Fine Antiques - Importanti dipinti antichi e del XIX secolo - Argenti - Prestigiosa collezione di medaglie massoniche
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Lotto 73 Pittore fine XVIII/inizio XIX secolo ( - )
Interno del Pantheon
delineato acquerellato cm 11,5x17 - con la cornice: cm 17x23 Pittore fine XVIII/inizio XIX secolo delineato acquerellato cm 11,5x17 - con la cornice: cm 17x23 -
Lotto 74 Gaspar van Wittel (bottega di) (Amersfoort, 1653 - Roma, 1736)
Veduta di Roma
olio su tela cm 73x124 (s.c.) Gaspar van Wittel (bottega di) olio su tela cm 73x124 (s.c.) L'opera mostra una suggestiva veduta di Roma secondo l'esempio di quelle eseguite da Gaspar van Wittel, e si posiziona tra quelle produzioni che comparvero nei principali centri italiani sulla scia del successo dei modelli del maestro. -
Lotto 75 Scuola Fiamminga del XVII secolo (0 - 0)
Zuffa tra uomini e animali
olio su rame cm 80x100 - in cornice: cm 90x104 Scuola Fiamminga del XVII secolo olio su rame cm 80x100 - in cornice: cm 90x104 Il grande dipinto su rame qui proposto, di cui ammiriamo l'abilità nella costruzione di una complessa architettura compositiva e nella accentuata espressività degli animali, si riferisce alla mano di un artista fiammingo operante nella seconda metà del Seicento. Il genere dei combattimenti tra animali, o tra animali e uomini come in questo caso, ebbe un certo successo nel XVII e XVIII secolo, e si collega soprattutto alle turbolente e vorticose composizioni di Pieter Paul Rubens, che dovettero fare una enorme impressione su intere generazioni di pittori e che erano, a loro volta, il frutto delle meditazioni del pittore fiammingo sulla produzione di Leonardo Da Vinci (si veda, ad esempio, il caso celebre della sua copia di un parte della perduta Battaglia di Anghiari per il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, Firenze.). -
Lotto 76 Scuola Romana del XVIII secolo ( - )
Scena allegorica
olio su tela cm 97x74,5 - in cornice: cm 108x85 Scuola Romana del XVIII secolo olio su tela cm 97x74,5 - in cornice: cm 108x85 La tela rappresenta una complessa allegoria che fa probabilmente riferimento al tema del rinnovamento apportato dal cristianesimo sul paganesimo. L'architettura compositiva, il perfetto equilibrio cromatico e la grande qualità rimandano a un pittore attivo a Roma che certamente ebbe modo di rielaborare la lezione cortonesca, e in generale quella del glorioso barocco romano, restituendola attraverso una volontà di ordine compositivo già settecentesco. -
Lotto 77 Jan Jozef I Horemans (Anversa, 1682 - Anversa, 1759)
a) Banchetto b) Rissa
coppia di olii su tela cm 48x56,5 - in cornice: cm 62,5x72 Jan Jozef I Horemans coppia di olii su tela cm 48x56,5 - in cornice: cm 62,5x72 Le due vivaci scene di genere, che rappresentano un acceso banchetto e una rissa scoppiata durante una partita a carte, sono riferibili al pittore fiammingo Jan Jozef Horemans, detto "il Giovane" per distinguerlo dall'omonimo padre. Horemans fu un pittore di grande successo nell'Anversa del XVII secolo, dove seppe rappresentare, con grande originalità e sagacia, scene di vita quotidiana ambientate in locande e interni di abitazioni. Le composizioni intelligenti e mai scontate, il ritmo concitato e il magistrale uso della luce confermano, anche in questo caso, la grande qualità della sua pittura. Il suggestivo effetto di teatralità è qui determinato, oltre che da una funzione narrativa affidata agli effetti luministici, anche dall'adozione delle sue proverbiali cromie scure, che gli valsero il soprannome di "il bruno". -
Lotto 78 Scuola Emiliana del XVII secolo (0 - 0)
Crocefissione con Madonna e San Giovanni
olio su tela cm 100x74 - In cornice: cm 125x100 Scuola Emiliana del XVII secolo olio su tela cm 100x74 - In cornice: cm 125x100 Il dipinto, corredato di una cornice in legno ebanizzato e dorato con rilievi intagliati, riproduce la celebre crocifissione di Guido Reni conservata nella collezione del Duca di Northumberland (Alnwick Castel). La qualità e la raffinatezza esecutiva suggeriscono un legame con la bottega del maestro bolognese. -
Lotto 79 Scuola Emiliana del XVII secolo (0 - 0)
Mosè nel deserto che riceve la Manna
olio su tela cm 95x122 s.c. Scuola Emiliana del XVII secolo olio su tela cm 95x122 s.c. L'episodio biblico descritto nella scena è quello riportato nel libro dell'Esodo in cui Mosè riceve da Dio la Manna, una sostanza nutritiva che permetterà a lui e al popolo ebraico la sopravvivenza durante i lunghi anno nel deserto. L'iconografia avrà molto successo durante il XVII e XVIII secolo, consentendo ai pittori che vi si esercitavano grande libertà nelle scelte compositive. -
Lotto 80 Francesco Trevisani (Capodistria, 1656 - Roma, 1746)
L'educazione della Vergine
olio su tela circolare diametro cm 133 (in cornice quadrata 160x160) Francesco Trevisani olio su tela circolare diametro cm 133 (in cornice quadrata 160x160) Il dipinto si colloca negli anni '90 del Seicento, durante i primi anni del soggiorno romano di Francesco Trevisani. L'opera mostra ancora un forte legame con il contesto veneziano in cui il pittore ebbe le sue prime e fondamentali esperienze artistiche, come si riscontra, ad esempio, nel forte chiaroscuro che tenderà ad attenuarsi nella sua produzione più matura. Il soggetto, tratto dalle fonti apocrife, mostra S. Anna, madre di Maria, nell'atto di educare la figlia, iniziandola alla lettura e allo studio oltre che alle arti domestiche. Alla sinistra di Maria un Gioacchino dallo sguardo assorto assiste alla scena.
L'attribuzione si deve al Professore Alessandro Agresti. -
Lotto 81 Pittore del XVIII secolo ( - )
Grande riproduzione della pala degli Oddi
tecnica mista su carta applicata su tela cm 260x158 - in cornice: cm 292x192 Pittore del XVIII secolo tecnica mista su carta applicata su tela cm 260x158 - in cornice: cm 292x192 La celebre Pala degli Oddi di Raffello, oggi conservata presso la Pinacoteca Vaticana e commissionata nel1502 per la Chiesa di San Francesco al Prato di Perugia, dove si trovava prima delle requisizioni francesi del 1797, viene qui perfettamente riprodotta sotto forma di studio. L'opera, che differisce dall'originale soltanto per le dimensioni – questa è leggermente più piccola (cm 260x158 contro i cm 267x163 di quella di Raffaello) – si compone di dodici fogli applicati su una tela. La tecnica del disegno è mista, con uso di tempera, grafite, oro e biacca. L'altissima qualità, l'assoluta perfezione nella riproposizione del disegno originario, e l'assenza di rigidità o durezze – quelle che solitamente si ravvisano nelle copie – indicano la mano di un pittore esperto. Benché l'opera venga presentata corredata di una grande cornice ottocentesca, sono assenti pigmenti che possano ricondurre il disegno al XIX secolo, e possiamo ipotizzare che si tratti di un'attenta riproduzione dei primi anni del Settecento, magari nata a seguito dell'enorme interesse che le opere di Raffello tornavano ad avere. Raffello, infatti, determinò un modello imprescindibile per tutti i pittori del neoclassicismo, che a esso si rivolsero per tutto il Settecento, studiandolo, copiandolo e prendendone ispirazione. Il carattere di finitezza perfettamente raggiunto e la scelta di non riprodurre l'opera di Raffello anche nei colori, ma optare per una soluzione quasi monocromatica, suggeriscono che l'opera qui proposta possa essere stata figlia di una commissione probabilmente slegata dalla volontà di un privato, così come da quella di un ente religioso, bensì presuntivamente collegabile a un contesto accademico, dove pittori esperti avrebbero potuto, attraverso essa, esercitarsi sul modello raffaellesco.
L' opera è sottoposta a procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 14 del D/Lgs. 42/2004
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Lotto 82 Scuola francese, seconda metà del XVIII secolo ( - )
Scena bucolica con ninfe e satiri
olio su tela cm 72x111 - in cornice: cm 81x121 Scuola francese, seconda metà del XVIII secolo olio su tela cm 72x111 - in cornice: cm 81x121 Pregevole sovraporta decorata con scena bucolica a soggetto mitologico con ninfe e satiri che si dilettano. Il carattere orgiastico e scandaloso legato all'iconografia del baccanale, sebbene in questo tipo di produzioni depotenziato e declinato in chiave bucolica, è suggerito dalla presenza dei satiri in atteggiamenti lascivi e dalla presenza del vino. In questo caso ci colpisce particolarmente la piacevole freschezza della scena. -
Lotto 83 Scuola Veneta del XVII secolo (0 - 0)
Allegoria del Tempo che svela la Verità
olio su tela cm 90x145 - in cornice: cm 115x168 Scuola Veneta del XVII secolo olio su tela cm 90x145 - in cornice: cm 115x168 La tecnica della descrizione dei panneggi e le cromie fredde e smaltate indicano la mano di un pittore attivo in area veneta durante il XVII secolo. L'impostazione compositiva e l'espressività delle figure suggerisce che il pittore possa aver studiato le opere di Pietro Liberi. L'allegoria del Tempo che svela la Verità, con i suoi sottintesi dalla grande valenza politica oltre che morale, avrà grande successo per tutto il XVII e XVIII. -
Lotto 84 Scuola Romana del XVIII secolo ( - )
Apollo e il furto delle giovenche
olio su tela cm 96x159 - in cornice: cm 113x174 Scuola Romana del XVIII secolo olio su tela cm 96x159 - in cornice: cm 113x174 Il dipinto raffigura l'episodio mitologico del furto delle giovenche di Apollo da parte di Ermes. Quest'ultimo, dopo aver comprato il suo silenzio, porta gli animali rubati sul monte Menalo, sotto la supervisione del pastore Batto, che successivamente subirà l'ira di Ermes per essere venuto meno ai patti stabiliti. L'episodio diventa qui un espediente per eseguire una piacevole rappresentazione del paesaggio montano, mentre le figure, non prive di una certa ironia, sono ancora seicentesche nella pennellata