ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
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Lotto 85 Scuola veneziana del XIX secolo
Santa Maria dei Servi
Olio su tela
Venetian School of the 19th century
Santa Maria dei Servi
Oil on canvas
52 x 90 cm
Dell'imponente chiesa dei Servi presso San Marziale oggi non ci resta che qualche frammento architettonico e la cappella del Volto Santo o dei Lucchesi adiacente all'antica fabbrica. Dell’antica e grandiosa fabbrica ci restano solo quattro immagini nella storia, la prima la troviamo nel dettaglio dell'insula di S.Maria dei Servi tratto da "Venetie MD" di J. de'Barbari, nell’icisione “Veduta della chiesa di S. Maria dei Servi” di L. Carlevarijs, 1703, riproposta dal Lovisa nel 1720. L’opera da cui il nostro dipinto deriva, ovvero “Veduta di Venezia con la chiesa di S. Maria dei Servi a Cannaregio” di Bernardo Bellotto detto il Canaletto, oggi al The Snite Museum of Art, University of Notre Dame, Notre Dame (Indiana, Stati Uniti d'America). Il dipinto in questione ricalca il prototipo del Bellotto, cosa molto in uso tra i vedutisti veneziani del XIX secolo. Vista la rilettura in chiave non aulica ma popolaresca dell’originale piuttosto che ai Grubacs, Caffi, Migliara, Moja, la ricerca di una possibile paternità deve essere rintracciata tra Vicenzo Chilone, Giuseppe Borsato, Tommaso Viola, Giuseppe Coen e Luigi Querena, ultimi testimoni del verbo canalettiano
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Lotto 86 Scuola inglese del XIX secolo
Ritratto di nobildonna
Miniatura su avorio
11,5 x 9 cm
Ritratto di gentiluomo
Miniatura su cartoncino
13 x 11 cm
English school of the 19th century
Portrait of a noblewoman
Miniature on ivory
11.5 x 9 cm
Portrait of a gentleman
Miniature on cardboard
13 x 11 cm
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Lotto 87 Pasquale Ottino (Verona 1570 - 1630) attribuito - attributed
Madonna dei Sette Dolori, Compianto del Cristo deposto
Olio su ardesia
Monogramma P O f sul retro
Madonna of the Seven Sorrows, Lamentation of the deposed Christ
Oil on slate
Monogram P O f on the back
16,5 x 16,5 cm
Pasquale Ottino si forma con Alessandro Turchi, detto l'Orbetto, Marcantonio Bassetti, Santo Creara nell’atelier di Felice Brusasorci. Dopo aver concluso le opere del defunto maestro, si trasferisce a Roma dopo un breve soggiorno a Rimini. La sua pittura rispecchia la sua cultura poliedrica, e nei suoi dipinti si intravedono varie influenze, dal classicismo emiliano al tardo manierismo romano, dal caravaggismo alla pittura riformata di Ludovico Carracci. Quest'opera mostra un’impostazione rigidamente geometrica ed equilibrata, elemento che ci fa propendere per riferirla al primo periodo romano dell’Orbetto, ipotizzando un’influenza di Poussin. Alla struttura volutamente essenziale corrisponde un fare pittorico fine e ricco di particolari e al contempo sobrio, avulso da eccesivi effetti chiaroscurali. Il risultato è una piccola opera devozionale dal carattere fortemente intimo, in piena adesione con il corso dottrinale della chiesa post Concilio di Trento
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Lotto 88 Marco Ricci (Belluno 1676 - Venezia 1730) attribuito - attributed
Paesaggio con viandanti e castello
Olio su tavola
Landscape with wayfarers and castle
Oil on board
27 x 35 cm
Marco Ricci nasce a Belluno il 5 giugno 1676. Da giovane raggiunge lo zio dimorante a Venezia, luogo dove inizia la sua formazione pittorica seguendo le orme di Sebastiano Ricci, realizzando opere di soggetto storico o religioso. Per Marco Ricci, ricordato quale massimo esponente del paesaggismo veneto tra Sei e Settecento, fondamentale è stato il viaggio a Roma, dove ha avuto modo di studiare le opere di Salvator Rosa e dei tanti paesaggisti italiani e non presenti all’Urbe. A Venezia, Ricci aveva studiato i paesaggi del primo Cinquecento, in particolare gli esempi di Domenico Campagnola e del primo Tiziano. La sua bravura consiste nell'aver compreso e assimilato varie anime del paesaggismo, dall’ampiezza prospettica del Campagnola, al paesaggio fatto di giochi di luce del Tiziano, sino al paesaggio eroico del Rosa dall’ampia valenza simbolica, letteraria e filosofica. In seguito, dopo qualche tempo dal suo rientro a Venezia, è coinvolto in una rissa conclusasi con un omicidio. Questo fatto tragico costringe Marco Ricci a fuggire da Venezia e rifugiarsi a Spalato in Dalmazia, dove lavora nella bottega di Antonio Francesco Peruzzini. Ottenuta la possibilità di far rientro in patria, inizia una fitta collaborazione con lo zio, coinvolto nella pittura di paesaggio dal nipote. Nel 1708 segue Charles Montagu, Conte di Manchester a Londra dove era stato invitato, assieme ad Antonio Pellegrini, per dipingere le scenografie per l’opera italiana nel Queen's Theatre di Haymarket, realizzando le scene del "Pirro e Demetrio" di Alessandro Scarlatti e Nicola Haym. Dopo una lite con Pellegrini ripara momentaneamente a Venezia, mentre l'anno successivo ritorna a Londra con lo zio e vi rimane due anni. In seguito torna definitivamente a Venezia, dove risulta iscritto alla Fraglia dei pittori nel 1726 e nel 1727 e dove muore il 21 gennaio 1730. L'opera in questione, dalla fresca e cristallina cromia, nasce secondo uno schema compositivo ripetitivo in seno alla produzione paesaggistica del Ricci
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Lotto 89 Jacques-Philippe Caresme (Paris 1734 - 1796) bottega di - workshop
Baccanale
Olio su tela
Bacchanal
Oil on canvas
60 x 91 cm
Pittore e incisore, Jacques-Philippe Caresme è stato allievo di Charles-Antoine Coypel, anche se mostra una leggerezza pittorica e una inclinazione rocaille molto affine a Francois Boucher. Debutta brillantemente nel 1767 al Salon, ove partecipa assiduamente negli anni dopo, esponendo ritratti, dei baccanali e delle nature morte. Pittore di talento e di raffinata piacevolezza, è ricordato come uno dei migliori pittori di Francia del XVIII secolo. Varie sue opere sono conservate in musei francesi, cui Bordeaux, La Rochelle, Nantes
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Lotto 90 Stefano Maria Legnani detto il Legnanino (Milano 1661 - 1713) attribuito a - attributed
Natività
Olio su tela
Nativity
Oil on canvas
55,5 x 67,5 cm
Dopo un primo apprendistato a Bologna nella bottega di Carlo Cignan, Stefano Maria Legnani si trasferisce a Roma, entrando così in contatto con Carlo Maratta, o Maratti, e la sua cerchia. Sempre a Roma incontra l'arte di Giovan Battista Gaulli, passaggio formativo fondamentale visto che da questi egli apprende il suo stile vibrante di preziosità cromatica e la morbidezza vellutata della sua palletta. Successivamente fa un importante soggiorno torinese, ove raccoglie ampi consensi. Operando per il conte Ottavio Provanadi Druent, di fianco a Legnanino risultano attivi Francesco Trevisani, grazie a quattro tele inviate da Roma, e il bolognese Antonio Ha?ner. A Genova ha modo di approfondire la scena pittorica genovese: soggiorna sotto la Lanterna tra il 1710 e il 1712, facendo propria la lezione di Domenico Piola e Gregorio de Ferrari, artisti che saranno fondamentali per la maturazione del Legnanino. Le varie influenze le ritroveremo nelle opere più mature, caratterizzate da tonalità luminose e sfumate. Nell'opera in esame lo stile è ancora legato agli esempi emiliani e alla “Adorazione dei pastori” di Guido Reni, Certosa di San Martino Napoli, da cui pare derivare. La pittura è saggiamente condotta con mano felice e decisa, definita per aree circostanziate e senza sfumature. Il tratto è breve e calligrafico nel delineare i particolari, le figure sono scevre dalle plastiche movenze Roccocò: tutti elementi che ci fanno pensare ad una datazione legata al XVII secolo. Per queste osservazioni l’opera va, a nostro giudizio, datata intorno agli anni ’80 del XVII secolo
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Lotto 91 Scuola italiana del XVII / XVIII secolo
Madonna con bambino
Olio su tela
Italian School of the 17t /18th century
Madonna with Child
Oil on canvas
74 x 60 cm -
Lotto 92 Bernardino Bison (Palmanova 1762 - Milano 1844)
Pescatori
Tempera, gouache, su carta
Fishermen
Tempera, gouache, on paper
d 115 mm
Bison inizia la sua formazione presso il pittore bresciano Gerolamo Romani, poi a Venezia con Costantino Cedini, ma entrambi i maestri lasciano poca impronta sul giovane artista. Dopo aver soggiornato a Ferrara opera sovente nell’entroterra veneto, mentre allo scadere del secolo è attivo a Trieste. Nel 1831 si trasferisce a Milano, città dove muore nel 1844. Il delizioso tondo, formato amato dal nostro artista, è caratterizzato dal colorismo tenue e da una composizione sapientemente equilibrata. Probabilmente, era stato fatto per lo studio di un’opera di maggiori dimensioni e complessità, eseguita nel periodo milanese che va dal 1831 al 1844
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Lotto 93 Scuola emiliana del XVIII secolo
Battaglia
Olio su tela
Emilian school of the 18th century
Battle
Oil on canvas
23 x 32,5 cm -
Lotto 94 Govaert Flinck (Kleve 1615 - Amsterdam 1660) seguace di - follower
Ritratto di regina africana
Olio su tela
Portrait of an African Queen
Oil on canvas
91,5 x 66 cm -
Lotto 95 Scuola lombarda del XVII/XVIII secolo
Coppia di ritratti ovali di prelati
Olio su tela
Lombard school of the 17th / 18th century
A pair of oval portraits of prelates
Oil on canvas
74 x 56 cm -
Lotto 96 Scuola francese del XVIII secolo
Ritratto di prelato
Olio su tela
French School of the 18th century
Friar portrait
Oil on canvas
77 x 63 cm