ASTA 116 - Rare Armi Antiche ed Armature, Ordini e Militaria
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Lotto 423 Bellissimo e unico pugnale rinascimentale, datazione: 1570 circa provenienza: Francia, Robusta lama dritta costolata in mezzeria, di sezione a losanga. Il tallone di sezione rettangolare e di forma appuntita al centro, recante resti di doratura e brunitura, munito sul lato di quarta di un punzone a forma di volatile stilizzato. Elegante fornimento in bronzo dorato, parzialmente abraso. Massello a parallelepipedo (venato su un lato) con cornici ai bordi e un volto di Pan in bassorilievo su entrambi i lati, bracci dell'elso incurvati verso la lama (uno incrinato e leggermente piegato), decorati a motivi floreali e con mascheroni d'animali alle estremità, anche questi su entrambi i lati. Anello di parata intagliato a foglie e volute che sorreggono un volto muliebre in rilievo al centro. Pomo quadrilobato, lavorato in due metà congiunte al centro, sormontato dal busto di una dama bifronte che costituisce il bottone; il lobo anteriore e quello posteriore intagliati a testa di leone, i due laterali bulbiformi e arricchiti da ghirlande, sempre in rilievo. L'impugnatura recante una figura muliebre nuda, in rilievo, che sorregge un vaso di fiori, cinta da fasce e circondata da elementi architettonici e fiori. Fodero in legno, rivestito di velluto (completamente liso) con stupendi fornimenti in bronzo dorato. Cappa recante una scena nella quale un gruppo di personaggi è intento ad adorare un idolo (una sorta di figura demoniaca scimmiesca) posto su di una colonna: al centro e a destra tre dame in vesti d'epoca classica, di cui una inginocchiata, a sinistra due personaggi maschili, uno con elmo, l'altro con lunga barba e cappello conico, sotto a tutti i personaggi un leone accovacciato, il fondo della cappa con un grande mascherone. La parte alta della cappa recante un'anellatura bombata munita al centro di un mascherone circondato da fiori e frutti. Nella parte superiore del fodero un'imboccatura aggiuntiva a doppio scasso, all’interno di questa un coltello ed un punteruolo dotati di impugnatura lignea con cappellotto in ottone dorato decorato con mascheroni in rilievo. Il lungo puntale decorato con bellissima effige di Ermes, messaggero degli Dei, sormontato da una ghirlanda; in basso un mascherone, fiori e un'effige che riprende l'idolo adorato sulla cappa. L'estremità inferiore lavorata similmente al pomo ma di dimensioni ridotte e con volti maschili. Il retro della cappa inciso a rombi, con una grande croce e dotato di un passante, il bordo festonato e inciso a foglie. Il retro del puntale lavorato a motivi floreali. Questo stupendo pugnale reca sicuramente molti dettagli riscontrabili su lavori di Hans Holbein il Vecchio (Augsburg, 1460 – Issenheim, 1524). Cfr: vedi una serie di daghe svizzere nella Wallace Collection, illustrate in 'European Arms and Armour - Volume II Arms', tavola 137, che presentano vari somiglianze al nostro, quali il pomo della daga A 768, i puntali dell'esemplare A 769 e A 770 ed il disegno della cappa dell' A 768 (che sul nostro pugnale si trova sul lato posteriore). Il punzone sulla lama è molto simile ai marchi del n. A 768, e ricorda vagamente anche quelli dell' A 769 e A 770. Vedi anche il coltello ed il punteruolo, molto somiglianti, nella daga conservata nel Victoria and Albert Museum di Londra, la quale rassomiglia alla nostra anche nel puntale e nella decorazione incisa alla cappa. Anche il soggetto degli elementi decorativi di questo pugnale è di estremo interesse, in quanto il tema che viene suggerito è di tipo non soltanto pagano, ma esoterico: L’immagine principale difatti, ovvero la scena presente sulla cappa, è un esplicito rimando esoterico, nella quale l’idolo adorato sulla colonna è probabilmente Lucifero stesso, effigiato all’interno di un edificio, in una nicchia sotto ad un baldacchino (Lucifero, portatore di Luce, non ha necessità della luce del sole, poiché è luce egli stesso), raffigurato con fattezze mostruose nell’atto di spalancare le braccia reggendo uno scettro e (forse) una cornucopia. Alla sua destra è adorato da dame a sinistra da un uomo barbuto nell’atto di giurare, e da uno cinto da elmo che indica (o scaglia) a terra una fiaccola (o una bilancia). Il pomo con il bottone a figura muliebre bifronte può richiamare il mito di Giano, che vede il futuro e il passato. Le figure nude sull’impugnatura possono essere anche interpretate come vittime sacrificali legate da cinghie ad un altare. Il retro della cappa reca l’effige di un grande crocifisso, ma questo ha bracci incisi di modo che ogni elemento abbia sia un lato chiaro che uno scuro, inoltre il fogliame alla base della stessa può essere anche interpretato come fiamme. La raffigurazione di Ermes, messaggero degli dei ma anche dio della scrittura e della Magia. Il massello reca teste di Pan, ovviamente assimilate anche all’iconografia del Diavolo. Una daga straordinaria che merita uno studio adeguato delle sue uniche caratteristiche. Restauri museali. lunghezza 38,2 cm.
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Lotto 424 Navaja, datazione: Fine del XIX Secolo provenienza: Spagna, Lunga lama a un filo riccamente incisa e dipinta parzialmente di rosso, lungo il dorso iscrizione su un lato.Impugnatura in legno con intarsi in ottone inciso. Il dorso con lunga molla intagliata e con resti di pittura rossa. lunghezza open 79.5 cm.
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Lotto 425 Inusuale e raro coltello in bronzo dorato, datazione: 1600 circa provenienza: Fiandre, Interessante e rara lama in ferro a un filo e breve controfilo e punta incavata, la base finemente incisa a motivi floreali, il dorso prima piatto, poi triangolare ed in fine con gobba, tutto inciso a fiorame in oro. Bellissima impugnatura, maestosamente eseguita, raffigurante un leone in bronzo con resti di doratura al mercurio. lunghezza 48 cm.
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Lotto 426 Paloscio da caccia, datazione: fine del XVIII Sec. provenienza: Germania, Lama a un filo e controfilo con ampio sguscio centrale e sottile scanalatura dorsale, la prima parte incisa con cervo, cinghiale, segugi e motivi floreali e geometrici; fornimento in ottone con un braccio dell'elso e pomo decorato a teste di aquila. Impugnatura in corno di cervo scolpito a bande. lunghezza 68.5 cm.
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Lotto 427 Bel paloscio da caccia con fornimenti in acciaio intagliato, datazione: XVIII Secolo provenienza: Germania, Larga lama leggermente curva, a un filo e controfilo con sottile scanalatura lungo il dorso, la prima parte incisa con sole, stelle, mezzaluna, braccio con sciabola e segno cabalistico. Fornimento in acciaio con bellissimi intagli floreali, impugnatura in legno scolpito a motivi geometrici e scanalature. Catenina. lunghezza 69.5 cm.
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Lotto 428 Paloscio da caccia con pistola a pietra focaia, datazione: XVIII Sec. provenienza: Germania, Lama dritta a un filo e controfilo con sguscio, incisa con trofeo, cuore, croce e motivi floreali, marcata 'vigilandum', sul lato terzo una pistola a pietra focaia con canna in bronzo a due ordini; impugnatura in legno rivestito di madreperla incisa, tartaruga e con fornimenti in ottone sbalzato a motivi di caccia. lunghezza 72 cm.
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Lotto 429 Raro trofeo decorativo con coltello, datazione: 1900 circa provenienza: Budapest, Il coltello con lama a un filo, probabilmente di una sciabola, recante ampio sguscio e incisioni a racemi e trofei. Il tallone (coperto da un fregio) recante l'iscrizione 'PADHULEK... / BUDAPEST' e 'SOLINGEN EISENHAUER'. L'elso in argento parzialmente dorato riccamente ornato in stile Art Noveau a motivi floreali e volute e con inserti in perle e cabochon in pietra color corniola. Impugnatura in corno di cervo ornata ad intaglio sul lato anteriore con scena cinegetica. Cappellotto con fronde di quercia e cuspide sommitale. Il coltello presentato su una placca riccamente ornata con fregi in argento parzialmente dorato. Munita al centro della sede per inserire la lama attorniata da sculture a tuttotondo di cacciatori con le loro prede, decori a fiorami messi a giorno, pietre color rosso con taglio a goccia e madreperla. In alto un emblema araldico lavorato a smalti, sormontato da corona e retto da leoni rampanti. Il gancio sempre in argento, munito di una grande pietra color verde e riccamente lavorto en suite con gli altri elementi. altezza total circa 40 cm.
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Lotto 430 Spuntone da ufficiale, datazione: XVIII Secolo provenienza: Europa, Lama triangolare a due fili leggermenti convessi, costolata in mezzeria ed incisa con un monogramma 'AB' sotto corona e sopra le lettere 'J H Z S' la base traforata e posata a due resti a 'S', gorbia faccettata e suddiviso da tre anelli. Lunghe bandelle in ferro. Fusto in legno rivestito di velluto marrone e con rivetti in ottone, probabilmente di epoca successiva. altezza 183 cm.
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Lotto 431 Raro spuntone da ufficiale, datazione: XVIII Sec. provenienza: Ducato di Parma e Piacenza, Cuspide a lama leggermente costolata, a due fili, base recante belle incisioni di aquila bicipite coronata e scudo araldico, piccole alette lobate, nodo tondo, gorbia a tronco di cono con margini fortemente rilevati, brevi bandelle (mancanze); asta in legno di sezione ottagonale. altezza 157 cm.
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Lotto 432 Alabarda del Ducato di Parma, datazione: XIX Secolo provenienza: Ducato di Parma e Piacenza, Modello da truppa con cuspide in ferro a quadrello, scure in ottone con giglio in rilievo argentato dentro scudo coronato, innesto in ferro a tronco di cono anellato alla base e al sommo, bandelle schiacciate, asta in legno (più tarda) in parte rivestita di velluto bordeaux con borchiette tonde in ottone e nappe. altezza 231.5 cm.
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Lotto 433 Partigiana incisa, datazione: 1600 circa provenienza: Italia, Lunga cuspide dritta a lama con a fili, nervata al centro, munita di alette. La base finemente incisa a motivi floreali su entrambi i lati. Gorbia troncoconica. Su asta lignea probabilmente più tarda e nappa moderna. lunghezza 268.5 cm.
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Lotto 434 Alabarda, datazione: 1600 circa provenienza: Italia, Testa in ferro con lunga cuspide a sezione di losanga. Scure fortemente incavata, munita di gobbe e di tre grandi sforature, becco angolato verso il basso traforato en suite e con resti di una marca su una faccia. Bandelle e controbandelle di lunghezze differenti. Alcuni ribattini mancanti. Su asta lignea danneggiata (più tarda?). altezza 240 cm.