ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE

ARGENTI, DIPINTI, ICONE ED OGGETTI D'ARTE

lunedì 19 aprile 2021 ore 15:00 (UTC +01:00)
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  • Scultore padano attivo nel XIII secolo
    Lotto 289

    Scultore padano attivo nel XIII secolo
    "Talamone"
    Statua stilofora in pietra
    Po Valley sculptor, active in the 13th century
    "Talamone"
    Stone sculpture
    48 x 34 x 29 cm

    L'opera è accompagnata da uno studio del Professor Alessandro Delpriori dell'Università di Firenze, disponibile su richiesta
    The work is accompanied with a study by Professor Alessandro Delpriori of the University of Florence, available on request

  • Scuola Veneta del XVI/XVII secolo
    Lotto 290

    Scuola Veneta del XVI/XVII secolo
    Altarino in marmo di Carrara con intarsi di altri marmi
    Venetian School of the 16th/17th century
    A Carrara marble altar with inlays of other marbles
    73 x 49 x 25 cm

  • Scuola Napoletana del XVII/XVIII secolo
    Lotto 291

    Scuola Napoletana del XVII/XVIII secolo
    "Teschio" o "Memento mori"
    Marmo scultoreo di Carrara
    Neapolitan School of the 17th/18th century
    "Skull" or "Vanitas"
    Carrara marble sculpture
    15 x 23 x 14 cm

  • Manifattura Italiana del XVIII secolo
    Lotto 292

    Manifattura italiana del XVIII secolo
    Coppia di acquasantiere da parete a forma di conchiglia realizzate con marmo
    Italian manufacture of the 18th century
    Pair of shell-shaped wall stoups made with Carrara marble
    20 x 45 x 36 cm

  • Scuola Italiana del XIX secolo
    Lotto 293

    Scuola Italiana del XIX secolo
    "Piede"
    Scultura in marmo che riprende un frammento di statua romana
    Italian School of the 19th century
    "Foot"
    Marble sculpture based on a fragment of a Roman statue
    11,5 x 19 cm

  • Scuola Toscana del XVIII secolo
    Lotto 294

    Scuola Toscana del XVIII secolo
    "Bacco"
    Scultura in marmo
    L’opera è monogrammata V F all’interno della coppa
    Tuscan School of the 18th century
    "Bacchus"
    Marble sculpture
    The work is monogrammed V F inside the cup
    Altezza 65 cm

  • Scuola Veneziana del XVIII secolo
    Lotto 295

    Scuola Veneziana del XVIII secolo
    Medaglione di marmo raffigurante profilo di gentiluomo
    Venetian School of the 18th century
    Marble medallion representing a gentleman's profile
    31 x 28 cm

  • Scuola Lombarda del XVII secolo
    Lotto 296

    Scuola Lombarda del XVII secolo
    "Madonna con Gesù bambino"
    Scultura in legno policromo
    Lombard School of the 17th century
    "Madonna and Child"
    Polychrome wood sculpture
    Altezza 36 cm

  • Scuola Tedesca del XVII secolo
    Lotto 297

    Scuola Tedesca del XVII secolo
    Crocifisso
    Legno scolpito e laccato
    German School of the 17th century
    Crucifix
    Carved and lacquered wood
    90 x 98 cm

    Il Cristo morto è raffigurato con il capo reclinato, le gambe dritte e parallele tra loro. L'opera rispecchia i canoni estetici e dottrinali stabiliti nel Concilio di Trento, che influenzarono la produzione artistica in tutta l’Europa cattolica. La scultura, di altissima qualità, per ragioni stilistiche rientra nell’ambito della scuola tedesca del XVI e XVII secolo, ovvero eseguita da un artista scultore operante nei territori del Trentino, Tirolo, Austria Occidentale e bassa Germania

  • Antico mappamondo
    Lotto 298

    Antico mappamondo
    Probabilmente Austria del XVIII secolo
    Difetti
    An ancient globe
    Probably Austria of the 18th century
    Defects
    23,5 x 21,5 cm

  • Scuola Italiana del XIX secolo
    Lotto 299

    Scuola Italiana del XIX secolo
    "Putto con delfino"
    Scultura in bronzo
    Italian School of the 19th century
    "Putto with dolphin"
    Bronze sculpture
    Altezza 26,3 cm

  • Scuola del centro Italia del XVIII secolo
    Lotto 300

    Scuola del centro Italia del XVIII secolo
    "Assunzione della Vergine"
    Rame sbalzato e dorato
    School of the center Italy of the 18th century
    "Assumption of the Virgin"
    Embossed and gilded copper
    20 x 16 cm

  • Scuola Lombarda o Scuola Veneta del XVI secolo
    Lotto 301

    Scuola Lombarda o Scuola Veneta del XVI secolo
    "Compianto del Cristo deposto"
    Pace in bronzo fuso, cesellato
    Lombard or Venetian School of the 16th century
    "Lamentation of the deposed Christ"
    Cast bronze sculpture, chiseled
    15,5 x 10,5 cm

    La prestigiosa scultura di bronzo, detta "pace", è da assegnare a uno scultore lombardo o veneto del XVI secolo. Essa è contornata da una bella cornice di gusto sansovinesco. La raffigurazione si rifà ai modelli tardo rinascimentali in uso nella ricca produzione di bronzi e placchette, collocabile nei territori compresi tra la Lombardia ed il Veneto nella seconda metà del Cinquecento

  • Croce Bizantina del IX/XII secolo
    Lotto 302

    Croce Bizantina del IX/XII secolo
    Croce reliquaria, Enkolpion
    Bronzo fuso e cesellato
    Byzantine cross of the 9th/12th century
    Reliquary cross, Enkolpion
    Cast and chiseled bronze
    13,2 x 7 cm

    Enkolpion, detto anche Engolpion o Encolpion, è una croce apribile destinata a contenere le reliquie. Al centro, la croce da un lato riporta la figura della Vergine in piedi con Gesù bambino, alla terminazione dei quattro bracci i ritratti dei quattro evangelisti, mentre dall’altra parte è riportata l'immagine di Gesù Cristo

  • Scuola del Nord Europa del XVIII secolo
    Lotto 303

    Scuola del Nord Europa del XVIII secolo
    "Memento mori" "Vanitas"
    Scultura in legno di olmo
    Northern European School of the 18th century
    "Memento Mori" "Skull"
    Elm wood sculpture
    Altezza 24 cm

  • Scuola Italiana del XIX secolo
    Lotto 304

    Scuola Italiana del XIX secolo
    Quattro bassorilievi in bronzo con volti di personaggi antichi
    Italian School of the 19th century
    Four bronze bas-reliefs with faces of ancient characters
    9,5 x 6,5 cm

    Ogni scultura in bronzo raffigura un personaggio della storia classica ed è contenuto in una cornice in bronzo

  • Manifattura tedesca del XIX secolo
    Lotto 305

    Manifattura tedesca del XIX secolo
    Acquamanile in bronzo su modelli antichi
    Reca la scritta "Deus et lumen"
    German manufacture of the 19th century
    A bronze jug on ancient models
    It bears the inscription "Deus et lumen"
    Altezza 20 cm

  • Scultore lombardo del XII secolo
    Lotto 306

    Scultore lombardo del XII secolo
    Madonna col Bambino
    Pietra serena ricoperta da lamina d’argento
    Lombard sculptor of the 12th century
    "Madonna and Child"
    Altezza 26,2 cm

    Scheda del Professor Alessandro Delpriori, Università di Firenze:
    L’oggetto è davvero singolare: si tratta di una Madonna col Bambino plasticata in stucco e poi ricoperta da una lamina d’argento. Gli occhi di entrambi i personaggi hanno le pupille d’oro,
    inserite all’interno dell’armatura e sulle corone sono incastonate delle pietre dure che probabilmente sono state sostituite perché perdute. L’iconografia è quella classica della Sedes
    Sapientia, con la Vergine assisa in trono mentre regge in mano una sfera, evidentemente il globo, e con l’altra tiene a sé il Bambino, vestito come un re e in atto di benedire, mentre ostende
    le sacre scritture. È una tipologia di immagine che è molto antica e che si diffonde in tutta europa a partire probabilmente dalle Cattedrali del Nord, nella zona della bassa valle della Mosa. In questa
    Madonna manca il trono, evidentemente perduto, che ha lasciato scoperta la schiena della Vergine, che non è scolpita e quindi non era destinata ad essere vista, mentre il basamento è
    stato sostituito probabilmente in epoca moderna. È una scultura che verrebbe da dire ibrida, a metà tra l’opera plastica e l’oreficeria e chiaramente si dovrà pensare ad una doppia lavorazione, quella dello scultore vero e proprio e poi quella dell’orefice che ha rivestito il simulacro con questa sorta di armatura preziosa. Sono rare queste sculture, ma non è un esempio unico. Ad esempio, e anzi, visti anche i contatti stilistici, è utile evocare il Crocifisso ligneo e poi ricoperto d’argento nel Duomo di Casale Monferrato, uno capolavoro della scultura romanica di estrazione lombarda alla fine del XII
    secolo (L. Palmieri, in Milleduecento. Civiltà figurativa tra Marche e Umbria al tramonto del Romanico, catalogo della mostra (Matelica 2018) a cura di F. Cervini, Cinisello Balsamo 2018,
    cat. 2, pp. 92-97). Anche in quel caso le forme sono regolari e geometriche come nel nostro esemplare, anche se i segni sul viso, che sono tutti sbalzati nella lamina, sono più arcaici. L’altra
    grande differenza tra questo Cristo e la nostra Madonna è che mi pare che quest’ultima sia nata e quasi concepita come una grande oreficeria, con le vesti che sono decorate a sbalzo
    sull’argento, a fingere delle stoffe preziose, le pietre incastonate come fossero gemme preziose e pure le dimensioni, anzi, le proporzioni contenute ne fanno un oggetto più da “tesoro” di qualche abazia che non da essere esposta in grandi navate. È un po’ la stessa differenza che già Peroni aveva notato proprio tra il Cristo di Casale Monferrato e quelli affini per tecnica e forma,
    di Pavia e di Vercelli, che invece sono concepiti come grandi lavori da aurifex. Proprio col Cristo di Vercelli, che è più morbido nel viso rispetto a Casale e che è anche sensibilmente più antico, la nostra Madonna condivide una sorta di aria di famiglia stilistica, anche se mai si potrà pensare, allo stato attuale delle conoscenze di poter attribuire ad un
    medesimo artefice opere così diverse. Si tratta comunque di una medesima linea generale e si muove entro l’alveo della scultura lombarda del pieno romanico. Anche se, in effetti, la singolarità dell’opera suggerisce cautela, visto che anche in aree periferiche, come ad esempio quella dei Pierenei, è possibile trovare oggetti simili, ma di epoche più avanzate e volutamente arcaizzanti. In questo caso la qualità comunque alta della scultura fa propendere per datazioni più alte. Difficilissimo, se non impossibile fare confronti stilistici perché l’argento è ossidato e un po’ ammaccato e perché
    ovviamente non è possibile (e falserebbe il giudizio) giudicare la plastica della scultura, tutta chiusa dalla sua armatura preziosa. È però un oggetto di notevole importanza che, appunto,
    potrà ben essere catalogato come di uno scultore lombardo del XII secolo

  • Baldassare degli Embriachi (bottega di - workshop)
    Lotto 307

    Baldassare degli Embriachi (bottega di - workshop)
    Scrigno a pianta rettangolare
    Intarsi in legni vari, corno, osso sia naturale sia tinto in verde
    Restauri
    Casket with a rectangular plan
    Inlays in various woods, horn, bone both natural and dyed green
    Restorations
    13,5 x 34,5 x 22 cm

    Baldassare degli Embriachi fondò a Venezia la sua bottega all'inizio del XV secolo. Si è specializzato in cofanetti placcati con piccoli rilievi di avorio o osso a formare motivi geometrici

  • Manifattura parigina del XIV secolo
    Lotto 308

    Placca in avorio traforato con tracce di policromia
    Parigi del XIV secolo
    A pierced ivory plaque with traces of polychromy
    Paris of the 14th century
    9,5 x 8,4 cm

    Alla sinistra troviamo l'Annunciazione, San Michele Arcangelo e San Giovanni Battista sono invece stati scolpiti nella parte destra della placca.
    Le due scene sono incorniciate da un'architettura gotica tipica dell'ambiente francese

    ll presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
    This lot may be subject to import and export restrictions following the CITES regulation of some non-EU countries

  • Stipo in ebano e tartaruga, con finiture in bronzo
    Lotto 309

    Stipo in ebano e tartaruga, con finiture in bronzo
    XVII secolo
    An ebony and tortoiseshell cabinet, with bronze finishes
    17th century
    56 x 58 x 40 cm

    ll presente lotto potrebbe essere soggetto a restrizioni di Importazione ed Esportazione a seguito della regolamentazione CITES di alcuni Paesi extra UE
    This lot may be subject to import and export restrictions following the CITES regulation of some non-EU countries

  • Stipo in legno ebanizzato con tre cassetti con decori dorati a motivo damaschino e placca in madreperla
    Lotto 310

    Stipo in legno ebanizzato con tre cassetti con decori dorati a motivo damaschino e placca in madreperla
    Alla base cassetto con pietre dure incastonate
    Italia XVIII secolo
    An ebonized wood cabinet with three drawers with golden damask motifs and mother-of-pearl plaque
    Drawer base with embedded semiprecious stones
    Italy 18th century
    35,5 x 40,5 x 26 cm  

  • Vaso ad anfora in porcellana invetriata
    Lotto 311

    Grande vaso ad anfora in porcellana invetriata
    Parte centrale in tonalità di blu lapis lucido con montature in bronzo dorato e decori a motivo di festoni e mascheroni
    Anse a voluta terminanti alla base inserita su piatto circolare con bordura godronata
    Francia del XIX secolo 
    A large amphora vase in glazed porcelain
    The central part presents shades of shiny lapis blue with gilt bronze frames and decorations with festoons and gargoyles
    Volute handles ending at the base inserted on a circular plate with a knurled edge
    France of the 19th century
    70 x 40 cm

  • Dihl & Guòrard (1781 - 1828)
    Lotto 312

    Dihl & Guerard (1781 - 1828)
    Vaso in porcellana invetriata a forma di anfora con montature in bronzo dorato e finemente cesellato a motivi fogliacei, volute terminante a testa di satiro
    Firmato alla base Dihl
    Firenze XVIII/XIX secolo
    Base in marmo rosso amaranto
    A glazed porcelain vase in the shape of an amphora with frames in gilded bronze and finely chiseled with leaf motifs, volutes ending in the head of a satyr
    Signed Dihl on the base.
    Florence 18th/19th century
    Base in amaranth red marble
    Altezza 35 cm

    Una coppia simile è stata venduta nella "Villa Diodati House Sale" di Christie's a Ginevra il 20 settembre 1996, lotto 135.
    Il vaso fuseau era molto popolare a Sèvres sotto l'imperatrice Giuseppina, la prima moglie di Napoleone. Un altro vaso dello stesso modello, in porcellana nera, si trova al Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo.
    Fabbrica di porcellane Dihl et Guérhard (1781-1828): nel 1781, Christoph Dihl (1752-1830), Antoine Guérhard (morto nel 1793) e sua moglie Louise-Françoise-Madelaine Croizé (1751-1831) fondarono una fabbrica sotto la protezione di il Duc d'Angoulême (1775-1844). Questo mecenatismo reale consentì alla fabbrica di produrre porcellane colorate e dorate, che era stata monopolizzata da Sèvres dal 1766. Operò prima in Rue de Bondy, a Parigi, trasferendosi nel 1789 in Rue du Temple

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