Palazzo Loschi Zileri dal Verme
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Lotto 241 Eccezionale coppia di sculture Parigi, Manifattura Samson, fine del XIX - inizio del XX secolo Porcellana, metallo dorato e marmo. Marca: quattro “S” incrociate, incise, ad imitazione della marca di Sèvres. Altezza totale cm 52 e cm 50. Conservazione: Marte con la spada e qualche insignificante sbeccatura ricomposte in restauro; Minerva con la testa rincollata, restauro all’altezza del gomito e del pollice destro, , , Leone Pasquale, Napoli, Queste eccezionali figure rappresentano una rarità e probabilmente un caso unico nella storia della scultura in porcellana. Infatti sono state in parte ricoperte con una sottilissima lastra in metallo dorato e lavorato a sbalzo. La base d’appoggio è costituita dalla parte inferiore di una colonna scanalata in marmo per rifarsi all’antichità classica a cui sono ispirate le nostre figure. Raffigurano infatti le divinità romane Minerva e Marte, riprese da biscuit di Sèvres eseguiti verso il 1780, progettate dal direttore della scultura della manifattura Josse-François-Joseph Leriche (1741-1812), che ne assume la direzione dopo la partenza di Falconet per la Russia. Minerva è modellata con i tratti della regina di Francia Maria Antonietta moglie di Luigi XVI. Il re acquista i primi esemplari delle due sculture in biscuit di Sèvres nel dicembre del 1779 all’esposizione di Versailles i cui modelli in gesso sono ancora conservati presso la manifattura
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Lotto 242 Gruppo di servitore con dromedario Veneto, (Este, manifattura Contiero?), XIX secolo Terraglia color crema. Marca: assente. Dimensioni: altezza cm 22,5; cm 22 x 12. Conservazione: scimmietta con vecchi restauri all’altezza della vita e delle braccia; restauri ad alcune dita di una mano del servitore e alla maniglia di una valigia; briglie mancanti; due felature al coperchio di una valigia; insignificanti sbeccature , , Gruppo plastico composto da dromedario con scimmietta sul dorso tra due valigie dal coperchio amovibile, guidato da giovane servitore africano. Il modello di questo gruppo scultoreo in terraglia è stato prodotto ad Este dalla manifattura Franchini. Il nostro è forse più tardo, probabilmente sfornato nella fabbrica Contiero (vedi il modello originario in G.Barioli, Mostra dell’Antica Ceramica di Este, catalogo della mostra 1960, fig.29). Nel 1939 alla storica mostra veneziana di Cà Rezzonico “Maioliche venete del Settecento” è stato esposto un esemplare simile e pubblicato sul relativo catalogo (G.Lorenzetti, Maioliche venete del Settecento, Venezia 1939, fig. 203), cm 21x12,5x23,5
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Lotto 243 Zuppiera Vicenza, Manifattura Vicentini del Giglio, 1780-1800 Terraglia color crema. Marca: assente. Altezza cm 16,3; cm 27,3 x 15,5. Conservazione: presa del coperchio restaurata; insignificanti sbeccature e usure, , Zuppiera con coperchio dalle prese a protomi leonine e fasce fogliate neoclassiche a rilievo. , Una zuppiera identica, che appartiene alla raccolta di Palazzo Madama a Torino, porta una marca impressa col giglio la lettera “W” tipica della manifattura vicentina Vicentini del Giglio di terraglia all’inglese (n.inv. 2587/C), cm 27x15,5x16,5
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Lotto 244 Coppia di cestini Treviso, manifattura Fontebasso, metà del XIX secolo Terraglia color crema. Marca: assente. Dimensioni: altezza cm 12; cm 24 x 16. Conservazione: un pezzo in ottimo stato, una felatura di cottura; l’altro con due archetti al bordo superiore ed i rispettivi listelli restaurati, , Due cestini a forma ellittica dalla parete traforata nello stile all’inglese. Un cestino molto simile opera della fabbrica Fontebasso nel primo quarto del XIX secolo, è conservato ai Musei Civici di Treviso (cfr. Andrea Bellieni, a cura di, Ceramiche Antiche a Treviso. Le Raccolte dei Musei Civici, catalogo della mostra, Treviso 1991, fig. 181, cm 24x16,5x12,5
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Lotto 245 Tre piccole sculture Veneto, probabilmente XIX secolo Terraglia color crema. Marca: assente. Altezza cm 14 circa. Conservazione: insignificanti sbeccature e usure di smalto, , Figure di putti danzanti con festoni fioriti su base a rocaille, altezza cm 14
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Lotto 246 Tre piccole sculture Veneto, XIX o inizio del XX secolo Terraglia color crema. Marca: assente. Altezza cm 15,5; cm 14,5; cm 13. Conservazione: tutte le ali restaurate; un putto con testa e braccia restaurate; un altro rincollato con vecchio restauro all’altezza della caviglia e dell’alberello di sostegno, , Tre figure di putti alati danzanti che giocano con la palla su alta base cilindrica decorata a rilievo con festoni fioriti, altezza cm 15,5
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Lotto 247 Coppia di sculture di leoni Francia (Luneville ?), XIX secolo Terraglia color crema. Marca: assente. Altezza cm 22 circa; cm 18 x 10. Conservazione: mancanze alle basi, a qualche dita e parte della coda di un leone; usure di smalto, , Due figure di leone seduti posti su una sottile base poligonale mistilinea. Lo stile plastico mostra somiglianze con quella dei leoni apotropaici alla base dei busti di re Louis XV e della moglie Maria Leszczyńska modellati a Luneville nel 1745 da Lemoine e conservati al Museo della Ceramica di Sèvres
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Lotto 248 Zuppiera con sottopiatto Nove, Manifattura Barettoni, XX secolo Terraglia. Marca: etichetta cartacea con “Barettoni Ceramiche già Antonibon casa fondata nel 1600 …”; “Italy”. Altezza totale cm 24 circa; diametro sottopiatto cm 35,5. Conservazione: ottima; insignificanti sbeccature, , La zuppiera a sezione ottagonale ed il suo sottopiatto sono dipinti a mano con grappoli di frutta policroma. L’ispirazione è il celeberrimo motivo detto “frutta barocca” utilizzato dall’Antonibon nel Settecento sulle sue maioliche. Sulla nostra zuppiera i frutti sono però disposti simmetricamente
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Lotto 249 Grande zuppiera Vienna, Manifattura Imperiale, 1840 circa Porcellana policroma. Marca: scudo in blu; scudo impresso; numeri impressi “827” sotto il basamento, “838” sotto la zuppiera. Altezza totale cm 38,5; diametro massimo cm 35,5. Conservazione: ottima; minime usure all’oro, , Questa monumentale zuppiera poggia su un basamento circolare sostenuto da piccoli piedi. La decorazione pittorica è composta da profilature in oro, tre corone di foglioline e bacche appaiate in verde e porpora, semis di fiorellini blu con foglioline
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Lotto 250 Un vassoio con due tazze Parigi, Atelier Feuillet, 1817-1834 Porcellana. Marca: “Feuillet rue de la Paix n° 20” in verde. Dimensioni: vassoio cm 31,5 x 31,5; altezza tazza cm 11; diametro piattino cm 14,8. Conservazione: qualche insignificante usura all’oro, , Il vassoio e le due tazze con il loro piattino sono state dipinte in policromia con un mazzolino di fiori fini di grande qualità. I bordi sono profilati da dorature., Tra le più belle decorazioni su porcellana, uscite dalle botteghe parigine in epoca Restaurazione, sono da menzionare proprio quelle della bottega Feuillet
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Lotto 251 Coppia di bassorilievi in biscuit. Bing & Grondahl, Danimarca. XIX secolo Raffigurazione di scene neoclassiche. Marchio B&G Ernet al retro, Diametro cm 24
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Lotto 252 Coppia di rami in corallo rosso Montati su basette di legno tornito a balaustra ed ebanizzato, H. 17,5 cm
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Lotto 253 Alzata in bronzo dorato, cristallo e corallo. XIX secolo H. 23 cm
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Lotto 254 Coppia di potiches in porcellana monocroma color sangue di bue, Cina, Dinastia Qing, XIX secolo altezza cm 22, diametro cm 22
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Lotto 255 Coppia di vasi montati a lampada Olanda, Manifattura di Delft, XVIII secolo (maiolica) Maiolica e metallo dorato. Marca: assente. Altezza totale cm 78 circa; altezza vasi cm 28. Conservazione: minime sbeccature ai bordi dei vasi, , I vasi in maiolica sono dipinti, in monocromia blu di cobalto, con una riserva incorniciata da rocailles che ospita un paesaggio cinese animato da due figure di orientali. Montati a lampada a cinque fiamme, presentano steli fioriti e fogliati in metallo dorato
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Lotto 256 Parascintille a tre ante di forma sagomata in tela dipinta a olio. Secolo XVIII Figure in abiti orientali e scimmiette musicanti dipinte in policromia su fondo chiaro entro decori a grottesche e festoni floreali. In basso riserva dipinta in monocromia con paesaggio fluviale., W. 122 - H. 112 cm
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Lotto 257 Coppia di girandoles a tre luci. XIX secolo Base cilindrica in marmo bianco venato con zoccolo e applicazioni in bronzo dorato. Obelisco centrale in cristallo e ricca guarnizione di vetri molati, H. 69 cm, Manuel Longo, Milano
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Lotto 258 Coppia di gueridons in legno intagliato e dorato. XIX secolo Piano in legno laccato a finto marmo. Ricchi decori intagliati a motivi floreali, vegetali e volute. Tre piedi a voluta a ricciolo, H. 110 cm
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Lotto 259 Sophie Rude (1797 Digione -1867 Parigi), Adone in cornice dorata, olio su tela, W. 178 - H. 166 cm, Galleria Bernard Steinitz, Parigi, Antichità Maurizio Nobile, Bologna, Proveniente dalla Galleria Bernard Steinitz di Parigi, questo bel dipinto raffigurante un giovane uomo con levriero, da identificarsi con tutte le probabilità con Adone, è opera della pittrice Sophie Rude. Allieva di Jacques-Louis David, questa artista sposò il celebre scultore François Rude, per il quale posò come modella per la figura del Genio della Guerra del fregio raffigurante la Partenza dei Volontari, conosciuto come 'La Marsigliese', posto sull'Arco di Trionfo di Parigi.
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Lotto 260 Importante commode di forma bombata in legno laccato, decorato ad "arte povera" e parzialmente dorato. Francia XVIII secolo Fondo laccato e impreziosito da scene galanti e scene di genere. Fronte a due cassetti in linea su due più grandi, grembiale sagomato, gambe mosse terminanti a ricciolo, piano laccato a finto marmo, W. 130 - D. 64 - H. 83 cm, Gotha 1998, Parma, Presenta una decorazione ad “arte povera”, una tecnica veneziana, in gran voga nel Settecento, a imitazione della laccatura ma più sbrigativa, meno pregiata e meno laboriosa della decorazione a lacca. Consisteva nell’applicare sulla superficie lignea, trattata con un fondo a lacca, figure ritagliate da incisioni. Le figure erano poi ritoccate e protette da diversi strati di sandracca, una resina trasparente, fino ad annullare lo spessore della carta e ottenere una superficie levigata e lucida. , Sono le scene galanti a decorare il mobile in oggetto, già ricco nel disegno fortemente sagomato.
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Lotto 261 Set di tre poltrone in legno intagliato e dorato. XIX secolo Di forma mossa, decorate a motivi floreali e riccioli. Gambe anteriori munite di rotelle., due cm 66x55x104, una cm 70x60x111
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Lotto 262 Set di quattro sedie in legno intagliato, laccato avorio e lumeggiato in oro. Fine XVIII secolo Seduta e spalliera in tessuto, W. 49 - D. 53 - H. 101 cm
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Lotto 263 Tavolo da centro in legno scolpito e dorato. Fine XVIII secolo Fascia centrata da mascherone e traforata a motivo fogliaceo, gambe troncopiramidali ornate da motivo vegetale, piano lastronato in marmo, W. 178 - D. 89 - H. 100 cm, Cocozza Antichità, Roma
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Lotto 264 Coppia di cassolettes in bronzo e marmo bianco. Stampigliate "Boudet Paris". Francia, Maison Boudet, XIX secolo H. 28 cm
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Lotto 265 Coppia di candelieri in bronzo dorato e cesellato. Francia XVIII-XIX secolo Fusto a tripode con teste e piedi caprini, altezza cm 27,5, altezza totale cm 52, Antichità Maurizio Nobile, Bologna
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Lotto 266 Pendola da camino in bronzo dorato. Francia XIX secolo con figura di Apollo Citreo innanzi a un altare con strumenti musicali e fuoco sacro, cm 41x13x60,5
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Lotto 267 Coppia di candelabri a due fiamme in bronzo dorato e patinato. Francia, XIX secolo Raffiguranti due bambini indiani con corona di piume montati su base cilindrica in marmo bianco e nero, H. 44 cm, Piva & C. srl, Milano
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Lotto 268 Coppia di candelieri in rame, bronzo dorato finemente cesellato e cristallo di Rocca. Russia (?) inizio XIX secolo base esagonale su cui poggiano tre tritoni che reggono inserti in cristallo di Rocca, H. 22,5 cm, Antichità Maurizio Nobile, Bologna
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Lotto 269 Grande vaso Italia, XX secolo Maiolica e bronzo dorato. Altezza cm 58,8. Conservazione: rotto in due frammenti all’altezza delle due teste di Gorgone e ricomposto, , Il vaso in maiolica invetriata color verde è arricchito da montature in bronzo dorato sia alla base che al bordo superiore. Poggia su piedi leonini e due teste di Gorgone fungono da manici
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Lotto 270 Coppia di importanti fioriere in legno scolpito e dorato. Milano 1830 - 1840 Vasca modanata con piano amovibile lastronato in marmo verde. Sostegno a tre cigni a tutto tondo che con le ali e il collo reggono la vasca e poggiano su un alto piede ornato da foglie d'acanto. Base circolare incisa a motivi vegetali., H. 95 cm, Altomani & Sons, Possono essere considerati fra i migliori esemplari dell’arte di corte del terzo e quarto decennio del XIX secolo., “[...] Questa tipologia deriva da un prototipo francese detto athénienne che a sua volta prende il nome da un famoso dipinto di Vien (circa 1762) noto all’epoca come La Vertueuse Athénienne e che appartenne all’ebanista Eberts. Il dipinto raffigura una sacerdotessa che brucia dell’incenso su un treppiedi di un modello che venne copiato in legno molte volte. , Fioriere di questo genere godettero di particolare favore nella Milano neoclassica: fra i disegni della bottega di Giuseppe Maggiolini si trovano alcuni fogli per arredi come questo, risalenti all’ultimo quarto del XVIII secolo. Successivamente, sotto l’Impero, gli ornatisti ufficiali della corte napoleonica a Parigi, Percier e Fontaine, proposero nel loro celebre Recueil de décorations intérieures (Parigi, 1812) alcuni tripodi che ebbero non poca influenza sugli arredi della corte del Viceré Eugenio de Beauharnais a Milano.[...]”, Dalla scheda critica: Alvar Gonzalez-Palacios, Novembre 2002
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Lotto 271 Ritratto di dama con stola Scuola neoclassica del XIX secolo in cornice dorata coeva, olio su tela, W. 53 - H. 64 cm, Antichità Gatti & C., Crema
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Lotto 272 Allegorie dell’Inverno e dell’Estate. Legno scolpito. Arte veneta del XVIII secolo altezze cm 28 e cm 29
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Lotto 273 Adorazione dei Magi Scuola del XVIII secolo olio su tela, W. 30,5 - H. 42 cm
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Lotto 274 Gioacchino Giuseppe Serangeli (1768 Roma-1852 Torino), Orfeo ed Euridice nel mondo dei vivi in cornice dorata, olio su tela, W. 104 - H. 142 cm, Iermano Antiques, Napoli
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Lotto 275 Diana e Giunone. Terracotta modellata. Arte neoclassica del XVIII-XIX secolo I due bozzetti, probabilmente preparatori per un’opera di grandi dimensioni, raffiguranti due Dee assise su una roccia con i loro simboli identificativi del pavone per Giunone e della fonte d’acqua per Diana, appaiono sapientemente modellati nei modi del primo neoclassicismo, altezza cm 24 e altezza cm 22, Massimo Vezzosi, Firenze
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Lotto 276 Rosalba Carriera (1673 Venezia-1757 Venezia), Ritratti di muse due, in cornici veneziane coeve del XVIII secolo in legno laccato e intagliato, pastelli su carta, W. 320 - H. 380 mm, Dott. Rodolfo Palucchini (15/11/1973), Le due teste di fanciulle coronate di alloro, qui presentate, risultano essere opere ispirate a un ciclo più ampio di ritratti di Muse realizzati da Rosalba Carriera. Una delle nostre due muse, infatti, riprende perfettamente la composizione del pastello originale conservato presso il museo di Dresda e pubblicato all'interno della monografia dedicata all'artista e pubblicata dalla Prof.ssa Bernardina Sani (foto nr. 200, scheda nr. 229).
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Lotto 277 Marie-Guilhemine Benoist (1768 Parigi-1862 Parigi), Ritratto di Madame de Reiset D’Arques come Saffo in cornice dorata, W. 120 - H. 154 cm, Prof. Fernando Mazzocca, Galleria d'Arte Armondi, Brescia, J.F. Heim, C. Bèreaud, P. Heim, Les Salons de Peinture de la Révolution Française 1789-1799, Parigi 1989, pp. 136-137, Salon di Parigi del 1975 (n. 300), "Il dipinto, proveniente dall'antica collezione del conte di Ségur-Lamoignon e già attribuito a Prud'hon, va riconosciuto con il 'tableau représentant Sapho' esposto al Salon di Parigi del 1795 (n. 300) dalla pittrice Marie-Guilhemine Benoist, che si era formata nell'atelier di Elisabeth Vigée-Lebrun verso il 1781-1782, per poi risultare tra i primi allievi di David, insieme a Gros, Girodet e Gérard. , (...) L'opera rappresenta, secondo una voga del tempo, sotto sembianze mitologiche una nobildonna, Madame de Reiset D’Arques, che veniva ritratta anche da Ingres in un dipinto, pure esso appartenuto alla collezione del conte di Ségur-Lamoignon (oggi al Fogg Art Museum di Harvard."
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Lotto 278 Raro candelabro da salone in legno laccato avorio e dorato. Italia del Nord XVIII secolo Fusto a figura alata che sorregge una coppa a otto luci, poggiante su mezza colonna rastremata su tre sfingi a tutto tondo. Sostegno sfaccettato decorato da fasce modanate e teste di ariete, piedi ferini, H. 192 cm, Glauco Cavaciuti, Milano
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Lotto 279 Coppia di vasi da centro Boemia, metà del XIX secolo Porcellana decorata in policromia e oro. Marca: pseudo marca di Vienna con scudo in blu. Altezza totale cm 42; base cm 14,5 x 14,5. Conservazione: buona; una base ricomposta in vecchio restauro; un manico in parte restaurato, , I vasi ad anfora, con coperchi dalla presa a pigna e anse formate da due serpenti che si intrecciano, poggiano su base a plinto dalla sezione quadrata. Su fondo color rosso porpora ospitano, sia sul recto che sul verso, un’ampia riserva con scena d’ispirazione mitologica alla maniera della manifattura Imperiale di Vienna. Le raffinate decorazioni pittoriche sono descritte in tedesco e tracciate in rosso sotto le basi: “Diana” e “Hero und Leander im Tempel”, rispettivamente “Toilette der Venus” e “Bachus und Ariadne”. Il resto della superficie é decorata con abbondanti elementi in oro, anche a rilievo, su campi color turchese e rosa, De Munari Antiquariato, Vicenza
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Lotto 280 Coppia di consolles a mensola in legno scolpito e dorato. Genova fine XVIII secolo Fascia riccamente intagliata a motivo concatenato e foglie d'alloro. Gamba centrale scolpita all'attacco a mascherone tra volute di foglie e fiori. Piano sagomato in marmo, W. 73 - D. 32 - H. 81 cm, Manuel Longo, Milano
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Lotto 281 Aubusson Francia metà XIX secolo fondo chiaro con medaglione centrale con bouquet e corona d’alloro, W. 160 - D. 63 cm, Raffaele Verolino, Modena
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Lotto 282 Gruppo di quattro sedie Luigi XV in legno finemente intagliato, decorate in lacca avorio e blu e lumeggiate in oro. Italia meridionale ultimo quarto XVIII secolo Gambe mosse, spalliere ovali a giorno e sedili imbottiti, W. 58 - D. 50 - H. 102 cm, Guido Bartolozzi antichità, Firenze
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Lotto 283 Coppia di specchiere in legno intagliato e dorato. Fine XVIII secolo Decori a volute fogliacee e fiori, cimasa traforata, W. 57 - H. 112 cm, Antichità Roberto Camellini, Sassuolo, Modena
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Lotto 284 Coppia di piccole consolles in legno intagliato e dorato. Napoli XVIII secolo Fascia sagomata e intagliata a motivi floreali, volute e conchiglie, gambe mosse, piano sagomato in marmo fior di pesco, cm 55x38x92, Il Ponte Casa d'Aste, Milano
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Lotto 285 Lampadario a sospensione in bronzo dorato a quattro luci. XIX-XX secolo altezza cm 50, diametro cm 40, Antichità Maurizio Nobile, Bologna
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Lotto 286 Coppia di candelabri. Bronzo cesellato, dorato e patinato. Attribuiti a Pierre-Philippe Thomire (Parigi 1751 - 1843). Francia inizio XIX secolo Figure femminili portanti un gruppo a quattro luci e poggianti su basi cilindriche ornate da festoni in rilievo, H. 82 cm, Antichità Maurizio Nobile, Bologna
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Lotto 287 Rosalba Carriera (1673 Venezia-1757 Venezia), Ritratto della Contessa Orzelska in veste di Berenice in cornice dorata, olio su tela, W. 34 - H. 42 cm, Prof. Maurizio Marini, Un esame approfondito della produzione ritrattistica di Rosalba Carriera ha permesso di identificare la donna raffigurata nel dipinto qui presentato con la contessa Anna di Holstein Orzelska. Ritratta almeno altre tre volte dall'artista, la contessa, moglie del duca Carlo Ludovico di Holstein Beck, fu un personaggio di spicco all'interno della corte del principe Federico Cristiano di Sassonia e soggiornò probabilmente di frequente in Italia a seguito della corte., "(...) L'indubbio fascino della contessa deve aver indotto la Carriera a conferirle nella redazione in oggetto, secondo una prassi tipicamente 'rocaille', un emblematico senso allegorico-letterario classicistico. Vale a dire che l'iconografia corrisponde a quella descritta dal letterato alessandrino Theophraso, il quale ricorda, appunto, la vicenda di Berenice: moglie di Tolomeo Evergete, re d'Egitto, la quale, in ossequio a un voto, offrì a Venere i suoi capelli di eccezionale bellezza. (...) La contessa, rivestita dell'ermellino reale, allude al ruolo della mitica regina e, nel mentre si accinge a recidersi la capigliatura, ostenta una parure in cui dominano le perle, emblema marino e sacre a Venere. , Non saprei dire se la contessa volesse alludere a qualche suo voto amoroso, resta, tuttavia, esplicito il messaggio colto e letterario che l'immagine intende suggerire."
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Lotto 288 Santi di Tito (1536 Sansepolcro-1603 Firenze), Ritratto di nobildonna in cornice in legno intagliato, olio su tela, W. 90 - H. 130 cm, Prof. Sandro Bellesi, Prima dell'intervento di restauro che ha portato alla foderatura dell'opera, al retro del dipinto, come testimonia la scheda redatta dal Prof. Sandro Bellesi, era presente un'iscrizione che riportava il nome del pittore Santi di Tito e la data "1591"., "(...) Seppur il nome di Santi di Tito si leghi essenzialmente alla realizzazione di immagini sacre, il catalogo di questi raccoglie anche un numero abbastanza rilevante di ritratti, ovvero pregevoli effigi di personaggi appartenenti al patriziato toscano. , (...) Interessante acquisizione al catalogo ritrattistico di santi di Tito, l'opera, finora inedita, mostra come altre effigi muliebri realizzate dallo stesso una cultura artistica ricca di raffinato eclettismo nella quale convivono, armoniosamente, affinità con il linguaggio fiorentino di pittori di ascendenza bronziniana come Alessandro Allori e richiami al mondo romano di fine Cinquecento. (...)"