Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni

Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni

martedì 26 aprile 2022 ore 10:00 (UTC +01:00)
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Lotti dal 337 al 384 di 552
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  • Iason De actionibus. Lectura praeclarissima, ac omnibus iuris studiosis vtilissima, Do. Iasonis Mayni
    Lotto 337


    - Iason De actionibus. Lectura praeclarissima, ac omnibus iuris studiosis vtilissima, Do. Iasonis Mayni ... super nodoso titulo de actionibus in Institutionibus Iustinianeis, nouissimè per Do. Antonium Angelum Carcassonam Sardum ciuem Algheresem ... emendata, pristinòque nitori restituta, cum additionibus eiusdem authoris, & ali
    Lugduni, 1554


    in mezza pergamena con piatti marezzati. precedente firma di possesso cancellata e riscritta dal nuovo proprietario. tracce di foxing. 


    Giasóne del Màino. - Giurista (Pesaro 1435 - Pavia 1519), scolaro a Pavia di A. Tartagni; prof. in quello studio (1467-85), poi a Pisa, di nuovo a Pavia, quindi a Padova (1485-88), poi ancora a Pavia fino alla morte. Ebbe scolari insigni, fra cui T. Diplovatazio e A. Alciati. Della sua opera scientifica la parte più pregevole è quella esegetica: i suoi ampî commentarî a tutte le parti del Corpus iuris civilis ebbero vasta risonanza. G. lasciò anche consilia, qualche trattato e varî discorsi.

  • Figura femminile con iscrizione
    Lotto 338

    Francesco Paolo Michetti
    (Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) - Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 86. (rif. 36) cm 30x13,5, con cornice cm 42x25

  • SAN FRANCESCO RICEVE LE STIGMATE
    Lotto 339

    Cornelis Cort
    (Hoorn, 1533 - Roma, 1578) - Stato: IV/IV

    Splendido esemplare in tiratura databile al 1602 nel quarto stato di quattro. Impressione nitida e ricca di contrasto di forte impatto visivo. Gli stati precedenti risultano molto rari. La firma e la data dell’incisore sono visibili in basso a destra. Prova stampata su carta vergellata avente filigrana “Scudo”. Si segnala uno strappo perfettamente restaurato e non visibile al recto. Al verso antica scritta a inchiostro bruno. Da un soggetto di Gerolamo Muziano



    mm 411×542

  • An universal history of arts and sciences
    Lotto 340


    - An universal history of arts and sciences
    or, a comprehensive illustration, definition, and description of allsciences, divine and human; and of all arts, liberal and mechanical. The origin and progresses of all religions, sects, heresies and schisms: The description of all countries; their Government, ecclesistical, civil and military; their different climates, soils, products, and the manners of the inhabitants: The different systems of philosophers, curious and accurate observations of astronomers, both ancient and modern: The history of all orders, religious and military: with curious and entirely new treaties on the duties of embassadors and plenipotentiaries, the education of Princes and their subjects, and the manner of travelling into foreign parts
    by Dennis de Coetlogon
    Volume  the second
    London, 1745  Printend and sold John Hart, in Popping's- Court, Fleet-street


    Volume in folio in piena pelle con nervi, testatine, titoli e fregi in oro, parte seconda della famosa enciclopedia inglese, arricchita di bellissime incisioni
    Dennis de Coetlogon (1700 circa – 23 ottobre 1749) era un medico francese trasferitosi in Inghilterra intorno al 1727. È meglio conosciuto come l'autore di An Universal History of Arts and Sciences, il nome per le enciclopedie in Gran Bretagna. Il suo piano fu seguito dall'Encyclopædia Britannica, che teneva insieme argomenti importanti, ma dall'altro facilitava il riferimento con numerosi e brevi articoli separati disposti in ordine alfabetico. L'opera di Coetlogon "si sforza di rendere ogni trattato il più completo possibile, evitando soprattutto inutili ripetizioni, e senza mai sconcertare il lettore con il minimo riferimento". 

  • Roma antica di Flamiano Nardini
    Lotto 341


    - Roma antica di Flamiano Nardini: riscontrata, ed accresciuta delle ultime scoperte, con note , 1820

  • Defensio iurium reuerendæ Cameræ Apostolicæ pro responsione ad librum, cuius titulus inscriptus est
    Lotto 342


    - Defensio iurium reuerendæ Cameræ Apostolicæ pro responsione ad librum, cuius titulus inscriptus est. Vera e sincera relatione delle ragioni del duca di Parma contro la presente occupatione del Stato di Castro. In qua primo ostenditur nullam duci ex inuestitura Castri competere facultatem extrahendi frumenta, ... Secundo dum dux leges sibi in montibus praescriptas non seruauit, cessasse causam finalem, ... Tertio, denique facultatem, seu onos muniendi Castrum Petro Aloysio Farnesio iniunctum fuisse merè personale, ..
    Santa Sede : Camera apostolica
    1641 - 57 pagine

  • Della fabrica del mondo di m. Francesco Alunno da Ferrara
    Lotto 343


    - TITOLO: Della fabrica del mondo di m. Francesco Alunno da Ferrara, libri 10. Ne quali si contengono le voci di Dante, del Petrarca, del Boccaccio, & d'altri buoni auttori, ... di nuouo ristampati, corretti, et ampliati di molti uoci latine & volgari del Bembo poste a suoi luoghi. Con una dichiaratione di piu vocaboli che mancavano nelle altre impressioni, aggiunta a beneficio de gli studiosi della lingua uolgare. Per m. Francesco Sansovino

    AUTORE: Alunno, Francesco

    ANNO: 1560

    TIPOGRAFIA: In Venetia : [Francesco Sansovino], [1560] (In Venetia : appresso Francesco Sansovino, et compagni, 1560)

    DESCRIZIONE: Frontespizio con titolo e elaborato ritratto dell'autore eseguito a silografia, note di possesso manoscritte in epoche diverse; 10 pagine non numerate di dediche; 52 pagine non numerate di indici; 237 carte numerate per il testo; al verso dell'ultima bella e grande marca tipografica (Luna crescente con le punte in alto. In cornice figurata. Motto: In dies); nel testo numerosi capolettera abitati di dimensioni diverse. Il volume è un'edizione di un'opera impressa la prima volta a Venezia nel 1546 e destinata a notevole fortuna nel corso del sedicesimo secolo. Il testo è un interessante esempio di vocabolario metodico: ciascuno dei dieci libri che lo compongono elenca le parole che riguardano una delle "dieci salde colonne" poste a fondamento del mondo (il quale è a sua volta definito come "ricco edificio" ovvero "fabrica"). Tali colonne sono: "Dio, Cielo, Mondo, Elementi, Anima, Corpo, Huomo, Qualità, Quantità & Inferno". I vocaboli sono tratti da quelli che nel Cinquecento erano ritenuti i "buoni autori" della lingua volgare, e specialmente da Dante, Petrarca, Boccaccio e Bembo: grazie a questi scrittori è infatti possibile (come si afferma nel frontespizio) "esprimere con facilità & eloquenza tutti i concetti dell'huomo di qualunque cosa creata". Il testo è preceduto da ampi indici delle voci contenute nel vocabolario e dei nomi di persone e luoghi in esso citati.

    COMPLETO: sì

  • Index Poeticus
    Lotto 344


    - TITOLO: Index Poeticus : Continens Nomina Propria, Genealogiam, Mythologiam, Astrologiam, Geographiam Poeticam, Et Alia Ad Eruditionem, Copiam Et Ornatum Orationis Spectantia

    AUTORE: Desing Anselmus

    ANNO: 1731

    TIPOGRAFIA: Ambergae, Typis joannis Georgii Koch

    DESCRIZIONE: In 12°, legatura piena pelle di scrofa, chiusura con due borchie in pelle e metallo, pp. 48 nn, 674, 42 nn. Qualche macchia ma buon esemplare.

    Edizione originale. Raccolta sotto forma di dizionario, definizioni e spiegazioni storiche, scientifiche, geografiche, astrologiche, ecc. in connessione con opere letterarie. Il libro è illustrato con 8 mappe fuori testo (Mappa del mondo, Spagna, Italia, Macedonia, Grecia, Peloponneso, Isole greche e Asia). Anselmo Desing (1699-1772) fu insegnante a Salisburgo.

    Non censito in Iccu.

    COMPLETO: si

  • Due figure femminili
    Lotto 345

    Francesco Paolo Michetti
    (Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) -
    Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 92. (rif. 42)
    cm 33x25; con cornice cm 48x39

  • CARICATURA DI UOMO CON NASO ADUNCO E STIVALI
    Lotto 346

    Melchiorre De Filippis Delfico
    (Italia, 1825 - Regno Unito, 1895) - Bellissima caricatura di uomo con naso adunco e stivali, datata 1861.
    Condizioni: buone, resti di vecchio montaggio al verso

    mm 260x130

  • Ordini di caualcare, et modi di conoscere le nature de' caualli
    Lotto 347


    - TITOLO: Ordini di caualcare, et modi di conoscere le nature de' caualli, di emendare i lor vitii, & d'ammaestrargli per l'vso della guerra, & giouamento de gli huomini: con varie figure di morsi, secondo le bocche, & il maneggio che si vuol dar loro: del sig. Federico Grisone, gentil'huomo napolitano

    AUTORE: Grisone, Federico
    ANNO: 1620, Dinuouo migliorati, & accresciuti di postille, & di tauola. Aggiungeuisi vna scielta di notabili auuertimenti, per far eccellenti razze, & per rimediare alle infermità de' caualli

    TIPOGRAFIA: In Venetia : appresso Andrea Muschio

    DESCRIZIONE: 2pt. ([12], 163, [1]; 70, [14] p.) : ill. ; in 8°, cartonato rustico coevo, titolo manoscritto al dorso, piatti con segni di usura del tempo, interno fresco, pagine in barbe.

    · Marca (O47) sul front

    · Testate xilogr. con stemma, forse dell'autore alle c. +3r e A1r

    · Iniz. e fregi xilogr

    · A c. a1 con proprio frontespizio: Scielta di notabili auuertimenti, pertinenti a' caualli, distinta in tre libri

    · Segnatura:[croce]6 A-I8 K10; a-k4 l2

    Gli “ordini di cavalcare” di Federico Grisone, riconosciuto come il padre dell’arte equestre e considerato il più antico tra i testi sull’equitazione, è stato stampato per la prima volta a Napoli nel 1550 , pubblicato per ben 18 volte fino al 1620 e poi riprodotto in numerose edizioni straniere (fu tradotto in francese, tedesco, spagnolo e inglese). Studioso di Senofonte, maestro di Giovanni Battista Pignatelli e Cesare Fiaschi, aprì a Napoli nel 1532 la prima accademia sull’arte equestre, faro d’Europa. Frutto ed espressione del nostro Rinascimento, iniziata e concepita in Italia dove vennero per imparare cavalieri da tutta Europa.

    COMPLETO: sì

  • Figure femminili
    Lotto 348

    Francesco Paolo Michetti
    (Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) - Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 84. (rif. 34) cm 35x27; con cornice cm 44x36

  • Il portolano del mare di Alvise da Mosto nobile veneto
    Lotto 349


    - Il portolano del mare di Alvise da Mosto nobile veneto … Nel quale si dichiara minutamente del sito di tutti i porti, quali sono da Venezia in levante et in ponente et d’altre cose utilissime, & necessarie ai naviganti di nuovo con quella piu’ accurata diligentia, che s’e potuto, corretto, & ristampato.


    Venezia 1806


    Presso Silvestro Gnoato


    Copertina rigida in cartonato con dorso in pelle  e titolo in oro al piatto, completo di custodia rigida.


    Internamente buone condizioni generali con minime fioriture sparse, pagine con barbe.


    L’opera contiene anche 4 tavole a colori finemente disegnate a mano raffiguranti tratti di coste riprese dalla edizione Veneziana del 1490.


    Formato 25 x 19 pagine 44 + carta bianca.


      cm 25 x 19

  • Methodus inveniendi lineas curvas
    Lotto 350

    - Euler, Leonhard


    Methodus inveniendi lineas curvas...sive solutio problematis isoperimetrici. Losanna e Ginevra: 

    Marc-Michel Bousquet, 1744


    4to (235x190mm), prima edizione, frontespizio stampato in rosso e nero con vignetta calcografica, 

    5 tavole incise in rame ripiegate alla fine, pergamena coeva.


    mm 235x190

  • Casalio Romano, 1) De Veteribus Aegyptiorum Ritibus  2) De Antiquis Romanorum Ritibus   3) De Veteribus Christianorum Ritibus
    Lotto 351


    - TITOLO: 
    1) De Veteribus Aegyptiorum Ritibus. Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.

    2) De Antiquis Romanorum Ritibus. Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.

    3) De Veteribus Christianorum Ritibus Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.



    AUTORE: Casali Giovanni Battista
    ANNO: 1644/1645
    TIPOGRAFIA: Roma apud andream phaeum
    DESCRIZIONE: Un volume in quarto (cm. 22 x 16,5) di pagine (20), 1 - 93, (10), 95 - 269, (19); (22), 496, (70).
    Nel testo della prima parte sono presenti 12 xilografie, e 5 illustrazioni incise in rame fuori testo una delle quali su doppia pagina.

    Nel testo della seconda parte sono presenti 19 xilografie, e 11 illustrazioni fuori testo incise in rame, alcune delle quali a doppia pagina e più volte ripiegate.

    Nel testo della terza parte sono presenti 8 xilografie, e 7 illustrazioni fuori testo incise in rame, alcune delle quali a doppia pagina e più volte ripiegate.

    Al frontespizio della prima parte stemma cardinalizio calcografico del dedicatario Cardinale Giulio Mazzarino.

    Al frontespizio della seconda parte stemma cardinalizio calcografico del dedicatario Cardinale Alessandro Bichio.

    Il frontespizio della terza parte é inciso in rame entro ampia bordura di tipo architettonico figurato e comprende lo stemma del dedicatario papa Innocenzo X.

    Bella legatura coeva in piena pergamena morbida, con unghiatura anteriore e il titolo manoscritto al dorso; sguardie rinnovate.

    Esemplare bello e genuino, con lieve brunitura di alcuni fascicoli. Al frontespizio della prima parte compaiono la firma seicentesca di appartenenza di "Cornelio Francescucci", vecchi timbri di biblioteche, tra i quali quello di cessione come "duplum della bibl. Vittorio Emanuele.

    Collazionato completo, salvo per la mancanza dell'ultima carta della terza parte, che é stata supplita con un professionale facsimile stampato su carta antica (vedi la foto n. 11).

    Giovanni Battista Casali, nato a Roma nel 1578 fu ecclesiastico e dottore in leggi. Camerario dell'ospizio di S. Trinità dei Pellegrini, acquistò rinomanza presso i contemporanei per i suoi studi di antichità e le raccolte di materiali archeologici sistemate nella sua casa di Campo Marzio e in un giardino alla Marmorata. Morì a Roma nel 1648, e fu sepolto nella chiesa di S. Agostino.



    Si rese noto nel mondo degli eruditi soprattutto per le sue ricerche sui riti sacri e profani. Nel 1644 faceva stampare a Roma un opuscolo De veteribus Aegyptiorum ritibus. Seguirono le dissertazioni De antiquis Romanorum ritibus (ibid. 1644) e De veteribus sacris Christianorum ritibus (ibid.1645). L'opera fu nuovamente pubblicata a Roma nel 1647 dal tipografo Bernardino Tani, sotto il titolo di Sacrae profanaeque religionis vetustiora monimenta (una ulteriore edizione con il titolo De profanis et sacris veteribus ritibus opus tripartitum, fu stampata Francofurti et Hannoverae nel 1681). E' anche autore di uno studio sulla topografia e le antichità romane, che avrebbe visto la luce nell'anno santo del 1650 con il titolo De Urbis ac Romani olim imperii splendore. Il primo possessore del volume, Cornelio Francescucci, fu Curato di S. Pietro e visse tra XVI e XVII secolo. La sua raccolta di libri fu donata nel 1738 alla biblioteca del convento di S. Maria della Scala.



    COMPLETO: Sì cm 22x16,5

  • Le capre
    Lotto 352

    Giovanni Fattori
    (Livorno, 1825 - Firenze, 1908) - Firma in basso a sinistra.
     
    Bibliografia: 1987, Andrea Baboni, Le incisioni diGiovanni Fattori nella collezione Franconi e catalogo generale dell'operaincisa Fattoriana, Edizioni Pananti, Firenze, tav.112.

    mm. 402x563 (foglio); mm. 263x436 (lastra)

  • Volatili
    Lotto 353

    Francesco Paolo Michetti
    (Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) - Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 63 (rif. 11) cm 40x30; con cornice cm 55x45

  •  Vecchio con uva
    Lotto 354

    Lucas Van Leyden
    (Leida, 1494 - Leida, 1533) - Condizioni: Buona prova leggermente scarica su cartavergellata. Timbro da collezione al verso non in Lugt.


    Reference: Bartsch 151; Volbehr 154; New Hollstein 151

    mm 85x114

  • Il Petrarcha con la spositione di M. Giouanni Andrea Gesualdo
    Lotto 355

    Francesco Petrarca
    (1304 - 1374) - TIPOGRAFIA: [Venezia] : per Domenico Giglio (In Venetia : per Domenico Giglio)



    DESCRIZIONE: 4° (cm 15,5 x 22) – 2 parti – carte (22) – 346; (72) – con 2 frontespizi figurati e 6 grandi xilografie ai Trionfi. Solida legatura settecentesca in piena pergamena rigida – titolo manoscritto al dorso e al taglio inferiore – cucitura leggermente allentata in alcuni punti. Antico timbretto di appartenenza al frontespizio – margini sobri (soprattutto quello superiore) – leggero alone giallastro nell’angolo superiore esterno dall’inizio fino a carta 70 e da carta 307 alla 12 dei Trionfi – leggere fioriture sparse - qualche macchiolina qua e là – alcuni fascicoli leggermente allentati – nel complesso. Buon esemplare ben legato. Bella edizione in 4° illustrata del Petrarca. 
    Completo: sì


    · I Trionfi iniziano con proprio front. a c. a1r

    · Data del front. della pt. 2.: 1553

    · Marca (V359) a c. i8r

    · Iniziali xil

    · Cors. ; gr. ; rom

    · Segn.: 2a-2b⁸ 2c⁶ A⁴ B-2V⁸ 2X⁶; a-i⁸

    · Ritr. di Petrarca e Laura nella cornice sui front.; ogni Trionfo inizia con una vignetta

    · Variante B: nella pt. 2., a c. f8 il testo s'interrompe con la parola "Attilio" e, in calce, "Il fine". Segue richiamo alla carta successiva, contenente: La tavola de sonetti e de le canzoni; colophon assente. cm 15,5 x 22

  • Studio di figure
    Lotto 356


    - Disegno toscano (Cavedoni?)

  • Acquerello raffigurante villaggio orientale con personaggi
    Lotto 357

    Prince Philippe de Bourbon et Bragance
    (1847 - 1922) - Firmato e datato: Philippe de Bourbon et Bragances, 1898.



    L'acquerello si deve all’attività di una delle personalità artistiche più affascinanti attive sul panorama culturale europeo, ma dal profilo ancora da meglio comprendere e ricostruire. Stilisticamente appare improntato sui modelli della corrente orientalista francese, in special modo a quelli dei più noto pittore di seconda generazione, Jèan Leon Gèrome.  
    cm 89x51,5; con cornice cm 110x71

  • Architettura della basilica di S. Pietro in Vaticano opera di Bramante Lazzari Michel Angelo Bonaroti ed altri celebri architetti espressa in XXXII tavole da Martino Ferraboschi…
    Lotto 358

    - Roma, nella stamperia De Romanis, 1812.

    [4], XVI p., [1] c., XXXII c. di tav. ripieg. ill., fol.

    La prima edizione di quest’opera risale al 1684, con testo di G.B. Costaguti, il suo autore Martino 

    Ferraboschi (Ferrabòsco, o Ferabòsco) fu un architetto ed un incisore, attivo a Roma dal 1616 sin 

    dopo il 1623. Costruì con G. Vasanzio la torre dell’orologio su Piazza S. Pietro, poi demolita. 

    Fu sua l’idea di arricchire con stucchi l’intera volta che sovrasta il portico d’ingresso della Basilica 

    Vaticana e della Cappella Paolina al Quirinale.

    Le splendide incisioni che realizzò e che furono raccolte in questo volume, documentano in modo 

    completo l’evoluzione del progetto della basilica: a partire dalla prima idea che ne ebbe Bramante, 

    una chiesa a pianta centrale con quattro bracci della stessa lunghezza sovrastata da una cupola 

    simile a quella del Pantheon, alle due diverse soluzioni di Raffaello Sanzio e Baldassarre Peruzzi, 

    per concludersi con i progetti di Antonio da Sangallo, di Michelangelo e del Maderno.


  • Manoscritto gnomonica
    Lotto 359


    -
    Manoscritto cartaceo risalente alla seconda decade dell'Ottocento




    Leg. coeva in cartonato marrone con disegno, nitida scrittura corsiva, inchiostro seppia. 




    Trattato manoscritto di gnomonica articolato in 24 capitoli.










    - Avviso a chi legge per operare




    - Modo di tirare l'angolo retto




    -Modo di tirare la parallela




    - Modo di fare il quadrante che serve per fare gli orologj si orizzontali che verticali




    - Modo di perfezionar detto quadrante




    - Modo di fare un Radio Solare mobile, col quale si terminano le ore astronomicae al qual si voglia elevazione di Polo




    -Modo di far il radio solare col quale potrà segnare tutti i tropici ossia segni del zodiaco sopra gli orologgi




    - Modo di fare il declinatore per pigliare la declinazione della Muraglia Capo




    - Modo di pigliare la declinazione con detto declinatore




    - Diverse maniere per trovare la Linea Meridiana, ne piani orizzontali del muro per gli orologgi verticali




    -Secondo modo di trovare la Linea Meridiana




    - Terzo Modo di trovare la Linea Meridiana




    - Modo di trovare la Meridiana e la declinazione del muro per gli orologgi solari declinati- Secondo modo di trovare la Meridiana o sia la declinazione dello Muro per fare l'orologio solare




    - Terzo modo di trovare la Meridiana e declinazione del muro




    - Modo di trovare il piede dello stilo il quale mancasse in qualche orologio già statto nel muro




    - Modo di fare l'orologio orizzontale




    - Modo di fare gli orologi orizzontali italiani




    - Modo di terminare dette ore




    - Modo di fare gli Orologi Meridiani, si Oriziontali che Occidentali




    - Modo di tirar l'ora italiane sopra detto Orologio Astronomico




    - Modo di segnar ei tropici col Radio del Zodiaco sopra gli Orologi Astronomici




    - Osservazione dell'Anno del Signore 1822




    - Modo di tirar l'Ore Astronomiche e terminarle e segnar le mezz'ore nell'orizzonte sopra l'Anatemma precedente




    - Breve notizia della Sfera del Polo e dell'Equatore
















     L'opera, finalizzata alla creazione di orologi solari orizzontali, reca bellissime figure illustrative ( 19) , schemi, tabelle, oltre a due immagini dipinte. Una Madonna con Bambino su carro trainato da Angeli e un Erudito con libro in mano giustapposto ad un milite a cavallo con spada sguainata. Ulteriore figura di uomo con cilindro ad ornare  la Tavola per tirarar l'ora italiana.




    Diverse bruniture, qualche strappo nella legatura, nel complesso esemplare ben conservato.



    cm 28,5x22,5

  • G. Bertondelli, Historia della città di Feltre, Venetia Vitali
    Lotto 360


    - Prima edizione di questo primo racconto della città di Feltre.
    Rilegato in bella pergamena contemporanea. Compreso di frontespizio, 4 tavole incise in rame. Stemma della città. [18] fogli,  279, (1) pagg.
    Ex Libris Chatsworth


    Gto P. Pelle settecentesca con dorso rifatto P36 N.N., 279, 1NN, 2 B con 4 tavole incise in rame. F.t. Prima edizione originale non anastatica

  • Diploma che attesta la nobiltà del barone Piero Alfieri e della di lui moglie Margherita Branconio in pergamena arricchita da disegni delle armi de' Branconio e stemma della Real Casa Imperiale di Spagna, nonchè di bolla in ceralacca.
    Lotto 361

    Anonimo
    ( - ) - Diploma che attesta la nobiltà del barone Piero Alfieri e della di lui moglie Margherita Branconio in pergamena arricchita da disegni delle armi de' Branconio e stemma della Real Casa Imperiale di Spagna, nonchè di bolla in ceralacca.


    STEMMA DELLA CASA IMPERIALE DI SPAGNA

    Camerlengo e Magistrato della Fedelissima Città dell’Aquila

     TRADUZIONE DEL TESTO

    Alla Santità dei Sommi Pontefici, Maestà così Cesare, come Reali, Gran Maestri di Religione, Tribunali … et e qualunque altro la presente pervenerà, ed in qualsivoglia modo sarà presentata … faremo ampia ed in debita fede, come il barone Piero Alfieri i uniare et figliuolo del g.mo Barone Filippo Alfieri e della Signora Margherita Branconio, sua Moglie, la quale fu figliola del g.mo Baron Mutio Branconio figliuolo del Barone Giuseppe nato da Geronimo, che fu figliuolo di Fabrizio Branconio Seniore nato da Marino, che nacque da Benedetto, già figliuolo di Stefano, descendente del Gent.mo Paolo Branconio, e come questa famiglia Branconio è delle più nobili e principali della nostra città, avendo sempre i primi gradi et offici, come di Camerlengo Gentiluomo, Sindaco e Simili, non saleh darsi mai se non è veri nobili, che però riavendosi i registri detti delle informazioni e l’altre sculture del nostro Archivio, così rispetto alla discendenza, come del godimento predetto, troviamo che Paolo di Cola di Paolo Branconio fu eletto nella Piazza di Gentilomo nell’anno 1423 a Camerlengo di maggio dell’istesso anno dal quale nacque Cola, e da Cola Stefano, come si legge nel Registro dei Privilegi conservato in nostro Archivio, di Stefano di Cola di Paolo nell’anno 1423, fu eletto dalla nostra città fino agli altri gentiluomini per uno degli Ambasciatori criviati alla Maestà. E’ descritto lo stemma di Famiglia alla Maestà … si …terzo à foglio 88. Dal quale Stefano nacque Benedetto come si vede da uno istrumento rogato Notar Domenico D’Antonio de Somesey ai 13 novembre 1430 e dal testamento di … rogato Notar Giovanni Cascianelli ai dì  25 giugno 1479 e da detto Benedetto nacque Marino Branconio che essendo eletto nella piazza di … nell’anno 1513, e nell’anno 1514 in quello di gentiliano si chiama Marino di Benedetto di Branconio dal quale nacque Fabrizio come si vede nel suo testamento à primi di aprile 1517 rogato notar Valerio di Pizzo, il quale detto Marino di Benedetto fra gli altri suoi figli si istituiva suo erede Fabrizio, il quale Fabrizio fu eletto nella piazza di Gentiluomo nel 1510 e Camerlengo nell’anno 1520, 1533, e 1536 e fu nell’istessa piazza nell’anno 1537, 1538, 1541, 1547, e 1557, del quale Fabrizio fu figliuolo Geronimo. Padre di Baroni Giuseppe Branconio, come del testamento del detto Fabrizio, rogato notar Paolo Carli à 10 maggio 1598 nel quale Giuseppe Branconio come figlio di Geronimo e nipote di Fabrizio fu istituito erede per egalmente con i suoi. Qui fu detto Giuseppe eletto per Camerlengo nell’anno 1581, 1583, 1587, 1589, e 1591. Del quale Barone fu Giuseppe nacque il Baron Mutio Branconio, come si vede dall’istrumento del medesimo rogato Notar Giovanni Battista Bucciarelli a 18 novembre 1591. Nel quale come Gent.mo erede del Barone Mutio eletto nella Piazza di Gentiluomo nell’anno 1598, 1599, 1615, 1621 e 1629, ed in quella di Camerlengo nell’anno 1608, 1609, e 1633, dal quale nacque la detta Signora Margherita, già moglie del Gent.mo Barone Filippo Alfieri, come da istrumenti datali abbiamo riconosciuto, la quale è madre del detto Barone Piero Alfieri. Ha per arma detta famiglia Branconio tre monti con una quercia d’oro in campo turchino, sovrasta per una sbarra, sopra la quale in un campo arancio sono tre palle, due di colore rosso, e la terza che sta superiore di colore turchino, con tre gigli dentro. E per la verità dobbiamo farle la presente, che sarà firmata di nostre mani e sigillata dal nostro maggiore sigillo.

    Aquila nel Palazzo della nostra solita residenza,

    lì sei di agosto 1658
    firme in calce al documento:
    Lorenzo Alfieri
    Gio. Paolo Pascali
    Pasquale Catonio


    La Famiglia Branconio di cui si parla nell'attestato di nobiltà è originaria di Collebrincioni, frazione attuale della Città dell'Aquila , a soli 5 km dal centro storico
    nella Chiesa di San Silvestro del capoluogo abruzzese i Branconio avevano una cappella di famiglia. Ancor oggi vi si può ammirare una copia della Visitazione di Raffaello Sanzio. L'originale, trafugato dagli spagnoli nel 1600 è oggi la Museo del Prado. Fu Giambattista Branconio, richiamato nel diploma ut supra, a commissionarlo a Raffaello quale regalo per suo padre Marino. Alla base del dipinto troviamo infatti l'iscrizione «RAPAHEL URBINAS, F MARINUS BRANCONIUS F,F» che, sciolta e tradotta dal latino, recita «Raffaello urbinate fece, Marino Branconio fece fare».
    Giambattista Branconio, famoso orafo e Protonotaro Apostolico, una volta stabilitosi a Roma , stringe rapporti con i Della Rovere ed i Medici e contribuisce all'elevazione di Papa Leone X.
    Grande fu la sua amicizia con Raffaello Sanzio, che porta il pittore, nel dipinto "autoritratto con un amico" a dipingere accanto a lui l'aquilano.
    Lo stemma del casato richiama la mentovata amicizia con i Della Rovere (i rami) e con i Medici (le tre palle). I tre colli, invece, ricordano i medesimi sui quali sorgeva Brinconio, la frazione che loro possedevano.
    Nella cappella di famiglia tra il suo busto e quello del nipote Gerolamo (che era Principe dell'Accademia dei Velati) , è raffigurato l'elefante Annone del quale Giambattista era il custode. L'animale era stato donato dal Re Manuele I del Portogallo a Papa Leone, che Giambattista aveva contribuito ad eleggere al Soglio Pontificio.



    Il Diploma miniato è in cornice  cm 65x41; con cornice cm 84,5x50

  • HISTOIRE LES PLUS REMARQUABLES DE L'ANCIEN ET DU NOVEAU TESTAMENT GRAVÈS EN CUIVRE PAR LE CELEBRE JEAN VAN LUYKEN
    Lotto 362


    - Anno pubblicazione: 1732

    Editore: Mortier
    Luogo di pubblicazione: Amsterdam
    Note bibliografiche:

    In folio, edizione figurata da 60 splendide tavole f.t. con relativa spiegazione incise finemente su lastra di rame (disposte su foglio doppio comprese alcune carte geografiche) edite da Mortier. Una delle più belle bibbie figurate stampate in Olanda all'inizio del settecento. Legatura in pelle con titoli al dorso e decorazioni a freddo sui piatti.

  • La divina commedia di Dante Alighieri, già ridotta a miglior lezione dagli Accademici della Crusca
    Lotto 363


    - TITOLO: La divina commedia di Dante Alighieri, già ridotta a miglior lezione dagli Accademici della Crusca; ed ora accresciuta di un doppio rimario, e di tre indici copiosissimi, per opera del signor Gio. Antonio Volpi . Il tutto distribuito in tre volumi



    AUTORE: Alighieri, Dante



    ANNO: 1726-1727



    TIPOGRAFIA: In Padova : presso Giuseppe Comino, (In Padova : [Giovanni Antonio e Gaetano Volpi] : presso Giuseppe Comino, 1726-1727)



    DESCRIZIONE: Tre volumi in ottavo (cm. 17,7 x 11,3)



    Volume I- pagine [32], XLVIII, 513, [3] p.,oltre a due incisioni in rame fuori testo (Ritratto di Dante, e Profilo dell'Inferno);



    Volume II - Rimario di tutte le desinenze de' versi della Divina commedia di Dante Alighieri ordinato ne' suoi versi interi co' numeri segnati in ciascun terzetto; i quali citano distintamente i capitoli dell'Inferno, del Purgatorio, e del Paradiso. Opera già pubblicata in Napoli l'anno 1602 da Carlo Noci, presso Gian-Jacopo Carlino, ed ora notabilmente migliorata, arricchita d'un indice delle sole rime, e in tutto corrispondente al testo de' signori accademici della Crusca  - pagine 557, [3];



    Volume III - che abbraccia i soliti argomenti, e le allegorie sopra ogni canto del poema di Dante Alighieri; e di più tre indici ricchissimi, che spiegano tutte le cose difficili, e tutte l'erudizioni di esso poema, e tengono la vece d'un'intero comento; composti con somma diligenza dal sig. Gio. Antonio Volpi – pagine 299, [1], 160, [4].



    Il bel ritratto di Dante di profilo che guarda a destra è disegnato da Mich. Angelus Cornale e inciso da M. Heylbrouck; la pianta dell'Inferno e disegnata in base a quella cinquecentesca del Manetti.



    Al frontespizio del primo volume la marca tipografica incisa in rame dello stampatore (uno scavatore di anticaglie col motto "quidquid sub terra est in apricum proferet aetas"; ai frontespizi del secondo e del terzo volume un fregio xilografico (Vaso con fiori);in fine ai tre volumi, e alla prima parte del volume terzo, altra marca tipografica xilografica con lo stemma dei fratelli Volpi.



    Nel testo numerose testate, finalini e iniziali xilografiche.



    Bella legatura coeva in piena pergamena con il titolo e la numerazione dei tomi impressi in oro su tasselli in pelle granata applicati ai dorsi lisci; tagli spruzzati con inchiostro azzurro.



    Internamente esemplare molto bello; al volume II (rimario) lieve alone da umidità marginale (vedi le foto n. 8 e 9).



    La edizione volpi-cominiana della Divina Commedia è certamente una delle più rinomate e ricercate edizioni del poema dantesco, grandemente apprezzata per la accurata revisione del testo, per le dotte note, e per l'ampio corredo di commenti, rimari e indici.



    È inoltre una edizione molto curata ed elegante dal punto di vista tipografico.



    COMPLETO: sì cm. 17,7 x 11,3

  • Incunabolo Corpus Iuris Civilis
    Lotto 364


    - Justinianus 
    Commentatore: Accursius 
    Anno: 1491 
    Editore: Bernardino di Trino (Giolito de' Ferrari) da Monteferrato detto "lo stagnino"
    In nomine d[omi]ni n[ost]ri Ih[es]u [Christi] imp[erato]r Cesar Flau[us] Iustinian[us] Alamanic[us], Franc[icus], Germanic[us], Catic[us], Guandalicus, Africus pi[us] felix i[n]clit[us] victor ac triu[m]phator s[em]p[er] august[us] cubide legu[m] iuuentuti, incipit liber prim[us] d[omi]ni Iustiniani imp[er]atoris I[n]stitucionum seu elementorum. 
    Impressum venetgo per Bernardinù de tridino de monteferrato in Anno Domini 1491 Die wig Marty " Due Volumi in folio (cm 44x28) con testo su due colonne in inchiostro nero e rosso. Legatura in pelle sui dorsi e in parte dei piatti con motivi geometrici a losanga e fregi incisi. Tasselli triangolari in ferro sui lati dei piatti, in alcune parti mancanti, un tempo provvisti di legatura in ferro. Fori di tarlo nel testo, diverse pagine centrali asportate, macchie di umidità. Recente restauro al piatto di uno dei volumi.
    Marchio tipografico dell'editore in rosso in calce alla pagina della "Tabula Titolorum" raffigurante una croce che interseca la lettera S su un cuore che ha al suo interno la lettera B






    GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino). - Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado di parentela con gli altri Giolito tipografi, anche se si dà per probabile che fosse cugino di Giovanni senior.
    Non si sa esattamente quando si trasferì in Veneto, ma era a Padova nel 1480, dove collaborava con G. Herbort di Seligenstadt, nella bottega del quale probabilmente rimase fino al 1482. L'anno successivo si mise in proprio e il primo libro da lui stampato uscì il 30 marzo 1483: si tratta del Liber nonus ad Almansorem del famoso medico Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā ar-Rāzī (865-923), noto in Occidente con il nome di Rhazes. Il G. stampava a Venezia, dove abitava "in contrata sancti Mauritij", ma manteneva un punto d'appoggio a Padova: il 15 dic. 1483, infatti, prese in affitto per tre anni una casa "in contrata Burgi Plebis". Il recapito padovano consentiva allo stampatore di mantenere i contatti con l'università, con la quale aveva cominciato a stampare i primi libri. Nell'ottobre 1484 moriva lo Herbort, lasciando al Giolito alcune matrici e relative forme.

  • Grande disegno di battaglia fine '700
    Lotto 365


    - cm 121x41; con passepartout cm 139x58

  • LA VERGINE CON SAN GIOVANNI BATTISTA
    Lotto 366

    Hendrick Goltzius
    (Muhlbracht, 1558 - Haarlem, 1617) - Stato: III/V



    Bellissima prova nitida e con forti contrasti di questo soggetto facente parte di una serie di sei bulini dedicati alla vita della Vergine. Il foglio è nel terzo stato di cinque con il numero della serie sotto la data.

    ll foglio è completo alla parte incisa con piccoli margini oltre la linea di inquadramento. Prova stampata su carta vergellata databile ai primi del ‘600. Si segnala un restauro ben eseguito in corrispondenza dell’angolo in alto a destra.

    Goltzius dimostra tutto il suo virtuosismo grazie a un segno morbido e sinuoso capace di restituire la morbidezza delle carni e degli abiti, fino all’esplosione di virtuosismo nella vegetazione e nel vaso in basso a sinistra.



    La serie della vita della Vergine è composta di sei incisioni ispirate, nel segno e nella composizione ai grandi maestri dell’epoca. Questo foglio trae spunto da Barocci. Altri passi della serie ricordano i lavori di Luca Di Leida, Bassano, Parmigianino, Durer.



    Bibl: Hollstein 13

    mm 475X353

  • Castore Durante, Herbario nouo
    Lotto 367


    - TITOLO: Herbario nouo di Castore Durante medico, et cittadino romano. Con figure, che rappresentano le viue piante, che nascono in tutta Europa & nell'Indie orientali, & occidentali. Con versi latini, che comprendono le facoltà de i semplici medicamenti. Con discorsi, che dimostrano i nomi, le spetie, la forma, il loco, il tempo, le qualità, & le virtù mirabili dell'herbe, ... Con due tauole copiosissime, l'vna delle herbe, & l'altra delle infirmità, ... Con aggionta in quest'vltima impressione de i discorsi a quelle figure, che erano nell'Appendice, fatti da Gio. Maria Ferro spetiale della Sanità. ... 



    AUTORE: Durante, Castore 



    ANNO: 1667



    TIPOGRAFIA: In Venetia : presso Gio. Giacomo Hertz 



    DESCRIZIONE: Folio (cm 22,5 x 33,2) – pagine (12) – 476 – (28) con 965 belle xilografie nel testo. Solida legatura coeva in piena pergamena rigida antica rimontata di recente – titolo oro su tassello al dorso – titolo manoscritto al taglio inferiore. Poche carte arrossate – aloni e macchioline nella prime e ultime carte – fioriture sparse in tutto il volume – comunque. Bell’esemplare ben legato



    Opera completa in ogni sua parte (vedi copia digitalizzata in ICCU)



    In vendita online a prezzi altissimi, anche scompleto



    COMPLETO: Sì

  • LA RESURREZIONE
    Lotto 368

    Albrecht Durer
    (Norimberga, 1471 - Norimberga, 1528) - Stato: unico, edizione Koppmayer



    Bellissima prova stampata con inchiostratura decisa di questo splendido soggetto facente parte della Serie della Grande Passione, incisa dal maestro tra il 1498 e il 1510. Esemplare tratto dall’edizione di Koppmayer realizzata ad Augsburg nel 1675, stampato su carta vergellata avebte filigrana Meder 178 “Stemma di Augsburg”.



    Il foglio risulta in buono stato conservativo eccetto alcuni restauri ben eseguiti.



    La serie della “Grande Passione”, circa 1496-1511, è composta dal titolo e da undici tavole. Sette di queste dodici xilografie, furono disegnate prima del 1500, le restanti quattro nel 1510. Durer interpreta i drammatici eventi finali della vita di Cristo, con contrasti di luce ed ombre, dove l’armonia nelle composizioni deriva dallo studio della prospettiva e della proporzione. La forza di questo soggetto è tutta nel contrasto tra il Cristo trionfante e le due figure delle guardie addormentate.

    Bibl: Meder 124; Bartsch 15
    mm 393×278

  • DON PEDRO SECONDO, Imperatore e difensore perpetuo del Brasile
    Lotto 369


    - DON PEDRO SECONDO, Imperatore edifensore perpetuo del Brasile


     


    Espressioni di riconoscenza per iservigi ricevuti nella città di Varsavia inviate all’Ill.mo Signor Charles Stuechkgoldbarone di Doruchow, a suo figlio Hillel e al nipote Izaak.


     


    Documento scritto nel Palazzo di RioDe Janeiro il 30 aprile 1884.


    Firmato IMPERADOR


    Membranaceo in lingua latina consigillo cartaceo.
    Si invia su richiesta traduzione italiana del testo.

  • MARIA CASIMIRA, Regina di Polonia, Granduchessa di Lituania, di Russia ecc.
    Lotto 370


    -
    MARIA CASIMIRA, Regina di Polonia,Granduchessa di Lituania, di Russia ecc.

     

    Lettera Patente diretta ai Duchi, aiPrincipi, ai Conti, ai Baroni, ai Prefetti dei Presidi, dei porti ecc. ecc. ditutto il Regno con la quale si informa che il nobile cavaliere GiovanniStuechkold De Doruchow si mette in cammino per il Regno di Sardegna e li siesorta a proteggere lui e la sua scorta, i suoi beni e i suoi cavalli durantetutto il suo viaggio…

    Date nel Palazzo Wisocense il 24settembre 1684.

    Firmato a punta d’argento MARIACASIMIRA REGINA

    Membranaceo in lingua latina con sigillo cartaceo.

  • GIOVANNI III, Re di Polonia, di Lituania, di Russia, di Prussia ecc.
    Lotto 371


    -
    GIOVANNI III, Re di Polonia, diLituania, di Russia, di Prussia ecc.

    Investitura e infeudamento di tutti ipossedimenti che Pietro Stuechkgold De Doruchow e i suoi figli eredi ediscendenti detengono nella terra di Doruchow nel Regno di Polonia…

    Lettere Patenti date nel Palazzo diVillanova presso Varsavia il 20 di Luglio 1685.

    Firmato JOANNES REX

    Membranaceo bifolio in lingua latinacon sigillo cartaceo.

  • FILIPPO, Re di Castiglia, d’Aragona, delle Due Sicilie ecc.
    Lotto 372


    -
    FILIPPO, Re di Castiglia, d’Aragona, delle Due Sicilie ecc.

     

    Conferimento delle Insegne e degli Onori Militari ai figli, discendenti legittimi per sesso mascolino: Pietro Stuccoli e a suo figlio Jacobo…con la dispensa dalla Investitura delle Armi.

    Privilegio militare dato nel Palazzo Imperiale del Pardo il 22 novembre 1620.

    Firmato YO EL REY.

    Membranaceo di cinque pagine in lingua latina con sigillo cartaceo. (allegata traduzione italiana).

  • SUPPLEMENTUM SUMMAE PISANELLAE
    Lotto 373


    - Ausmo Nicolaus (de)



    [ Astesanus ]



    SUPPLEMENTUM SUMMAE PISANELLAE. [SEGUE:] ASTESANUS: CANONES POENITENTIALES.



    (AL COLOPHON:) VENETIIS: IMPRESSUM PER FRANCISCUM DE HAILBRUN ET NICOLAUM DE FRANKFORDIA SOCIOS, 1474.



    Carte [333] (di 336). Manca la prima carta di testo a2, sostituita da una carta in facsimile, e le due carte bianche in principio e in fine d'opera. Senza segnatura. Caratteri gotici (G 150) su due colonne in 47 linee. Interamente rubricato in rosso e blu. Copia scompleta di una carta di testo, con un foro di tarlo che attraversa tutto il volume, il margine inferiore del colophon ricostruito ma ad ampi margini e ben conservata. Legatura monastica con banda di cuoio decorata a freddo al dorso e ai piatti, su assi nude senza più i fermagli; rimontata, con forellini di tarlo e con lacune reintegrate nelle bande di cuoio.







    Una delle due edizioni del Supplementum di Niccolò da Osimo uscite nel 1474 dai torchi di Franz Renner e Nicolaus von Franckfurt. Cfr. BMC V, 192; Goff N-60; GW M26249; Hain-Copinger 2153a; IGI, 6871; Pellechet 1627.



    mm 282x220

  • Ugolino Blasio.  Thesaurus Antiquitatum Sacrarum
    Lotto 374


    - Ugolino, Blasio.
     Thesaurus Antiquitatum Sacrarum
    complectens selectissima clarissimorum virorum opuscula, in quibus veterum Hebraeorum mores, leges, instituta, ritus sacri, et civiles illustrantur. Opus ad illustrationem utriusque testamenti, & ad Philologiam Sacram, & profanam utilissimum, maximeque necessarium. Venetiis, apud  Joannem  Gabrielem Herthz, et Sebastianum Coletti. 1744-69.


    34 volumi in Gran Folio antico (cm 43,5) in Piena Pergamena con tasselli in pelle ai dorsi con nervi e tagli spruzzati in rosso, pag. complessive 22.000 circa. 55 le enormi tavole, piani, carte, molto  spesso ripiegate (OPAC-SBN ne prevede solo 48). Bellissime e maestose le innumerevoli testatine, iniziali figurate e finalini. Testo in Latino ed Ebraico. Bollo della Kings Inn Library Dublin al verso di ogni frontespizio ed ex-libris di Samuel Parr ad ogni prima carta bianca. Opera completa, pagine bianche incluse.
    Dorsi uniformemente bruniti e leggerissime toccature a spigoli e bordi. Qualche piccola  macchia occasionale, ma carta di alta grammatura, bianca e croccante: in tutto e per tutto un eccellente esemplare di quest'opera monumentale.



  • Le insegne della morte
    Lotto 375

    Albrecht Durer
    (Norimberga, 1471 - Norimberga, 1528) - Stato: I/II prima del graffio della dama.
    Descrizione: Questa magistrale incisione - precedutadall’analoga ma meno ambiziosa Stemma con il gallo (Meder 97) - rappresenta unoscudo con un teschio enorme, sormontato da un elmo alato, sorretto da unselvaggio e da una fanciulla in abito festoso immersi in amorosa conversazione.Da un punto di vista iconografico questa composizione si potrebbe descriverecome una versione araldica del tema “Amore e Morte” trattato nel disegno dettoI piaceri mondani, e nell’incisione nota come La passeggiata (Meder 83); da unpunto di vista tecnico si potrebbe dire che ha ancora molto della delicatezzaminiaturistica propria della Nemesi (Meder 72) e del Sant’Eustachio (Meder 60),ma ritrova insieme la fermezza e la precisione di tratto che distingue le sueprime incisioni. La sua sensibilità per la materia non mostra di indebolirsi.L’avorio levigato ma friabile del teschio, il contrasto tra l’acciaio politodell’elmo e il metallo più opaco dello scudo, la carne delicata della fanciullae le membra irsute del selvaggio, la differenza tra le piume e le penne, ilridondante fogliame della copertura - tutto ciò è acutamente osservato e resocon penetrazione. Pure, l’andamento calligrafico dei contorni è cosi volutamenteaccentuato e i tratteggi e i piccoli punti che costituiscono il modellatointerno così rigidamente schematizzati e così largamente spaziati, che ognielemento, dalle curve ampie ai trattini apparentemente casuali, adempie a unafunzione sia ornamentale che rappresentativa. Dürer stesso sembra essere statoconsapevole del carattere per certi aspetti definitivo delle incisioni del1503. Fatta eccezione per il caso isolato delle Quattro streghe (Meder 69)queste sono le sue prime stampe datate oltre che firmate. D’ora innanzi tuttele sue incisioni, salvo tre, saranno datate (mentre la datazione dellesilografle non divenne abituale in Dürer fino al 1509-1510). E veramente ogniulteriore sviluppo che si osservi nel suo stile incisorio, può essere definito neitermini del suo rapporto con lo stile del 1503. (E. PANOFSKY La vita e le operedi Albrecht Dürer Londra 1965 Milano 1967, pagg.110-111).
    Condizioni: bellissima prova su carta vergellata, reintegricartacei in diversi punti ma sempre al di fuori del segno inciso,professionalmente restaurate. Al verso due timbri di collezione, uno non in Lugte l’altro presente, probabilmente G. F. K. PARTHEY (1798-1872) (Lugt 1189).
    Reference: Meder 98.

    mm 156x216

  • Coronazione della Vergine
    Lotto 376

    Giorgio Vasari
    (Arezzo, 1511 - Firenze , 1574) - Superbo disegno su carta preparata, pubblicato sul catalogoragionato dei disegni di Giorgio Vasari di Härb Florian, n. 381.  Questo disegno è stato oggetto di studio e pubblicatonel 2021:  The techniques and materialsof a 16th century drawing by Giorgio Vasari: A multi-analytical investigation. Author: M. Zuena,L.etal. Microchemical Journal. https://doi.org/10.1016/j.microc.2021.106757. 
    Condizione:discrete, alcune fessure da ossidazione dell’inchiostro, controfondatura concarta giapponese, restauro professionale,  timbro da collezione non in Lugt al verso.
    Provenienza: Tajan, Dessins Ancienset Du XIXe Siecle, 24 March 2003, Lot 4.
     

    mm 232x72

  • CARLO Quinto, Imperatore Augusto dei Romani e re di Spagna, delle due Sicilie ecc.
    Lotto 377


    -
    CARLO Quinto, Imperatore Augusto deiRomani e re di Spagna, delle due Sicilie ecc.

     

    Assenso imperiale alla vendita difeudi nel Regno di Sardegna lungo la Riviera Occidentale della Gallura e ivarie parti della Nurra al Capitano Marco Antonio Doria da parte di PietroStuccoli dei nobili di Malaga.

    Dato nella Piazzaforte di Bruxelles all’Ill.moD. Giuseppe Stuccoli il 1° febbraio 1540. Firmato CAROLUS.

    Membranaceo in lingua latina consigillo cartaceo. 

  • Nuovo et ultimo ritratto di tutte l'arti che vanno vendendo per la città di Roma
    Lotto 378

    Giovanni Antonio Remondini
    (Padova, 1634 - Bassano del Grappa , 1711) - Stampa in sette fogli numerati da 1 a 7, inscritto in basso a destra 'in Bassano per il Remondini', cornice moderna di legno e radica, sotto vetro; usure, piegature e ondulazioni, tracce di umidità e sporco, macchie, restauri cm 42x113; con cornice cm 63,5x235

  • CARLO Sesto, Imperatore Augusto dei Romani, re di Germania, di Spagna, di Ungheria, di Boemia,di Dalmazia ecc.
    Lotto 379


    -
    CARLO Sesto, Imperatore Augusto deiRomani, re di Germania, di Spagna, di Ungheria, di Boemia,di Dalmazia ecc.

     

    Lungo documento membranaceo di undicipagine in lingua latina firmato CAROLUS VI dato in Vienna  il 27 novembre 1737 con grande sigilloimperiale in ceralacca rossa contenuto in scatola rotonda in legno tornito conrelativo coperchio. Il documento è protetto da elegante copertina in cuoioverde con impressioni decorative in oro ai piatti di fattura novecentesca efirmata P.ANTINORI – ROMA 

  • Roma subterranea nouissima in qua post Antonium Bosium antesignarum
    Lotto 380


    - TITOLO:Roma subterranea nouissima in qua post Antonium Bosium antesignarum, Jo. Severanum..., et celebres alios scriptores antiqua christianorum et praecipue martyrum coemeteria, tituli, monimenta, epitaphia, inscriptiones, ac nobiliora sanctorum sepulchra sex libris distincta illustrantur et quamplurimae res ecclesiasticae iconibus graphice describuntur, ac multiplici tum sacra, tum profana eruditione declarantur. Opera et studio Pauli Aringhi Romani... Cum duplici indice, capitum & rerum locupletissimo. Tomus primus-secundus.
    AUTORE: Aringhi, Paolo; Bosio, Antonio

    ANNO: 1659
    TIPOGRAFIA: Colonia & veneunt Lutetiæ Parisiorum : apud Fredericum Leonard (Léonard, Frédéric) sub scuto Veneto viâ Iacobeâ
    DESCRIZIONE: [10], 352, [24] p - [8], 396, [16] p L'opera è completa nei due volumi in uno. Splendida la conservazione: esemplare solido, massiccio con legatura in tutta pelle che ricopre assi lignei; piatti con incisioni a secco; dorso a sei nervi; lievi le usure; stemma nobiliare a secco sconosciuto sul piatto anteriore. Molto fresco internamente. Doppio frontespizio al primo tomo: uno interamente inciso e con il nome del tipografo. L'altro con vignetta su rame, marca ai frontespizi non controllata (“Fortuna”; iniziali: CVS; datata: 1633 ) Sono oltre 200 le tavole e le illustrazioni: a tutta pagina (una sessantina), a metà pagina, nel testo. La monumentale opera è, probabilmente, ancora oggi la migliore sull'iconografia cristiana di Roma, con notizie su cimiteri cristiani, catacombe, monili e suppellettili, ecc. che Bosio ebbe modo di esplorare.
    COMPLETO: Sì




  • GIOVANNI CASIMIRO, Re di Polonia, Granduca di Lituania, di Russia ecc.
    Lotto 381


    -
    GIOVANNI CASIMIRO, Re di Polonia,Granduca di Lituania, di Russia ecc.

     

    Donazione e concessione a JacoboStuccoli Stueckgold cittadino di Rotterdam nativo del Regno di Sardegna enobile di Malaga di certe terre e campi fertili denominati Nowe Kopaniny nellatenuta Scercowiense del Palatinato Siriadese…

    Lettere patenti date in Varsavia ilgiorno 22 del mese di giugno 1650.

    Firmato G CASIMIRUS REX

    Membranaceo in lingua latina consigillo cartaceo cera rossa 

  • Moses with female figure
    Lotto 382

    Scuola dell'Italia centrale del XVII secolo
    ( - ) - Cornice in legno di noce di tipo Salvator Rosa XVIII secolo cm 29x21,5

  • LA CONVERSIONE DI SAN PAOLO
    Lotto 383

    LUCAS VAN LEYDEN
    (Leida, 1494 - Leida, 1533) - Stato: III/III





    Bellissima prova di questo ricco soggetto, tra i più grandi realizzati dal maestro olandese.



    Esemplare nel terzo stato di tre, dopo la cancellazione dll’indirizzo del Petri, con alcuni ritocchi sulla lastra. L’artista mostra la scena della conversione del santo sullo sfondo a sinistra, in secondo piano rispetto al ricco corteo che si muove davanti ai nostri occhi. Leida traspone la sacralità della scena in un contesto contemporaneo con personaggi agghindati con costumi contemporanei. Il bulino indugia sui particolari, descrive stoffe, animali ed espressioni. La grammatica segnica permette a Luca di Leida di rendere un’ampia gamma di sfumature e intensità luminose.





    L’impressione è completa di tutta la parte incisa, stampata su carta vergellata databile al ‘500. Si segnalano alcuni restauri e il reintegro dell’angolo superiore destro, privo di ogni parte incisa.





    Bibl: Hollstein 107 mm 282×406

  • La sfera geografico-celeste di Marc' Antonio Guigues ecclesiastico francese
    Lotto 384


    - La sfera geografico-celeste di Marc' Antonio Guigues ecclesiastico francese dedicata al merito impareggiabile del molto rev. padre Gio. Ambrogio Centurione della Compagnia di Gesù, rettore del Collegio de' Penitenzieri della Santa Casa di Loreto.

    Pagine: [24 non numerate], 353, [19 non numerate]

    Anno: 1700

    Lingua: Italiano, Latino

    Editore: In Roma: per Gio. Giaccomo Komarek boemo alla fontana di Trevi

    Dimensioni: 22.7×16.8 cm

    Bellissima antiporta illustrato intitolato: "La sfera geografico-celeste di M. A. Guigues", inciso a puntasecca, capilettera decorati e finalini in xilografia, varie incisioni astronomiche intercalate nel testo.

    Prima edizione italiana, probabilmente tratta dal francese, di dotta opera, che esamina le varie costellazioni dal punto di vista astronomico, storico e mitologico.

    Rilegatura: piena pelle con dorature e tassello con titolo impresso in oro sul dorso. La rilegatura presenta lievi difetti di usura ai piatti.

    Condizioni: opera collazionata e completa, presenta alcune fioriture e bruniture alle carte interne che non compromettono la consultazione e l'integrità dell'opera. cm 22,7x16,8

Lotti dal 337 al 384 di 552
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Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni


Sessioni

  • 26 aprile 2022 ore 10:00 Libri Antichi, Incisioni, Disegni e Manoscritti (Prima sessione) (1 - 202)
  • 26 aprile 2022 ore 15:30 Libri Antichi, Incisioni, Disegni e Manoscritti (Seconda sessione) (203 - 552)

Esposizione

L'esposizione si terrà presso la sede de L'Aquila - Corso Vittorio Emanuele II, 9 da mercoledì 20 aprile a domenica 24 aprile 2022. Orario continuato. 

Condizioni di vendita

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Commissioni

L’Aggiudicatario, per ciascuno dei Lotti aggiudicati, si obbliga a corrispondere alla Casa d’Aste la provvigione per i diritti d’asta da determinarsi come segue:

- da € 0.00 a € 20000,00         28%

- da € 20000,01 a € 100000,00   25%

- oltre € 100000,01               23% 

Rilanci

  • da 0 a 150 rilancio di 5
  • da 150 a 1000 rilancio di 10
  • da 1000 a 4000 rilancio di 100
  • da 4000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 a 100000 rilancio di 5000
  • da 100000 in avanti rilancio di 10000