ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO
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Lotto 217 ARTISTA FRANCESE, FINE XVIII SECOLO
Large arcadian landscape with shepherd family and flock
Olio su tela, cm. 155x131,5. Con cornice -
Lotto 218 ARTISTA VENEZIANO, XVIII SECOLO
Ritratto di fanciullo con berretto rosso
Olio su tela, cm. 61x46,5 -
Lotto 219 SCUOLA FRANCESE, PRIMA METÀ DEL XVIII SECOLO
Flora, o allegoria della Primavera
Olio su tela, cm. 130,5x97,5 -
Lotto 220 BOTTEGA DI FRANCESCO MANCINI (Camerano, 1625 - Roma, 1713)
Venere punisce Amore
Olio su tela, cm. 134x99. Con cornice
Il dipinto costituisce una replica fedele di alta qualità, uscita con ogni probabilità dalla bottega dello stesso pittore, di uno dei capolavori di Francesco Mancini, oggi conservato nella prima sala di rappresentanza del Quirinale. -
Lotto 221 BARTOLOMEO SPADINO (Roma, 1696 - 1738), ATTRIBUITO
Natura morta di uva, fichi, pesche e un cocomero
Olio su tela, cm. 49x65. Con cornice -
Lotto 222 JEAN-BAPTISTE MONNOIER (Lille, 1636 - Londra, 1699)
Bouquet di fiori in un vaso metallico
Olio su tela, cm. 68x53. Con cornice -
Lotto 223 SCUOLA VENEZIANA, XVIII SECOLO
a) Rebecca al pozzo - b) La guarigione del padre di San Publio da parte di San Paolo. Coppia di dipinti sotto vetro
Olio su vetro, cm. 33x28. Con cornici -
Lotto 224 CHARLES FRANCOIS LECROIX DE MARSEILLE (Marsiglia, 1700 - Berlino, 1779/1782), ATTRIBUITO
Veduta di porto mediterraneo con marinai e imbarcazioni
Olio su tavola, cm. 31x45. Con cornice
Il dipinto è accompagnato da un'expertise del Prof. Alessandro Marabottini.
Seguace e forse allievo di Joseph Vernet, Charles Francoise Lecroix de Marseille fu tra i massimi pittori europei del Settecento di marine e vedute di porti. Ritroviamo in questa tela le tipiche luci dorate, la ricerca di effetti atmosferici vespertini, il gusto della notazione aneddotica che caratterizzano la sua visione lirica della natura.
PROVENIENZA:
collezione privata, Campania -
Lotto 225 PIETRO FABRIS (attivo a Napoli fra il 1756 e il 1792)
Interno domestico con concertino
Olio su tela, cm. 48x37. Con cornice -
Lotto 226 GIUSEPPE ZAIS (Forno di Canale, 1709 – Treviso 1781)
Paesaggio arcadico con corso d'acqua, ponte e figure
Olio su tela, cm. 56,5x78,5. Con cornice
Questa notevole tela costituisce una significativa aggiunta al corpus di Giuseppe Zais, come già ebbe a rilevare il Prof. Ugo Ruggeri. Tra i maggiori esponenti della pittura rococò, Zais si specializzò in capricci, vedute, battaglie, ma soprattutto paesaggi. Rispetto a Zuccarelli l’interpretazione del paesaggio risulta in Zais più aderente al vero e meno conforme al gusto arcadico. In questo bello scorcio paesaggistico, liberamente ispirato alla natura dell'entroterra veneto, un cielo limpido si congiunge sulla linea dell'orizzonte con le azzurre catene montuose sullo sfondo, ad accentuare la prospettiva in profondità. In secondo piano spiccano un ponte e una torre circolare, mentre una famiglia di pastori occupa in primo piano il centro della scena. -
Lotto 227 ARTISTA FRANCESE, FINE DEL XVIII SECOLO
Venere, Marte e la fucina di Vulcano
Olio su tela, cm. 101x126. Con cornice -
Lotto 228 PITTORE OLANDESE ITALIANIZZANTE, TERZO QUARTO DEL XVII SECOLO (FREDERICK DE MOUCHERON?)
Paesaggio boschivo con ponte, viandanti e pescatori
Olio su tela, cm. 104x92,5. Con cornice
Questa scena boschiva con ponte e cavalieri, di respiro autenticamente monumentale, è un prodotto rappresentativo di quella congiuntura della pittura di paesaggio europea di pieno Seicento che vide il fertile incontro di pittori dei Paesi Bassi con la più classica e solare tradizione paesaggistica italiana. Protagonisti di tale felice contaminazione furono, tra gli altri, Jan Both, Jan Asselyn, Nicolaes Berchem, Karel Dujardin e Fredrick de Moucheron. Proprio con le opere di quest'ultimo (Emden, 1633 - Amsterdam, 1686) la nostra tela trova significative tangenze: si pensi alla serie di tre Paesaggi italiani della Staatliche Gemaldegalerie di Kassel, o al Paesaggio con scena di caccia del Musée des Beaux Arts di Bruxelles.
BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO: L. Salerno, Pittori di paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1976, v. II, pp. 760-767.