Asta 5: Libri Antichi, Incisioni, Manoscritti e Disegni
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Lotto 349
- Il portolano del mare di Alvise da Mosto nobile veneto … Nel quale si dichiara minutamente del sito di tutti i porti, quali sono da Venezia in levante et in ponente et d’altre cose utilissime, & necessarie ai naviganti di nuovo con quella piu’ accurata diligentia, che s’e potuto, corretto, & ristampato.
Venezia 1806
Presso Silvestro Gnoato
Copertina rigida in cartonato con dorso in pelle e titolo in oro al piatto, completo di custodia rigida.
Internamente buone condizioni generali con minime fioriture sparse, pagine con barbe.
L’opera contiene anche 4 tavole a colori finemente disegnate a mano raffiguranti tratti di coste riprese dalla edizione Veneziana del 1490.
Formato 25 x 19 pagine 44 + carta bianca.
cm 25 x 19 -
Lotto 350 - Euler, Leonhard
Methodus inveniendi lineas curvas...sive solutio problematis isoperimetrici. Losanna e Ginevra:
Marc-Michel Bousquet, 1744
4to (235x190mm), prima edizione, frontespizio stampato in rosso e nero con vignetta calcografica,
5 tavole incise in rame ripiegate alla fine, pergamena coeva.
mm 235x190
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Lotto 351
- TITOLO:
1) De Veteribus Aegyptiorum Ritibus. Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.
2) De Antiquis Romanorum Ritibus. Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.
3) De Veteribus Christianorum Ritibus Auctore Ioanne Baptista Casalio Romano.
AUTORE: Casali Giovanni Battista
ANNO: 1644/1645
TIPOGRAFIA: Roma apud andream phaeum
DESCRIZIONE: Un volume in quarto (cm. 22 x 16,5) di pagine (20), 1 - 93, (10), 95 - 269, (19); (22), 496, (70).
Nel testo della prima parte sono presenti 12 xilografie, e 5 illustrazioni incise in rame fuori testo una delle quali su doppia pagina.
Nel testo della seconda parte sono presenti 19 xilografie, e 11 illustrazioni fuori testo incise in rame, alcune delle quali a doppia pagina e più volte ripiegate.
Nel testo della terza parte sono presenti 8 xilografie, e 7 illustrazioni fuori testo incise in rame, alcune delle quali a doppia pagina e più volte ripiegate.
Al frontespizio della prima parte stemma cardinalizio calcografico del dedicatario Cardinale Giulio Mazzarino.
Al frontespizio della seconda parte stemma cardinalizio calcografico del dedicatario Cardinale Alessandro Bichio.
Il frontespizio della terza parte é inciso in rame entro ampia bordura di tipo architettonico figurato e comprende lo stemma del dedicatario papa Innocenzo X.
Bella legatura coeva in piena pergamena morbida, con unghiatura anteriore e il titolo manoscritto al dorso; sguardie rinnovate.
Esemplare bello e genuino, con lieve brunitura di alcuni fascicoli. Al frontespizio della prima parte compaiono la firma seicentesca di appartenenza di "Cornelio Francescucci", vecchi timbri di biblioteche, tra i quali quello di cessione come "duplum della bibl. Vittorio Emanuele.
Collazionato completo, salvo per la mancanza dell'ultima carta della terza parte, che é stata supplita con un professionale facsimile stampato su carta antica (vedi la foto n. 11).
Giovanni Battista Casali, nato a Roma nel 1578 fu ecclesiastico e dottore in leggi. Camerario dell'ospizio di S. Trinità dei Pellegrini, acquistò rinomanza presso i contemporanei per i suoi studi di antichità e le raccolte di materiali archeologici sistemate nella sua casa di Campo Marzio e in un giardino alla Marmorata. Morì a Roma nel 1648, e fu sepolto nella chiesa di S. Agostino.
Si rese noto nel mondo degli eruditi soprattutto per le sue ricerche sui riti sacri e profani. Nel 1644 faceva stampare a Roma un opuscolo De veteribus Aegyptiorum ritibus. Seguirono le dissertazioni De antiquis Romanorum ritibus (ibid. 1644) e De veteribus sacris Christianorum ritibus (ibid.1645). L'opera fu nuovamente pubblicata a Roma nel 1647 dal tipografo Bernardino Tani, sotto il titolo di Sacrae profanaeque religionis vetustiora monimenta (una ulteriore edizione con il titolo De profanis et sacris veteribus ritibus opus tripartitum, fu stampata Francofurti et Hannoverae nel 1681). E' anche autore di uno studio sulla topografia e le antichità romane, che avrebbe visto la luce nell'anno santo del 1650 con il titolo De Urbis ac Romani olim imperii splendore. Il primo possessore del volume, Cornelio Francescucci, fu Curato di S. Pietro e visse tra XVI e XVII secolo. La sua raccolta di libri fu donata nel 1738 alla biblioteca del convento di S. Maria della Scala.
COMPLETO: Sì cm 22x16,5 -
Lotto 352 Giovanni Fattori
(Livorno, 1825 - Firenze, 1908) - Firma in basso a sinistra.
Bibliografia: 1987, Andrea Baboni, Le incisioni diGiovanni Fattori nella collezione Franconi e catalogo generale dell'operaincisa Fattoriana, Edizioni Pananti, Firenze, tav.112.
mm. 402x563 (foglio); mm. 263x436 (lastra) -
Lotto 353 Francesco Paolo Michetti
(Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929) - Pubblicato su "Michetti. La luce e il segno", ed. Galleria Berardi, a cura di Gianluca Berardi, p. 63 (rif. 11) cm 40x30; con cornice cm 55x45 -
Lotto 354 Lucas Van Leyden
(Leida, 1494 - Leida, 1533) - Condizioni: Buona prova leggermente scarica su cartavergellata. Timbro da collezione al verso non in Lugt.
Reference: Bartsch 151; Volbehr 154; New Hollstein 151
mm 85x114 -
Lotto 355 Francesco Petrarca
(1304 - 1374) - TIPOGRAFIA: [Venezia] : per Domenico Giglio (In Venetia : per Domenico Giglio)
DESCRIZIONE: 4° (cm 15,5 x 22) – 2 parti – carte (22) – 346; (72) – con 2 frontespizi figurati e 6 grandi xilografie ai Trionfi. Solida legatura settecentesca in piena pergamena rigida – titolo manoscritto al dorso e al taglio inferiore – cucitura leggermente allentata in alcuni punti. Antico timbretto di appartenenza al frontespizio – margini sobri (soprattutto quello superiore) – leggero alone giallastro nell’angolo superiore esterno dall’inizio fino a carta 70 e da carta 307 alla 12 dei Trionfi – leggere fioriture sparse - qualche macchiolina qua e là – alcuni fascicoli leggermente allentati – nel complesso. Buon esemplare ben legato. Bella edizione in 4° illustrata del Petrarca.
Completo: sì
· I Trionfi iniziano con proprio front. a c. a1r
· Data del front. della pt. 2.: 1553
· Marca (V359) a c. i8r
· Iniziali xil
· Cors. ; gr. ; rom
· Segn.: 2a-2b⁸ 2c⁶ A⁴ B-2V⁸ 2X⁶; a-i⁸
· Ritr. di Petrarca e Laura nella cornice sui front.; ogni Trionfo inizia con una vignetta
· Variante B: nella pt. 2., a c. f8 il testo s'interrompe con la parola "Attilio" e, in calce, "Il fine". Segue richiamo alla carta successiva, contenente: La tavola de sonetti e de le canzoni; colophon assente. cm 15,5 x 22 -
Lotto 356
- Disegno toscano (Cavedoni?) -
Lotto 357 Prince Philippe de Bourbon et Bragance
(1847 - 1922) - Firmato e datato: Philippe de Bourbon et Bragances, 1898.
L'acquerello si deve all’attività di una delle personalità artistiche più affascinanti attive sul panorama culturale europeo, ma dal profilo ancora da meglio comprendere e ricostruire. Stilisticamente appare improntato sui modelli della corrente orientalista francese, in special modo a quelli dei più noto pittore di seconda generazione, Jèan Leon Gèrome.
cm 89x51,5; con cornice cm 110x71 -
Lotto 358 - Roma, nella stamperia De Romanis, 1812.
[4], XVI p., [1] c., XXXII c. di tav. ripieg. ill., fol.
La prima edizione di quest’opera risale al 1684, con testo di G.B. Costaguti, il suo autore Martino
Ferraboschi (Ferrabòsco, o Ferabòsco) fu un architetto ed un incisore, attivo a Roma dal 1616 sin
dopo il 1623. Costruì con G. Vasanzio la torre dell’orologio su Piazza S. Pietro, poi demolita.
Fu sua l’idea di arricchire con stucchi l’intera volta che sovrasta il portico d’ingresso della Basilica
Vaticana e della Cappella Paolina al Quirinale.
Le splendide incisioni che realizzò e che furono raccolte in questo volume, documentano in modo
completo l’evoluzione del progetto della basilica: a partire dalla prima idea che ne ebbe Bramante,
una chiesa a pianta centrale con quattro bracci della stessa lunghezza sovrastata da una cupola
simile a quella del Pantheon, alle due diverse soluzioni di Raffaello Sanzio e Baldassarre Peruzzi,
per concludersi con i progetti di Antonio da Sangallo, di Michelangelo e del Maderno.
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Lotto 359
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Manoscritto cartaceo risalente alla seconda decade dell'Ottocento
Leg. coeva in cartonato marrone con disegno, nitida scrittura corsiva, inchiostro seppia.
Trattato manoscritto di gnomonica articolato in 24 capitoli.
- Avviso a chi legge per operare
- Modo di tirare l'angolo retto
-Modo di tirare la parallela
- Modo di fare il quadrante che serve per fare gli orologj si orizzontali che verticali
- Modo di perfezionar detto quadrante
- Modo di fare un Radio Solare mobile, col quale si terminano le ore astronomicae al qual si voglia elevazione di Polo
-Modo di far il radio solare col quale potrà segnare tutti i tropici ossia segni del zodiaco sopra gli orologgi
- Modo di fare il declinatore per pigliare la declinazione della Muraglia Capo
- Modo di pigliare la declinazione con detto declinatore
- Diverse maniere per trovare la Linea Meridiana, ne piani orizzontali del muro per gli orologgi verticali
-Secondo modo di trovare la Linea Meridiana
- Terzo Modo di trovare la Linea Meridiana
- Modo di trovare la Meridiana e la declinazione del muro per gli orologgi solari declinati- Secondo modo di trovare la Meridiana o sia la declinazione dello Muro per fare l'orologio solare
- Terzo modo di trovare la Meridiana e declinazione del muro
- Modo di trovare il piede dello stilo il quale mancasse in qualche orologio già statto nel muro
- Modo di fare l'orologio orizzontale
- Modo di fare gli orologi orizzontali italiani
- Modo di terminare dette ore
- Modo di fare gli Orologi Meridiani, si Oriziontali che Occidentali
- Modo di tirar l'ora italiane sopra detto Orologio Astronomico
- Modo di segnar ei tropici col Radio del Zodiaco sopra gli Orologi Astronomici
- Osservazione dell'Anno del Signore 1822
- Modo di tirar l'Ore Astronomiche e terminarle e segnar le mezz'ore nell'orizzonte sopra l'Anatemma precedente
- Breve notizia della Sfera del Polo e dell'Equatore
L'opera, finalizzata alla creazione di orologi solari orizzontali, reca bellissime figure illustrative ( 19) , schemi, tabelle, oltre a due immagini dipinte. Una Madonna con Bambino su carro trainato da Angeli e un Erudito con libro in mano giustapposto ad un milite a cavallo con spada sguainata. Ulteriore figura di uomo con cilindro ad ornare la Tavola per tirarar l'ora italiana.
Diverse bruniture, qualche strappo nella legatura, nel complesso esemplare ben conservato.
cm 28,5x22,5 -
Lotto 360
- Prima edizione di questo primo racconto della città di Feltre.
Rilegato in bella pergamena contemporanea. Compreso di frontespizio, 4 tavole incise in rame. Stemma della città. [18] fogli, 279, (1) pagg.
Ex Libris Chatsworth
Gto P. Pelle settecentesca con dorso rifatto P36 N.N., 279, 1NN, 2 B con 4 tavole incise in rame. F.t. Prima edizione originale non anastatica