Asta 263 - STAMPE, LIBRI E CARTE GEOGRAFICHE Con un’ampia selezione di vedute di Roma incise tra XVI e XX Secolo
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Lotto 403 Auguste Lepère (1849-1918)
Le Quartier des Gobelins
Acquaforte, 272 x 179 mm
edizione per 'Gazette des Beaux-Arts'
Bella impressione su carta vergata. Applicata per due punti su cartoncino in passepartout moderno. Ottime condizioni. -
Lotto 404 Domenico Mucci (sec. XIX)
Apparizione della Croce a Costantino, incisione da Giulio Romano
incisione in rame, tiratura tarda cm 44,5x33,5
Tiratura tarda della Visione di Costantino, tratta dagli affreschi di Giulio Romano, nelle stanze di Raffaello in Vaticano; dicitura in basso a destra in lastra [presso D. Mucci] editore attivo a Roma nella metà del XIX. Sec.
foglio integro con lievi pieghe, in buone condizioni generali, tiratura tarda -
Lotto 404A Henry Somm (1844-1907)
Japonisme, 1881
Etching, 240 x 218 mm (plate); 275 x 335mm (sheet)
Signed in pencil.
Nice impression on brown paper. With bamboo frame. Very good condition. -
Lotto 405 Lucien Marcelin Gautier (1850-1925)
Le Pont de l'Hotel-de-Ville a Paris
Acquaforte, 250 x 395 mm (lastra); 300 x 435 mm (foglio)
Bella impressione su carta vergellata con frammento di filigrana. Ottimo stato. -
Lotto 406 Francesco Vitalini (1865-1904)
Porto Traiano
Acquaforte ed acquantinta, 32 x 53 cm (lastra); 38,1 x 60 cm (foglio)
Stupenda impressione di un'incisione dichiarata "una delle più belle acqueforti di tutti i tempi e di tutti i paesi" (recensione della mostra tenutasi nel 1902 a Torino).
Bibliography:
R. Langella, R. Mammucari, Francesco Vitalini. La sua arte, il suo tempo, Roma 1994, p. 31
Nitida, perfetamente inchiostrata impressione in ottimo stato salvo un piccolo restauro in basso della lastra. Foglio in generale in perfetto stato salvo un macchia sul margine superiore, due brevi strappi sul margine sinistro ed una piega in basso. -
Lotto 407 Francesco Vitalini (1865-1904)
Il Tevere
Puntasecca, 7,9 x 12,4 cm (lastra); 17,2 x 25,3 cm (foglio)
Sigla d'artista in basso a destra sulla lastra.
Bibliografia:
R. Langella, R. Mammucari, Francesco Vitalini. La sua arte, il suo tempo, Roma 1994, p. 46.
Bella impressione, foglio in ottimo stato. -
Lotto 408 Francesco Vitalini (1865-1904)
Castelfusano
Acquaforte, 10,9 x 6,9 cm (lastra); 27,5 x 20 cm (foglio)
Bibliografia:
R. Langella, R. Mammucari, Francesco Vitalini. La sua arte, il suo tempo, Roma 1994, p. 46.
Bella, ben inchiostrata impressione, foglio in ottimo stato. -
Lotto 409 Francesco Vitalini (1865-1904)
La pineta di Ravenna
Vernice molle ad inchiostro seppia, 10,5 x 7,9 cm (lastra); 29,5 x 20,7 cm (foglio)
Firma d'artista in basso a sinistra sulla lastra.
Bibliografia:
R. Langella, R. Mammucari, Francesco Vitalini. La sua arte, il suo tempo, Roma 1994, p. 46.
Bellissima e rara impressione, foglio in ottimo stato salvo delle machie sparse. -
Lotto 410 Francesco Vitalini (1865-1904)
ExLibris Novissima
Acquatinta ad inchiostro blu, 115 x 90 mm (lastra); 200 x 130 mm (foglio)
Bellissima impressione su carta sottilissima con un frammento di filigrana. Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 411 Giuseppe Rondini (1866-1955)
Notturno a Porta Latina - Roma, 1910 ca.
Acquaforte, cm 24x14,8 (foglio), cm 10,8x10,8 - immagine diam. cm 9.
Scorcio di Porta Latina con le mura aureliane fortificate da Onorio nel 401 e la meraltura tra i due torrioni circolari. La luce lunare colpisce il selciato della Via Latina, proiettando le ombre degli alberi intorno. La porta resta semi nascosta alla vista e non si distingue se al momento della veduta fosse aperta o no; protagonista negli anni di varie chiusure e abbandono, fu definitivamente riaperta nel 1911, dopo aver ostacolato nel 1870 l'ingresso delle truppe italiane che qui tentarono un braccia, prima ancora che a Porta Pia. Rondini fu valente incisore, assiduo dell'Accademia del Nudo di Roma dove entrò in contatto con Cambellotti. Dopo la morte della moglie si ritirò nell'Abbazia di San Nilo a Grottaferrata (sede di un importante centro di restauro di beni cartacei) continuando la sua produzione incisoria fino alla sua scomparsa.
acquaforte stampata con inchiostro nero-petrolio, immagine a sesto tondo entro lastra quadrata; foglio integro e completo, in perfetto stato di conservazione; Firmata a matita fuori lastra, in basso a destra -
Lotto 412 Adolfo Wildt (1868-1931)
L’amore dei buoni
Acquaforte e acquatinta, 19 x 26 cm
Firmato e titolato in lastra.
Ottime condizioni. La stampa non è stata esaminata fuori della cornice. -
Lotto 413 Adolfo Wildt (1868-1931)
Un altare
Acquaforte e acquatinta, 20 x 20,5 cm
Firmato e titolato in lastra.
Ottime condizioni. La stampa non è stata esaminata fuori della cornice. -
Lotto 414 Angelo Rossini (1871-1939)
Il Monumento a Colleoni - Venezia, 1910
Acquaforte a tre colori, cm 82,5x65 (foglio); cm 65x43 (lastra)
Il profilo della statua equestre del condottiero si staglia scurissimo dalla sua base, su uno sfondo di nuvole nel cielo, con una suggestiva armonia dei chiaroscuri, resi magistralmente anche dalle diverse zone chiare della lastra, e dall'uso dei diversi colori nelle altre parti della veduta. Angelo Rossini è stato un pittore e incisore italiano. Dopo l’iscrizione alla facoltà di Architettura all’Università di Roma, abbandonò gli studi per dedicarsi alla pittura e all'incisione. Nel 1903 tornato a Roma dopo un breve soggiorno in Germania, si avvicina al Gruppo dei Pittori dei XXV della campagna romana, con i quali condivideva l’amore per la natura ed i parchi delle ville storiche suburbani. Fu attratto in modo particolare dai riflessi della luce sull'acqua, e viaggiò a Chioggia e a Venezia, per indagare i solitari soggetti lagunari, spesso anche ritratti in notturno con ricchezza di forti accenti chiaroscurali. Rossini fece parte del sodalizio GRIA (Gruppo Romano Incisori Artisti), formato nel 1921 da un'idea di Federico Hermanin, Soprintendente alle Gallerie e Musei di Roma, che raccolse intorno a sé, a Palazzo Venezia, gli incisori più rappresentativi che in quegli anni operavano nella Capitale.
acquaforte a tre colori, di grande dimensione, stampata su carta pesante avorio, firmata a a matita in basso a destra, fuori dall'immagine ma entro il margine lastra. Esemplare in ottime condizioni vista la grande dimensione del foglio, che però presenta degli strappi restaurati, al margine superiore e ai lati. -
Lotto 415 Angelo Rossini (1871-1939)
Notturno a Villa Falconieri - Frascati, 1910
Acquaforte e acquatinta, cm 50x70 (foglio)
Suggestivo scorcio notturno dell’ingresso della Villa al chiaro di luna, con la luce crepuscolare che spunta al di là delle cime frondose degli alberi, e che colpisce l’esedra del muro e del grande portale. Veramente particolare la resa del chiaroscuro e delle ombreggiature , grazie all’uso esperto dell’inchiostratura della lastra. Angelo Rossini è stato un pittore e incisore italiano. Dopo l’iscrizione alla facoltà di Architettura all’Università di Roma, abbandonò gli studi per dedicarsi alla pittura e all'incisione. Nel 1903 tornato a Roma dopo un breve soggiorno in Germania, si avvicina al Gruppo dei Pittori dei XXV della campagna romana, con i quali condivideva l’amore per la natura ed i parchi delle ville storiche suburbani. Fu attratto in modo particolare dai riflessi della luce sull'acqua, e viaggiò a Chioggia e a Venezia, per indagare i solitari soggetti lagunari, spesso anche ritratti in notturno con ricchezza di forti accenti chiaroscurali. Rossini fece parte del sodalizio GRIA (Gruppo Romano Incisori Artisti), formato nel 1921 da un'idea di Federico Hermanin, Soprintendente alle Gallerie e Musei di Roma, che raccolse intorno a sé, a Palazzo Venezia, gli incisori più rappresentativi che in quegli anni operavano nella Capitale.
acquaforte e acquatinta, stampata su carta beige, firmata a matita in basso a destra in fondo al foglio fuori lastra. Margini grandi e completi, presenti alcuni strappi lungo i bordi e due pieghe nella tre/quarti inferiore, non visibili al recto della stampa. In condizioni generali discrete -
Lotto 416 Angelo Rossini (1871-1939)
Il Laghetto dei Cipressi di Villa Falconieri - Frascati, 1910
Acquaforte a tre colori, in tondo cm 22,5x31,8 (foglio), (lastra) cm 10x11,5; diam immagine cm 9,3
Suggestivo scorcio del laghetto dei cipressi, soggetto molto amato e frequente nelle rappresentazioni della Villa, reso ancora più particolare dall'uso dei tre colori degli inchiostri e del piccolo formato in tondo della veduta, all'interno della lastra che ha invece una matrice rettangolare. Angelo Rossini è stato un pittore e incisore italiano. Dopo l’iscrizione alla facoltà di Architettura all’Università di Roma, abbandonò gli studi per dedicarsi alla pittura e all'incisione. Nel 1903 tornato a Roma dopo un breve soggiorno in Germania, si avvicina al Gruppo dei Pittori dei XXV della campagna romana, con i quali condivideva l’amore per la natura ed i parchi delle ville storiche suburbani. Fu attratto in modo particolare dai riflessi della luce sull'acqua, e viaggiò a Chioggia e a Venezia, per indagare i solitari soggetti lagunari, spesso anche ritratti in notturno con ricchezza di forti accenti chiaroscurali. Rossini fece parte del sodalizio GRIA (Gruppo Romano Incisori Artisti), formato nel 1921 da un'idea di Federico Hermanin, Soprintendente alle Gallerie e Musei di Roma, che raccolse intorno a sé, a Palazzo Venezia, gli incisori più rappresentativi che in quegli anni operavano nella Capitale.
acquaforte a tre colori a sesto tondo, stampata all'interno della lastra di formato leggermente rettangolarelastra quadrata; firma a matita in basso a destra all'inetrno della lastra. Esemplare con foglio integro ed in perfette condizioni -
Lotto 417 Virgilio Dante Faini (1872- 1973)
Campagna romana
Acquaforte, 195 x 139 mm (lastra); 250 x 205 mm (foglio)
Firmato e titolato a matita.
Bella impressione su carta non vergata. Foglio ossidato. -
Lotto 418 Pierre Eugene Vibert (1875-1937)
Les faméliques
Xilografia a più colori, cm 42,5x35,5
Vibert, svizzero di nascita, si trasferì a Parigi nel 1892 con il fratello scultore e venne attratto dalla tecnica della xilografia, producendo sia illustrazioni che opere singole, soprattutto ritratti e colpito dalle misere condizioni di contadini e braccianti, ne rappresentava spesso la vita quotidiana con grande realismo, attraverso i tratti profondi dell'incisione su legno. Nel 1900 ottenne la medaglia d'argento all'Esposizione Universale e fu uno dei membri fondatori del Salon d'Automne nel 1903.,
xilografia a più colori, stampata su carta color nocciola, con particolari in bianco che esaltano la bellezza dei dettagli del volto barbuto in primo piano, resi magistralmente dal tratto netto e quasi tridimensionale della tecnica xilografica; In buone condizioni, presenti piccoli strappi lungo i bordi restaurati; firmata e datata a matita fuori lastra - con dedica ad Armand Dayot (critico d'arte ed editore francese) -
Lotto 419 Pierre Eugene Vibert (1875-1937)
Les Errants
Xilografia, cm 32,5x41,3
Vibert, svizzero di nascita, si trasferì a Parigi nel 1892 con il fratello scultore e venne attratto dalla tecnica della xilografia, producendo sia illustrazioni che opere singole, soprattutto ritratti e colpito dalle misere condizioni di contadini e braccianti, ne rappresentava spesso la vita quotidiana con grande realismo, attraverso i tratti profondi dell'incisione su legno. Nel 1900 ottenne la medaglia d'argento all'Esposizione Universale e fu uno dei membri fondatori del Salon d'Automne nel 1903.,
xilografia, firmata a matita fuori lastra in basso a destra, numerata 74/75 in basso a sinistra; firmata in lastra in basso a destra; foglio perfetto in condizioni perfette -
Lotto 420 Adolphe Beaufrère (1876-1960)
Paesaggio con il lago e le barche, 1920
Acquaforte e puntasecca, 138 x 198 mm (lastra); 217 x 266 mm (foglio)
firmata e datata su lastra
Bellissima, fresca impressione su carta non vergellata. Ottimo stato. -
Lotto 421 Laurenzio Laurenzi (1878-1946)
Fontana dei Tritoni a Roma
Acquaforte, 195 x 200 mm (lastra); 370 x 290 mm (foglio)
Firmata e titolata a matita.
Bella e molto fresca impressione su carta non vergata. Foglio con fioritura sparsa. -
Lotto 422 Laurenzio Laurenzi (1878-1946)
Colonnata di San Pietro
Acquaforte, 240 x 178 mm (lastra); 370 x 290 mm (foglio)
Firmata e titolata a matita.
Bella e molto fresca impressione su carta non vergata. Foglio con fioritura sparsa. -
Lotto 423 Laurenzio Laurenzi (1878-1946)
Venezia
Acquaforte, 270 x 205 mm (lastra); 460 x 370 mm (foglio)
Firmata e titolata a matita.
Bella e fresca impressione su carta non vergata. Foglio ossidato. -
Lotto 424 Umberto Prencipe (1879-1962)
Il bastione (Castel S. Angelo, Roma), 1910
Acquaforte e acquatinta su carta
cm 35,0 x 50,0 (foglio) - cm 21x27 (lastra)
Bellissima incisione di Prencipe, che mostra uno dei bastioni di Castel S. Angelo a Roma, ritratto con tutta la tipica varietà chiaroscurale che contraddistingue le sue opere; il tratteggio fittissimo o assente consente di ottenere dettagli anche piccolissimi. Prova eccellente, una delle prime stampate sui 50 esemplari della I serie. Umberto Prencipe (Napoli, 1879- Roma, 1962), fu pittore e incisore estremamente attivo durante tutto l’arco della sua vita. La sua passione per il vedutismo con elementi architettonici, è strettamente legata alla sua personalità solitaria, con una sensibilità che lo avvicina alle tendenze crepuscolari e simboliste del primo Novecento. Furono gli anni giovanili trascorsi a Roma frequentando l’Accademia di BBAA, quelli in cui iniziò a conoscere a fondo le tecnica dell’incisione, di cui diventerà un esponente di grande livello, diventando promotore del Gruppo Romano Incisori Artisti e del Collegio Orvietano delle Arti.
acquaforte e acquatinta su carta avorio, stampata con inchiostro leggermente color bistro, foglio perfetto con grandi margini; firmata a matita in basso a sinistra: Il Bastione 11/50 I s.; in basso a destra: U. Prencipe -
Lotto 425 Umberto Prencipe (1879-1962)
Mattino Romano (ante litteram - rara), 1914
acquaforte e acqutinta su carta
cm 61x x 44,5 (foglio) - cm19,8x20,3 (lastra)
Primissima prova del "Mattino Romano" che ritrae uno scorcio laterale della Basilica di San Pietro in Roma, presa dall'adiacente cimitero teutonico; rispetto alla stesura definitiva, mancano dei dettagli delle finestre e delle statue sulla balaustra, ed è stampata con inchiostro verde -azzurro, mentre la definitiva in nero bistro. Umberto Prencipe (Napoli, 1879- Roma, 1962), fu pittore e incisore estremamente attivo durante tutto l’arco della sua vita. La sua passione per il vedutismo con elementi architettonici, è strettamente legata alla sua personalità solitaria, con una sensibilità che lo avvicina alle tendenze crepuscolari e simboliste del primo Novecento. Furono gli anni giovanili trascorsi a Roma frequentando l’Accademia di BBAA, quelli in cui iniziò a conoscere a fondo le tecnica dell’incisione, di cui diventerà un esponente di grande livello, diventando promotore del Gruppo Romano Incisori Artisti e del Collegio Orvietano delle Arti.
acquaforte e acquatinta su carta avorio, stampata con inchiostro color verde-azzurro; foglio in ottimo stato con grandi margini, lievi strappetti lungo i bordi. Al verso gora diffusa. Prova ante litteram, rara. firmata in lastra in b a sinistra; a matita fuori lastra in b a destra