella figura Bambou-toro racchiude in se il concentrato di tutte le qualità estetiche e artistiche magistralmente espresse dalla grande scultura classica dei Dogon. Bella per qualità d'intaglio, proporzione dei volumi e per le soluzioni plastiche adottate dallo scultore (si noti l'intera composizione del volto con gli occhi quadrangolari e l'armoniosa disposizione delle braccia). Bella anche per la sorprendente semplicità dell'unica scarificazione dorsale presente, a parere del Dott. Bebbe Berna evocante il "cammino dell'acqua-parola", e per la patina crostosa derivante dalle numerose offerte devozionali ricevute nel tempo. Bella, infine, per l'usura, la consunzione e i molteplici segni d'uso presenti che danno chiara testimonianza dell'antichità di quest'oggetto.

    Proveniente da una vecchia raccolta di Amsterdam e da una collezione privata francese questa Bambou-Toro è accompagnata dall'expertise del Dott. Beppe Berna.
    Con base.

Lotti dal 265 al 276 di 300
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ASTA 414 - GIOIELLI DAL MONDO E ARTE AFRICANA

1) 4 LUGLIO LOTTI (1 - 49) - ORE 14:30

2) 4 LUGLIO LOTTI (50 - 110) - ORE 17:00

3) 5 LUGLIO LOTTI (111 - 200) - ORE 14:30

4) 5 LUGLIO LOTTI (203 - 312) - ORE 17:00

Sessioni

  • 4 luglio 2023 ore 14:30 Prima tornata lotti 1-49 (1 - 49)
  • 4 luglio 2023 ore 17:00 Seconda tornata lotti 50-110 (50 - 110)
  • 5 luglio 2023 ore 14:30 Terza tornata lotti 111-200 (111 - 200)
  • 5 luglio 2023 ore 17:00 Quarta tornata lotti 203-312 (203 - 312)

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