Asta N.32: Dipinti: Antichi, Moderni e Contemporanei
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Lotto 145 Migneco, Giuseppe (Messina 1903-Milano 1997) - Raccoglitore di limoni, 20th century in cornice 79x109 cm Litografia Firmato in basso a destra Migneco.
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Lotto 146 Tudisco, Domenico, Mimmo Tudisco (Catania 1919-Catania 2013) - "Pasqua", 1999 Cm 79x50 Sanguigna Dipinto a sanguigna su cartoncino, firmato, datato in basso a sinistra e titolato a destra
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Lotto 147 Tudisco, Domenico, Mimmo Tudisco (Catania 1919-Catania 2013) - "Abbondanza", nudo di donna con bimbi, 1974 Cm 77x57, in cornice cm 86x66 Disegno a china su carta Firmato al centro in basso.
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Lotto 148 Milluzzo, Sebastiano (Catania 1915-Catania 2011) - Palazzo dell'Università di Catania, 20th century 55x39,5 cm Litografia 54/99
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Lotto 149 Etna e Via Pirandello di Taormina 19x29 cm, 35x46 cm Acquerello su cartoncino Firmato in basso a sinistra C. Siligato
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Lotto 150 Paladino, Mimmo (Italian 1948) - Prova d'autore in quattro riquadri, 20th century 72x55 cm, in cornice 85x65 cm Acquaforte
Domenico Paladino è un artista italiano, ancora in vita, originario di Paduli. Da giovane frequenta il Liceo Artistico e la galleria d’arte di Lucio Amelio di Napoli, un importante spazio espositivo di arte contemporanea a livello internazionale dagli anni Sessanta agli anni Novanta. Durante la visita alla Biennale di Venezia conosce il critico d’arte Achille Bonito Oliva, con cui aderisce nel 1980 alla Transavanguardia italiana. Quest’ultima si presenta come una corrente artistica che propone il ritorno alla pittura figurativa come risposta al periodo di crisi economica e sociale che vive l’Italia proprio in quegli anni e al riesame delle avanguardie della prima metà del Novecento. Il profondo interesse per il disegno porta l’artista ad approfondire altre tecniche artistiche come la xilografia, l’incisione, l’acquatinta e l’acquaforte, quest’ultima adoperata nell’opera in questione. Le sue opere vantano l’esposizione nei più importanti musei a livello mondiale tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.
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Lotto 151 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Bozzetto di Padron 'Ntoni, 1960 29x19 cm, in cornice 54x44 cm Disegno a china su carta
Il dipinto del 1960 è esposto nella collezione Azienda Provinciale Turismo di Catania.
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lotto 152 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Paesaggio di pianura con case 20,5x30 cmin cornice 38,5x50 cm Acquarello su cartoncino
Firmato in basso a destra
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lotto 153 Tudisco, Domenico (Catania 1919-Catania 2013) - Uomo su asino, 1974 65x45 cm, in cornice 84x64 cm Dipinto a china e inchiostro su carta Firmato in basso a destraTudisco 74.
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Lotto 154 Miano, Santo (XX secolo) - Cabina telefonica nella nebbia, 1977 50x35 cm, in cornice 74x59 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra Santo Miano 77 Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 155 Miano, Santo (XX secolo) - New York di notte, 1975 25x45 cm, in cornice 40x60 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra Santo Miano. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 156 Placido, Errico (Napoli 1909-Portici 1983) - Personaggi sotto la pioggia Cm 30x40, in cornice cm 38x47 Olio su tavola Firmato in basso a destra. Scritte al retro, etichetta Galleria Catania Art Gallery (Catania). Opera esposta nella mostra Hello Napoli, svoltasi a Catania dall'11 dicembre 2019 all'11 gennaio 2020.
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Lotto 157 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Paesaggio con case, 60's Cm 55x60, in cornice 76x85 Dipinto ad olio su tela
Firmato in basso a sinistra e datato 1947.
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lotto 158 Calogero, Jean (Catania 1922-Acicastello 2001) - Le trompetiste, 1953 Cm 30x40, in cornice 55x66 cm Dipinto ad olio su tela Firmato al fronte in basso a sinistra e titolato e firmato al retro. Autentica dell'archivio Generale dell'opera di Jean Calogero N.j.4.020-763-C
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Lotto 159 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Informale arancio e blu, 60's 38x47 cm in cornice 51x41 cm, Idropittura su masonite Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lotto 160 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Raffigurazione astratta, 60's 24x30 cm Olio su tela Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lotto 161 Ciardello, Ciro (Napoli) - Frutti e conchiglia , Naples, 1954 Cm 40x50, opera priva di cornice. Olio su tavola Firmato e datato in basso a destra ,etichetta ed archivio dell'artista.
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Lotto 162 Mastronunzio, Antonio (Benevento 1956) - Conchiglia, 1994 Cm 60x70 Olio su tela Firmato e datato in basso a destra. Opera priva di cornice.
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Lotto 163 Giuffrida, Emy - Marina in cornice 44x57 cm, 23x36 cm Dipinto a olio su tela
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Lotto 164 Gambedotti, Nicola (Roma 1931-2011) - Arlecchino, 20th century H cm 40 x30, in cornice H cm 58x48 Olio su tavola Firmato in basso a sinistra ed al retro.
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Lotto 165 Parigini, Novella (Chiusi 1921-Roma 1993) - Maternità, 20th century Cm 50x40 Olio su tela Firmato in basso a sinistra e sul retro.
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Lotto 166 Zito, Rodolfo (Molochio 1924-Roma 1995) - Corale, 1992 70x50 cm Dipinto a olio su tela Opera sprovvista di cornice. Firmato in basso a destra e sul retro.
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Lotto 167 Donzelli, Bruno (Napoli 1941) - Arte (parola chiave) 30x35 cm Dipinto a olio su tela Firmato in basso a destra e firmato e titolato al retro. Autentica dell'artista su fotografia.
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Lotto 168 Meschis, Renzo (Palermo 1945) - Paesaggio marittimo, 1980 50x60 cm Dipinto a olio su tela Sul retro presente Certificato di Garanzia dell'autore Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 169 Meschis, Renzo (Palermo 1945) - Paesaggio 30x30 cm Dipinto a olio su tela Sul retro Certificato di autenticità e provenienza dell'autore Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 170 Gioielli, Sergio (Cosenza 1956) - Senza titolo, 20th century Cm 100x100 Dipinto ad olio e tecnica mista su tela.
Sergio Gioielli è un artista vivente originario di Cosenza nel 1956. Si è diplomato presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le sue tele presentano paesaggi d’invenzione quasi minimalista e senza tempo. I colori delle sue tele sono forti e bilanciati tra loro in maniera equilibrata.
Firma al retro, Archivio dell'artista su fotografia.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 171 Martini, Mario (Roma 1931-Roma 2007) - Senza titolo, 1992 cm 97x77 Dipinto ad olio su tavola Firmato e datato al fronte, firmato e datato al retro , dedica al Principe Fausto Colonna. Autentica della Catania Art Gallery su fotografia.
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Lotto 172 George, Lilanga (Kikwetu 1934-Dar es Salaam 2005) - Senza titolo, 20th century 61x61 cm, in cornice 78x78 cm Dipinto a olio su faesite Firma in basso al centro. Autentica su fotografia. C.A.P.T. Felix Lorenz, Germania.
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Lotto 173 Rampinelli, Roberto (Bergamo 1948) - Da Morgantina 30x20 cm, in cornice 48x39 cm olio su carta
Roberto Rampinelli è un artista nato a Bergamo. Egli vive e lavora tra Milano, Urbino e Amer, nella ragione della Catalogna in Spagna. Dal 1981 al 1988 ha insegnato tecnica dell'incisione presso la Scuola d'Arte del Castello Sforzesco di Milano. Si è dedicato all'illustrazione di libri e ha pubblicato varie cartelle di grafica. Le sue opere rappresentano solitamente nature morte e paesaggi fantastici. Le sue opere sono inoltre caratterizzate da un circoscritto numero di oggetti ed essenziali linee compositive: frutta, ortaggi, fiori o, talvolta, conchiglie e contenitori. Nel 1993 gli è stato conferito ad Ancona il Premio per l'incisione La ginestra d'oro e il primo premio alla Seconda Biennale di Grafica Città di Castelleone. Nel 1996 riceve il primo Premio per la grafica al Concorso Nazionale di Agna e nel 1999 gli viene conferito il primo Premio alla IV Biennale Nazionale dell'Incisione di Acqui Terme. L'opera in questione è firmata in basso al centro.
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 174 Ferrari, Vincenzo (Cremona 1941-Sondalo 2012) - Il luogo del possibile, 1979 35x50 cm Tecnica mista su carta pesante Firmato e datatato in basso a destra. Provenienza Collezione privata. Certificato di garanzia e provenienza rilasciato da Martini Studio d'Arte, Casa d'Aste in Brescia.
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Lotto 175 Mulas, Franco (Roma 30/08/1938) - Ninfee Cm 60x60, senza cornice Olio su tavola Firmato in basso a sinistra, firmato e titolato al retro. Autentica dell'artista su fotografia. Sprovvisto di cornice Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 176 Grabar, Nicolaj (Mosca 1950) - Senza Titolo, 20th century Cm 90x120,5 Acrilico su tela Pittore del neoimpressionismo russo. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 177 Corpora, Antonio (Tunisi 1909-Roma 2004) - Carnevale 51x36 cm, in cornice 84x74 cm Acquarello su carta Certificato su foto dell'artista a mezzo Galleria Giovanni Di Summa. Firmato in basso a destra e sul retro.
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Lotto 178 Alicò, Giovanni (Catania 1906-Milano 1971) - Figurazione astratta 24x32 cm, in cornice 36x44 cm Tempera su carta
Firmato in basso a destra Alicò '64
Giovanni Alicò nasce a Catania nel 1906. Pittore autodidatta, il suo approccio all'arte è libero da vincoli o binari precostruiti. Nel 1935 si stabilisce prima a Napoli poi a Milano. Nel 1942 è presente con un'opera alla XXIII Biennale di Venezia,e nello stesso anno, tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Tornabuoni di Firenze. Seguono, tra il 1948 e il 1953, sei anni di attività in Argentina,con tre personali a Buenos Aires e molte partecipazioni a collettive in diversi saloni nazionali nelle città di La Rioja, Santa Fè, Mendoza e Rosario. Rientrato in Italia, dalla metà degli anni Cinquanta e per tutto il decennio successivo diverse furono le sue personali a Catania, Milano, Roma e Como. E' stato Premio Suzzara nel 1955 con l'opera Contadino che riposa, dove il pittore, svincolato da una fredda descrizione realistica e lontano dagli schemi neocubismo tipici del primo dopoguerra, si abbandona ad una pittura di suggestione luministica, dalle larghe campiture di verdi, di grigi, di terre, sostenuta da una densa materia pittorica definita da una spessa linea di contorno. Il dipinto è attualmente conservato nella Galleria Civica d'Arte Contemporanea di Suzzara. Nel 1957 ha esposto alla Galleria il Pincio a Piazza del Popolo a Roma, una delle realtà più attive nel panorama delle mostre d'arte, dove vi esponevano anche Renato Guttuso e Carla Accardi. Ha iniziato il suo percorso artistico raffigurando nella sua pittura i carretti con le colorite storie dei pupi utilizzando tinte preferibilmente piatte, successivamente introduce nella sua tavolozza cromie delicate,vibranti,e si concentra su temi pervasi da una marcata spiritualità. I soggetti favoriti sono figure femminili, nature morte e paesaggi. Negli Anni Cinquanta Giovanni Alicò avvicina il suo stile a quello di Guttuso, nell'ambito del realismo sociale. La sua attenzione è verso una pittura figurativa sintetica,che procede per suggestioni nella generale aderenza ai temi del realismo sociale. Dopo il 1960 entra nella sua opera un’importante poetica fatta di arabeschi e effetti luminosi e cromatici mobilie sfumati. Dal 1967 compaiono su tali sfondi personaggi antropomorfi, sorta di fantasmi,che si librano nello spazio della composizione. La produzione ultima dell'artista è invece caratterizzata da dipinti dove segni, forme geometriche ripetute e ampie macchie di colore sono resi con cromie intense e vivide approdando a esiti di natura informale e materica. Giovanni Alicò muore a Catania nel 1971. Dopo la sua morte, viene allestita una importante retrospettiva al Palazzo della Borsa di Catania nel 1973. Molte delle sue opere sono presenti in importanti collezioni private in Europa e in America e in diverse fondazioni d'arte.
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Lotto 179 Capozzi, Gianluca (Avellino 1973) - Senza titolo Cm 60x60 Dipinto ad olio su tela Firma e data al retro. Autentica dell'artista su fotografia. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 180 Balsamo, Vincenzo (Brindisi 1935) - Colli toscani, 20th century Cm 40x50 , in cornice cm 56x66 Dipinto ad olio su tela
Firmato in basso a destra Balsamo. Vincenzo Balsamo è un pittore vivente originario di Brindisi dove nasce nel 1935. A causa della morte del padre deve lasciare gli studi e trova lavoro presso la bottega artigiana del pittore e decoratore Pietro Acquaviva. Inizialmente si occupa di restauro all’interno delle chiese, impiego che pian piano abbandona per dipingere. Nel dopoguerra si trasferisce a Roma dove s'iscrive alla Scuola d'Arte "San Giacomo". Tra le sue prime mostre pubbliche vi sono quella del "Circolo Cittadino" di Brindisi e a Roma presso la Galleria "Il Camino". Cura inoltre l'allestimento scenografico per il film "Cleopatra" negli studi di Cinecittà. A partire dagli anni Sessanta dipinge paesaggi toscani, umbri, laziali e campani dove i colori predominanti sono le tonalità del blu, dei rossi, dei verdi, dei gialli. Il suo stile conosce un processo evolutivo diventando espressivo e quasi astratto in quanto le campiture colorate si scompongono sempre più. Questo cambiamento è frutto di un meditato studio sui pittori cubisti e astratti.
Firma al fronte, firma titolo e data al retro. Autentica dell'artista su fotografia
Questo lotto è soggetto a diritto di seguito -
Lotto 181 Orioles, Franco (Messina 1935) - Composizione astratta, 20th century 80x80 cm tecnica mista su compensato
Firmato in basso a sinistra F. Orioles,opera sprovvista di cornice.
Il pittore Franco Orioles nasce a Messina, ma vive a Viagrande, comune etneo. Autodidatta, e tuttavia ottimo conoscitore della storia dell'arte. Ha partecipato a numerose rassegne d'arte, a livello regionale e nazionale, e, sempre premiato. Ha anche ricevuto tanta buona critica e molti elogi. La sua pittura è contemporanea; le sue tele sono piene di colore con cascate materiche e tanta luminosità. Colore e luce quindi sono il binomio, i mezzi per esprimere da crica sessanta anni la gioia o il dolore della nostra esistenza.
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Lotto 182 Orioles, Franco (Messina 1935) - Composizione astratta, 20th century 80x96 cm Dipinto a olio su tela
Firmata in basso a sinistra F.Orioles, opera sprovvista di cornice.
Il pittore Franco Orioles nasce a Messina, ma vive a Viagrande, comune etneo. Autodidatta, e tuttavia ottimo conoscitore della storia dell'arte. Ha partecipato a numerose rassegne d'arte, a livello regionale e nazionale, e, sempre premiato. Ha anche ricevuto tanta buona critica e molti elogi. La sua pittura è contemporanea; le sue tele sono piene di colore con cascate materiche e tanta luminosità. Colore e luce quindi sono il binomio, i mezzi per esprimere da crica sessanta anni la gioia o il dolore della nostra esistenza.
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Lotto 183 Mastronunzio, Antonio (Benevento 1956) - Senza titolo, 20th century 40x30 cm Dipinto a olio su tela Opera sprovvista di cornice.
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Lotto 184 Purificato, Domenico (Fondi 1915-Roma 1984) - Coppia di uomo e donna, 20th century 77x57 cm Litografia Firmata "Purificato" 95/195
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Lotto 185 Nona, Angelo (Favara 1937-Catania 1975) - Donna, 20th century Cm 100x51, in cornice cm 122x75 Olio su tela Dipinto ad olio su masonite, firmato al centro in basso Angelo Nona.
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Lotto 186 Benvenuti, Riccardo (Lucca 1939-Toscana 2018) - Volto di giovane donna , 1978 50x35 cm, in cornice 76x60 cm Dipinto ad olio su tela Firmato in basso al centro e sul retro.
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Lotto 187 Ami, Elsius (Svezia XX secolo) - Immobility and ner perspectives, 20th century Cm 70x100 Collage digitale su alluminio Esemplare 2/7. Pubblicati nel catalogo Ami Elsius a cura di G.Palumbo.
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Lotto 188 Virlinzi, Sandra (Catania 1973) - Senza titolo, 2006 18x25 cm Dipinto a olio su tavola Opera sprovvista di cornice e pubblicata nel catalogo della mostra tenutasi presso la Galleria Orizzonti di Catania a cura di Francesco Gallo Mazzeo.
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Lotto 189 Di Carlo, Vittorio Maria (Gargano 1939-Gargano 2015) - Donne (informale) 70x70 cm, in cornice 92x92 cm Dipinto ad olio su tela Firmato in basso a destra.
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Lotto 190 Magharbech, Nahid - Senza titolo 40x30 cm Dipinto a olio su tela Opera sprovvista di cornice
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Lotto 191 Manera, Enrico (Torino 1973) - Volto di giovane, 1993 Cm 70x65, in cornice cm 87x85 Litografia ritoccata a mano Firmato in basso a destra Manera e datata ’93. Questo lotto è soggetto a diritto di seguito
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Lotto 192 Lopez Garcia, Ezequiel (Cadice 1940) - Una flora para la novia, 1998 35x27 cm Dipinto a olio su tavola Autentica su fotografia. Firmato in alto a sinistra.