Libri, Autografi e Stampe
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Lotto 62 Bolla - Bulla censurarum in singulos de consilio et interdicti generalis in ducatu Mediolanensi ob occupationem ecclesiarum et aliorum beneficiorum ecclesiasticorum & fructuum eorundem indebitam sequestrationem seu distributionem laicali abusu e potentia factas per S.D.N. Iulium. II
[Bologna, 1510?]. In 4°. [6] carte, spazio per iniziale con letterina guida legatura del sec.XIX in cartone marmorizzato, difetti al dorso ed al piatto anteriore
NOTE
Edizione contemporanea a quella romana di Marcello Silber, estremamente rara (cfr. A. Tinto, Gli annali di Eucario e Marcello Silber, 97), attribuita da Isaac (n.13771) a Giustiniano da Rubiera. La data si ricava dal datum all’ultima carta: Bologna 9 ottobre 1510. Il Rubiera fu tipografo e libraio a attivo a Bologna tra 1502 e 1534, figlio di Leonardo e fratello di Baldassarre. Nel 1502 s'iscrisse all'Arte dei medici e speziali di Firenze. -
Lotto 63 Botero, Giovanni - Della ragione di stato, libri dieci.
Roma, Vincenzio Pellagallo, 1590. In 8°. Frontespizio con marca tipografica incisa in legno, tracce di umidità, leggera brunitura, sporadiche fioriture, taglio restaurato al frontespizio. Legato con dello stesso autore Delle cause della grandezza delle citta. Libri tre, stessi dati tipografici, fregio al frontespizio, tracce di umidità, leggera brunitura, sporadiche fioriture, carte 2C2-6 staccate, legatura coeva in pergamena, autore e titolo manoscritti al dorso, lievissimi difetti. -
Lotto 64 Brusantino, Vincenzo - Angelica innamorata [...] Revista per il medesimo autore, e corretta per il diligente Accademico Pellegrino
Venezia, F. Marcolini, 1553. In 8° grande. Marca tipografica xilografica al frontespizio ed altra differente incisa a tutta pagina in fine entro medaglione con elementi architettonici a volute e vegetali, eleganti capilettera figurati all'inizio di ciascun canto, testo in corsivo stampato su 2 colonne, lacune risarcite al frontespizio e a diverse carte, qualche macchia, legatura del sec. XIX in pelle rossa, dorso a 4 nervi, ai comparti fregi e autore impressi a secco, spellature.
NOTE
Casali negli Annali della tipografia veneziana di Francesco Marcolini ritiene questa edizione (cfr. n. 101) contraffazione dell'edizione 1550. -
Lotto 65 Capella, Galeazzo Flavio - De rebus getis [!] pro restitutione Francisci II Mediolanensis ducis Galeacius Capella
Milano, [Vincenzo Meda], 1531. In 4°. Glosse marginali, in parte rifilate, di mano coeva, frontespizio ingiallito, aloni di umidità al margine superiore di diversi fascicoli, un foro all’ultima carta senza perdita, legatura in mezza pergamena e cartone del sec. XVII, macchie.
NOTE
Rara edizione stampata a Milano probabilmente da Vincenzo Meda, tipografo attivo tra 1529 e 1546, originario di Metz. Usò materiale tipografico appartenuto ad Agostino da Vimercate. Nel 1547 gli successero i figli, Valerio e Girolamo (e, forse, Giacomo Maria). -
Lotto 66 Capella, Galeazzo Flavio - De rebus Nuper in Italia gestis
s.n.t., 1533. In 8°. Testo in corsivo, letterine guida, fioriture e bruniture marginali, legatura del sec.XVII in cartoncino. Timbro al frontespizio della Congregazione Oratoriana di Bologna (soppressa) e nota di possesso manoscritta di Giovan Battista Capponi, 1642.
NOTE
Rara edizione dell’operetta di Galezzo Capella, che fu uno scrittore e politico italiano, ministro e diplomatico al servizio di Francesco II Sforza. La sua opera più nota sono i Commentarii de rebus gestis pro restitutione Francisci Sfortiæ II. Esemplare d’illustre provenienza: del grande letterato e accademico Giovan Battista Capponi (Bologna 1620 - 1675). -
Lotto 67 Caro, Annibale - De le lettere familiari
Venezia, eredi di Aldo Manuzio, 1572; 1575. In 4°. 2 voll. Marca incisa in legno al frontespizio, testo in corsivo, alcune note manoscritte, lievi e sporadiche fioriture, al tomo I carte O2-3 staccate, al tomo II rare piccole macchie, piccolo foro di tarlo al margine bianco inferiore, leggera brunitura ai fascicoli finali, legatura di epoca successiva in mezzo vitello, titolo, autore e numero di tomo impressi in oro entro tasselli al dorso liscio con fregi, pochi fori di tarlo al dorso, lievi difetti. Firma di appartenenza ai frontespizi.
NOTE
Prima edizione. Il secondo volume fu stampato nel 1575, a seguito della ristampa del primo fatta nel 1574. Il pregevolissimo epistolario di Annibale Caro non è soltanto un eccellente archivio documentaristico ma costituisce una fondamentale fonte di informazione sugli aspetti socio culturali del Rinascimento: le lettere toccano tematiche politiche, militari, religiose, letterarie artistiche fornendo preziose testimonianze -
Lotto 68 Castiglione, Bonaventura - Gallorum Insubrum antiquae sedes
Milano, Giovanni Antonio Castiglioni, 1541. In 4°. Eleganti capilettera xilografici, molti dei quali su fondo nero, le prime 17 carte rimontate, rimarginate e restaurate, legatura in pergamena del sec. XX, dorso a 5 nervi, ai comparti autore e titolo manoscritti, tagli rossi.
NOTE
Edizione originale di questa opera che fornisce notizie sugli insediamenti degli antichi abitanti della Valle Padana, la cui base è fornita da una buona conoscenza dei classici e da una notevole erudizione in materia di storia locale, prevalentemente lombarda. La parte più importante dell'opera è costituita dalla pubblicazione di numerose epigrafi, della cui conoscenza l'autore si riconosce largamente debitore ad Andrea Alciati. Adams C, 946; Cicognara 2562. -
Lotto 69 Cicerone, Marco Tullio - De Oratore Libri III
Venezia, Geronimo Scoto, 1549. In 8°. Marca tipografica al frontespizio e in fine, iniziali xilografiche, testo in corsivo, leggera brunitura, qualche alone, rare piccole macchie, sporadiche fioriture marginali, legatura coeva in pergamena, tracce di tassello cartaceo al dorso, parzialmente staccata dal corpo del testo, lievi difetti. Firma di appartenenza al frontespizio, al contropiatto e al verso dell'ultima carta. -
Lotto 70 Classici latini - Plauto, Tito Maccio - Plauti Comoediae viginti nuper recognitae
Firenze, per gli eredi di Filippo Giunta, 1522. In 8°. Titolo inquadrato entro elegante cornice architettonica, marca tipografica in fine volume, spazi per iniziali con letterine guida, capilettera ornate, esemplare di studio, restauro al frontespizio, arrossature e qualche alone, legatura originale in pergamena, al dorso autore manoscritto, parte della legatura staccato dal corpo del testo, piccole mancanze e macchie. Firma di possesso al frontespizio.
NOTE
Seconda edizione giuntina. -
Lotto 71 Corio, Bernardino - L’Historia di Milano volgarmente scritta
Venezia, Giovan Maria Bonelli, 1554. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, marginali bruniture, strappo restaurato alla tavola ad apertura della Prima parte, legatura del sec.XVIII in mezza pelle e cartone, dorso parzialmente staccato, lacuna alla cuffia superiore. Ex libris al contropiatto della Biblioteca dei fratelli Alessio, circa XVIII sec.
NOTE
Storico nato a Milano 1459, morto forse nel 1519. Servì Lodovico il Moro, da cui fu nominato cameriere di Gian Galeazzo Sforza; dopo la caduta del Moro, sofferse dolori e danni gravissimi. Notevole la sua Historia patria (princeps 1503), prima storia di Milano in volgare dalle origini al 1499, preziosa (anche se spesso sprovvista di senso critico) a partire dall'età dei Comuni, per le fonti utilizzate, molte delle quali oggi disperse. -
Lotto 72 Cranach, Lucas il vecchio - Il giudizio di Paride
Silografia, 1508, unico stato, monogrammata e datata in lastra; Hollestein III, 80.104 I/II, mm.363 x 252, restauri ai margini. -
Lotto 73 De Flore, Joachim - Vaticinia sive prophetiae
Venezia, Girolamo Porro, 1589. In 4°. Frontespizio calcografico, con 34 vignette nel testo incise in rame di cui 4 a piena pagina, testo in italiano e in latino inquadrato da cornice tipografica, tracce di umidità, qualche piccola macchia, prima carta e E1 leggermente allentate, mancanti le ultime due carte bianche, rari piccoli strappi marginali senza perdita, nota di possesso cancellata alla seconda carta, strappo con perdita all'angolo esterno di D4, legatura coeva in pergamena rigida, titolo impresso in oro entro tassello al dorso, lievi difetti.
Segue: Annotationi et considerationi di Pasqualino Regiselmo. Venezia
NOTE
Prima edizione. La prima opera attribuita a Dopo un viaggio in Terra Santa entrò nell’ordine Cistercense e dopo esser passato per vari monasteri, Gioacchino da Fiore (1135-1202) si ritirò in meditazione sulla Sila, dove costruì l'eremo di S. Giovanni in Fiore e costituì l’ordine florense. Le opere di Gioacchino da Fiore, basate su una profonda meditazione delle Sacre Scritture, ebbero un’influenza significativa sull’apocalittica medievale.