Palazzo Loschi Zileri dal Verme
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Lotto 13 Due centrotavola. Marmo bianco e rosso antico. XIX secolo Scolpiti in forma di frutti e decorati con fascia a perlinatura., W. 13 - D. 10 - H. 11 cm
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Lotto 14 Quattro semi colonne scanalate in legno laccato color avorio. XIX secolo altezza cm 109, base cm 44x44
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Lotto 15 Tavolo da parete in legno intagliato, laccato con lumeggiature in oro. Piemonte XVIII secolo Fascia sottopiano intagliata a volute e motivi concatenati incorniciati da perlinatura in legno dorato. Gambe a balaustro parzialmente laccate in azzurro, decorate a nastri e foglie d'acanto. Piano lastronato in alabastro fiorito., W. 104,5 - D. 54,5 - H. 91 cm, Il Ponte Casa d’Aste, Renzo Mongiardino, Milano 14-15 aprile 1999, lotto 175
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Lotto 16 Coppia di vasi in alabastro. XX secolo Bordo modanato, fascia superiore a greche, fascia inferiore costolata. Montati a lampada, H. 60 Cm
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Lotto 17 Coppia di vasi ad urna in alabastro. Arte neoclassica, XIX secolo altezza cm 31
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Lotto 18 Giuseppe Giampedi, Vedute di Roma sei dipinti, Firmati "Giampedi" in basso a sinistra, Recano al retro etichetta dell'antiquario E. Imbert (via S. Spirito, Milano), tempera su carta applicata su tela, W. 55 - H. 42 cm, Galleria Silva, Milano
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Lotto 19 Lampadario a venti luci con pendagli in cristallo molato. XX secolo Struttura in metallo dorato con venti bracci a ricciolo ornati da motivi fogliati. Perlinature, pendagli e bobeches in cristallo, altezza cm 125, diametro cm 125
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Lotto 20 Coppia di appliques a cinque fiamme. Ambito di Giocondo Arbertolli (1742-1839), Milano fine XVIII secolo In piombo e metallo dorato. Fusto a cornucopia, cinque bracci mossi ornati da racemi intrecciati., W. 57 - H. 55 cm, Scalone di palazzo Saporiti, Corso Venezia, 40, Milano;, Manuel Longo, Milano
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Lotto 21 Importante e rara coppia di candelabri in legno scolpito, patinato e dorato. Regno Borbonico fine XVIII secolo Quattro fiamme in bronzo dorato a guisa di mostri marini sorretti da vestali poggianti su tritoni in legno dorato e tre sfingi. Base trilobata in legno laccato a finto marmo decorata da riserve con putti danzanti in bronzo sbalzato e dorato. Supporti non coevi in legno ebanizzato con dettagli dorati e piedi ferini, H. 202 cm, Manuel Longo, Milano, Le caratteristiche stilistico-decorative e costruttive degli arredi del Sud Italia alla fine del XVIII secolo risentirono fortemente della tradizione barocca e il rinnovamento del Rococò tardò ad essere recepito. Le forme presero spunto dagli arredi francesi ma le sagomature risultarono appesantite, la leggiadria del Rococò venne spesso tramutata in opulenza e ricchezza. In Sicilia gli arredi in legno intagliato vennero spesso dorati, la decorazione a lacca fu ampiamente diffusa, l’ornato fu perlopiù affidato al repertorio faunistico e floreale accostato a dorature.
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Lotto 22 Importante coppia di specchiere barocche in legno scolpito, ebanizzato e dorato a mecca. Roma inizi XVII secolo Cornice ebanizzata a doppio ordine con profili dorati, cimasa centrata da cherubino tra volute ed elementi fogliacei riccamente intagliati, fregi scolpiti a figure femminili alate., , Nel 1600, a Roma, le decorazioni abbandonarono progressivamente quell’aspetto di severa monumentalità che aveva caratterizzato le arti decorative del secolo precedente a favore delle ben più articolate soluzioni ornamentali proposte dal nuovo stile barocco: durante quegli anni si iniziarono infatti a progettare e costruire edifici le cui strutture e decorazioni furono concepite secondo un nuovo gusto scenografico, tendente a cancellare il confine tra lo spazio reale e quello illusorio. , Cornici e specchiere assumero grande importanza; nel Rinascimento la cornice aveva una funzione di contorno del quadro, mentre in epoca barocca hanno importanza intrinseca come lavoro d'insieme scenografico. La finezza dell'intaglio delle figure andava di pari passo con quella degli ornati (ghirlande, elementi floreali e fogliacei), W. 160 - H. 185 cm, Sotheby’s, Da una Dimora di Piazza Farnese, Roma 18 maggio 2004
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Lotto 23 Bartolomeo Litterini (1669 Venezia-1731 Venezia), Venere e Mercurio coppia di dipinti, olio su tela, W. 57 - H. 155 cm, "Erede del padre e maestro Agostino, Bartolomeo fu uno dei più affermati e richiesti pittori delle diverse committenze ecclesiastiche veneziane. E' questo un aspetto fondamentale da tenere presente nell'analisi dei dipinti che qui si presentano, certamente tra i più interessanti di quelli a soggetto profano., Bartolomeo, mai completamente libero nelle scelte e fortemente legato agli insegnamenti e alla tradizione paterna, focalizzò la propria attività quasi esclusivamente su soggetti a tema religioso-devozionale., La Venere e il Mercurio in oggetto sono le più significative aggiunte al catalogo delle opere del pittore, straordinariamente importanti perchè spostano finalmente l'attenzione critica dal più tradizionale campo della committenza ecclesiastica a quello della libertà interpretativa del nostro artista, evidentemente affascinato da soggetti a tema profano, più vivaci, forse anche più vicini alla sua sensibilità.",
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Lotto 24 Humphrey Hopper (1767-1841), Due baccanti. Scagliola patinata. Inghilterra inizi XIX secolo. Scritta incisa alla base: “1806 H Hopper London”, Humphrey Hopper fu uno scultore inglese specializzato in soggetti ispirati alla classicità antica ed eseguì numerosi lavori per committenze pubbliche e private riscuotendo notevole successo., H. 90 cm