Asta di Antiquariato, pittura del sec.XIX
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Lotto 0241 Madonna con Bambino tra Angeli e Santi grande terracotta con cornice in legno ebanizzato Emilia sec.XVII (rotture e mancanze)
cm. 66x83 -
Lotto 0242 Scuola italiana sec.XVII 'San Gerolamo' olio
cm. 60x76 -
Lotto 0243 Cristo in legno intagliato sec.XVIII
cm. 32x36 -
Lotto 0244 Sant'Antonio e il Bambino terracotta policroma Emilia sec.XVIII
h.cm.58 -
Lotto 0245 Scuola veneta sec.XVII 'Argo e la sacerdotessa' olio
cm. 35x51 -
Lotto 0246 Coppia di gueridons con inginocchiatoio in legno intagliato laccato e dorato Roma I metà sec.XVII
cm. 44x45 h. 80 -
Lotto 0247 CERQUOZZI MICHELANGELO (1602-1660)
'Paesaggio con figure' olio
cm. 114x44 5 -
Lotto 0248 Grande piantana Luigi XVI in legno intagliato e argentato a mecca Italia Meridionale II metà sec.XVIII
h.cm.172 -
Lotto 0249 Scuola romana sec.XVIII 'Paesaggi marini animati con rovine e personaggi' coppia di tempere di forma ovale bellissime cornici coeve in legno finemente intagliato e dorato
cm. 12 5x16 -
Lotto 0250 Console Luigi XVI con specchiera in legno finemente intagliato dorato e laccato a fondo azzurro Genova II metà sec.XVIII
console cm. 104x53 h. 87 h.tot.cm.310 -
Lotto 0251 Scuola italiana sec.XVII 'Ecce home' olio su tavola
cm. 25x35 nel retro antica attribuzione al Sodoma -
Lotto 0252 Scuola toscana sec.XVII 'Deposizione' olio cornice in legno dorato coeva
cm. 84x104 -
Lotto 0253 Scuola veneta sec. XVII 'Le nozze di Cana' olio
cm. 170x162 -
Lotto 0254 Tavolo da centro in legno finemente intagliato laccato e dorato piano in marmo Spagna sec.XVIII
cm. 112x72 h. 82 -
Lotto 0255 Scuola veneta sec.XVIII (L.Tiepolo) 'Giovane suonatore di flauto' olio cornice coeva in legno dorato
cm. 45x57 -
Lotto 0256 Divano Luigi XV in legno intagliato e dorato Venezia sec.XVIII
cm. 205x62 h. 96 -
Lotto 0257 CARLO MAGINI (1720-1806)
'Composizioni di frutta verdura e oggetti su di un tavolo' coppia di olii cornici coeve in legno dorato
cm. 170x74 -
Lotto 0258 Scuola genovese sec.XVII 'Putti' olio
cm. 45x30 -
Lotto 0259 Doppiocorpo Luigi XIV lastronato in legno santo e filettato tre cassetti movimentati sul fronte con ribalta alzata a doppio sportello con specchi Veneto I metà sec.XVIII
cm. 105x60 h. 209 -
Lotto 0260 Scuola di Fontainebleau sec.XVII 'Bacco Venere e Cupido' olio
cm. 135x176 -
Lotto 0261 BONAZZA GIOVANNI (1654-1736)
Coppia di tavoli parietali
Legno di bosso
1690 ca.
I due tavoli insieme a un terzo di analoga fattura (fig. 1) facevano parte della
collezione di arredi dei conti Demidoff e apparvero all'asta della Villa di
Pratolino nei pressi di Firenze tenutasi nel 1969. Nell'occasione i tre tavoli
parietali in legno di bosso furono presentati quali opere di Andrea Brustolon
attribuzione subito giustamente rigettata da Alvar Gonzalez-Palacios (1969 p.
115). Lo studioso pur non ravvisando in questi lavori la mano del grande
maestro riteneva tuttavia appartenessero senz'altro al suo ambito se non
proprio alla sua bottega cadendo in questo caso in errore complice la
congiuntura storiografica che ha assunto per moltissimo tempo il nome di
Andrea Brustolon quale unico riferimento dell'ebanisteria veneziana del
periodo barocco.
Da diversi anni la critica ha ridefinito i contorni 'di un panorama artistico ricco
e persino affollato almeno a leggere l'elenco dei numerosi affiliati alla fraglia
degli intagliatori veneziani dei primi anni del Settecento' (De Grassi 2013 p.
194) e messo in luce alcune figure di primo piano operanti nel campo
dell'intaglio ligneo tra Sei e Settecento. Tra queste Giovanni Bonazza alla cui
ben nota attività di scultore in pietra se ne affianca una meno conosciuta di
scultore in legno: proprio a questo artista veneziano spettano i tre tavoli parietali
provenienti dalla villa dei Demidoff a Pratolino come dimostra l'analisi
stilistica e il confronto con altri lavori del maestro.
I tavoli Demidoff ' di cui lo stesso Gonzalez-Palacios (1969 p. 115; 1986 p.
357) ha messo in evidenza la notevole qualità dell'intaglio delle figure che di
fatto sostituiscono la tradizionale struttura ' rispondono tutti a un medesimo
impianto compositivo: il piano è sorretto agli angoli da quattro vigorose figure
virili a mo' di telamoni poggianti su un alto zoccolo decorato con elementi
fitomorfi; sulle traverse che assumono la foggia di rami con il loro fogliame
sono mollemente adagiati dei nudi muliebri ritratti nel medesimo gesticolare
del braccio sollevato mentre all'incrocio delle stesse traverse siede un drago
con le fauci spalancate; infine una teoria di amorinisdraiati all'altezza del piano
funge da cintura ai tavoli ' presenza che ha fatto pensare a all'adattamento di
figure ornamentali destinate in origine ad altro contesto (Gonzalez-Palacios
1986 p. 357) ' e al centro del lato lungo due serafici putti posti a mezz'aria
reggono una corona di fiori e di frutta.
Caratterizzati da un'esuberanza esornativa tipica dei mobili veneziani di tipo
scultoreo di epoca barocca questi tavoli da muro sembrano ubbidire all'intento
di suscitare una stupita meraviglia e riflettono la vitale fantasia creativa del loro
artefice. Nondimeno è innegabile che un precedente per queste realizzazioni sia
costituito dal tavolo in collezione privata (fig. 2) attribuito a Giacomo Piazzetta
(De Grassi 2013) ' ma anch'esso in passato erroneamente avvicinato a
Brustolon ' dal quale sembrano derivare non solo la tipologia del mobile con
l'utilizzo di veri e propri elementi scultorei in sostituzione di montanti e altre
parti strutturali ma anche l'impianto iconografico delle figure femminili distese
sulle traverse incrociate atteggiate imitando le stesse posture e la medesima
gestualità della quale sfugge peraltro l'esatto significato.
Sebbene non siano ad oggi noti altri lavori analoghi di Giovanni Bonazza '
circostanza che fa dei tavoli Demidoff preziosa e unica testimonianza di una
insospettata presenza del celebre artista veneziano nel campo dell'intaglio per
mobilia ' si è già fatto cenno a come egli accanto alla scultura in pietra
praticasse la scultura in legno: un'attività verosimilmente assai più ampia