Asta 42 II - Arte Antica, Moderna e Contemporanea

Von Adolph Menzel, Ritratto maschile. Olio su tela. cm 46x35. (1)

Francesco Messina, Wanda Bottoni. 1917. Bronzo su basamento di marmo rosa. cm 36x13,7x11,5. Firma incisa ai piedi della figura. Opera giovanile ritraente l'attrice Wanda Bottoni della compagnia teatrale di Irma Grammatica. (1)

Francesco Messina, Narciso. Anni '60 del XX secolo. Bronzo. Fusione a cera persa. cm 25x30x14. Firma incisa al fondo della schiena a sinistra. Opera di rara bellezza. (1)

Oriani Giuseppe [Pippo], Le due sorelle. Encausto. cm 58x73. Firma in basso a destra e controfirma al verso su targhetta con i dati dell'opera e timbro per autentica dell'artista. (1)

Alberto Pasini, Il monte Ararat. 1857-59. Acquerello e matita su carta. mm 210x286. Firma in basso a sinistra. L'artista ha viaggiato per la l'Egitto, la Persia e l'Armenia tra il 1857 e il 1859. Da questo viaggio, oltre a numerosi disegni dal vivo, nasce anche la cartella di litografie La caccia.
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Attilio Pratella [attribuito a], Lotto composto di 1 dipinto e 2 disegni. 1) Paesaggio. 1944. Olio su tavoletta. cm 23,8x17. Datato e dedicato al verso e iscritto il nome dell'artista a matita. 2) Caricature varie. Matita su carta. mm 287x207. 3) Paesaggio. Pastello blu su carta. mm 142x105. Firma a matita in basso a sinistra.

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Fausto Pratella, Marina. Olio su cartone. cm 24,5x30. Firmato in basso a destra. (1)

Norberto Proietti, Il biliardo. Olio su tela. cm 90x70. Firmato in basso a destra. (1)

Renuccio Renucci, Costa livornese. Olio su tavoletta. cm 13,7x29,5. Firma in basso a sinistra. (1)

Vera Rockline [attribuito a], Nudo femminile. Olio su cartone. cm 69x44,5. Iscritto il nome dell'artista a matita al verso. (1)

Romano Romanelli, La ciociara. Bronzo. cm 28,5x15,5. Nome dell'artista a pennarello rosso sotto al basamento. (1)

Gino Romiti, Marina al chiaro di luna. Olio su masonite. cm 20x30. Firma in basso a sinistra e controfirmato al verso. (1)

Ottone Rosai, Paesaggio toscano. 1955. Matita conté acquerellata su carta Fabriano. mm 157x238. Firmato e datato in basso a destra. L'opera è accompagnata dal certificato di autenticità su fotografia del Dott. Faccenda. (1)

Mino Rosso, Natura morta con maschera di Beethoven. Carboncino su carta. mm 934x675. Firmato in alto a destra. (1)

Antonio Salvetti, Gliptoteca. Acquerello, matita, penna e inchiostro di china su carta. mm 640x980. Firma in basso a destra, luogo in basso a sinistra e titolo e dettagli tecnici in alto a destra. (1)

Adolfo Scarselli, Vittorio Alinari. Lotto composto di 2 disegni. 1930. Un disegno a figura intera ed un ritratto di profilo. Acquerello, carboncino e matita su carta. mm 330/370x242/258. Entrambi firmati in basso a destra. Il disegno a figura intera riporta al verso il soggetto rappresentato e la data di esecuzione. Il ritratto di profilo presenta al verso uno schizzo a matita di Vittorio Alinari seduto su una sedia. Provenienza: Archivio Alinari. (2)

Federico Schianchi, Il Colosseo. Inizio del XX secolo. Acquerello e matita su carta greve. mm 340x525. Firmato in basso a sinistra. (1)

Oskar Schlemmer [cerchia di], Snob. Scultura in stile Bauhaus. 1925 circa. Legno dipinto. cm 67x12,5. Incollata sul davanti del personaggio un'etichetta pubblicitaria dal titolo "Snob". La scultura rivela somiglianze con alcuni costumi del Balletto Triadico di Oskar Schemmler nei quali l'artista trasportava le forme prismatiche come quella ovale, sferica o cilindrica sulle forme somatiche umane con il risultato di un'architettura semimovente di membra articolate che agivano nello spazio come marionette. Le forme geometriche furono utilizzate dagli artisti del Bauhaus anche per pupazzi e giocattoli realizzati in legno e dipinti a mano. Sono noti quelli di Eberhard Schrammen conservati nel museo di Weimar, altri eseguiti da Josef Hartwig sotto la direzione di Schlemmer e da Alma Siedhoff-Buscher esecutrice del famoso gioco per bambini mediante il quale era possibile costruire una nave con elementi geometrici componibili in legno dipinti in vari colori. La forma del naso del presente personaggio è molto simile al blocchetto triangolare con un lato ricurvo realizzato dalla Siedhoff-Buscher per costruire le vele della nave. L'etichetta dal titolo Snob pubblicizza un prodotto che pulisce senza sapone e raffigura un uomo elegantemente vestito in frac e cappello a cilindro, molto probabilmente apposto con intento satirico contro lo snobismo della ricca borghesia in nome della democratizzazione dell'arte. Xanti (Alexander) Schawinsky che si iscrisse al corso di pittura del Bauhaus a Weimar dove ebbe per insegnanti Kandinsky, Klee, Moholy-Nagy e Gropius, utilizzò un personaggio analogo nella nota tempera Stepdaenzer versus Step-Machine (1926), mentre in quella relativa alla scena Dompteur und Tier eseguita per la rappresentazione teatrale Circus da lui diretta e rappresentata a Weimar nel 1924, il costume geometrizzante del domatore da lui stesso interpretato e le zampe trapezoidali dell'animale dipinte a strisce gialle parallele rivelano alcune evidenti analogie con le forme volumetriche e i colori della presente scultura lignea.

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Albrecht Schmidt, Natura morta con pesci. Olio su cartone. cm 28,5x36,8. Firma in basso a destra. Iscritto il nome dell'artista al verso a matita. (1)

Georg Schrimpf [attribuito a], Maternità. Tempera su carta. mm 628x436. Al verso iscritto il nome dell'artista a matita. (1)

Telemaco Signorini, Studi di figure sedute su panchine. 1900 ca. Matita su carta. mm 148x199. Monogrammato in basso a destra. Pubblicato in: Bucarelli P. (con presentazione di), Mostra di disegni di Telemaco Signorini, 13 aprile-11 maggio 1969, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, Valle Giulia, n. 471. (1)

Raffaello Sorbi, Paesaggio con pagliai. Seconda metà del XIX secolo. Olio su tavoletta. cm 7x10. Firmata in basso a destra. (1)

Dyalma Stultus, Contadine. 1970. Pastello e pennarello su carta. mm 340x275. Firmato e datato a penna a sfera nera in basso al centro. Controfirmato, controdatato e titolato sul supporto in basso ai lati. (1)

Alberto Sughi , Noia. 1957. Carboncino, penna e inchiosto di china su carta. mm 280x480 (visibili). Firmato e datato in basso a destra. (1)

Leopold Survage, Untitled. Tempera su carta greve. mm 450x300. Firmato a pastello azzurro all'angolo inferiore destro del verso. (1)

Plinio Tammaro, Omaggio a Giorgio De Chirico. 1966. Bronzo. cm 35x15x12. Firma incisa in basso a sinistra. (1)

Amelia Tessitore Gelanzè, Lotto composto di 2 dipinti. Olio su tavola. cm 23x33,5 cad. Entrambi firmati in basso a destra. (2)

Cesare Tiratelli, Paesaggio montano. Olio su tavola. cm 23x38,5. Firma in basso a sinistra e iscritto: "Roma". (1)

Nino Tirinnanzi, Scena quotidiana. Acquerello e pastello grasso su carta. mm 245x270. Firmato a matita in basso a sinistra. (1)

Angelo Tricca, Il pittore Moricci al cavalletto. Acquerello e matita su carta. mm 362x254. Iscritto a matita in alto a destra: "Giuseppe Moricci caricaturato da Angelo Tricca". Meravigliosa opera esposta alla mostra Tricca caricaturista. Caricaturisti e caricaturati al Caffè Michelangiolo di Arezzo alla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, dal 25 agosto al 25 settembre 1966, di cui riporta il timbro al verso. L'opera è anche la copertina del catalogo della relativa mostra. L'acquerello è accompagnato da una copia del catalogo stesso. (1)

Elihu Vedder, Il tempio. Acquerello e matita su carta. mm 230x310. Siglato in basso a sinistra. Iscrizioni varie a matita al verso. (1)

Franz Wacik, Senza titolo. Inizio del XX secolo. Acquerello su carta greve. mm 505x615. Il presente disegno e quelli a seguire rivelano uno stile diverso rispetto a quello più conosciuto dell'artista, tipico della sua produzione decorativa, umoristica e favolistica legata all'ambiente della Secessione viennese e della Wiener Werkstätte. Non troviamo infatti l'usuale segno calligrafico e minuzioso bensì un utilizzo più dinamico della linea e sintetico delle forme, legato piuttosto all'attività meno conosciuta e occasionale di Wacik nel campo dei costumi e dei bozzetti teatrali. (1)

Franz Wacik, Senza titolo. Inizio del XX secolo. Acquerello su carta greve. mm 505x615. Firma a matita in basso a destra. (1)

Franz Wacik, Senza titolo. Inizio del XX secolo. Acquerello su carta greve. mm 505x615. Firma a matita in basso a destra. (1)

Fausto Zonaro, La festa del Parsifal. 1896. Olio su tavoletta. cm 18x29,6. Firmato in basso a sinistra, controfirmato e datato al verso. (1)

Fritz Zuber-Bühler, Ritratto femminile. Carboncino, pastello e matita su carta. Diam max: mm 415. Diam min: mm 320. Firmato in basso a sinistra. (1)

Anonimo futurista, Il Duce sta benissimo. Italia fascista. Ex-libris Giuseppe Bottai. Litografia. mm 189x125. SI AGGIUNGE: 2) Invito alla mostra nazionale di fotografia futurista. Litografia. mm 113x145. Invito alla mostra organizzata dal Sindacato Regionale Fascista Belle Arti Trieste e che prevedeva, come oratore, Filippo Tommaso Marinetti. (2)

Anonimo futurista, Il gioco del calcio. Anni '30 del XX secolo. Olio su tavoletta. cm 18x14. Al verso iscritto a matita: "Sironi 1931". Non concordiamo con l'attribuzione riportata al verso della tavoletta, ma siamo concordi nel datare l'opera stessa agli anni '30 del XX secolo. Tra gli artisti che hanno dedicato opere al gioco del calcio, tra gli altri, pensiamo a Carlo Carrà. (1)

Anonimo futurista, Gioie socialdemocratiche e Futuriste! Anni '30 del XX secolo. Penna e inchiostro di china su carta azzurra. mm 260x190. Titolo al margine destro, "4" in basso a sinistra. (1)

Giovanni Acquaviva, Senza titolo. Anni '30 del XX secolo. Pastello nero e pastello bianco su carta. mm 220x280. Firmato in basso a sinistra. (2)

Giacomo Balla, Balla. Mostra futurista. 1918. Cartolina litografica. mm 105x150. Stupendo documento storico della mostra futurista di Giacomo Balla presso la Casa d'Arte Bragaglia, via Condotti 21. Al verso: "Il manifesto della Mostra Futurista di Giacomo Balla presso la Casa d'Arte Bragaglia nel 1918. (1)

Giacomo Balla, Forma rumore + spazio. 1925. Serigrafia. mm 740x690 (visibili). Firmata in lastra in basso a destra, doppio timbro a secco Futurballa in basso ai lati e tiratura a matita in basso a sinistra. Es. 1/150. Esemplare da collezione. (1)

Enzo Benedetto, Aerei. 1926. Tempera, acquerello e matita su cartone. cm 39x28,5. Firmato e datato in basso a destra. Controfirmato e controdatato al verso. (1)

Uberto Bonetti, Aprilia. Seconda metà degli anni '30 del XX secolo. Acquerello e matita su carta quadrettata. mm 285x385 (visibili). Firmato in basso a destra. Opera accompagnata dal certificato di autenticità su fotografia di Adriana Bonetti che ha conferito all'opera il codice d'archivio D42. Aprilia è una dei lavori dedicati al tema della Città di fondazione ed è stata esposta a Viareggio nel 1993, quando l'artista era ancora vivo. I soggetti rappresentati sono il Comune della città e la Casa del Fascio prima dei bombardamenti anglo-americani. (1)

Uberto Bonetti, Littoria. Seconda metà degli anni '30 del XX secolo. Olio e collage su cartone. cm 50x72. Firmato in basso al centro. Opera accompagnata dal certificato di auteniticità su fotografia da parte di Adriana Bonetti; numero di archiviazione: 3A. (1)

Arturo Ciacelli, Aeroplano. Anni '30 del XX secolo. Olio su tela. cm 19x32. Firmato in basso a destra. (1)

Francesco Cristofanetti, Donna futurista. Anni '30 del XX secolo. Tempera e penna e inchiostro di china su cartone scuro. cm 24,5x18 (visibili). Firmato in basso a sinistra. (1)

Fortunato Depero, Bragaglia. Fantasia architettonica. 1922 ca. Cartolina, incisione su carta. mm 160x110. Firma in lastra in basso a destra. (1)