ASTA N.39 Antiquariato, Design, Arte Moderna e Contemporanea
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Lotto 13 Tavolo rotondo in pietra lavica e N.4 sedie in ferro battuto, 20° secolo Tavolo H 80 cm, diametro 120 cm Decorato a ceramica policroma raffigurante rosa dei venti. Struttura portante in ferro battuto. Segni d'uso, mancante di una rotella.
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Lotto 14 Tavolo rotondo in pietra lavica e n.4 sedie in ferro battuto. , 20° secolo Tavolo: H 80 cm. Diametro 115 cm. Decorato al piano con ceramica policroma con disegno raffigurante gelsomino e decorazione floreale sulla circonferenza. Segni d'uso.
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Lotto 15 Paesaggio marino con personaggi, 17° secolo Cm 106x131, privo di cornice Dipinto ad olio su tela
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Lotto 16 Tramonto marino con pescatori e barche, Venetian painter of the 19° secolo Cm 50x67, in cornice 68x82 Dipinto ad olio su tela
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Lotto 17 Paesaggio campestre, 19° secolo Cm 50x65, in cornice cm 81x96 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra
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Lotto 18 Paesaggio fluviale, Inizi 20° secolo Cm 39x56, in cornice cm 50x69 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra
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Lotto 19 Paesaggio con figura,, Fine 19° secolo Cm 17x12 in cornice cm 29x24 Dipinto ad olio su rame Firmato in basso a sinistra Louise Abbema.
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Lotto 20 Rovine Romane, 19° secolo Cm 100x120,5 Dipinto ad olio su tela Opera sprovvista di cornice,
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Lotto 21 Charles Coumont (1822-1889) - Mandria di buoi con mandriano a cavallo, 19° secolo h cm 150 x 197 Dipinto ad olio su tela
Grande dipinto, firmato in basso a sinistra C .Coumont (Charles Coumont).
Datato "Roma 1851".
Opera sprovvista di cornice
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Lotto 22 Filippo Palizzi (Italian 1818-1899) - Scena campestre con pastorello e caprette Cm 50x62, in cornice cm 82x93,5 Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra. "Con Filippo Palizzi si ha il primo inizio del verismo pittorico. Dopo la scuola di Posillipo l’osservazione del vero diviene oggetto di speculazioni pittoriche. Fin dagli anni ‘50 si interessa alla fotografia che pratica con conoscenze tecniche approfondite. Usava le foto che lui stesso sviluppava, come osservazione e modelli per i suoi dipinti. In tal modo maturò un immediato e diretto naturalismo, riallacciandosi alla scuola animalista fiamminga del XVII secolo, ma cura molto di più i particolari, combinando la dignità neoclassica con la pittura di genere dei costumi popolari. La sua andata in Europa e a Parigi (1955) gli permette di perfezionare l’indagine luministica. Al suo ritorno soggiorna a Firenze. Qui vi conosce Giovanni Fattori e i macchiaioli. Afferma che quello che bisogna cercare nella pittura moderna sono le finezze e la totalità, con questi concetti Palizzi definisce la sua poetica che si basa su una sua personale concezione della “macchia” intendendo che la “totalità” doveva essere l’espressione del tutto, dell’insieme della macchia la quale doveva essere completata dalle finezze, ovvero dalla resa delle sottigliezze percettive. I paesaggi chiaroscurali dovevano sottoporsi a un'attenzione minuziosa, di carattere micrografico agli effetti di luce e dovevano essere realizzati in punta di pennello per esprimere infine la totalità dell’opera. Il dipinto in questione è un tipico esempio di tale concezione pittorica. Prodotto finale di quello che lui stesso definiva un naturalismo cosmico."STUDIO ASOR
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Lotto 23 Dipinto raffigurante torrione con fucilieri e cardinale , 19° secolo H cm40x32 Olio su tela Pittore del XVIII Secolo.
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Lotto 24 Ritratto di canonico, XVIII secolo Cm 65x51, in cornice cm 85x68 Dipinto ad olio su tela Tracce di ossidazioni da pulire