ARCHEOLOGIA

PICCOLA TESTA DI AFRODITE
Asia Minore, ca. II - III secolo d.C.
altezza scultura cm 5,5; altezza totale su base in peperino cm 19

Piccola testa femminile, probabilmente raffigurante la dea Afrodite con un' elaborata acconciatura. Scultura di stile provinciale in marmo bianco a cristalli piuttosto grossi, con bella patina giallo-dorata.

Provenienza
Collezione privata, Roma.

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CIBELE SEDUTA IN TRONO TRA DUE LEONI
Asia Minore; Licaonia, dalla polis di Zizima (attuale Sizma) o da Iconium, ca. III secolo d.C.
altezza cm 52; base cm 31 x 24

La dea Cibele - o Grande Madre - è scolpita in un marmo grigio ricco di cristalli di quarzo, simile al proconnesio. La dea è seduta in trono e sul capo indossa il velo e la polos, ornamento cilindrico tipico delle divinità orientali; la mano sinistra poggia su di un tamburello, la destra è parzialmente perduta; ai suoi fianchi, due leoni. Alla base l'iscrizione in greco: ΠΡΕΙCΚΟC ΚΑΙ ΧΑΡΙ / ΤΙΟN ΜΗΤΡΙ ΖΙΖΙ / ΜΗΝΗ ΕYXHN (Prisco e Caritone [dedicano] alla Grande Madre Zizimene in adempimento di un voto). Patina marrone intonsa.

Provenienza
Chaucer Fine Arts, Londra, pubblicata nel catalogo della mostra: "Rome. A Vision of Antiquity" (Londra 12 giugno - 18 luglio 1980), lot 60; pubblicata in: M.J. Vermaseren, Corpus Cultus Cybelae Attidisque, I - Asia Minor, Leiden 1987, pp- 237-238, pl. CLXXI; poi giunta a Roma nel decennio 1990 con permesso di temporanea importazione scaduto nel 2003.

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PASTICHE CON ANIMALE FANTASTICO
Epoca romana imperiale / Epoca medievale
scultura lunga cm 38, alta cm 20; base marmorea cm 17 x 14 x 13; altezza totale cm 49

Pastiche composto da una porzione di lesena marmorea di epoca medievale decorata sui tre lati da volatili e motivi fitomorfi; su di un lato è riconoscibile una colomba che si abbevera da un kantharos. La lesena fa da base ad un altorilievo marmoreo rappresentante un animale fantastico, forse un grifone, databile in epoca romana imperiale e caratterizzato da un ampio uso del trapano; sul dorso un elemento difficilmente interpretabile, simile ad una ghirlanda. Crepa passante sul corpo dell'animale.

Provenienza
Chaucer Fine Arts, Londra; poi giunta a Roma nel decennio 1990.

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EPIGRAFE FUNERARIA
II secolo d.C.
cm 14,5 x 14,5; spessore cm 3,5

Epigrafe funeraria su piccola lastra quadrata di marmo bianco: Lucius Scribonius Receptus dedica alla moglie "santissima" Pedania Martina; la donna, dal cognomen, presumibilmente proveniva da Pedum, città situata tra Tivoli e Palestrina, presso l'odierna Gallicano nel Lazio. Anche il gentilizio Scribonius rimanda con certezza ad una gens laziale, discendente degli Scriboni Liboni. Profondo graffio sulla fronte.

Provenienza
Collezione privata, Roma.

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MATTONELLA IN PORFIDO ROSSO EGIZIANO
Epoca romana imperiale
cm 28 x 23 ca.; spessore cm 3

Splendida patina intonsa, con tracce di malta sul retro. Probabilmente tagliata in origine secondo la misura del piede romano (cm 30 x 30).

Provenienza
Chaucer Fine Arts, Londra; poi giunta a Roma nel decennio 1990.

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CAPITELLO A FOGLIE LISCE
Epoca medievale
Granito sardo; altezza cm 35; abaco cm 44 x 44; diametro cm 30

Provenienza
Chaucer Fine Arts, Londra; poi giunta a Roma nel decennio 1990.

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ALTORILIEVO CON PROFILO DI BARBARO
Epoca del Grand Tour, XVIII - XIX secolo
Marmo grigio con cristalli rosa; altezza cm 19; spessore massimo cm 10

Provenienza
Collezione privata, Roma.

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MASCHERA SATIRESCA DI FONTANA
Epoca del Grand Tour, XVIII - XIX secolo
Marmo giallo antico; altezza cm 15,5; spessore cm 7

Provenienza
Collezione privata, Roma; passaggio di proprietà comunicato alla Soprintendenza Archeologica di Roma.

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ELEMENTI DI COFANETTO
Officina romana urbana, prima metà del III secolo d.C.
Osso lavorato, cm 9,5 x 4 (i due maggiori); cm 7 x 4 (i due minori); spessore cm 0,5

Quattro lastrine in osso pertinenti originariamente all'apparato decorativo di un cofanetto parallelepipedo in legno. Stilisticamente e tecnicamente omogenee, tutte con il retro liscio ad eccezione di un sottile ma profondo incasso rettilineo scavato presso il margine inferiore, che doveva servire per il fissaggio ad incastro al supporto. Sulla faccia anteriore hanno cornici lisce, lateralmente sono praticati due fori in senso trasversale obliquo, in modo di consentire l'aggancio con la lastrina accanto. In uno dei fori è ancora parte di un chiodino in bronzo con capocchia sferica che serviva per il fissaggio; la presenza in origine di questi chiodini spiega la colorazione verde assunta dalle lastrine. La decorazione a bassorilievo delle lastrine raffigura Eroti in varie scene di genere:

- Un Erote svolazza su due mostri marini che fluttuano sulle onde; li trattiene con le redini e brandisce un frustino.

- Un Erote seduto sul dorso di una pantera.

- Due Eroti alati sistemano grandi frutti in un cesto di vimini raffigurato al centro.

- Due Eroti stanti, di prospetto, in posizione simmetrica e speculare, uno nudo e l'altro vestito; tengono oggetti poco riconoscibili, o forse tirano i cavalli di una biga.

Confronti stringenti per iconografia, caratteristiche tecniche e di lavorazione, sono conservati in Vaticano e sono confluiti nel Museo come parte della collezione del Conte Gaspare Carpegna (1626-1714), che aveva il compito della sorveglianza degli antichi cimiteri cristiani, e che quindi aveva raccolto e recuperato molti reperti dalle necropoli suburbane di Roma, e formato una vasta collezione poi acquisita dai Vaticani.
Stato di conservazione delle lastrine precario, caratterizzato da decomposizione lamellare, lacune, scheggiature ed esfoliazioni superficiali.

Provenienza
Collezione privata, Roma; riconosciuta come tale dall'Autorità giudiziaria.

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BAMBOLA IN OSSO
Limes orientale, ca. III secolo d.C.
altezza bambola cm 17; altezza totale con base artigianale in legno cm 25

Rara bambola ricavata da un unico pezzo di osso cavo. La statuina, dal volto piccolo e grazioso ed il corpo allungato, rappresenterebbe una dea, forse Venere. Quattro forellini sui lati per l'attacco delle braccia, oggi perdute.

Provenienza
Collezione privata, Roma.

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SPADA
Iran, area del Lorestan, XI - X secolo a.C.
Fusione piena in bronzo; lunghezza cm 61

Lunga spada in bronzo a doppio taglio con ampia nervatura centrale; massiccio pomello sferico con decorazione costolata; morsetto a forma di C tra lama ed elsa; impugnatura a sezione quadrangolare. Oggetto intatto, caratterizzato da una bella patina verde compatta.

Provenienza
Collezione privata campana; acquistata in Germania dalla Hermann Historica, precedentemente in una collezione statunitense.

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DAGA
Iran, area del Lorestan, XI - X secolo a.C.
Fusione piena in bronzo; lunghezza cm 42,5

Daga in bronzo a doppio taglio con scanalature centrali; piccola guardia curva; impugnatura con incassi laterali utili all'inserimento di intarsi in osso o avorio. Intatta e caratterizzata da una patina verde intonsa.

Provenienza
Collezione privata campana; acquistata nel Regno Unito.

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