ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)

ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)

lunedì 12 luglio 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)
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  • Luisa Tetrazzini (Firenze 1871 – Milano 1940)
    Lotto 37

    Luisa Tetrazzini (Firenze 1871 – Milano 1940)
    Luisa Tetrazzini iniziò a studiare con la sorella Eva Tetrazzini Campanini, anch'essa diventata celebre soprano.

    Debuttò nel 1890 nel ruolo di Inés ne L'Africana di Giacomo Meyerbeer. La storia della sua prima esibizione pubblica ha un'aura di leggenda: pare che la cantante, allora diciannovenne, si trovasse con la sua famiglia ad una rappresentazione de L'Africana, al teatro dell'opera locale, quando, prima dell'inizio, il direttore d'orchestra si scusò con il pubblico dicendo che l'opera non poteva essere rappresentata perché la cantante che doveva interpretare il ruolo della protagonista non si era presentata poiché malata. Luisa allora si alzò dal suo posto e, proponendosi in sostituzione della cantante assente, disse che non era necessario annullare la recita perché lei conosceva la parte. Il pubblico e il direttore ne furono entusiasti, tanto che la cantante fu scelta anche per la rappresentazione del giorno dopo.


    La Tetrazzini con il maestro Cleofonte Campanini al Manhattan nel 1908
    La Gazzetta Musicale di Milano così scrive riguardo alla sua prestazione: "lode schietta alla giovane signora Tetrazzini-Scalaberni (Ines), che da questi suoi primi passi in arte lascia facilmente presagire il bel cammino che sarà per percorrere, ricca com'è di voce piacente, di buon metodo e d'intelligenza."[1]


    Da questo singolare avvenimento prese il via una carriera sfolgorante ed internazionale che si diramò, nei primi tempi, principalmente nei teatri di provincia italiani, ma anche in Russia, Spagna e Sud America, con un repertorio principalmente da soprano leggero (o di coloratura) basato soprattutto sulle parti di Violetta (Traviata, Giuseppe Verdi), Philine (Mignon, Ambroise Thomas), Oscar (Un ballo in maschera, Verdi), Gilda (Rigoletto, Verdi) e Lucia (Lucia di Lammermoor, Gaetano Donizetti).

    Nel 1905 fece il suo debutto americano a San Francisco; ma nel 1907 ebbe la definitiva consacrazione, quando su consiglio di Enrico Caruso accettò di interpretare Violetta al Covent Garden di Londra.

    Questo le permise, nel 1908, di approdare a New York, non al Metropolitan Opera, ma all'Oscar Hammerstein Opera Company di Manhattan, di nuovo nei panni di Violetta e ancora una volta con grande successo.

    Adelina Patti, tra i più acclamati soprani di coloratura del XIX secolo, non nota per la sua generosità nei confronti di altri cantanti, mostrò di apprezzare molto il canto della Tetrazzini.

    Nonostante il successo internazionale la Tetrazzini non cantò mai al Teatro alla Scala, probabilmente per volere del direttore Arturo Toscanini. Tra i due non corse mai buon sangue. Addirittura quando la cantante si esibì al Metropolitan Opera di New York ottenne che Toscanini fosse sostituito con un direttore di suo gradimento.

    Il suo carattere aspro portò la Tetrazzini ad essere duramente criticata dai benpensanti, per via anche della sua audace vita sentimentale: si sposò tre volte in pochi anni. Questo la allontanò dai palcoscenici, soprattutto italiani. Dopo il terzo matrimonio, infelice quanto i primi due, ritornò al canto, che aveva abbandonato, soprattutto come concertista. La voce tuttavia tradiva gli anni trascorsi. Il declino fisico era inevitabile, ma più difficile dovette essere affrontare le difficoltà finanziarie in cui si trovò, avendo dissipato in fretta l'immensa fortuna che aveva accumulato.


    Targa posta nel 2020, ad 80 anni dalla scomparsa, sulla sepoltura di Luisa Tetrazzini nel Civico Mausoleo Palanti del Cimitero Monumentale di Milano
    Nel 1931 fondò a Roma una scuola di canto, dalla quale uscirono cantanti di buon livello come Lina Pagliughi, tra le sue allieve anche la nipote, l'attrice e soubrette Marisa Vernati.

    All'insegnamento si dedicò fino alla morte (a Milano, nel 1940); e a chi le faceva ancora i complimenti pare rispondesse sovente: «Sono vecchia, sono grassa, ma sono sempre la Tetrazzini!».

    Luisa Tetrazzini fece una cospicua, per quei tempi, carriera discografica. Incise novantotto facciate a settantotto giri dal 1904 al 1922. La tecnica dell'incisione è ovviamente rudimentale e non può restituire tutta la bellezza della sua voce. Nonostante questo i suoi dischi restano interessanti nella storia della riproduzione sonora.

    Dai registri cimiteriali milanesi risulta essere tumulata nel Civico Mausoleo Palanti, al Riparto V del Cimitero Monumentale di Milano, anche se in loco la sua presenza non era segnalata fino al 2020, quando la direzione del cimitero ha accolto la richiesta di alcuni ammiratori e posto una targhetta con il nome del soprano sulla stele del mausoleo

    cartolina fotografica, con firma autografa, del celebre soprano con data 1918.
    Ottimo stato
    Cartolina; 13,5x8,7 cm

  • Ivo Vinco (Bosco Chiesanuova 1927 – Verona 2014)
    Lotto 38

    Ivo Vinco (Bosco Chiesanuova 1927 – Verona 2014)
    Studiò prima al Liceo Musicale di Verona, quindi all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano con Ettore Campogalliani. Debuttò nel 1954 a Verona come Ramfis nell'Aida. Apparve successivamente nei maggiori teatri italiani: Milano, Roma, Napoli, Torino, Venezia, Bologna, Palermo, Parma, Firenze.

    All'estero cantò a Vienna, Monaco di Baviera, Berlino, Amburgo, Mosca, Parigi, Monte Carlo, Barcellona, Lisbona, Spalato, Città del Messico, Buenos Aires, New York (Metropolitan), Chicago, San Francisco.

    Si esibì in gran parte dei ruoli più importanti del repertorio dell'opera italiana: Don Basilio (Il barbiere di Siviglia), Oroveso (Norma), Raimondo (Lucia di Lammermoor), Sparafucile (Rigoletto), Ferrando (Il trovatore), Fiesco (Simon Boccanegra), Padre Guardiano (La forza del destino), Grande Inquisitore (Don Carlo), Alvise (La Gioconda).

    Fu sposato col mezzosoprano Fiorenza Cossotto. Era zio paterno del basso Marco Vinco.

    Ritratto fotografico, con firma autografa, del celebre basso nell'opera Faust con data 1958.
    Ottimo stato
    Fotografia; 14,7x10 cm

  • Maria Antonietta Stella (Perugia 1929)
    Lotto 39

    Maria Antonietta Stella (Perugia 1929)
    Compie gli studi con il maestro Aldo Zeetti a Perugia. Nel 1950, a soli 20 anni, vince il concorso del Teatro lirico sperimentale "Adriano Belli" di Spoleto, dove debutta con Il trovatore. Nel 1951 è già al Teatro dell'Opera di Roma, a fianco di Mario Del Monaco, ne La forza del destino, che la lancia definitivamente nello "star system".

    È il maestro Tullio Serafin, suo grande estimatore, che la esorta, soprattutto nei primi anni di carriera, ad affrontare le grandi eroine verdiane. Dopo un felice Aroldo nella stagione 1952-53 al Maggio Musicale Fiorentino, si propone quale Aida, Leonora ne Il trovatore e La forza del Destino, Luisa Miller, Elena ne I vespri siciliani, Amelia in Un ballo in maschera, Violetta ne La traviata, Elisabetta in Don Carlo, Desdemona in Otello.

    Del 1954 è l'esordio alla Scala come Desdemona e del 1955 gli importanti debutti alla Royal Opera House di Londra, alla Staatsoper di Vienna e negli Stati Uniti alla Lyric Opera di Chicago. Del 1956 è l'esordio con Aida al Metropolitan di New York (accanto a Carlo Bergonzi, pure debuttante al Met), dove apparirà regolarmente fino al 1960. Continuano inoltre le apparizioni alla Scala, in particolare in alcune serate inaugurali: Aida nel 1956, La battaglia di Legnano nel 1961, Il trovatore nel 1962.

    Artista dotata di notevole eclettismo, sonda ben presto altri autori fra i più diversi, interpretando Elsa in Lohengrin, Elisabetta in Tannhäuser, Donna Anna in Don Giovanni, Linda di Chamounix, Norma, La fiamma. Spazia inoltre nel campo dell'opera verista con Cavalleria rusticana, Andrea Chénier, Fedora, ma soprattutto nell'universo pucciniano con Manon Lescaut, Tosca, La bohème, La fanciulla del West, Suor Angelica, Madama Butterfly. Proprio nel ruolo di Cio-Cio-San si esibisce nel marzo del 1958 al teatro Metropolitan, con la direzione di Dimitri Mitropoulos e una regia molto accurata proveniente dal teatro giapponese Kabuki, riscuotendo un successo fa il giro del mondo ed è testimionato da una registrazione live.

    Sul finire degli anni 1960 si nota una lieve flessione nella carriera dovuta ad un'intensissima attività, ma fino al 1974, anno del ritiro, la parabola artistica continuerà ancora senza tregua.

    Antonietta Stella è stata interprete di primo piano della seconda metà del Novecento nel repertorio dell'opera italiana, caratterizzandosi come soprano lirico-spinto, dotato di notevole agilità ed estensione, e immediatamente riconoscibile per il particolare e suggestivo timbro.

    Fotografia con firma autografa della celebre soprano.
    Ottimo stato
    Fotografia; 20,7x14,5 cm

  • Giorgina Caprile (Firenze, 1877 – Roma, 1951)
    Lotto 40

    Giorgina Caprile (Firenze, 1877 – Roma, 1951)
    Figlia del tenore Uberto Caprile e di Giovanna Speranza[1], Giorgina è attratta dalla musica fin da giovane età, intraprendendo gli studi di canto lirico a Milano, affinando la propria timbrica di voce da soprano e dove fu allieva del maestro Carignani.

    Il suo debutto avvenne nel febbraio 1900 al Teatro dell'Opera di Roma, dove dà voce al personaggio di Suzel affiancando il tenore Fernando De Lucia ne L'amico Fritz di Pietro Mascagni, seguito un mese dopo dall'interpretazione di Mimì ne La bohème di Giacomo Puccini.[2]

    Grazie alle sue qualità attoriali accomunate dalla bellezza, durante i successivi quindici anni di attività ha sostenuto numerosi ruoli drammatici, nel repertorio pucciniano come Tosca nell'omonima opera, Manon in Manon Lescaut, Minnie in La fanciulla del West, inoltre Iris e Isabeau nelle omonime opere di Mascagni, Violetta Valéry in La traviata di Giuseppe Verdi, Margherita in Mefistofele di Arrigo Boito, Wally in La Wally di Alfredo Catalani. Oltre al successo in Italia, è stata uno dei favoriti soprani a solcare i teatri d'opera sudamericani, in particolare come Violetta, e in Europa, al Gran Teatre del Liceu di Barcellona nella Manon Lescaut durante la stagione 1907-1908, e in Russia.[1][2]

    Caprile ha registrato numerose arie per le etichette Edison Records, Fonotipia e Gramophone, su cilindro fonografico e disco.

    cartolina con firma autografa della celebre soprano, datata 6/11/05
    Ottimo stato
    Cartolina fotografica

  • Enzo Mascherini (Firenze 1910 - Livorno 1981)
    Lotto 41

    Enzo Mascherini (Firenze 1910 - Livorno 1981)
    Dopo aver studiato con Titta Ruffo e Riccardo Stracciari debuttò nel 1937 ne La traviata. Nel 1939 debuttò al Teatro San Carlo di Napoli e nel 1940 alla Scala.

    Terminato il secondo conflitto mondiale ebbe inizio la carriera internazionale, che lo portò a cantare a Parigi, Praga, Vienna, Chicago, Rio de Janeiro, Londra, San Francisco, Città del Messico, oltre alla presenza nei principali teatri italiani.

    Tra il 1946 e il 1947 interpretò alla New York City Opera La bohème, La traviata, Rigoletto, Andrea Chénier, Il barbiere di Siviglia, Pagliacci. Il 7 dicembre 1949 debuttò con La bohème al Metropolitan di New York, dove cantò nella stessa stagione anche La traviata, Rigoletto, Manon Lescaut, Faust, per un totale di 7 recite.[1]. Nel 1949 partecipò alla versione cinematografica de Il trovatore.

    Nel 1951 cantò ne I vespri siciliani, con Maria Callas, al Maggio Musicale Fiorentino e nello spettacolo d'apertura della Scala. Ancora in occasione dell'inaugurazione della stagione del teatro milanese, sempre con la Callas, interpretò l'anno successivo Macbeth. Nel 1955 partecipò a Firenze a una storica ripresa di Don Sebastiano. Dopo il ritiro dalle scene si dedicò all'insegnamento.

    fotografia con firma autografa del celebre baritono, nell'opera il trovatore.
    Ottimo stato
    Fotografia; 14,7x10,2 cm

  • Bianca Berini (Trieste 1928 - Milano 2004)
    Lotto 42

    Bianca Berini (Trieste 1928 - Milano 2004)
    mezzo-soprano veneta che ha fatto la sua carriera principalmente furi da l'italia. Ha cantato per molti anni al Metropolitan di New York é a Barcelona a fianco di Montserrat Caballe.
    Oggi la Berini abita a Milano e chi desdidera ascoltarla e ricordarla lo puo fare in:

    Trovatore: Macerata 1977 con un Bruson Strepittoso, la Ricciarelli come Leonora e Carlo Bergonzi. ON STAGE CD.

    Requiem di Verdi con Caballe, Domingo, Metha, CBS, questa edizione per motivi inespiegabii non é stata publicata in CD.
    I dueti fra Caballe e Berini sono bellissimi.

    Maria Stuarda, video, con La Caballe, il libro Casta Diva parla di questa edizione come una delle piu speciali di questo capolavoro e il publico va in delirio sia con Caballe sia con Berini.

    Il Trovatore, Philadelphia 1970 sempre con Caballe e Domingo.

    Ballo in Maschera, Metropolitan Opera con Pavarotti e Riciarelli.
    La carriera di questa donna é finitia per motivi incompresinbili, molti atribuiscono la sua fine come cantante a I motivi familiari e mentali, altri atribuiscono la sua fine al suo complesso temperamento di diva.
    Chi abbia avuto l'oportunita di conoscere questa donna oggi la trovera come una donna molto orgogliosa e religiosa e fiera dil suo passato come cantante.
    Fotografia con firma autografa della celebre mezzo-soprano.
    Ottimo stato
    Fotografia; 21,5x13,5 cm

  • Giorgio Casellato Lamberti ( Adria 1938)
    Lotto 43

    Giorgio Casellato Lamberti ( Adria 1938)
    È cresciuto a Bolzano e si è formato al conservatorio locale. Nel 1964 fece il suo debutto a Roma come Arrigo nell'opera I vespri siciliani di Verdi.

    Ha avuto particolare successo quando ha sostituito Franco Corelli all'Arena di Verona nel 1970 come Don José nell'opera Carmen di Bizet. La sua carriera lo ha portato nei teatri d'opera di Chicago, Baltimora e Cairo, al Teatro alla Scala di Milano, all'Opera di Stato di Vienna, all'Opera di Stato Bavarese di Monaco e alla Deutsche Oper di Berlino.

    Nel 1996 ha concluso la sua carriera con una performance di Samson et Dalila di Saint-Saëns all'Opera di Zurigo.

    Fotografia con firma autografa delcelebre tenore ne I Vespri Siciliani al teatro La Scala di Milano.
    Ottimo stato
    Fotografia; 14,8x10,5 cm

  • Giuseppe Valdengo (Torino 1914 – Aosta 2007)
    Lotto 44

    Giuseppe Valdengo (Torino 1914 – Aosta 2007)
    Studiò violino privatamente ed oboe e canto al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Intrapresa la carriera di cantante lirico, dopo alcune apparizioni in ruoli secondari dette inizio a una prestigiosa carriera, apparendo nel 1936 a Parma come Figaro ne Il barbiere di Siviglia ed esordendo nel 1938 alla Scala ne La traviata. La carriera dovette subire però una precoce interruzione dovuta agli obblighi militari, riprendendo soltanto nel 1942 con La bohème, ancora a Parma.

    Nel 1946, con una rappresentazione di Madama Butterfly alla New York City Opera, iniziò l'importante attività internazionale e, l'anno successivo, il lungo rapporto col Metropolitan, ove debuttò come Tonio in Pagliacci e dove apparve regolarmente fino al 1954. Fu presente anche a Philadelphia e San Francisco, in importanti sedi europee, come Parigi e Glyndebourne, e nei maggiori teatri italiani, tra i quali ancora La Scala (1953).

    Le non comuni doti interpretative e musicali e la pronuncia perfetta, che consentiva di capire ogni parola, lo portarono a specializzarsi nel repertorio verdiano, diventando il baritono preferito di Arturo Toscanini, con cui eseguì a New York per la N.B.C. Otello, Aida e Falstaff, dei quali rimangono le registrazioni. Pubblicò il volume autobiografico Ho cantato con Toscanini (Pietro Cairoli 1962).

    Abbandonò il palcoscenico nel 1966, dedicandosi all'insegnamento (tra i suoi allievi i baritoni Bruno Praticò e Alessandro Corbelli) e alle ultime incisioni discografiche. Trascorse gli ultimi anni della vita a Casale Monferrato, dove è sepolto.



    Fotografia con firma autografa in inglese del celebre baritono.
    Ottimo stato
    Fotografia; 25,4x20,6 cm

  • Beniamino Gigli (Recanati 1890 – Roma 1957)
    Lotto 45

    Beniamino Gigli (Recanati 1890 – Roma 1957)
    Ultimo di sei figli di Domenico, calzolaio e campanaro del duomo, ed Ester Magnaterra, mostrò sin da piccolissimo grandi attitudini per il canto, venendo accolto a sette anni nel Coro Pueri Cantores della Cattedrale di Recanati. La povertà della famiglia lo costrinse a duri sacrifici, ma, tra un'occupazione e l'altra, riuscì a prendere lezioni di canto dal maestro Quirino Lazzarini, organista e direttore del coro della Santa Casa di Loreto.

    A quindici anni, mostrando voce di contralto, fu scelto a Macerata come protagonista, in vesti femminili, dell'operetta La fuga di Angelica di Alessandro Billi, alla quale seguirono altre buone prove del genere, che convinsero la famiglia a favorirne il trasferimento a Roma nell'autunno del 1907.

    Dopo una breve parentesi di alcuni mesi di servizio militare in occasione della guerra di Libia del 1912, vinse una borsa di studio e si poté iscrivere finalmente al Conservatorio Santa Cecilia, studiando sotto la guida di Enrico Rosati.


    Lapide commemorativa dell'esordio professionale di Beniamino Gigli nella Gioconda di Amilcare Ponchielli al Teatro Sociale di Rovigo.
    Benché agli allievi fosse vietato esibirsi ufficialmente, apparve con lo pseudonimo di Mino Rosa in numerosi salotti romani, riuscendo a guadagnare la rispettabile somma di trecento lire. Il 24 aprile 1914 cantò con il proprio nome alla sala dell'Accademia di Santa Cecilia nella fiaba musicale La principessa dai capelli d'oro di Alessandro Bustini ed il 10 giugno seguente fu ammesso al saggio finale del conservatorio. Il debutto teatrale, dopo aver vinto un altro concorso di canto a Parma, avvenne al Teatro Sociale di Rovigo la sera del 14 ottobre dello stesso anno come Enzo ne La Gioconda.


    Fotografia con firma autografa del celebre tenore datata 1945

    Ottimo stato
    Fotografia; 13,6x8,8 cm

  • Piero Cappuccilli (Trieste,1926 – Trieste 2005)
    Lotto 46

    Piero Cappuccilli (Trieste,1926 – Trieste 2005)
    Nato da genitori originari di Ripabottoni nel Molise, dopo aver iniziato gli studi di architettura a Roma, scoprì l'interesse per l'opera e nel 1956 debuttò al "Teatro Nuovo" di Milano in Pagliacci. Nel 1957 vinse il "Concorso Viotti" a Vercelli, che lo portò in Germania attraverso una lunga tournée di 34 recite de Il barbiere di Siviglia di Rossini, titolo che riprenderà solo occasionalmente in seguito, compresa un'edizione discografica.

    Nel giro di qualche anno si specializzò soprattutto nel repertorio verdiano e dai primi anni sessanta cominciò ad apparire nei principali teatri italiani ed esteri (precoce fu l'esordio nel 1960 al Metropolitan ne La traviata, che rimase l'unica presenza al Met), imponendosi come uno dei baritoni più affermati della nuova generazione.

    Nel 1964 fece l'importante debutto alla Scala in Lucia di Lammermoor, seguita da Aida e Il trovatore. Nel 1966 esordì all'Arena di Verona in Rigoletto e nel 1967 al Covent Garden di Londra ne La traviata. Nel 1969 riapparve negli Stati Uniti, a Chicago, ne I puritani e nel 1971 cantò alla Scala in una memorabile edizione di Simon Boccanegra. Nel 1973 fu all'Opéra di Parigi nel Trovatore. Il 1975 lo vide nuovamente a Milano in Macbeth, con la direzione di Claudio Abbado e la regia di Giorgio Strehler; dello stesso anno è il Don Carlo a Salisburgo e del 1976, ancora alla Scala, Otello con la direzione di Carlos Kleiber.

    Da ricordare anche sempre alla Scala, nel 1983, il Carlo Gerard in Andrea Chénier, spettacolo di cui esiste una registrazione video. Nel 1989 apparve per l'ultima volta nel teatro milanese come Scarpia in Tosca, ruolo che frequentò solamente negli ultimi anni di attività.

    La carriera proseguì fino al 1992, quando, di ritorno da una rappresentazione areniana, incorse in un grave incidente automobilistico che lo costrinse al ritiro dalle scene. Si dedicò in seguito all'insegnamento.

    Fotografia con firma autografa del celebre baritono datata 1969
    Ottimo stato
    Fotografia; 15X10 cm

  • Ferruccio Tagliavini (Reggio nell'Emilia 1913 – Reggio nell'Emilia 1995)
    Lotto 47

    Ferruccio Tagliavini (Reggio nell'Emilia 1913 – Reggio nell'Emilia 1995)
    All'età di ventiquattro anni partecipò a un concorso di canto a Parma e vinse una borsa di studio che gli permise d'iscriversi al Conservatorio Arrigo Boito, dove studiò sotto la guida di Italo Brancucci. Nel 1938 vinse il "Concorso Nazionale di Canto Lirico" indetto dall'Opera nazionale del dopolavoro e poté frequentare un corso di perfezionamento presso il Teatro Comunale di Firenze, dove l'appoggio e i consigli del maestro Mario Labroca e l'insegnamento del tenore Amedeo Bassi gli furono preziosi. Il 27 ottobre 1938 debuttò a Firenze ne La bohème, cogliendo subito uno strepitoso successo. Nello stesso anno esordì alla radio in un concerto Martini & Rossi. Altro importante debutto fu il 29 gennaio 1942 alla Scala ne Il barbiere di Siviglia, con Gianna Pederzini, Gino Bechi e Tancredi Pasero. Tra il 1943 e il 1945, durante la campagna d'Italia, cantò in numerosi concerti, esibendosi per le truppe alleate americane e britanniche.

    Dopo la fine della seconda guerra mondiale iniziò a esibirsi anche all'estero: l'11 giugno 1946 esordì al Teatro Colón di Buenos Aires in Tosca, affiancato dalla moglie Pia Tassinari e il 10 gennaio 1947 con La bohème debuttò al Metropolitan Opera di New York, dove si esibì regolarmente fino al 1954. Il 13 settembre 1950 approdò nella medesima opera alla Royal Opera House di Londra, cui seguì il 1º luglio 1951 il debutto all'Opéra di Parigi con Un ballo in maschera.

    Nel 1962, dopo sette anni di assenza, ritornò al Met, dove fece le ultime apparizioni ne L'elisir d'amore e La bohème. Si ritirò dalle scene operistiche il 21 luglio 1970 al teatro romano di Benevento ancora con L'elisir d'amore. Il 20 maggio 1981 concluse le esibizioni alla Carnegie Hall di New York con l'esecuzione in forma di concerto de L'amico Fritz.

    Fotografia con firma autografa del celebre tenore.


    Ottimo stato
    Fotografia; 25,3x20 cm

  • Alfredo Kraus Trujillo (Las Palmas de Gran Canaria1927 – Madrid 1999)
    Lotto 48

    Alfredo Kraus Trujillo (Las Palmas de Gran Canaria1927 – Madrid 1999)
    Kraus è stato considerato il migliore tenore lirico leggero della sua generazione ed un modello assoluto di tecnica canora, distinguendosi per la perfezione dell'emissione, la chiarezza di dizione ed il dominio delle note acute (sino al mi bemolle), oltre che per la non comune longevità vocale. Dotato di una voce naturalmente piuttosto valida, ma non certo eccezionale, con un volume assai limitato ed un timbro privo di attrattive particolari, venato di inflessioni nasali, ha sviluppato nel corso degli anni una tecnica canora tra le più perfette dell'intero panorama musicale internazionale. Timbro chiaro e squillante, dalla sonorità lievemente metallica, privo di bruniture e rotondità, dalla sonorità cristallina, nobilitato da una grande eleganza nel fraseggio, attento e sfumato, con una cura quasi maniacale verso chiaroscuri, filature e mezzevoci e con un controllo della voce spesso al limite del virtuosismo.
    Fotografia con firma autografa del celebre tenore
    Ottimo stato
    Fotografia; 14,8x10,3 cm

Lotti dal 37 al 48 di 546
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ASTA 94 - GRANDI CANTANTI D'OPERA: LA COLLEZIONE LA GUARDIA DI FOTOGRAFIE CON AUTOGRAFO (1890 – ‘2000)

Grandi cantanti d'opera:

la collezione La Guardia di fotografie con autografo

(1890 – ‘2000)


Curatore del catalogo

Alessandro Ubiglia


Inizio Asta Live

12 luglio 2021 ore 15:00 CEST


Luogo

Roma


Offerte pre-asta

Le offerte pre-asta potranno essere effettuate fino alle ore 12:00 CEST del 12 Luglio 2021


Diritti D'asta: 26%

Sessioni

  • 12 luglio 2021 ore 15:00 Grandi cantanti d'opera: la collezione La Guardia di fotografie con autografo (1890 – ‘2000) (1 - 546)

Condizioni di vendita

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Commissioni

Commissioni d'asta 26%

Altre Informazioni

INFORMAZIONI SULL’ASTA 94

1. Modalità di partecipazione

L’asta sarà battuta il 30 giugno 2021 a partire dalle ore 15,00 CEST presso la sede di Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli, 1 – Roma.

Sono previste le seguenti modalità di partecipazione: telefonica, online previa registrazione sul nostro sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner (vedi elenco sotto riportato), tramite offerta scritta fatta pervenire entro le 12,00 CEST del 30 giugno 2021.

a. Partecipazione in sala

Eventuali limitazioni per la partecipazione in sala, per il contenimento della pandemia da Covid 19, saranno attuate nel pieno rispetto delle disposizioni di legge del futuro DPCM che regolamenterà il mese di maggio per la Regione Lazio. 

b. Partecipazione telefonica

È possibile fare le proprie offerte durante l’asta tramite telefono guidati da un nostro operatore. Per accedere a questa modalità di partecipazione sarà necessario prenotarsi entro le 12,00 CEST del 30 giugno 2021 specificando i lotti per i quali si intende entrare in gara e un recapito telefonico. I clienti così prenotati saranno chiamati al numero di telefono da loro indicato alcuni lotti prima di quelli per cui avranno manifestato interesse

Per prenotare la partecipazione telefonica contattare il numero di telefono +39 0632609795 oppure tramite posta elettronica scrivendo ai seguenti indirizzi e-mail: info@bertolamifineart.com -amministrazione@bertolamifineart.com

c. Partecipazione online attraverso il nostro sito o i portali partner

È possibile fare le proprie offerte durante l’asta registrandosi sul nostro sito www.bertolamifineart.com oppure sui seguenti portali partner: 

Arsvalue, Bidspirit, Drouot, Invaluable, Live Auctioneers

 d. Partecipazione tramite offerta scritta

È infine possibile formulare le proprie offerte per iscritto compilando l’apposito modulo di offerta per procura ( https://auctions.bertolamifinearts.com/docs/Modulo-Offerta-2018.pdf ) o anche tramite testo libero. Le offerte scritte dovranno essere ricevute da Bertolami Fine Arts entro le ore 12,00 CEST del 30 giugno 2021 e potranno essere trasmesse tramite e-mail (amministrazione@bertolamifineart.com – info@bertolamifineart.com), fax (+39 063230610), per posta o consegnate presso i nostri uffici di Piazza Lovatelli 1 – 00186 Roma. L’offerta scritta ha il valore di autorizzazione al banditore ad effettuare offerte per conto del firmatario. 

 

 2. Offerte pre asta

Dalla data di pubblicazione del catalogo online sino alle ore 12,00 CEST del 30 giugno è possibile:

cominciare ad effettuare offerte sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner come elencati al punto c del paragrafo 1

inviare le offerte scritte di cui al punto d del paragrafo 1

Nel caso di:


 a. unica offerta pre asta su un lotto

In assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato alla base d’asta anche ove l’unica offerta pervenuta fosse di importo superiore (l’importo dell’offerta pre asta indica infatti l’offerta massima che l’offerente è disposto ad effettuare) 

Esempio: base d’asta € 1.000 – Unica offerta pre-asta € 1.500 – Aggiudicazione a € 1.000

 

b. offerte pre asta multiple dello stesso importo su uno stesso lotto 

In assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta con data anteriore 

c. offerte pre asta multiple di importi diversi su un medesimo lotto

In assenza di offerte di rilancio durante l’asta, il lotto sarà aggiudicato all’autore dell’offerta più alta a un prezzo di aggiudicazione calcolato aggiungendo all’importo dell’offerta immediatamente inferiore un incremento prestabilito nella tabella pubblicata in calce.

Esempio: offerta cliente A € 1.270, offerta cliente B € 1800. Vince il cliente B non al prezzo di aggiudicazione di € 1.800 ma di € 1.370. Viene cioè applicato all’importo dell’offerta immediatamente inferiore l’incremento automatico di € 100 previsto dalla tabella quando le offerte sono comprese nello scaglione € 1.000-1.999. 

 

 3. Modalità di pagamento

Gli acquirenti dei lotti vincenti potranno scegliere tra le seguenti modalità di pagamento:

 assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l. (nel caso di pagamenti effettuati tramite assegni esteri aggiungere € 10 all’importo della fattura);

 carta di credito (Visa, MasterCard e American Express);

 Paypal

 Bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Arts S.r.l. presso: BPER Banca - Agenzia 28 - IBAN: IT18R0538705006000035185964 - SWIFT/BIC BPMOIT22XX oppure BANCO DESIO - IBAN: IT58J0344003209000000192600 - SWIFT/BIC BPSPIT31XXX (nel caso di pagamenti effettuati tramite bonifico extra-europeo aggiungere €10 all’importo della fattura)

Nota bene:

le fatture pagate tramite assegno, contanti o bonifico bancario sono esenti dal pagamento delle tasse amministrative del 3,5%

 

4. Diritti d’asta

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Arts una commissione d’asta pari al 26% del prezzo di aggiudicazione di ciascun lotto. 

Sui lotti acquistati tramite partecipazione on line sul sito www.bertolamifineart.com o sui portali partner si applicherà un’ulteriore commissione così quantificata:

Live-Bidding del nostro sito web (www.bertolamifineart.com) +1,5% del prezzo di aggiudicazione

Arsvalue (www.arsvalue.com) +3% del prezzo di aggiudicazione

Bidspirit (www.bidspirit.com) +1,5 % del prezzo di aggiudicazione

Drouot (www.drouot.com) +3% del prezzo di aggiudicazione

Invaluable (www.invaluable.com) +5% del prezzo di aggiudicazione

Liveauctioneers (www.liveauctioneers.com) +5% del prezzo di aggiudicazione


5. Costi ulteriori

I costi di spedizione, eventuali costi doganali, nonché i costi relativi alle pratiche da istruire per il rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di qualsiasi autorizzazione ministeriale preventiva richiesta per l’esportazione dei lotti aggiudicati sono a carico del compratore. 

Nel caso in cui, per contestazioni ingiustificate, i beni dovessero essere restituiti a Bertolami Fine Arts, le spese doganali e di spedizione sono a carico del cliente.

 

6. Rilascio dell’attestato di Libera Circolazione o di altra autorizzazione ministeriale necessaria per l’esportazione dei beni aggiudicati 

La consegna dei lotti al di fuori dei confini italiani potrebbe essere soggetta alle norme stabilite dal Codice dei Beni Culturali (Dlgs. 42/2004 e ss.mm.ii.) in materia di esportazione dei beni di interesse culturale. Pertanto, nel caso in cui il bene acquistato presentasse caratteristiche tali da richiedere per la sua uscita definitiva dal territorio della Repubblica Italiana una qualsiasi forma di autorizzazione ministeriale, i tempi di rilascio di tale autorizzazione saranno regolati dall’Ufficio Esportazione oggetti d’antichità e d’arte del Ministero della Cultura. 

Tali tempi di rilascio vanno mediamente calcolati nell’ordine di 60/90 giorni dal giorno dell’apertura della pratica per un Attestato di Libera Circolazione (art.68 del Codice dei Beni Culturali) e di 30 giorni per un’Autocertificazione. La pratica viene aperta solo all’avvenuto pagamento del bene e dietro esplicita autorizzazione dell’acquirente. 

 

 7. Condizioni di vendita

Le condizioni di vendita che regolano il rapporto tra Bertolami Fine Art e la gentile clientela che prenderà parte alle aste sono pubblicate in ogni catalogo. Poiché esse si intendono automaticamente accettate dal momento della partecipazione all’asta, si prega di leggerle con attenzione al seguente link: https://auctions.bertolamifinearts.com/it/cnt/2/condizioni-di-vendita-italia/ 

In caso di discordanza tra la versione delle condizioni di vendita pubblicata su catalogo cartaceo e quella pubblicata su catalogo online, prevale la versione online. 

 Pubblicazione dei risultati d’asta

L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www.bertolamifineart.com, a soli fini informativi, entro dieci giorni dalla chiusura dell’asta.

TABELLA A

INCREMENTI AUTOMATICI 

Importo offerta €

Incremento automatico prestabilito €

0-99

5

100-199

10

200-499

20

500-999

50

1.000-1.999

100

2.000-4.999

200

5.000-9.999

500

10.000-19.999

1.000

20.000-49.999

2.000

50.000+

5.000

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 in avanti rilancio di 5000