ASTA 116 - Rare Armi Antiche ed Armature, Ordini e Militaria
-
Lotto 603 Elegante Batteria a pietra alla fiorentina attribuita a Pier Francesco Negroni, datazione: 1800 circa provenienza: Bologna, Cartella piatta con codetta ribassata e recante una bellissima incisione a drago. Il cane a collo di cigno con incisioni a grottesche e testa coronata. Il centro della piastra con effige di un guerriero armato, una testa di cinghiale e un trofeo con frecce e corno da caccia. Scodellino faccettato e inciso. Il collo della martellina con incisioni e trafori a fiorami. Copertura della vite del cane e della martellina con borchietta recante ritratto di dama in rilievo. L'interno siglato 'PFN Brento J813' (data o numero di inventario?). Per Pier Francesco Negroni, della celebre famiglia di armaioli di Brento, vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani' di Barbiroli, pag. 393. Ultimo esponente della stirpe, le sue opere conosciute sono datate 1818 e 1821, usava firmarsi con le iniziali.Cfr: per foggia e decorazioni un esemplare al Museo Stibbert attribuito però probabilmente a Giovan Angelo Negroni, e datato 1809, foto 561 ('Il Museo Stibbert a Firenze' di Boccia), n. catalogo: 726. lunghezza plate 15,4 cm.
-
Lotto 604 Batteria a pietra alla fiorentina firmata Acqua Fresca, datazione: secondo quarto del XVIII Sec. provenienza: Area Tosco-Emiliana, A cartella piatta a bordi obliqui e con piccola coda; firmata in corsivo 'Acqua Fresca', con personaggio che legge un libro, leprotto e piccole incisioni floreali, il cane inciso e con grande vite incisa a fiore; martellina con riccioli intagliati, copriscodellino scorrevole; piccole incisioni e intagli all'interno. lunghezza 15.2 cm.
-
Lotto 605 Rara e interessante batteria arcaica a cane rovescio, datazione: primo quarto del XVII Sec. provenienza: Italia del Nord, Cartella piatta con bordi leggermente cuspidati e scantonati, la codetta ornata con piccolo lobo intagliato. La martellina rivolta verso la codetta e munita di molla esterna. Lo scodellino modanato. Cane rovescio sempre a molla esterna, dotato di un semplice meccanismo di ingaggio tramite una leva diretta posta sul retro. La ganascia inferiore mancante. Per una piastra con sistema di molle simili vedi 'Museo Poldi Pezzoli Armeria II', pagg. 662-663 n.828, datato 1620 circa. Vedi anche 'Armi da Fuoco Italiane' di Gaibi, n.195. lunghezza plate 24 cm.
-
Lotto 606 Batteria a pietra alla fiorentina incisa, datazione: Seconda metà del XVII Secolo provenienza: Italia Centro-settentrionale, Cartella di forma lievemente incurvata, e tondeggiante con angoli scantonati, la codetta ribassata e munita di grande fregio a fiorame intagliato e inciso. La superficie con eleganti incisioni a fiorami come anche il collo del cane, che è anche parzialmente traforato. Le ganasce con intagli. Arresto del cane esterno. Il collo della martellina inciso e con placca di rinforzo alla base. Molla della martellina intagliata. lunghezza plate 15,7 cm.
-
Lotto 607 Bella batteria a pietra alla fiorentina de 'Il Negroni' a Brento, datazione: Terzo quarto del XVIII Secolo provenienza: Bologna, Cartella leggermente tondeggiante, ornata a mascheroni grotteschi e volute in rilievo, la vite del cane e della martellina ornate altresì con mascherone sulla testa, il profilo del collo del cane a volto grottesco, il collo della martellina con testa di mostro a tuttotondo. Copriscodellino e fondo dello scodellino anche questi con mascheroni rilevati. Il retro con piccole incisioni e la marcatura 'Brento'. Vista la tipologia, il tema decorativo e la marcatura sul retro certamente un'opera di Francesco Negroni (I) di Brento (Secondo e terzo quarto del XVIII secolo) capostipite dell'omonima stirpe di archibugieri. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani', di B. Barbiroli, pagg. 742-745: Cit. 'Frequentemente si trova all'interno degli acciarini solo la località brento in corsivo [...] Ciò può essere dovuto alla consuetudine di Francesco Negroni di firmare le coppie di pistole [...] disgiuntamente'. lunghezza 10,5 cm.
-
Lotto 608 Batteria a pietra alla fiorentina, datazione: secondo quarto del XVII Sec. provenienza: Brescia, Cartella piatta con bordi inclinati con buona parte della superficie incisa a racemi, al centro una marca profondamente punzonata recante aquila ad ali spiegate che sormonta le iniziali 'GA'. Il cane con collo dritto e base incisa e intagliata a ricci, le ganasce incise allo stesso modo sul lato anteriore, la martellina con collo a balaustro. Vari elementi icisi e sagomati a foglie. Vedi un esemplare assai somigliante in 'Brescian Firearms' di N. Di Carpegna, recante il medesimo marchio, tavola XVII, n. 1. Il marchio è riprodotto a pag. 62 (I, 177) indicato come marchio presente su due armi della prima metà del XVII secolo.Per altri esemplari simili per foggia e decorazioni vedi 'Armi da Fuoco Italiane' di Gaibi, nn. 298- 303, tutti di origine bresciana, datati fra il 1625 circa e il 1640. lunghezza plate 14,8 cm.
-
Lotto 609 Rara batteria a pietra alla fiorentina, datazione: 1625 circa provenienza: Italia del Nord, Cartella piatta a bordi cuspidati, con codetta recante bottoncino sagomato a bocciolo, il cane con stretta base recante intagli a lobi, poi con nodo modanato e collo incurvato che parte da fiorami in rilievo, le ganasce con incisioni floreali. Scodellino con copriscodellino scorrevole. La martellina con collo snello, a balaustro e incurvato. Il retro con la piastra recante marchio 'G B ... P' (forse una lettera non leggibile), entro un cuore. Interessante e rara forma arcaica. lunghezza plate 25,5 cm.
-
Lotto 610 Bellissima batteria a pietra alla fiorentina de 'Il Negroni' a Casalecchio, datazione: 1794 provenienza: Bologna, Cartella leggermente tondeggiante e di forma incurvata finemente decorata a maschere grottesche in rilievo e serpenti, il cane sempre lavorato in rilievo e con vari elementi a traforo a mascheroni e teste di serpente. Intagliati e incisi anche la ganascia superiore e il retro del cane. Il fondo dello scodellino tutto intagliato. Il copriscodellino e parte della meccanica posteriore mancanti. La martellina finemente scolpita e traforata en suite, il collo lavorato a protome grottesca. Anche le teste delle viti a mascherone. Il retro con firma e data: 'IL NEGRONI . CASALECCHIO 1794'. Le parti rimanenti della meccanica incise a foglie e a testa di drago. Elegante opera, di altissima qualità, realizzata su ordine di questo esponente della stirpe dei Negroni, famiglia di archibugiari di Brento, nel bolognese.Francesco Negroni di Casalecchio (II) azzaliniere e archibugiaro, ultimo decennio del XVIII e primo quarto del XIX secolo. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani', di B. Barbiroli, pag. 392 e pagg. 742-745.Vedi due esemplari simili per qualità e decorazione in 'Armi da Fuoco Italiane' di Gaibi, nr. 577 e 578 (il primo con firma Il Negroni, conservato al Museo di Palazzo Venezia). lunghezza plate 15,1 cm.
-
Lotto 611 Elegante e rarissima batteria a pietra alla fiorentina a due cani, datazione: 1630 - 1640 circa provenienza: Brescia, Cartella piatta di tipo arcaico, con bordi scantonati. La codetta intagliata in bassorilievo a testa di mostro, l'estremità anteriore incisa e intagliata a riprendere il disegno della codetta. Tutto il margine inferiore della piastra percorso da una spessa cornice incisa a foglie e volute su fondo a trattini. Al centro la sigla 'G B' (forse una seconda G in corsivo non chiaramente leggibile) entro un ovale circondato da fregi a volute. I due cani a collo dritto, recanti base sagomata e incisa a pesce e ganasce intagliate e incise a volute e foglie sul lato anteriore. Gli arresti dei cani esterni, avvitati sulla piastra a fianco degli scodellini e incisi a foglie su fondo a rete. Gli scodellini modanati, completi entrambi del proprio copriscodellino scorrevole. Le due martelline unite in un unico collo biforcuto e con molla esterna. Copriscodellini scorrevoli con incisioni a foglie. Sicuramente un pezzo di grande rarità e dalle affascinanti soluzioni meccaniche. Cfr: una batteria assai somigliante per foggia, incisione a cornice, arresto e forma del cane, ma a cane singolo, montata su una pistola datata al 1640 circa in 'Armi da Fuoco Italiane' di Gaibi, n. 300-301. Altri esemplari simili sullo stesso volume, tutti con cane di foggia arcaica come il nostro, presentati dal num. 298 al 304 come bresciani e datati fra il 1625 e il 1640. lunghezza plate 22,4 cm.
-
Lotto 612 Batteria a pietra alla romana con resti di firma, datazione: XVIII Secolo provenienza: Italia centrale, Cartella leggermente tondeggiante con racemi in rilievo. La base del cane recante un busto. Anche il cane con racemi in rilievo. Mancanze alla meccanica e corrosioni. Resti di firma 'GIO...' (il resto non leggibile). lunghezza plate 15,3 cm.
-
Lotto 613 Batteria a pietra alla romana, datazione: fine del XVIII Sec. provenienza: Italia centrale, Cartella leggermente tondeggiante. Qualche intaccatura. Cane con collo a balaustro, molla con scanalature, scodellino e tenuta stagna con parascintille e modanature al bordo inferiore. lunghezza plate 11,3 cm.
-
Lotto 614 Batteria a pietra alla romana con mascherone, datazione: provenienza: Italia centrale, Cartella con piccola coda, la parte posteriore intagliata con un mascherone in bassorilievo. Cane e scodellino con incisioni floreali, martellina con grande mascherone in rilievo. All'interno resti di firma 'Mich.... e data '1819'. lunghezza 14 cm.
-
Lotto 615 Batteria a pietra alla romana di Giacomo Venanzi, datazione: 1800 circa provenienza: Italia centrale, Cartella piatta incisa con un volto e a motivi floreali, cane decorato a fiorame, scodellino modanato. Intaccature. All'interno della cartella la firma 'Giacomo Venanzi'. lunghezza plate 15 cm.
-
Lotto 616 Piccola batteria a pietra alla romana di Giovan Pietro Pistelli, datazione: Prima metà del XVIII Secolo provenienza: Marche, Cartella piatta ornata in bassorilievo con mascherone alla codetta e a racemi su fondo a trattini. Il collo del cane scolpito ad amorino intento a reggere la ganascia inferiore (quella superiore e la vite del morsetto mancanti). Alla base del cane un altro mascherone in rilievo. Gli altri elementi con decorazioni floreali. Intaccature. Il retro della cartella recante la firma 'IO / PIETRO / PISTELLI'. Giovan Pietro Pistelli, di Monte San Vito (Ancona) usava firmarsi 'IO PIETRO PISTELLI'. Vedi Barbiroli ('Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani'), pag. 434. lunghezza plate 10 cm.
-
Lotto 617 Batteria a pietra alla romana, datazione: XVIII Secolo provenienza: Italia centrale, Cartella piatta con bordo inclinato recante resti di incisioni floreali. Il cane con intagli a foglie alla base del collo, il mollone con varie modanature e incisioni a foglie all'estremità. Il retro con marcatura 'G:M:V:'. lunghezza plate 18 cm.
-
Lotto 618 Batteria a pietra alla romana, datazione: XVIII Secolo provenienza: Celalba, Cartella piatta con margini e codetta ribassati, la codetta anche con figura grottesca incisa. Il cane con varie incisioni a foglie, come anche lo scodellino e il dorso della martellina. Sul retro la marcatura 'CELALBA'. Celalba è una frazione del Comune di San Giustino (PG), fu sede per circa quattrocento anni della Repubblica di Cospaia, un piccolissimo stato cuscinetto fra le terre dei Medici e quelle del Papato. Ebbe una fiorente produzione di tabacco e altrettanto fiorenti produzione e commercio di armi da fuoco. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani' di Bruno Barbirolo, pagg. 583-584. lunghezza plate 13,8 cm.
-
Lotto 619 Batteria a pietra alla romana con firme, datazione: XVIII Secolo provenienza: Italia centrale, Cartella leggermente tondeggiante con margine a lista ribassata, figura grottesca in rilievo alla codetta e firma 'G.M. BUAZOLO'. Il cane con base intagliata a foglie, collo a balaustro e racemi in rilievo. Il retro con firma 'F. ROSSI F.' lunghezza plate 14,7 cm.
-
Lotto 620 Piccola batteria a pietra alla micheletta, datazione: 1800 circa provenienza: Italia o Spagna, Cartella piatta a bordi obliqui e sottile margine a lista ribassata, la codetta con incisione a volute, tutto il bordo con cornicetta. Al centro la sigla 'MC' coronata ed entro un ellissi con cornice raggiata. Briglia del cane con incisioni sottili e cornicette, il cane lavorato en suite. Scodellino a tenuta stagna. Cornicette e piccole incisioni anche alla martellina. lunghezza 10,2 cm.
-
Lotto 621 Batteria a pietra alla romana, datazione: XVIII Secolo provenienza: Marche, Cartella piatta con margine a lista ribassata, codetta con intaglio a fiorame, il coprivite del cane intagliato a rosetta. Il cane scolpito a effigiare un putto alato intento a reggere il morsetto con le mani. Anche la martellina con decori in rilievo. lunghezza plate 13,7 cm.
-
Lotto 622 Batteria a pietra alla romana con mascheroni, datazione: XVIII Secolo provenienza: Celalba, Cartella piatta a bordi scantonati, la codetta con bel mascherone in rilievo, cane a balaustro cartella con resti di incisioni a racemi e la marcatura 'CELALBA' nel bordo inferiore, scodellino modanato, copriscodellino con mascherone en suite. Celalba è una frazione del Comune di San Giustino (PG), fu sede per circa quattrocento anni della Repubblica di Cospaia, un piccolissimo stato cuscinetto fra le terre dei Medici e quelle del Papato. Ebbe una fiorente produzione di tabacco e altrettanto fiorenti produzione e commercio di armi da fuoco. Vedi 'Repertorio Storico degli Archibugiari Italiani' di Bruno Barbiroli, pagg. 583-584. lunghezza plate 14,3 cm.
-
Lotto 623 Batteria a pietra alla romana, datazione: XVIII Secolo provenienza: Marche, Con cartella leggermente tondeggiante recante figura grottesca in rilievo alla codetta. Il coprivite del cane a mascherone. Il collo del cane scolpito a putto alato che sorregge il morsetto. Il mollone con vari intagli al bordo, lo scodellino inciso a racemi e motivi architettonici, la martellina con foglie in rilievo. Intaccature. Il retro siglato 'FC'. lunghezza plate 14,2 cm.
-
Lotto 624 Rara e interessante batteria arcaica a pietra alla romana attribuita a Raffaele Verdiani, datazione: 1610 provenienza: Firenze, Cartella piatta liscia, cuspidata verso il basso. Il cane con vite munita di testa a croce, il collo a balaustro. La molla doppia, prolungata sino allo scodellino, di tipica forma incurvata all'estremità posteriore e con piccoli intagli. Anche la vite della martellina a croce. Sul retro la sigla e la data 'R.V.F: 1610'. Affascinante batteria con data molto antica. La sigla all'interno della cartella è attribuibile molto probabilmente a Raffaele (Rafello) Verdiani di Firenze, archibugiaro della prima metà del XVII Secolo. CFR: vedi una batteria 'a settore' di sua invenzione conservata alla Torre di Londra, e firmata 'RAF. VERD. F. 1619'. L'incisione delle lettere e della data è del tutto somigliante alla nostra. Vedi 'Armi da Fuoco Italiane' di A. Gaibi, n. 147. lunghezza plate 18,6 cm.
-
Lotto 625 Bella batteria a pietra alla romana con mascheroni, datazione: XVIII Secolo provenienza: Italia centrale, Cartella piatta a bordi scantonati con volto grottesco baffuto finemente intagliato alla codetta, al centro della piastra incisioni a racemi su fondo a trattini. Il cane con collo a balaustro, dotato di perno con copertura ornata con intaglio a rosetta e con incisioni anche sulle ganasce. Qualche piccola intaccatura. Il dorso della martellina con bel mascherone. Lo scodellino con incisioni a racemi e cornici modanate, la molla lavorata en suite. lunghezza plate 14,2 cm.
-
Lotto 626 Grande batteria a pietra alla romana, datazione: XVIII Secolo provenienza: Italia centrale, Pesante struttura in ferro con cartella piatta, cane lavorato a balaustro con piccoli intagli e lobature, scodellino modanato, mollone con segmento intagliato a fingere il tortiglione. Rara in dimensioni così grandi. lunghezza plate 22,6