Libri, Autografi e Stampe
-
Lotto 50 Verlaine, Paul - Biglietto autografo
Biglietto autografo di 4 righe con firma e data, 2 Mars 1895, 115 x 21 mm.
NOTE
"J'autorize M.lle Eugénie Krantz à toucher pour moi le prix de la piéce de vers intitulée Lendemain. Le 2 mars 1895. Paul Verlaine". -
Lotto 51 Villari, Pasquale - Lettera
Tre pagine autografe, firmate, da La Guerra presente e l'Italia, in 8°, 210 x 134 mm.
NOTE
Incipit: Certo se in Italia non vi fossero grandi virtù ed animi generosi, non avremmo avuto tanti martiri, né saremmo riusciti a liberarci. (...) Explicit: Se le qualità buone della nazione non si ridestano, non raddoppiano d'energia, le conseguenze possono essere assai pericolose in mezzo a questa confusione degli animi...". -
Lotto 52 Schedel, Hartmann - Liber Chronicarum
Nuremberg, Anton Koberger, per Sebald Schreyer e Sebastian Kammermeister, 12 luglio 1493. Imperial folio, 452 x 305 mm. (460 x 315 con la legatura). 328 cc., (incluse le bianche), 1809 illustrazioni xilografiche impresse da 645 wooden-blocks (cfr. S.C. Cockerell's count, Some German woodcuts of the fifteenth century, Kelmscott Press, 1897, pp.35-6), opera di Michael Wolgemut, Wilhelm Pleydenwurff e bottega, incluso Albrecht Dürer (5 incisioni), lettere lombarde, capilettera, arrossature e marginali fioriture, legatura olandese del sec.XVI in piena pergamena con grande losanga ai piatti, al dorso titolo a lettere dorate su tassello verde, lieve fessura alla cerniera del piatto superiore. Alcune annotazioni marginali di mano cinquecentesca.
HC *14508; BMC II, 437 (IC. 7451-3); Polain(B) 3469; CIBN S-161; BSB-Ink. S-195; Bod-Inc. S-108; Schreiber 5203; Goff S-307.
NOTE
PRIMA EDIZIONE del libro più riccamente illustrato del XV secolo, con oltre 1800 xilografie.
La storia della pubblicazione della Cronaca di Norimberga è forse la meglio documentata di qualsiasi libro stampato di quel periodo. Non solo i contratti tra Schedel e i suoi partner finanziari Sebald Schreyer e Sebastian Kammermaister, e Schedel e gli artisti sopravvivono nella Stadtsbibliothek di Norimberga, ma anche gli esemplari manoscritti utilizzati come copie modello per le edizioni latina e tedesca. Le due edizioni vennero progettate contemporaneamente, ciascuna con un proprio nuovo carattere tipografico appositamente progettato ed entrambe arricchite dalle stesse xilografie; l'edizione latina ha preceduto quella tedesca di circa 5 mesi. Si ritiene che Albrecht Dürer, figlioccio di Koberger, abbia lavorato alle xilografie, poiché fu apprendista di Wolgemut dal 1486 al 1489. (vd A. Wilson, The Making of the Nuremberg Chronicle, Amsterdam, 1976.)
Celebrata per le sue belle e abbondanti illustrazioni xilografiche, la Cronaca di Norimberga include due importanti mappe a doppia pagina: una mappa del mondo (Shirley 19) basata sulla Cosmographia di Mela (1482) e una mappa dell'Europa settentrionale e centrale di Hieronymus Münzer (1437-1508) da Nicolas Khyrpffs. La mappa del mondo è una delle sole tre mappe del XV secolo che mostrano la conoscenza portoghese del Golfo di Guinea intorno al 1470 circa. La mappa dell'Europa è strettamente associata alla mappa Eichstätt di Nicola di Cusa, con la quale si pensa condivida una fonte manoscritta comune databile al 1439-‘54 circa. Si può dunque affermare che sia la prima mappa moderna di questa regione ad apparire a stampa. Sebbene pubblicata più tardi della mappa della Germania presente nel Tolomeo di Ulm del 1482, è stata in realtà realizzata prima.Medico e umanista (Norimberga 1440 - ivi 1514) Schedel studiò a Lipsia e a Padova; ma si dedicò poi, oltre che alla medicina, anche a studi di geografia, lingua e arte, e mise insieme una biblioteca notevolissima.
Europa settentrionale e centrale di Hieronymus Münzer (1437-1508) da Nicolas Khyrpffs. La mappa del mondo è una delle sole tre mappe del XV secolo che mostrano la conoscenza portoghese del Golfo di Guinea intorno al 1470 circa. La mappa dell'Europa è strettamente associata alla mappa Eichstätt di Nicola di Cusa, con la quale si pensa condivida una fonte manoscritta comune databile al 1439-‘54 circa. Si può dunque affermare che sia la prima mappa moderna di questa regione ad apparire a stampa. Sebbene pubblicata più tardi della mappa della Germania presente nel Tolomeo di Ulm del 1482, è stata in realtà realizzata prima.
Medico e umanista (Norimberga 1440 - ivi 1514) Schedel studiò a Lipsia e a Padova; ma si dedicò poi, oltre che alla medicina, anche a studi di geografia, lingua e arte, e mise insieme una biblioteca notevolissima.
-
Lotto 53 Alchimia - Ermetismo - Rupescissa, Johannes de - La vertu et propriete de la quinte essence de toutes choses
Lione, Jean de Tournes, 1546. In 8°. Marca al frontespizio, iniziali abitate, frontespizio sciupato, prime due carte parzialmente staccate, leggera brunitura, più intensa ai margini, sporadiche fioriture, qualche lieve alone, H7 parzialmente staccata, legatura di epoca successiva in cartoncino rivestito da carta decorata con motivi floreali in rosso e oro, lievi difetti.
NOTE
Giovanni di Rupescissa (Marcoles c.ca 1310 - Avignone,1365) frate francescano spirituale, alchimista, autore di testi profetici, trascorse la maggior parte della sua vita nelle carceri dei conventi francescani con l’accusa di eretico e infine, per le sue profezie, venne imprigionato dal Papa nel carcere di Avignone. I continui trasferimenti da una prigione all’altra erano volti forse a impedire che potesse, attraverso relazioni stabili, diffondere le sue posizioni rispetto alla povertà e l’obbedienza piuttosto che quelle di visionario e profeta. In quanto alchimista francescano R. si proponeva di fornire alla Chiesa gli strumenti necessari a realizzare la sua missione sulla Terra: andare in soccorso di tutti i bisognosi, dalle vedove ai malati in previsione dei prossimi tempi di sconvolgimenti e carestia. Ricercava pertanto la sostanza in grado di preservare il corpo dalla putrefazione ossia il quinto elemento aristoteliano, la materia del cielo. L’alcol ottenuto mediante ripetute distillazioni dal vino, dopo successiva evaporazione e condensazione, sarebbe stato in grado di produrre la quinta essenza poiché si sarebbe liberato dei quattro elementi (terra, acqua, aria, fuoco). Le sue opere di alchimia conobbero una sorprendente diffusione e nel XVI secolo furono pubblicate a stampa influenzando notevolmente la farmacologia. -
Lotto 54 Ambrogio, Santo - Officiorum Libri Tres
Venezia, Bartolomeo Cesano, [1553?]. In 16°. Xilografia al frontespizio raffigurante il Santo, due tavole a piena pagina a fine volume che ritraggono una Crocifissione e Cristo, aloni di umidità, legatura coeva in pergamena floscia, sciupata.
NOTE
Bella edizione di piccolo formato, nell’elegante carattere di Cesano. -
Lotto 55 Ambrosius Aurelius (Sanctus) - Diui Ambrosii mediolanensis episcopi officiorum liber
Parigi, J. Petit, J. Marchant, 1504. In 4°.Al frontespizio marca tipografica di Petit ed in fine di Marchant, carattere gotico, al frontespizio macchie, strappo con piccola lacuna, qualche macchia su diverse carte, legatura posteriore in mezza pelle marrone con autore e titolo in oro, spellatura. Firma di appartenenza al frontespizio.
NOTE
Rara edizione stampata a Parigi -
Lotto 56 Andreani, Andrea - Beccafumi, Domenico - Mosè rompe le tavole della legge
Incisione su legno, non datata ma dopo il 1590, mm. 600 x 1770, in basso al centro, restauri, bruniture lievi mancanze, montata su passepartout in cornice in legno moderna.
NOTE
Rara e scenografica incisione silografica di grandi dimensioni eseguita da Andrea Andreani (1558 - 1629 circa), raffigura il dettaglio centrale di una composizione più ampia e articolata che il pittore manierista Domenico Beccafumi ideò per la decorazione di alcuni riquadri, posti in prossimità dell'altare, del pavimento della Cattedrale di Siena.
-
Lotto 57 Aretino, Pietro - La prima parte di ragionamenti [e la seconda], divisa in tre giornate
(Al colophon:) Stampata, con buona licenza (toltami) nella nobil citta di Bengodi [...] il viggesimo primo d'ottobre 1584 [ma 1650 ca.]. In 8°. 2 parti in 1 vol [di 3]. pp. 522, [1], leggera brunitura, tracce di umido alle prime carte, fioriture marginali, lievi aloni alle carte di guardia, legatura coeva in pergamena, tracce di lacci, difetti.
NOTE
Celebre e rara opera che offre uno tra gli spaccati più realistici della società dell'epoca. Mancante la terza parte -
Lotto 58 Ariosto, Ludovico - Orlando Furioso[…] traduzido en romance castel por el S. Don Hieronimo de Urrea
Lione, Macé Bonhomme, 1556. In 4°. Testo in due colonne, ritratto di Jeronimo de Urrea alla c. α3v. illustrazioni xilografiche e iniziali ornate, restauro al frontespizio e alle ultime carte, leggera brunitura, qualche sporadica macchia e arrossatura, lieve alone al margine esterno di alcune carte, mancanti gli ultimi fascicoli (da β7- ε⁸,ζ²), legatura coeva in pergamena con autore e titolo impressi in oro entro tassello al dorso a 3 nervi, lievi difetti.
NOTE
Bella edizione in spagnolo stampata a Lione con il ritratto xilografico del traduttore Jeronimo de Urrea entro medaglione. -
Lotto 59 Barlandus, Hadrianus - Dialogi [...], Vna cum dialogo Augustini Reymarii ... de chartarum ludo: ac Barlandi opusculo, de insignibus oppidis Germaniae inferioris
Lione, Sébastien Gryphius, 1543. In 8°. Legato con [Lando, Ortensio], Cicero relegatus et Cicero revocatus : dialogi festivissimi, Venezia, Melchiorre Sessa, 1534. Legato con [Lando, Ortensio] Forcianae quaestiones, in quibus uaria Italorum ingenia explicantur, multaque alia scitu non indigna. Autore Philatethe Polytopiensi ciue, Napoli, ex officina Martino da Ragusa, 1536. Legato con [Lando, Ortensio] , Miscellaneae quaestiones, Venezia, Gabriele Giolito de Ferrari & Fratelli, 1550. (A2, B-F⁸G2). Legato con Bérauld, Nicolas, Dialogus. Quo rationes quedam explicantur, quibus dicendi ex tempore facultas parari potest: decque ipsa dicendi ex tempore facultate [...], Lione, Sébastien Gryphius, 1534. Legato con Barthélemy, Nicolas, Momiae. Ejusdem panegyricus heroicus in Deiparam virginem Mariam, [Parigi] vaenundantur ab Jodoco Badio Ascensio [1515]. Legato con Du Choul, Jean, Dialogus formicae, muscae, aranei, et papilionis, Lione, Guillaume Rouillé, 1556. Mancante l'ultima carta bianca. Legato con Dionysius Periegetes; Lemnius, Simon, De situ habitabilis orbis a Simone Lemnio poeta laureato nuper Latinus factus, Venezia, Imperatore, Bartolomeo & Imperatore, Francesco, 1543. Frontespizio illustrato brunito e con piccole macchie. Esemplare con leggera brunitura, più intensa su poche carte, sporadiche fioriture, qualche alone e arrossatura, soprattutto agli ultimi fascicoli, alcuni fori di tarlo, legatura coeva in pergamena, tagli blu, alcune macchie ai piatti, fori di tarlo al dorso, piccola mancanza alla cuffia, lievi difetti.
NOTE
Bella miscellanea di edizioni del sec. XVI. -
Lotto 60 Bembo, Pietro - Della historia vinitiana [...] volgarmente scritta libri XII
Venezia, Gualtero Scotto, 1552. In 4°. Marca tipografica al frontespizio e in fine volume, capilettera figurati, rare annotazioni di mano antica, piccolo strappo restaurato al margine interno delle prime carte, lievi e sporadiche fioriture, qualche arrossatura e piccolo alone, piccoli fori di tarlo alle prime e ultime ultime carte, legatura coeva in pergamena rigida, autore e titolo impressi in oro entro tassello al dorso, lievi difetti.
NOTE
Prima edizione in italiano di quest'opera, pubblicata originariamente in latino l'anno precedente e tradotta in volgare dal Bembo stesso. Continua il lavoro del Sabellico e tratta la storia "moderna" di Venezia, dal 1487 al 1513. Al verso della carta 72, il Cardinale traccia un’elogiativa descrizione di Cristoforo Colombo, quale simbolo umanistico dell'andar oltre i confini del noto, dello "humano animo desideroso di nuove cose". -
Lotto 61 Bembo, Pietro - Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua
Venezia, Giovanni Tacuino, 1525. In 2°. Prima carta bianca e frontespizio sul verso, spazi per capilettera con lettera guida, mancante l'ultima carta bianca, tracce d’umidità lungo i margini, qualche arrossatura, gora d'acqua al margine interno degli ultimi fascicoli, più intenso al fascicolo O, piccolo foro di tarlo al margine superiore delle ultime due carte, legatura coeva in pergamena, sul piatto anteriore alcune annotazioni, al dorso titolo manoscritto evanescente, qualche leggera macchia, piccolo strappo al dorso con tracce di restauro, piccolissima mancanza alla cuffia e due fori di tarlo. Annotazioni manoscritte al contropiatto.
NOTE
Rara editio princeps delle Prose della volgar lingua dell'erudito grammatico e intellettuale cinquecentesco Pietro Bembo. Quest'opera ha definitivamente conferito dignità letteraria alla lingua italiana e ha decretato la vittoria del fiorentino petrarchesco e boccaccesco come modello rispettivamente per le opere in versi e per quelle in prosa.