ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)
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Lotto 193 Enrico De Franceschi i (Padova 1885 - Torino 1945)
Giovane si trasferì in Argentina dove iniziò gli studi e debuttò nel 1907 (alcune fonti citano un debutto italiano nel 1906 al Sociale di Este come Silvio nei Pagliacci). Nel 1909, dopo una breve permanenza in Italia, rientrò in Argentina dove si trattenne fino al 1921 cantando nei principali teatri del Sudamerica. Rientrato in Italia continuò la carriera fino al 1945, anno in cui si suicidò. Ritratto fotografico autografo del baritono italiano.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 194 Boris Kirilov Hristov (Plovdiv 1914 – Roma 1993)
Iniziò ad esibirsi come voce solista nel Coro Gusla di Sofia e fu udito da re Boris di Bulgaria che nel 1942 lo inviò a un corso di perfezionamento in Italia, dove fu allievo di Riccardo Stracciari. Partito come baritono, in grado di dominare anche la tessitura inferiore, si scoprì presto un vero basso, contrastando l'opinione di Stracciari che gli pronosticava una migliore carriera come baritono. Debuttò nel 1946 a Reggio Calabria nella Bohème ed acquisì rapidamente notorietà toccando importanti teatri in Italia (Roma, Venezia, Napoli) e all'estero (Royal Opera House di Londra, Barcellona, Lisbona, Rio de Janeiro). Memorabili in particolare alcune recite di Boris Godunov al Teatro alla Scala nella stagione 1948-1949 e nel 1950. Venne richiesto una prima volta dal Metropolitan di New York nel 1950, ma l'amministrazione americana gli negò il visto in quanto cittadino del blocco sovietico e dovette attendere il 1956 per il debutto americano alla San Francisco Opera. In seguito rifiutò i ripetuti inviti del massimo teatro statunitense. Si distinse nel repertorio verdiano interpretando, tra gli altri, i ruoli di Filippo II (Don Carlo), Fiesco (Simon Boccanegra), Procida (I vespri siciliani), Attila. Si cimentò con successo anche nel repertorio tedesco (Gurnemanz nel Parsifal) e francese (Faust, Don Chisciotte), oltre che, anche grazie alla padronanza della lingua, in quello russo (Boris Godunov, Una vita per lo Zar, Il principe Igor). La carriera continuò fino alla fine degli anni sessanta per poi rallentare notevolmente, vedendo soltanto sporadiche esibizioni in concerti, che si conclusero nel 1986 con un recital presso l'Accademia di Bulgaria a Roma. Ritrato fotografico autografo.
Ottimo stato
Fotografia; 10x15 cm -
Lotto 195 Karl Dönch (Hagen 1915 – Vienna 1994)
Ritratto autografo del baritono tedesco.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 196 Cornell MacNeil (Minneapolis 1922 – Charlottesville 2011)
Ritratto fotografico in vesti di scena con autografo.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 197 Matthias Hölle (Rottweil 1951)
Ritratto autografo del basso tedesco.
Ottimo stato
Fotografia; 10,5x15 cm -
Lotto 198 Alberto Noli
Ritratto autografo dell’artista in vesti di Figaro nel Barbiere di Siviglia
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 199 Robert Lauhöfer (Hanau 1929)
Ritratto autografo del baritono tedesco.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 200 Paolo Montarsolo (Napoli 1925 – Roma 2006)
Ritratto autografo del basso tedesco.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 201 Afro Poli (Pisa 1902 – Roma 1988)
Ritratto del baritono italiano con dedica autografa datata Ferrara 10 settembre 1941.
Ottimo stato
Cartolina fotografica -
Lotto 202 Riccardo Stracciari (Casalecchio di Reno 1875 – Roma 1955)
Esordì nel 1899 nella Resurrezione di Lazzaro di Lorenzo Perosi. Il debutto al Scala avvenne nel 1904, quello al Metropolitan nel 1906. Il 7 luglio 1909 fu iniziato in Massoneria nella Loggia Fantiscritti di Carrara, il 26 novembre 1912 divenne Maestro massone. Si ritirò ufficialmente dalle scene nel 1937, facendovi tuttavia saltuariamente ritorno fino al 1944 dove interpretò per l'ultima volta, a Como, Germont ne La Traviata. L'impeccabile fraseggio ne fece un grande interprete verdiano (celebre il suo Rigoletto scaligero, a fianco di Mercedes Capsir e Dino Borgioli, successivamente inciso su disco nel 1929) e donizettiano, ma il suo cavallo di battaglia fu il personaggio di Figaro nel Barbieredi Siviglia di Rossini, che interpretò per oltre 1400 recite. Ritratto fotorafico dell’artista con dedica autografa datata 1905.
Ottimo stato.
Fotografia; 10x15 cm -
Lotto 203 Mattia Battistini (Roma 1856 – Contigliano 1928)
Ritratto del baritono italiano a cavallo con autografo datato Collebaccaro 1913.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 204 Carlo Tagliabue (Mariano Comense 1898 – Monza 1978)
Ritratto autografo del baritono italiano con dedica autografa.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 205 Giuseppe Valdengo(Torino 1914 – Aosta 2007)
Studiò violino privatamente ed oboe e canto al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Intrapresa la carriera di cantante lirico, dopo alcune apparizioni in ruoli secondari dette inizio a una prestigiosa carriera, apparendo nel 1936 a Parma come Figaro ne Il barbiere di Siviglia ed esordendo nel 1938 alla Scala ne La traviata. La carriera dovette subire però una precoce interruzione dovuta agli obblighi militari, riprendendo soltanto nel 1942 con La bohème, ancora a Parma.
Nel 1946, con una rappresentazione di Madama Butterfly alla New York City Opera, iniziò l'importante attività internazionale e, l'anno successivo, il lungo rapporto col Metropolitan, ove debuttò come Tonio in Pagliacci e dove apparve regolarmente fino al 1954. Fu presente anche a Philadelphia e San Francisco, in importanti sedi europee, come Parigi e Glyndebourne, e nei maggiori teatri italiani, tra i quali ancora La Scala (1953).
Le non comuni doti interpretative e musicali e la pronuncia perfetta, che consentiva di capire ogni parola, lo portarono a specializzarsi nel repertorio verdiano, diventando il baritono preferito di Arturo Toscanini, con cui eseguì a New York per la N.B.C. Otello, Aida e Falstaff, dei quali rimangono le registrazioni. Pubblicò il volume autobiografico Ho cantato con Toscanini (Pietro Cairoli 1962).
Abbandonò il palcoscenico nel 1966, dedicandosi all'insegnamento (tra i suoi allievi i baritoni Bruno Praticò e Alessandro Corbelli) e alle ultime incisioni discografiche. Trascorse gli ultimi anni della vita a Casale Monferrato, dove è sepolto.
Fotografia con firma autografa del celebre baritono.
Ottimo stato
Fotografia; 10,5x15 cm -
Lotto 206 Marco Stecchi (Greve in Chianti 1928)
L'inizio della carriera è sotto i migliori auspici. Infatti canta all'Eliseo di Roma e in platea c'è l'impressaria londinese E.Tomei Roworth che lo scrittura subito per una lunga tournée nelle varie città inglesi: Liverpool, Bristol, New Castle, Edimburgo, Glasgow, Manchester, Cardiff, in una compagnia comprendente Floriana Cavalli, Renato Cioni, Ruggero Bondino, Regolo Romani e Carlo Tagliabue, direttore Franco Patané. Vengono rapprensentate: BOHEME - LA TRAVIATA e RIGOLETTO riservato a Tagliabue.
Rientrato in Italia ottiene altri riconoscimento vincendo i concorsi "Orfeo d'oro" di Mantova e "Giglio d'oro" di Lucca.
Canta nei teatri di Pistoia, Lucca e Roma in BOHEME - LA TRAVIATA - BUTTERFLY - ELISIR D'AMORE e DON PASQUALE.
Nel 1958 debutta al Teatro Boito a Greve in Chianti con IL BARBIERE DI SIVIGLIA in un bello spettacolo imperniato su nomi noti come Gentilini e Novelli e su giovani che sono una promessa come il soprano Guglielmi e Marco Stecchi diretti da Loris Gavarini. E' un successo strepitoso quello che saluta il primo incontro di Marco con
il Figaro rossininiano, il ruolo a lui più congeniale per voce e per temperamento che gli procura tanta notorietà e, nel prosieguo della carriera gli aprirà le porte di tanti teatri.
Lo porterà in scena ovunque, in circa 400 rappresentazioni.
Fotografia con firma autografa del celebre baritono.
Ottimo stato.
Fotografia; 10,5x15 cm -
Lotto 207 Gérard Serkoyan (Istanbul 1922 – La Cadière-d'Azur, Francia 2004)
Questo nobile basso, dalla voce ampia e profonda, ha interpretato tutti i grandi ruoli di basso del repertorio sulla scena dell'Opéra Garnier dal 1952 al 1972. Ritratto del basso con dedica autografa.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 208 Corrado Zambelli (Bondone 1897 – Bologna 1974)
Ritratto ottografico del basso italiano nelle vesti di Varlaam in Boris Godunov.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x17,5 cm -
Lotto 209 Attilio D'Orazi (Roma 1929 – ivi 1990)
Ritratto fotografico con dedica autografa, datata 1966.
Ottimo stato.
Fotografia; 10,5x15 cm -
Lotto 210 Walter Alberti
Ritratto autografo del baritono italiano nelle vesti del Escamillo nella Carmen (Teatro Opera di Roma), con dedica autografa datata 1 marzo 1974.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x18 cm -
Lotto 211 Silvano Carroli (Venezia 1939 – Lucca 2020)
Ritratto fotografico del baritono con dedica autografa.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x17,5 cm -
Lotto 212 Carlo Cava (Ascoli Piceno 1928 – Viterno 2018)
Ritratto fotografico dell’artista nelle vesti di Boris Godunov (Teatro Alla Scala).
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x17,5 cm -
Lotto 213 Anselmo Colzani (Budrio 1918 – Milano 2006)
Ritratto del baritono italiano con dedica autografa nelle vesti di Amonasro nell'Aida.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x17,5 cm -
Lotto 214 Giangiacomo Guelfi (Roma 1924 – Bolzano 2012)
Ritratto autografo del baritono italiano nelle vesti di Amonasro nell'Aida.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x17,5 cm -
Lotto 215 Leo Nucci (Castiglione dei Pepoli 1942)
Ritratto autografo del baritono con dedica datata 1999.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x18,5 cm -
Lotto 216 Silvano Pagliuca (Benevento 1933 - 2014)
Ritratto autografo del basso italiano
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 217 Paolo Pedani (1938 – 2005)
Ritratto autografo dell’artista con dedica datata novembre 1955.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 218 Ruggero Raimondi (Bologna 1941)
Ritratto autografo del basso-baritono italiano.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 219 Ivan Sardi, nome originale Iván Szepes (Budapest 1930 – Berlino 2019)
Ritratto autografo del basso-baritono tedesco di origine ungherese con dedica datata 1951.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 220 Giuseppe Taddei (1916 – 2010)
Ritratto autografo del baritono con dedica datata 1987.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 221 Giuseppe Taddei (1916 – 2010)
Ritratto autografo del baritono con dedica datata 1979. La dedica a pennarello verde risulta leggermente sbiadita.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 222 Raffaele De Falchi
Ritratto con autografo a matita del baritono.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 223 Karl Ridderbusch (Recklinghausen 1932 – Wels 1997)
Ritratto autografo del basso italiano.
Ottimo stato.
Fotografia; 10,5x15 cm -
Lotto 224 Franz Crass (1928 – 2012)
Ritratto autografo del basso-baritono tedesco in vesti di scena.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 225 Juanita Caracciolo Armani (Ravenna 1888 - Milano 1924)
Si è formata al Conservatorio di Milano con Clelia Sangiorgi. Debutta nel 1908 al Teatro Politeama di Genova come Nedda in "Pagliacci" e vi canta anche in "Le Maschere" di Mascagni. Nel 1911 sposò il direttore d'orchestra Giacomo Armani. Dopo essere apparsa per dodici anni nei teatri provinciali italiani, ebbe nel 1920 un successo sensazionale quando cantò in "Manon Lescaut" di Puccini al Teatro Costanzi di Roma. Lo stesso anno ebbe un altro successo in "Madama Butterfly" come Cio-Cio San, poi come Margherita in "Mefistofele" di Boito e nella prima dell'opera "La via delle finestre" di R. Zandonai. Nel 1919 fu ospite al Teatro Massimo di Palermo, nel 1920 al Teatro Comunale di Bologna (come Manon Lescaut di Puccini) e al Teatro Verdi di Pisa (qui nel ruolo del titolo de "La Wally" di Catalani). Nel 1920 apparve al Teatro Colón di Buenos Aires e al Teatro dell'Opera di Rio de Janeiro come Butterfly e come Octavian nel ''Rosenkavalier'', poi anche al Teatro Real di Madrid. Nel 1922 venne alla Scala di Milano; qui debuttò come Eva in "Die Meistersinger von Nurnberg" di Wagner. Alla Scala cantò anche come Manon in ''Manon Lescaut'' di Puccini, e come Louise nell'opera omonima di Charpentier. Nell'autunno del 1923 si ammalò dopo la nascita di un bambino e morì l'anno successivo all'età di 36 anni. Ritratto fotografico con dedica autografa datata 25 luglio 1917.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 226 Rina Corsi (Firenze 1908 - ?)
Il mezzosoprano Rina Corsi proveniva da una famosa famiglia di cantanti italiani. Nacque il 9 ottobre 1908 a Firenze, studiò con il direttore d'orchestra Leopold Mugnone e iniziò la sua carriera nel 1929. Aveva un grande repertorio di ruoli tra cui Marina, Santuzza, Adelaide, Mignon, Edvige, Suzuki, Teresa, Meg Page, Maddalena, Ninetta, Afra e Paulina. Si è esibita nei grandi teatri italiani: La Scala, il Teatro dell'Opera, il San Carlo, il Teatro Massimo, il Teatro Comunale, il Festival di Caracalla, così come in molti altri teatri minori. Si è ritirata come insegnante di canto a Firenze. Ritratto fotografico, con dedica autografa datata Varese 20 luglio 1930.
Ottimo stato.
Cartolina fotografica -
Lotto 227 Lucrezia Bori, nome d'arte di Lucrecia Borja y Gonzales de Riancho (Valencia 1887 – New York 1960)
Debuttò al teatro Adriano di Roma il 31 ottobre del 1908 nella parte di Micaela nella Carmen (opera), e cantò poi nella parte di Manon in Manon Lescaut, con Enrico Caruso, diretta da Arturo Toscanini nel Théâtre du Châtelet di Parigi nel giugno 1910, in una trasferta del Metropolitan Opera House per il quale debutta; fu la prima interprete in Italia della parte di Ottaviano ne Il cavaliere della rosa di R. Strauss, alla Scala diretta da Tullio Serafin nel marzo 1911. Sempre alla Scala con Serafin in dicembre è la guardiana d'oche e figlia del fabbricante ne Figli di re di Engelbert Humperdinck. Al Metropolitan Opera House debuttò nella parte della protagonista in Manon Lescaut nel novembre 1912, sempre con Caruso e sempre nello stesso mese è Gilda in Rigoletto, Nedda in Pagliacci e Mimì ne La bohème, nel gennaio 1913 è Antonia ne I racconti di Hoffmann, nell'aprile Norina in Don Pasquale diretta da Toscanini, nel gennaio 1914 Fiora ne L'amore dei tre re con Toscanini, in marzo Lucinda ne L'amore medico, in novembre Micaela in Carmen, nell'aprile 1915 in Iris. Nel 1914 è Alma nella première al teatro Colón di Buenos Aires di Sueño de Alma di Carlos López Buch con Giuseppe De Luca diretta da Serafin e Nedda in Pagliacci con Caruso e De Luca diretta da Toscanini al teatro dell'Opera di Roma. Fu considerata una delle migliori cantanti stiliste del suo tempo. Ritratto fotografico dell’artista con dedica autografa a Mr. Arthur Hayez.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm. La fotografia è all’interno di un passepartout. -
Lotto 228 Grace Bumbry (St. Louis 1937)
Ritratto fotografico autografo della mezzosoprano statunitense con dedica al retro.
Ottimo stato.
Fotografia; 11,5x17,5 cm -
Lotto 229 María de Montserrat Viviana Concepción Caballé i Folch (Barcellona 1933 – ivi 2018)
Ritratto fotografico della soprano spagnola con dedica autografa.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 230 Anita Cerquetti (Montecosaro 1931 – Perugia 2014)
Ritratto fotografico della soprano italiana con firma datata 1954.
Ottimo stato. -
Lotto 231 Maria Chiara (Piavon 1939)
Ritratto autografo della soprano italiana.
Ottimo stato.
Fotografia ; 13x18 cm -
Lotto 232 Giannella Borelli
Ritratto fotografico della mezzosoprano in vesti di scena con dedica autografa datata Catania 1959.
Ottimo stato.
Fotografia ; 13x18 cm -
Lotto 233 Rina Corsi (Firenze 1908 - ?)
Il mezzosoprano Rina Corsi proveniva da una famosa famiglia di cantanti italiani. Nacque il 9 ottobre 1908 a Firenze, studiò con il direttore d'orchestra Leopold Mugnone e iniziò la sua carriera nel 1929. Aveva un grande repertorio di ruoli tra cui Marina, Santuzza, Adelaide, Mignon, Edvige, Suzuki, Teresa, Meg Page, Maddalena, Ninetta, Afra e Paulina. Si è esibita nei grandi teatri italiani: La Scala, il Teatro dell'Opera, il San Carlo, il Teatro Massimo, il Teatro Comunale, il Festival di Caracalla, così come in molti altri teatri minori. Si è ritirata come insegnante di canto a Firenze. Ritratto fotografico, con dedica autografa datata Pistoia 16 ottobre 1935.
Ottimo stato.
Fotografia; 11,5 x 16 cm -
Lotto 234 Fiorenza Cossotto (Crescentino 1935)
Si diplomò al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e successivamente, segnalata dal maestro Ettore Campogalliani, partecipò al concorso per la scuola del Teatro alla Scala, che vinse. Esordì proprio nel teatro milanese il 22 dicembre 1956 ne L'angelo di fuoco[1], cui seguì, per circa un triennio, una lunga serie di ruoli comprimari: Suor Matilde, Suzuki, Fenena, Neris, Maddalena, Siebel, Madelon, Preziosilla; serie interrotta solo sporadicamente da qualche parte più importante, come Cherubino ne Le nozze di Figaro e soprattutto Giovanna Seymour in Anna Bolena al festival di Wexford nel 1958, che le valse un alto apprezzameno da parte della critica inglese.
Le qualità espresse in quello spettacolo le schiusero definitivamente le porte di una brillante carriera. Nel 1959 debuttò al Covent Garden di Londra come Neris in Medea, al fianco di Maria Callas. Nel 1960 fu chiamata a sostituire Giulietta Simionato in Aida all'Arena di Verona, iniziando una progressiva ascesa, anche attraverso il graduale allargamento del repertorio: La Gioconda (Liceu di Barcellona 1960), La Favorita (RAI 1960), Adriana Lecouvreur (Teatro dell'Opera di Roma 1962), Don Carlo (Losanna 1962), Il trovatore (Barcellona 1962), Cavalleria rusticana (Venezia 1963), Carmen.
Nel 1961 ancora un'indisposizione di Giulietta Simionato le spalancò come protagonista le porte della Scala, dove riportò un vero e proprio trionfo ne La Favorita, iniziando una regolare presenza per un trentennio nel massimo teatro milanese, di cui inaugurò la stagione del 1962 con Il trovatore. Nel 1964 debuttò alla Lyric Opera di Chicago ne La Favorita e nel 1968 al Metropolitan di New York come Amneris in Aida. Fu presente al Met per un ventennio in ruoli da protagonista.
Seppur progressivamente assorbita dai più celebri ruoli del repertorio ottocentesco, la Cossotto non trascurò, specie nella parte iniziale della carriera, il repertorio del 700 e del primo 800 (Il matrimonio segreto, Serse, Lucio Silla, La pietra del paragone, L'occasione fa il ladro, Lo frate 'nnamorato, Varrone e Perrica, I Capuleti e i Montecchi), e il repertorio contemporaneo, tra cui le prime esecuzioni di La donna è mobile di Gian Francesco Malipiero (Piccola Scala, 1957), La scuola delle mogli di Virgilio Mortari (Piccola Scala, 1959), L'isola del tesoro di Vieri Tosatti (Teatro Comunale di Bologna, 1958) e le riprese de Il cordovano di Goffredo Petrassi (Piccola Scala, 1959) e Mavra di Igor' Stravinskij (Piccola Scala, 1960).
Continuò la carriera fino al 2005, quando apparve in Suor Angelica a Liegi. Fu sposata con il basso Ivo Vinco.
Ritratto fotografico della mezzosoprano in vesti della Favorita, con autografo manoscritto.
Ottimo stato.
Fotografia ; 13x18 cm -
Lotto 235 Ghena Dimitrova (Beglez 1941 – Milano 2005)
Fotografia firmata raffigurante il soprano nel costume di scena nel Nabucco, con dedica autografa.
Ottimo stato.
Fotografia; 13x18 cm -
Lotto 236 Bruna Baglioni (Frascati 1947)
Ritratto autografo della mezzosoprano in vesti di scena nella Favorita di Donizetti.
Ottimo stato.
Fotografia ; 13x18 cm -
Lotto 237 Fedora Barbieri (Trieste 1920 – Firenze 2003)
Ritratto del mezzosoprano in vesti di scena della Carmen con dedica autografa.
Ottimo stato.
Fotografia ; 13x18 cm -
Lotto 238 Clelia Drovandi
Ritratto della soprano italiana con dedica datata Bologna 16 aprile 1959.
Ottimo stato.
Fotografia ; 13x18 cm -
Lotto 239 Gigliola Frazzoni (Bologna 1923 – ivi 2016)
Debuttò nel 1947 a Pesaro in Francesca da Rimini e l'anno successivo fu al Teatro Duse di Bologna come Mimì. Ottenne poi un rapido successo nei più importanti teatri italiani, a partire dalla Scala, dove, tra le varie produzioni, nel 1957 partecipò alla prima de I dialoghi delle Carmelitane. Apparve inoltre a Roma, Torino, Venezia, Palermo, Parma e all'Arena di Verona, dove si esibì regolarmente dal 1956 al 1972. Dal 1954 cantò anche all'estero, in particolare a Monaco di Baviera, Stoccarda, Wiesbaden, Zurigo, Vienna, Bordeaux, Dublino, Il Cairo. È stata soprano drammatico, con predilezione per i ruoli verdiani, pucciniani e dei compositori veristi come Mascagni, Leoncavallo, Giordano. Viene ricordata in particolare per l'interpretazione di Minnie ne La fanciulla del West. Ritratto fotografico autografo della celebre soprano.
Ottimo stato.
Fotografia; 17,7x12,6 cm -
Lotto 240 Mirella Freni, pseudonimo di Mirella Fregni (Modena 1935 – ivi 2020)
Ritratto della soprano italiana con dedica datata 1990.
Ottimo stato.
Fotografia; 12,5x17,5 cm