ASTA 98 - DIPINTI, DISEGNI E SCULTURE DAL XIV AL XIX SECOLO
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Lotto 157 PITTORE NORDICO ATTIVO A ROMA, SECONDA METÀ XVII SECOLO
Paesaggio con bagnanti, corso d'acqua e rovine monumentali
Olio su tela, cm. 65x84. Con cornice -
Lotto 158 EGBERT VAN DER POEL (Delft, 1621 – Rotterdam, 1664) ATTRIBUITO
Il grande icendio della città di Delft
Olio su tavola, cm. 59,5x92. Con cornice
Il dipinto raffigura un episodio celebre della storia olandese del Seicento: il grandioso incendio che distrusse gran parte della città di Delft nel 1654 a seguito dell'esplosione di un magazzino di polvere da sparo. La circostanza costò la vita a centinaia di persone, esercitando uno straordinario impatto sull'immaginario collettivo olandese, e fu raffigurato un gran numero di volte dagli artisti contemporanei. Spiccano in particolare le versioni che ne diede Egbert Van Der Poel, pittore nativo della stessa Delft, che rappresentò l'episodio secondo vari punti di vista, restituendo la spettacolare drammaticità dell'evento di cui seppe sfruttare le eccezionali potenzialità luministiche e pittoriche. -
Lotto 159 PIETER HUYS (Belgio, circa 1519 - 1581 ), ATTRIBUITO
Sant'Antonio Abate e San Paolo di Tebe
Olio su tavola, cm. 70,50x55,5. Con cornice
In questa raffinata e articolata tavola è rappresentato un episodio narrato per la prima volta nella Vita “Sancti Pauli primi eremitae”, scritta da San Girolamo nel IV secolo, e resa popolare nel periodo medievale dalla Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze: l’incontro tra San Paolo di Tebe e Sant’Antonio Abate. I due anacoreti si incontrarono verso la fine della vita di Paolo nel deserto della Tebaide. Qui Antonio assistette Paolo fino alla morte e lo seppellì grazie all’aiuto di due leoni che scavarono la fossa del santo. Nel nostro dipinto i due Padri della Chiesa conversano, attorniati sia dai loro attributi, come il maialino e il corvo con il tozzo di pane nel becco, sia dai loro demoni. Entrambi sono ben caratterizzati anche dagli abiti: possiamo notare, infatti, come San Paolo abbia una tunica di foglie di palma intrecciate come da tradizione. In secondo piano sulla sinistra troviamo l’episodio successivo all’incontro, ovvero la sepoltura di Paolo, alla presenza anche del leone. La tavola è stata attribuita a Pieter Huys, maestro fiammingo allievo di Hieronymus Bosch, per una spiccata affinità stilistica con i lavori certi di questo pittore e per l’impianto della composizione: l’affollamento dello spazio dovuto ai demoni che accompagnano e tormentano i due santi, come pure le ambientazioni, il gusto per il dettaglio e la resa pittorica.
PROVENIENZA:
collezione privata, Torino -
Lotto 160 ARTISTA TEDESCO, FINE XVI SECOLO
Salita di Cristo al Calvario
Olio su tavola, cm. 104x61 -
Lotto 161 SCUOLA ROMANA, XVII SECOLO
Studio di testa barbuta
Olio su tela, cm. 47x38. Con cornice -
Lotto 162 GIOVANNI MARTINELLI (Montevarchi, 1600 - Firenze, 1659), ATTRIBUITO
Santa Lucia con i simboli del suo martirio
Olio su tela, cm. 88x73,5. Con cornice
Questa notevole tela si presenta come una significativa aggiunta al corpus di Giovanni Martinelli, la cui posizione originale e di assoluto riguardo nella pittura toscana della prima metà del Seicento è stata ormai chiaramente messa a fuoco dagli studi degli ultimi decenni. In questa intensa rappresentazione di Santa Lucia, bene identificabile grazie all'attributo degli occhi su un'alzatina e del ramo di palma nella sua mano destra, viene colta in un atteggiamento di stupore e quasi di smarrrimento, concentrata su un punto esterno alla scena e inaccessibile allo spettatore, come in risposta a un improvvisa e inattesa convocazione divina conseguente al suo sacrificio. L'immagine si colloca degnamente all'interno della serie di giovani donne così ricorrente nel corpus di Martinelli, apparentandosi alla Vanitas in collezione privata fiorentina, alla Sant'Agata nel San Pietro che risana la santa nella collezione della Caripit di Pistoia, alla Sant'Agnese in collezione Luzzetti a Firenze e alla Santa Margherita di Antiochia nella Galleria Silvano Lodi & Due di Milano.
BIBLIOGRAFIA DI CONFRONTO: Giovanni Martinelli da Montevarchi pittore in FIrenze, a cura di L. Canonici, Firenze 2011; Giovanni Martinelli pittore di Montevarchi. Maestro del Seicento fiorentino, cat. della mostra, a cura di A. Baldinotti, B. Santi, R. Spinelli, Montevarchi, 19 marzo - 19 giugno 2011, Firenze 2011.
PROVENIENZA: Lazio, Collezione privata. -
Lotto 163 ARTISTA LOMBARDO, XVII SECOLO
Natura morta di albicocche su un piatto
Olio su tela, cm. 47,5x59,5. Con cornice -
Lotto 164 GIUSEPPE BONITO (Castellammare di Stabia, 1707 - Napoli, 1789), ATTRIBUITO
Allegoria dell'Inverno
Olio su tela, cm. 77x98. Con conice
La tela può essere collocata all'interno dell'attività matura di Giuseppe Bonito, come suggerisce il confronto con le allegorie eseguite dal pittore come sovrapporta della Reggia di Caserta.
PROVENIENZA:
collezione privata, Campania -
Lotto 165 SCUOLA LOMBARDA, PRIMA METÀ XVII SECOLO
San Paolo
Olio su tela, cm. 791x74. Con cornice -
Lotto 166 SCUOLA TOSCANA, FINE DEL XVI SECOLO
Sacra Famiglia
Olio su tela, cm. 112x79,5. Con cornice
Reca al retro antico cartiglio con iscrizione a penna: "SCUOLA DEL PARMIG[IANINO] / DA CAPPONI MAGGIO 1809(?) / CASTELBARCHI FRAGONESCHI / CASTELBARCO LITTA ALBANI."
PROVENIENZA:
XIX secolo, collezione Castelbarco Litta Albani, MIlano; attuale proprietà, Emilia Romagna. -
Lotto 167 ARTISTA NORD-EUROPEO DI ISPIRAZIONE RAFFAELESCA, XVII SECOLO
Banchetto degli dei
Olio su tela, cm. 86x116. Con cornice
La tela reca al retro un'iscrizione a pennello: "RESTAURÉ EN 1896 / - PREVEL D'ARLAN -" -
Lotto 168 ARTISTA EMILIANO, XVII SECOLO
a) Agar e l'angelo - b) Agar cacciata da Abramo. Coppia di dipinti
Olio su rame, cm. 27x33. Con cornici