ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE
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Lotto 289 Scultore padano attivo nel XIII secolo
"Talamone"
Statua stilofora in pietra
Po Valley sculptor, active in the 13th century
"Talamone"
Stone sculpture
48 x 34 x 29 cm
L'opera è accompagnata da uno studio del Professor Alessandro Delpriori dell'Università di Firenze, disponibile su richiesta
The work is accompanied with a study by Professor Alessandro Delpriori of the University of Florence, available on request -
Lotto 290 Scuola Veneta del XVI/XVII secolo
Altarino in marmo di Carrara con intarsi di altri marmi
Venetian School of the 16th/17th century
A Carrara marble altar with inlays of other marbles
73 x 49 x 25 cm -
Lotto 291 Scuola Napoletana del XVII/XVIII secolo
"Teschio" o "Memento mori"
Marmo scultoreo di Carrara
Neapolitan School of the 17th/18th century
"Skull" or "Vanitas"
Carrara marble sculpture
15 x 23 x 14 cm -
Lotto 292 Manifattura italiana del XVIII secolo
Coppia di acquasantiere da parete a forma di conchiglia realizzate con marmo
Italian manufacture of the 18th century
Pair of shell-shaped wall stoups made with Carrara marble
20 x 45 x 36 cm -
Lotto 293 Scuola Italiana del XIX secolo
"Piede"
Scultura in marmo che riprende un frammento di statua romana
Italian School of the 19th century
"Foot"
Marble sculpture based on a fragment of a Roman statue
11,5 x 19 cm -
Lotto 294 Scuola Toscana del XVIII secolo
"Bacco"
Scultura in marmo
L’opera è monogrammata V F all’interno della coppa
Tuscan School of the 18th century
"Bacchus"
Marble sculpture
The work is monogrammed V F inside the cup
Altezza 65 cm -
Lotto 295 Scuola Veneziana del XVIII secolo
Medaglione di marmo raffigurante profilo di gentiluomo
Venetian School of the 18th century
Marble medallion representing a gentleman's profile
31 x 28 cm -
Lotto 296 Scuola Lombarda del XVII secolo
"Madonna con Gesù bambino"
Scultura in legno policromo
Lombard School of the 17th century
"Madonna and Child"
Polychrome wood sculpture
Altezza 36 cm -
Lotto 297 Scuola Tedesca del XVII secolo
Crocifisso
Legno scolpito e laccato
German School of the 17th century
Crucifix
Carved and lacquered wood
90 x 98 cm
Il Cristo morto è raffigurato con il capo reclinato, le gambe dritte e parallele tra loro. L'opera rispecchia i canoni estetici e dottrinali stabiliti nel Concilio di Trento, che influenzarono la produzione artistica in tutta l’Europa cattolica. La scultura, di altissima qualità, per ragioni stilistiche rientra nell’ambito della scuola tedesca del XVI e XVII secolo, ovvero eseguita da un artista scultore operante nei territori del Trentino, Tirolo, Austria Occidentale e bassa Germania -
Lotto 298 Antico mappamondo
Probabilmente Austria del XVIII secolo
Difetti
An ancient globe
Probably Austria of the 18th century
Defects
23,5 x 21,5 cm -
Lotto 299 Scuola Italiana del XIX secolo
"Putto con delfino"
Scultura in bronzo
Italian School of the 19th century
"Putto with dolphin"
Bronze sculpture
Altezza 26,3 cm -
Lotto 300 Scuola del centro Italia del XVIII secolo
"Assunzione della Vergine"
Rame sbalzato e dorato
School of the center Italy of the 18th century
"Assumption of the Virgin"
Embossed and gilded copper
20 x 16 cm -
Lotto 301 Scuola Lombarda o Scuola Veneta del XVI secolo
"Compianto del Cristo deposto"
Pace in bronzo fuso, cesellato
Lombard or Venetian School of the 16th century
"Lamentation of the deposed Christ"
Cast bronze sculpture, chiseled
15,5 x 10,5 cm
La prestigiosa scultura di bronzo, detta "pace", è da assegnare a uno scultore lombardo o veneto del XVI secolo. Essa è contornata da una bella cornice di gusto sansovinesco. La raffigurazione si rifà ai modelli tardo rinascimentali in uso nella ricca produzione di bronzi e placchette, collocabile nei territori compresi tra la Lombardia ed il Veneto nella seconda metà del Cinquecento -
Lotto 302 Croce Bizantina del IX/XII secolo
Croce reliquaria, Enkolpion
Bronzo fuso e cesellato
Byzantine cross of the 9th/12th century
Reliquary cross, Enkolpion
Cast and chiseled bronze
13,2 x 7 cm
Enkolpion, detto anche Engolpion o Encolpion, è una croce apribile destinata a contenere le reliquie. Al centro, la croce da un lato riporta la figura della Vergine in piedi con Gesù bambino, alla terminazione dei quattro bracci i ritratti dei quattro evangelisti, mentre dall’altra parte è riportata l'immagine di Gesù Cristo -
Lotto 303 Scuola del Nord Europa del XVIII secolo
"Memento mori" "Vanitas"
Scultura in legno di olmo
Northern European School of the 18th century
"Memento Mori" "Skull"
Elm wood sculpture
Altezza 24 cm -
Lotto 304 Scuola Italiana del XIX secolo
Quattro bassorilievi in bronzo con volti di personaggi antichi
Italian School of the 19th century
Four bronze bas-reliefs with faces of ancient characters
9,5 x 6,5 cm
Ogni scultura in bronzo raffigura un personaggio della storia classica ed è contenuto in una cornice in bronzo -
Lotto 305 Manifattura tedesca del XIX secolo
Acquamanile in bronzo su modelli antichi
Reca la scritta "Deus et lumen"
German manufacture of the 19th century
A bronze jug on ancient models
It bears the inscription "Deus et lumen"
Altezza 20 cm -
Lotto 306 Scultore lombardo del XII secolo
Madonna col Bambino
Pietra serena ricoperta da lamina d’argento
Lombard sculptor of the 12th century
"Madonna and Child"
Altezza 26,2 cm
Scheda del Professor Alessandro Delpriori, Università di Firenze:
L’oggetto è davvero singolare: si tratta di una Madonna col Bambino plasticata in stucco e poi ricoperta da una lamina d’argento. Gli occhi di entrambi i personaggi hanno le pupille d’oro,
inserite all’interno dell’armatura e sulle corone sono incastonate delle pietre dure che probabilmente sono state sostituite perché perdute. L’iconografia è quella classica della Sedes
Sapientia, con la Vergine assisa in trono mentre regge in mano una sfera, evidentemente il globo, e con l’altra tiene a sé il Bambino, vestito come un re e in atto di benedire, mentre ostende
le sacre scritture. È una tipologia di immagine che è molto antica e che si diffonde in tutta europa a partire probabilmente dalle Cattedrali del Nord, nella zona della bassa valle della Mosa. In questa
Madonna manca il trono, evidentemente perduto, che ha lasciato scoperta la schiena della Vergine, che non è scolpita e quindi non era destinata ad essere vista, mentre il basamento è
stato sostituito probabilmente in epoca moderna. È una scultura che verrebbe da dire ibrida, a metà tra l’opera plastica e l’oreficeria e chiaramente si dovrà pensare ad una doppia lavorazione, quella dello scultore vero e proprio e poi quella dell’orefice che ha rivestito il simulacro con questa sorta di armatura preziosa. Sono rare queste sculture, ma non è un esempio unico. Ad esempio, e anzi, visti anche i contatti stilistici, è utile evocare il Crocifisso ligneo e poi ricoperto d’argento nel Duomo di Casale Monferrato, uno capolavoro della scultura romanica di estrazione lombarda alla fine del XII
secolo (L. Palmieri, in Milleduecento. Civiltà figurativa tra Marche e Umbria al tramonto del Romanico, catalogo della mostra (Matelica 2018) a cura di F. Cervini, Cinisello Balsamo 2018,
cat. 2, pp. 92-97). Anche in quel caso le forme sono regolari e geometriche come nel nostro esemplare, anche se i segni sul viso, che sono tutti sbalzati nella lamina, sono più arcaici. L’altra
grande differenza tra questo Cristo e la nostra Madonna è che mi pare che quest’ultima sia nata e quasi concepita come una grande oreficeria, con le vesti che sono decorate a sbalzo
sull’argento, a fingere delle stoffe preziose, le pietre incastonate come fossero gemme preziose e pure le dimensioni, anzi, le proporzioni contenute ne fanno un oggetto più da “tesoro” di qualche abazia che non da essere esposta in grandi navate. È un po’ la stessa differenza che già Peroni aveva notato proprio tra il Cristo di Casale Monferrato e quelli affini per tecnica e forma,
di Pavia e di Vercelli, che invece sono concepiti come grandi lavori da aurifex. Proprio col Cristo di Vercelli, che è più morbido nel viso rispetto a Casale e che è anche sensibilmente più antico, la nostra Madonna condivide una sorta di aria di famiglia stilistica, anche se mai si potrà pensare, allo stato attuale delle conoscenze di poter attribuire ad un
medesimo artefice opere così diverse. Si tratta comunque di una medesima linea generale e si muove entro l’alveo della scultura lombarda del pieno romanico. Anche se, in effetti, la singolarità dell’opera suggerisce cautela, visto che anche in aree periferiche, come ad esempio quella dei Pierenei, è possibile trovare oggetti simili, ma di epoche più avanzate e volutamente arcaizzanti. In questo caso la qualità comunque alta della scultura fa propendere per datazioni più alte. Difficilissimo, se non impossibile fare confronti stilistici perché l’argento è ossidato e un po’ ammaccato e perché
ovviamente non è possibile (e falserebbe il giudizio) giudicare la plastica della scultura, tutta chiusa dalla sua armatura preziosa. È però un oggetto di notevole importanza che, appunto,
potrà ben essere catalogato come di uno scultore lombardo del XII secolo -
Lotto 307 Baldassare degli Embriachi (bottega di - workshop)
Scrigno a pianta rettangolare
Intarsi in legni vari, corno, osso sia naturale sia tinto in verde
Restauri
Casket with a rectangular plan
Inlays in various woods, horn, bone both natural and dyed green
Restorations
13,5 x 34,5 x 22 cm
Baldassare degli Embriachi fondò a Venezia la sua bottega all'inizio del XV secolo. Si è specializzato in cofanetti placcati con piccoli rilievi di avorio o osso a formare motivi geometrici -
Lotto 308 Placca in avorio traforato con tracce di policromia
Parigi del XIV secolo
A pierced ivory plaque with traces of polychromy
Paris of the 14th century
9,5 x 8,4 cm
Alla sinistra troviamo l'Annunciazione, San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista sono invece stati scolpiti nella parte destra della placca.
Le due scene sono incorniciate da un'architettura gotica tipica dell'ambiente francese
ll presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
This lot may be subject to import and export restrictions following the CITES regulation of some non-EU countries -
Lotto 309 Stipo in ebano e tartaruga, con finiture in bronzo
XVII secolo
An ebony and tortoiseshell cabinet, with bronze finishes
17th century
56 x 58 x 40 cm
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Lotto 310 Stipo in legno ebanizzato con tre cassetti con decori dorati a motivo damaschino e placca in madreperla
Alla base cassetto con pietre dure incastonate
Italia XVIII secolo
An ebonized wood cabinet with three drawers with golden damask motifs and mother-of-pearl plaque
Drawer base with embedded semiprecious stones
Italy 18th century
35,5 x 40,5 x 26 cm -
Lotto 311 Grande vaso ad anfora in porcellana invetriata
Parte centrale in tonalità di blu lapis lucido con montature in bronzo dorato e decori a motivo di festoni e mascheroni
Anse a voluta terminanti alla base inserita su piatto circolare con bordura godronata
Francia del XIX secolo
A large amphora vase in glazed porcelain
The central part presents shades of shiny lapis blue with gilt bronze frames and decorations with festoons and gargoyles
Volute handles ending at the base inserted on a circular plate with a knurled edge
France of the 19th century
70 x 40 cm -
Lotto 312 Dihl & Guerard (1781 - 1828)
Vaso in porcellana invetriata a forma di anfora con montature in bronzo dorato e finemente cesellato a motivi fogliacei, volute terminante a testa di satiro
Firmato alla base Dihl
Firenze XVIII/XIX secolo
Base in marmo rosso amaranto
A glazed porcelain vase in the shape of an amphora with frames in gilded bronze and finely chiseled with leaf motifs, volutes ending in the head of a satyr
Signed Dihl on the base.
Florence 18th/19th century
Base in amaranth red marble
Altezza 35 cm
Una coppia simile è stata venduta nella "Villa Diodati House Sale" di Christie's a Ginevra il 20 settembre 1996, lotto 135.
Il vaso fuseau era molto popolare a Sèvres sotto l'imperatrice Giuseppina, la prima moglie di Napoleone. Un altro vaso dello stesso modello, in porcellana nera, si trova al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
Fabbrica di porcellane Dihl et Guérhard (1781-1828): nel 1781, Christoph Dihl (1752-1830), Antoine Guérhard (morto nel 1793) e sua moglie Louise-Françoise-Madelaine Croizé (1751-1831) fondarono una fabbrica sotto la protezione di il Duc d'Angoulême (1775-1844). Questo mecenatismo reale consentì alla fabbrica di produrre porcellane colorate e dorate, che era stata monopolizzata da Sèvres dal 1766. Operò prima in Rue de Bondy, a Parigi, trasferendosi nel 1789 in Rue du Temple -
Lotto 313 Manifattura trapanese del XVIII secolo
Placca con la Vergine Immacolata incoronata
Esemplare in bronzo dorato e traforato, con coralli sagomati incastonati e al centro la figura dell'Immacolata
Cornice con bordura interna in argento sagomata, contornata da una importante cornice traforata, impreziosita da smalti bianchi e fiori in corallo
Il retro inciso a cesello e puntinature a formare un decoro a volute e girati
Al centro iscrizione "I.H.S"
Trapani, prima metà del XVIII secolo
Trapanese manufacture of the 18th century
Plaque with the crowned Immaculate Virgin
Exemplary in gilded and pierced bronze, with shaped corals set and in the center the figure of the Immaculate Conception
Frame with internal shaped silver border, surrounded by an important perforated frame, embellished with white enamels and coral flowers
The back is engraved with chisel and dots to form a scroll and turn decoration
Inscribed "I.H.S" in the center
Trapani, first half of the 18th century
24 x 31 cm
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Lotto 314 Micromosaico Scuola Romana del XIX secolo
Placca in micromosaico su cassina di marmo nero del Belgio
"Madonna con Bambino e libro"
Tratto da un dipinto di Raffaello
Cornice in legno intagliato e dorato datata 1873
Roman School micromosaic of the 19th century
A micromosaic plaque on black Belgian marble cassina
"Madonna with Child and book"
Taken from a painting by Raphael
Carved and gilded wooden frame dated 1873
Placca 22,5 x 22,5 cm
Cornice 47,5 x 47,5 cm -
Lotto 315 Gueridon con piano in marmo nero del Belgio e base in legno dorato
Inserti in malachite e lapislazzuli, decorato a micromosaico con varie vedute Romane
Fine XIX secolo
A gueridon with base in gilded wood and black Belgian marble base
Malachite and lapis lazuli inserts, micromosaic decoration with various Roman views
Late 19th century
Diametro 50,5 cm
Altezza 78 cm -
Lotto 316 Coppa in cristallo di rocca a forma ovoidale con decori a motivi floreali e girali, con piccolo cammeo rappresentato da un cherubino entro riserva in ovale
Base circolare in bronzo fuso e dorato decori ripresi dal corpo
Mancante di coperchio
Germania XVII secolo
An oval shaped rock crystal cup with floral and spiral motifs decorations, with a small cameo representing a cherub within an oval reserve
Circular base in cast bronze and gilded decorations taken from the body
Missing lid
Germany 17th century
Altezza 24,5 cm -
Lotto 317 Decanter in cristallo di rocca a forma di cigno
Applicazioni in argento dorato e smalti
Austria di inizio XIX secolo
A rock crystal decanter in the shape of a swan
Applications in gilded silver and enamels
Austria of the early 19th century
15,5 x 13,5 x 6,5 cm -
Lotto 318 Ravasco Alfredo (Genova 1873 - 1958) maniera di
Alzata in pietra dura di forma ovale
Corpo poggiante su fusto ovoidale, terminante su base circolare, quadrata
Bordure in argento dorato e smalti traslucidi alternate da brillanti incastonati
Italia XIX secolo
Ravasco Alfredo manier of
An oval shaped hard stone stand
Body resting on an ovoid stem, ending on a circular, square base
Borders in gilded silver and translucent enamels alternated with set brilliants
Italy 19th century
Altezza 14 cm -
Lotto 319 Coppia di bottiglie in cristallo molato
Decoro con mascheroni e stemma nobiliare
Montatura in metallo dorato a foggia di testa d'aquila con apllicazioni in pietre
Base ovale graduata in metallo dorato
A pair of bottles in cut crystal
Decoration with masks and noble coat of arms
Golden metal frame in the shape of an eagle's head with stone applications
Graduated oval base in golden metal
Altezza 45 cm -
Lotto 320 Due portauovo in oro da 9k
Il primo con decori traforati rappresentati da tralci d'uva alternati da smalti a motivi floreali
Il secondo traforato a giorno
Francia XIX secolo
Two 9k gold egg cups
The first with openwork decorations represented by grape shoots alternated with enamels with floral motifs
The second openworked
France 19th century
Peso totale 47 g
Diametro 4,5 cm
Altezza 4,8 cm -
Lotto 321 Necessarie in pietra dura con montatura in rame dorato a motivi rocaille, volute e animali
Inghilterra XVIII secolo
Mancanza di un accessorio
An hard stone necessarie with gilt copper frame with rocaille motifs, scrolls and animals
England 18th century
Lack of an accessory
10 x 4 x 2 cm -
Lotto 322 Angelo Minghetti (1822 - 1885 Bologna)
Busto in ceramica del XIX secolo raffigurante una donna in abiti rinascimentali, poggiante su un piedistallo ottagonale dipinto a simulare il marmo e con la scritta "BARBERA AUS TA ESTENSIS"
A 19th century Italian ceramic bust representing a woman in renaissance gown, raised on an octagonal plinth painted to simulate marble and inscribed "BARBERA AUS TA ESTENSIS"
Altezza 64,5 cm -
Lotto 323 Importante e raffinato orologio da appoggio Impero francese, in forma di cocchio classico trainato da un cavallo, con Amore nei panni dell’auriga. Cassa in marmo verde portoro, pregevoli bronzi dorati al mercurio, quadrante in smalto bianco ricavato dalla ruota del carro. Fregi finemente cesellati, in bronzo dorato al mercurio, raffiguranti farfalle ed un arco con le frecce, decorano il fronte della base. Firmato sul quadrante Vaillant à Paris. Ore in dodici, in numeri romani. Movimento parzialmente a vista, attraverso i raggi della ruota, suoneria delle ore e delle mezze. Per alcuni soggetti analoghi, si veda in letteratura "Pierre Kjellberg, La Pendule Française du Moyen Age au XXème Siècle", p. 417.
Francia, inizi del XIX secolo
A fine quality and important French Empire clock in the shape of a classical chariot, with Cupid acting as the charioteer. The case is green portoro marble, with very fine ormolu decorations and a white enamel dial obtained from the wheel of the chariot. Finely chiseled ormolu friezes, in the shape of butterflies and of bow-and-arrows, decorate the front of the pedestal. Signed Vaillant à Paris on the dial. The movement is partially visible through the wheel; striking hours and half hours. For similar clocks in horological literature, see: "Pierre Kjellberg, La Pendule Française du Moyen Age au XXème Siècle", p. 417. France, early 19th century
Altezza 33 cm -
Lotto 324 Importante orologio da appoggio francese in bronzo dorato al mercurio ed in patina scura, raffigurante due giocatori di carte. Il gruppo scultoreo è realizzato in tuttotondo, con grande vivacità e poggia su plinto decorato con placchetta in bassorilievo, sempre dorata al mercurio. Il tutto denota grande finezza, sia nel modellato che nella realizzazione. La placchetta posta frontalmente sul plinto ha per soggetto dei giocatori di pétanque, il tradizionale gioco di bocce francese.
La base poggia su pregevoli sostegni a forma di animale mitologico, con protome leonina alata.
Il movimento è anonimo, ma presenta suoneria delle ore e dei quarti, su due campane, pur avendo solo due fori di carica.
Il quadrante è in smalto bianco, con ore in dodici in numeri romani e sfere Breguet.
Circa 1820
An important ormolu and dark patina French mantel clock, portraying two countrymen playing cards. The quality of the sculpture is very high, both in its design and its implementation. The composition stands on a pedestal whose frontal part is decorated by a very fine bas-relief ormolu plaquette. The bas-relief portrays a group of men playing pétanque, the traditional French game similar to lawn bowling.
The clock stands on four ormolu feet in the shape of mythological monsters, as winged heads of lions.
The movement is anonymous, striking hours and quarters on two bells, with two barrels. The dial is white enamel, hours are Roman numerals and hands are of Breguet type.
Circa 1820
Altezza 38 cm -
Lotto 325 Vaso in porcellana invetriata sui toni del verde
Anse con "putti su mascheroni" e applicazioni in bronzo dorato
Base quadripartita ugualmente decorata
Francia di fine XIX secolo
A glazed porcelain vase in shades of green.
Sides with "putti on masks" and applications in gilded bronze
Quadripartite base equally decorated
France of the late 19th century
Altezza 70 cm -
Lotto 326 Centrotavola in bronzo dorato finemente lavorato
Fondo in lapislazzuli e parti laterali in cristallo di rocca
Francia della prima metà del XX secolo
A finely worked gilded bronze centerpiece
Lapis lazuli bottom and rock crystal sides
France of the first half of the 20th century
Diametro 38 cm
Altezza 14 cm -
Lotto 327 Raro cofanetto in malachite con applicazioni in bronzo dorato
Fine decoro a festoni e ghirlande
Francia della prima metà del XX secolo
A rare malachite casket with gilt bronze applications
Fine decoration with festoons and garlands
France of the first half of 20th century
28 x 46 x 36 cm -
Lotto 328 Coppia candelabri in marmo nero del Belgio e bronzo dorato
Quattro fiamme con decoro a smalti
Francia del periodo di Napoleone III (fine XIX secolo)
A pair of candelabra in black Belgian marble and gilt bronze
With four flames and enamel decoration
France of Napoleon III period (late 19th century)
Altezza 51,5 cm -
Lotto 329 Portagioie in cristallo di rocca con montatura in bronzo a decori smaltati e parti in lapis, montanti decorati a motivo fogliaceo
Francia del XIX secolo
A rock crystal jewelery box, bronze frame with enamelled decorations and parts in lapis, uprights decorated with leaf motif
France of the 19th century
23 x 27 x 17 cm -
Lotto 330 Importante e raffinato orologio Luigi XVI in forma di obelisco. In marmo bianco, con decorazioni in bronzo dorato al mercurio e poggiante su una base in marmo grigio su quattro piedini dorati, sormontato da sfera armillare. Il fronte riccamente decorato da lamina in bassorilievo con figure allegoriche: un putto al di sopra di un globo, sostenuto da due fanciulle danzanti, in vesti classiche. Quadrante in smalto bianco, con ore in dodici e minuti di cinque in cinque, entrambi in cifre arabe, firmato Cronier à Paris in rosso. Elegantissime lancette Luigi XVI. I lati dell’obelisco sono profilati con una sottile funicella metallica dorata intrecciata. Ai quattro spigoli della base in marmo grigio, quattro elementi reggono una catenella dorata a protezione dell’obelisco. Movimento con suoneria delle ore e delle mezze, su una campana.
Per due esemplari simili in letteratura, si veda: "Pierre Kjellberg, Encyclopédie de la Pendule Française du Moyen Age au XXeme siècle", p. 219 (a e b).
Antoine Cronier, o Crosnier (1732-1806), fu celebre orologiaio francese, apprendista presso Thuillier ed orologiaio indipendente a partire dal 1753. Riconosciuto Maître Horloger nel 1763, le sue opere si avvalsero dei migliori bronzisti della seconda metà del XVIII secolo e compaiono oggi nei più importanti musei, quali il Musée Nissim de Camondo di Parigi, la Royal Collection britannica, il Waddesdon Manor, la Harewood House, il Residenzmuseum di Monaco di Baviera, la Neue Residenz di Bamberg, il Palazzo Reale di Torino, il Nationalmuseet di Stoccolma, il Boston Museum of Fine Arts, la Huntington Library e il Palazzo di Pavlovsk
An important and fine Louis XVI clock in the shape of an obelisk. White marble, with fine ormolu decorations, on a grey marble pedestal on four ormolu feet, topped by an armillary sphere. The front is richly decorated by an ormolu bas-relief with allegorical figures: a putto over a globe, sustained by two female dancers, in classical dresses. The dial is white enamel, hours are in twelve and minutes are five to five, both in Arabic numerals. The dial is signed Cronier à Paris, in red. Very elegant Louis XVI hands. A gilt twisted string surrounds the marble sides of the obelisk and some of the brims. The grey marble pedestal has four ormolu elements carrying a gilt chain, surrounding the obelisk. The movement strikes hours and half hours, on a bell.
For two similar clocks in horological literature, see:"Pierre Kjellberg, Encyclopédie de la Pendule Française du Moyen Age au XXeme siècle", p. 219 (a and b).
Antoine Cronier, or Crosnier (1732-1806), was a famous French clockmaker. Apprenticed to Thuillier, he became an independent maker in 1753, to become a Master Clockmaker in 1763. His clocks were used by the best bronze casemakers of the second half of the 18th century and are in the most important museums and collections all over the world, among which Musée Nissim de Camondo in Paris, the Royal Collection in UK, Waddesdon Manor, Harewood House, the Residenzmuseum in Munich, the Neue Residenz in Bamberg, the Royal Palace of Turin, the Nationalmuseet of Stockholm, the Boston Museum of Fine Arts, the Huntington Library and the Palace of Pavlovsk
Altezza 56 cm -
Lotto 331 Trittico composto da orologio e due candelabri in bronzo dorato Rococò
Orologio francese di gusto Luigi XV, ma realizzato nella seconda metà del XIX secolo
Firmato sul quadrante Musy - H.er de Sa M.é - à Turin
A set composed of a Rococo style gilt French clock and two chandeliers, in Louis XV style but made in the second half of the 19th century
The dial is signed Musy – H.er de Sa M.é – à Turin (Musy – Clockmaker to His Majesty – Turin)
Altezza orologio / clock 61 cm
Altezza candelabri / chandeliers 60 cm -
Lotto 332 Coppia di candelieri in bronzo dorato a due fiamme
Base quadripartita in marmo bianco
XX secolo
A pair of gilded bronze candlesticks with two flames
Quadripartite base in white marble
20th century
Altezza 20 cm -
Lotto 333 Johann Cristoph Ludwig Lucke (1703 - 1780) attribuito
"Il Poltrone"
Scultura in avorio
Johann Cristoph Ludwig Lucke (1703 - 1780) attributed
"Tha lazy man"
Ivory sculpture
Altezza 13 cm
ll presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
This lot may be subject to import and export restrictions following the CITES regulation of some non-EU countries -
Lotto 334 Gruppo in avorio raffigurante animale fantastico su base circolare in marmo
Francia XIX secolo
An ivory group representing a fantastic animal on a circular marble base
France 19th century
Altezza 11 cm (inclusa la base - including base)
ll presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
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Lotto 335 Bugia in bronzo dorato e porcellana di Sevres con motivi floreali
Interno in tonalità turchese e decori dorati, bordure e montanti in bronzo sagomati e lavorati
Impugnatura in bronzo decorata
Francia del XIX secolo
A gilt bronze and porcelain candlestick with floral motifs
Interior in turquoise shades and gilded decorations, molded and worked bronze borders and uprights
Decorated bronze handle
France of the 19th century
Altezza 26,5 cm -
Lotto 336 Bicchiere in porcellana
Manifattura di Sevres, marcato KK e datato 1788
Montatura in bronzo dorato del XIX secolo
A porcelain glass
Sevres manufacture, marked KK and dated 1788
19th century gilt bronze mount
Altezza 21 cm