Asta N.41: Antiquariato, Dipinti e Gioielli

Asta N.41: Antiquariato, Dipinti e Gioielli

sabato 8 ottobre 2022 ore 16:00 (UTC +01:00)
Asta
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Lotti dal 145 al 192 di 393
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  • Acquasantiera in argento, nineteenth century
    Lotto 145



    cm 24 x cm 15 Acquasantiera in argento Con base in legno 

  • Giovanni Testa (Roma 1936) - Piazza Navona
    Lotto 146

    Giovanni Testa
    (Roma 1936)
    cm 25 x cm 50, in cornice cm 39 x cm 64 Piazza Navona Olio su tela Firmato in basso a destra sul fronte, firma, titolo, archivio al retro, etichetta della Catania ArtGallery al retro

  • Luca Matti (Firenze 1964) - M
    Lotto 147

    Luca Matti
    (Firenze 1964)
    cm 118 x cm 205 M Olio e tecnica mista su carta applicata a legno Firmato sul retro, titolato e datato Ottobre 91.

  • Tonino Caputo (Lecce 1933-Lecce 2021) - Ponte della croce Rio dei Tolentini
    Lotto 148

    Tonino Caputo
    (Lecce 1933-Lecce 2021)
    cm 40 x cm 70 Ponte della croce Rio dei Tolentini olio su tela Firmato sul fronte a destra, firmato e titolato al retro. Al retro timbro della galleria l'acquario di Giulia Nova Teramo ed etichetta della Catania ArtGallery, Catania

  • Salvatore Magazzini (Pistoia 1955) - Marrakech
    Lotto 149

    Salvatore Magazzini
    (Pistoia 1955)
    cm 70 x cm 50 Marrakech olio su tavola Firmato in basso a sinistra, pubblicato sulla rivista Arte Mondadori nel Febbraio 2005, a corredo dell'opera

  • Davide La Rocca (Catania 1970) -
    Lotto 150

    Davide La Rocca
    (Catania 1970)
    cm 40 x cm 50, in cornice cm 68 x cm 75 Olio su cartone Firmato al retro 

  • Giovanni Bartolena (Livorno 1886-Livorno 1942) - Natura morta di fiori e frutta
    Lotto 151

    Giovanni Bartolena
    (Livorno 1886-Livorno 1942)
    Cm 40x30, in cornice cm 52x42 Natura morta di fiori e frutta Dipinto a olio su tavola Firmato in basso a destra 

  • Omar Galliani (Montecchio 1954) - Senza titolo (ma ratto di Eureka), 1981
    Lotto 152

    Omar Galliani
    (Montecchio 1954)
    cm 46,5 x cm 61,5, in cornice cm 58 x cm 74 Senza titolo (ma ratto di Eureka) tecnica mista su carta di riso Etichetta della Catania Art Gallery al retro, firmato e datato al fronte

  • Eliano Fantuzzi (Modena 25.09.1909-Verona 1987) - Stazione ferroviaria
    Lotto 153

    Eliano Fantuzzi
    (Modena 25.09.1909-Verona 1987)
    Cm 50x70, opera priva di cornice. Stazione ferroviaria Olio su tela Firmato in basso a sinistra ed al retro. Autentica su fotografia dell'archivio Eliano Fantuzzi a cura di Francesco Balsamo. Datato 1971. Codice A.6 numero d'ordine 18/86/787.

  • Mino Maccari (Siena 1898-Roma 1989) - Mozart composizione con figura e animale
    Lotto 154

    Mino Maccari
    (Siena 1898-Roma 1989)
    cm 50 x cm 35; in cornice cm 69 x cm 65 Mozart composizione con figura e animale Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a sinistra.

  • Veniero Canevari (Viterbo 1901-Roma 1955) - Suora con bastone
    Lotto 155

    Veniero Canevari
    (Viterbo 1901-Roma 1955)
    cm 25 x cm 38, in cornice cm 43 x cm 58 Suora con bastone Dipinto ad olio su tela

  • Beppe Serafini (Montelupo Fiorentino 1915-Montelupo Fiorentino 1987) - Uomo e paesaggio
    Lotto 156

    Beppe Serafini
    (Montelupo Fiorentino 1915-Montelupo Fiorentino 1987)
    Cm 35x50, in cornice cm 61x76 Uomo e paesaggio Olio su cartone pesante Firmato in basso a destra, firma al retro 

  • Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971) - La libreria, natura morta, 1957
    Lotto 157

    Giovanni Alicò
    (Catania 1906-Milano 1971)
    Cm 50x60, in cornice cm 71x81 La libreria, natura morta Dipinto ad olio su masonite
    Firmato in basso a sinistra Alicò e datato.

    Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte

  • Angelo Sturiale (Catania XX secolo) - Senza titolo
    Lotto 158

    Angelo Sturiale
    (Catania XX secolo)
    60x40 cm Senza titolo Tecnica mista su carta di riso. Opera sprovvista di cornice

  • Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971) - Strada di paese con case (Aci Sant'Antonio) ed Etna in prospettiva., 1958
    Lotto 159

    Giovanni Alicò
    (Catania 1906-Milano 1971)
    Cm 50x60, in cornice cm 71x81 Strada di paese con case (Aci Sant'Antonio) ed Etna in prospettiva. Dipinto ad olio su tavola
     Firmato in basso a destra Alicò e datato 1958.

    Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.

  • Sebastiano Milluzzo (Catania 1915-Catania 2011) - Viso di donna
    Lotto 160

    Sebastiano Milluzzo
    (Catania 1915-Catania 2011)
    cm 35 x cm 23, in cornice cm 72 x cm 52 Viso di donna Litografia su carta

  • Giovanni Alicò (Catania 1906-Milano 1971) - Paesaggio
    Lotto 161

    Giovanni Alicò
    (Catania 1906-Milano 1971)
    Cm 40 x50, in cornice 58x68 Paesaggio Dipinto ad olio su compensato
    Timbro della Comisión Nacional de Museos y Lugares Históricos.

    Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte

  • Lucia Ragusa (Catania 1960) - La Sedia Bruna
    Lotto 162

    Lucia Ragusa
    (Catania 1960)
    Cm 26x40 La Sedia Bruna Dipinto ad olio su tavola

  • Lucia Ragusa (Catania 1960) - Il Giardino, 1999
    Lotto 163

    Lucia Ragusa
    (Catania 1960)
    Cm 100x79 Il Giardino Dipinto ad olio su tela di lino

  • Saro Tricomi (Catania 1937-2021) - Libri e panneggio, 2018
    Lotto 164

    Saro Tricomi
    (Catania 1937-2021)
    cm 50 x cm 100 Libri e panneggio Olio su tela Firmato in basso a sinistra. Firmato, datato e titolato al retro

  • Giovanni Pane (Castellana Grotte 1928-Napoli 2010) - Frutti, Late 20th century
    Lotto 165

    Giovanni Pane
    (Castellana Grotte 1928-Napoli 2010)
    cm 50 x cm 70 Frutti Olio su faesite Firmato in basso a destra

  • Elio Pelosi - Ore piccole, 20th century
    Lotto 166

    Elio Pelosi

    cm 50x60; in cornice 65x75 Ore piccole Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a sinistra 

  • Santa Margherita da Valois, Nineteenth century
    Lotto 167



    H cm 27 Santa Margherita da Valois Scultura in legno

  • Madonna con bambino, XX Century
    Lotto 168



    h cm 46 Madonna con bambino gesso patinato Firmato Giannoni

  • Coppia di angeli alati , late eighteenth century
    Lotto 169



    h cm 29; profondità cm 21 Coppia di angeli alati Legno gessato e dorato a foglia Di provenienza siciliana

  • Sant'Anna, XVIII century
    Lotto 170



    h cm 62 x cm 17 Sant'Anna Piccole mancanze e rotture

  • Scultura lignea Sant'Antonio Abate, XVIII Century
    Lotto 171



    cm. 52,5 x 22 x 16 Scultura lignea Sant'Antonio Abate Scultura in legno Piccole mancanze al dito della mano destra

  • Antica pianeta sacerdotale , XVIII century
    Lotto 172



    Antica pianeta sacerdotale In tessuto di seta con decori floreali ricamati in oro zecchino

  • Antica pianeta sacerdotale , 17th century
    Lotto 173



    Antica pianeta sacerdotale In tessuto di seta con decori floreali ricamati in oro zecchino

  • Ecce Homo, XV / XVI century
    Lotto 174



    h cm 72, base cm 40 Ecce Homo Scultura lignea policroma a mezzo busto. Quest'opera resa espressiva con estremo realismo psicologico, mostra il Cristo nel momento in cui, secondo il Vangelo di Giovanni, Ponzio Pilato - governatore di Roma - mostra alla folla il Cristo pronunciando la famosa frase “Ecce Homo”.L scultura, realizzata in legno, tecnicamente secondo l'uso Altomedievale, è stata svuotata del midollo interno per far si che col tempo non si manifestassero crepe e fessurazioni.L'opera è molto semplice nella struttura scultorea ed è tutta volta alla rappresentazione, soprattutto del viso leggermente inclinato verso il basso e nell’eccezionale costruzione delle mani legate.L’inteso patetismo viene espresso dal viso che è rivolto verso l'osservatore. Sembra che susciti e accresca il potere drammatico come se avanti all'opera ci fosse la folla che gli sta innanzi nel momento in cui Pilato doveva esprimere il suo giudizio. Inoltre le mani legate sembrano indicarci la condizione del Cristo, infatti la mano destra ha l'indice rivolto verso se stesso, come a volerci spingere ad osservare lo stato in cui Egli è stato ridotto per salvare l'umanità intera.Questi atteggiamenti sono i tempi compositivi basilari di questa scultura che, in tal modo, adempie alla massima focalizzazione di un realismo psicologico prescindendo dai volumi e dalle forme che pur sono ottimali. ASOR studio

  • Coppia di importanti leoni in pietra bianca, XII / XIII
    Lotto 175



    h cm 76 x cm 63 x cm 40 Coppia di importanti leoni in pietra bianca Provenienza Famiglia Paternò Castello di Biscari.

  • Coppia di importanti colonne, 17th / 16th century
    Lotto 176



    h cm 190 x diametro cm 37 Coppia di importanti colonne A tortiglione in legno finemente intagliato a tralci di vite e dorato. Capitello in stile Corinzio. Provenienza Famiglia Paternò Castello di Biscari.

  • Giovane donna con uccellino poggiato sulla mano
    Lotto 177



    h cm 75 di cui base in marmo verde cm 16 Giovane donna con uccellino poggiato sulla mano Scultura in avorio, firmato alla base Chesneau e datato 1862.

  • Grandi ed antichi vasi a cratere in ghisa, Late 19th century, early 20th century
    Lotto 178



    h cm 75; base cm 48 x cm 48; diametro bocca cm 80 Grandi ed antichi vasi a cratere in ghisa Base quadrata e fondo a baccelli 

  • Coppia di importanti e grandi vasi a cratere in marmo rosso Verona, Early 20th century
    Lotto 179



    h cm 120; base cm 49 x cm 49; diametro bocca cm 100 Coppia di importanti e grandi vasi a cratere in marmo rosso Verona Composti da due corpi, base e calice

  • Santa Cecilia alla Spinetta con Angeli e Puttini, XVII Century
    Lotto 180



    230 x 170 Santa Cecilia alla Spinetta con Angeli e Puttini Dipinto ad olio su tavola di forma ovale. Expertise del Prof. Strinati disponibile qui: https://pdfhost.io/v/GvErcpFNj_Perizia_Vincenzo_Meucci

  • San Giovanni Evangelista con Putti e calice con serpente, XVII Century
    Lotto 181

    230 x 170 San Giovanni Evangelista con Putti e calice con serpente Dipinto ad olio su tavola di forma ovale.

  • Aquila in giada verde
    Lotto 182



    h cm 130, apertura ali cm 90; base cm 88 x cm 73 Aquila in giada verde

  • Importanti fregi in legno dorato, XVIII Century
    Lotto 183



    cm 260 x cm 67 Importanti fregi in legno dorato Ornamentato con fiori e putti in cima. Provenienza Famiglia Paternò Castello di Biscari.

  • Fauno danzante , 19th / 20th century
    Lotto 184



    h cm 143 Fauno danzante Scultura in bronzo Italia, copia da Prassitele (Grecia , IV secolo a.c.). Originale esposto presso la Galleria degli Uffizi di Firenze in marmo pario

  • Gebrüder Friedländer - Importante e pregiatissimo servizio da te in argento
    Lotto 185

    Gebrüder Friedländer

    6,950 kg Importante e pregiatissimo servizio da te in argento Con manici in avorio, punzone Crown 800H, 1910-1920. Composto da: caffettiera (0,726 kg), lattiera (0,246 kg), teiera (0,778kg), zuccheriera (0,438kg), samovar (1,880 kg) e vassoio (2,882 kg). presente lineatura sul manico della tegliera.

  • Grande specchiera, Sicily, 18th century
    Lotto 186



    cm 150 x cm 120 Grande specchiera In cornice di legno dorata a mecca con specchio coevo al mercurio

  • Vaso in alabastro con manici
    Lotto 187



    h cm 26, bocca larghezza cm 23 Vaso in alabastro con manici Piccole sbeccature alla base.

  • Porta dolci in argento sbalzato e bulinato, Palermo, 1930s
    Lotto 188



    h cm 7, diametro cm 34; gr. 485 Porta dolci in argento sbalzato e bulinato

  • Servizio da te in argento 800
    Lotto 189



    kg 1.362 Servizio da te in argento 800 Composto da teiera, caffettiera e lattiera. 

  • Porta dolci in argento, 1930s
    Lotto 190



    cm 20 x cm 25 x cm 15 Porta dolci in argento Con base in vetro bulinato 

  • Saliera in argento, Nineteenth century
    Lotto 191



    h cm 27, Gr. 380 Saliera in argento Saliera in argento con base ovale poggiante su piedi a zampa felina. Porta ampolle sostenuti da cherubini.

  • Testa del cavallo fortunato, Late Qing dynasty, China, 20th century
    Lotto 192



    h cm 34 x cm 35 Testa del cavallo fortunato Testa di cavallo fortunato in bronzo smaltato cloisonné. Provenienza Famiglia Paternò Castello di Biscari.

Lotti dal 145 al 192 di 393
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Asta N.41: Antiquariato, Dipinti e Gioielli

Lotti 1-291: Antiquariato e Dipinti, H. 16.00

Lotti 292-393: Gioielli, H 19.30

Sessioni

  • 8 ottobre 2022 ore 16:00 ASTA N.41 Antiquariato, Dipinti e Gioielli (1 - 393)

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