Web Auction 99 - OPERE SU CARTA: Stampe antiche, moderne e contemporanee, Disegni dell'800 e del 900, Carte geografiche
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Lotto 169 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Veduta per Angolo dello stesso Candelabro
Prova d'autore, stampata su carta vergata coeva, ampi margini, raffigurante un prezioso candelabro. Acquaforte con buoni contrasti e dettagli nitidi. In ottime condizioni, con pieghe consuete e qualche lieve segno, piccoli fori sul margine superiore dovuti alla rilegatura del volume. Dalla serie “Vasi e Candelabri (…)” disegnata ed ideata da G.B. Piranesi, stampata dal suo figlio Francesco. Edizione precedente rispetto a quella presente nel Catalogo Ficacci.
Senza dubbio Giovanni Battista Piranesi fu uno dei più importanti incisori del XVIII secolo, anche se fu noto come architetto e archeologo. Fu il più grande incisore del periodo da Rembrandt a Goya. Le generazioni successive a lui hanno continuato a immaginare la magnificenza dell'Antica Roma come ritratta dal artista in "Vedute".
Riferimenti:
L. FICACCI, Piranesi, Le acqueforti complete, Taschen, p.659, fig. 844;
A.A.V.V., Giovanni Battista Piranesi, Architetture, fantasie e grotteschi, Antichità Romane, Catalogo 24, Antiquarius, Roma, 2004, p. 72.
80.8 x 56.5 -
Lotto 170 Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Vaso antico di marmo che si vede nel Museo Capitolino
Prova d'artista, stampata su carta vergata antica, ampi margini, raffigurante un “antico vaso in marmo del Museo Capitolino” come evidenziato nella nota in alto. Acquaforte con buoni contrasti e dettagli netti, dedicata a “Sir Roberto Udny, English Chevalier”. Firmata su lastra “Cavaliere Piranesi del. ed. inc. " in basso a sinistra. Condizioni molto buone, carta leggermente usurata, macchie normali e fioritura, con un segno sul margine inferiore.
79.5x58.5 (foglio), 53.5 x 38.8 (immagine) -
Lotto 171 Raffaello Morghen ( 1753-1833)
Lorenzo il Magnifico riceve la Virtù
tratta dagli affreschi di Cecco Bravo a Palazzo Pitti-Firenze, edita nel 1780 a Firenze
incisione a bulino
39,6 x 64 cm
in generale prova molto bella con foglio rifilato al margine della lastra, restauri -
Lotto 172 Jacques Chereau (1688-1776)
Vertumno e Pomona
dalle Metamorfosi di Ovidio, tratta dal dipinto di François Marot (1666-1719) stampata a Parigi 1780 ca.
Pomona, splendida ninfa dei boschi, passava le sue giornate curando i frutteti e il giardino, ignorando i numerosi pretendenti che si presentavano per corteggiarla. Uno di questi era il Dio Vertumno, che governando il succedersi delle stagioni, aveva il potere di cambiare aspetto. Così dopo aver invano provato numerose sembianze per conquistare l’amore di Pomona, decise di assumere quello di una anziana dal carattere gentile, che lodò la bellezza di Vertumno e persuadendola dell’amore che lui provava per lei, riuscì a conquistarla
incisione a bulino
27,5 x 34 cm
foglio rifilato alla matrice incisa -
Lotto 173 Joseph Franz Friedrich de Goz (1754-1815)
Le Meprisant du moderne
Acquaforte realizzata nel 1784 da un artista di scuola tedesca, Joseph Franz Friedrich de Goz, o von Goez (1754-1815).
Firmata su lastra al margine inferiore sinistro, datata su lastra in basso a destra (poco leggibile, sotto il bassorilievo). In condizioni molto buone, salvo normale fioritura, ingiallimento e qualche lieve scolorimento della carta.
Questa è una rarissima acquaforte, in inchiostro terra di Siena bruciata, con un soggetto satirico: un nobile anziano ed elegante disprezza le opere d'arte moderne.
30.8 x 23.2 (foglio), 22 x 15.5 (immagine) -
Lotto 174 Luigi Tadolini (1758-1823) da Gaetano Gandolfi (San Matteo della Decima, 1734 – Bologna, 1802)
CAPRICCIO DI TESTE
Studi di teste maschiili e femminili 5 tavole
Esemplari marginosi ed in perfetto stato di conservazione.
Acquaforte, 215x305mm
Ottimo stato di conservazione. -
Lotto 175 Clemente Maria Nicoli ( 1753-1811)
VISIONE DI SAN FRANCESO
Francesco in ginocchio con il Bambino in braccio di fronte alla Madonna in gloria. In primo piano a destra un Santo con teschio in mano. Bell’impressione, ottimo stato di conservazione.
Acquaforte puntinato e matita, 260x210mm
Buono stato di conservazione. -
Lotto 176 Robert De Launay (1749-1814)
L'Acte d'Humanité
Opera incisa da Robert De Launay, dal disegno di Jean De Fraine, nel 1786. Acquaforte su carta. Iscrizioni in francese comprendo i nomi di disegnatore e incisore, titolo e una descrizione dettagliata della scena rappresentata. Buone condizioni. Passepartout incluso.
Impressione molto fresca e antica, rappresentante una signora in visita ad una famiglia. Il padre della famiglia è malato, a letto, circondato dai bambini. Gli altri membri mostrano la loro disperazione. Pubblicata sul Journal de Paris, il 17 luglio 1786, la stampa fu ispirata da un aristocratico che aiutò una famiglia indigente, vivente in un villaggio vicino al suo castello in Piccardia (Francia).
Robert De Launay (1749-1814) fu un incisore e incisore francese.
30 x 33.5 (foglio), 32.5 x 48 (passepartout) -
Lotto 177 Stafano Tofanelli (1752-1812)
La danza delle Ore: "Ludimus. Interea celeri nos ludimor hora"
da un dipinto di Nicolas Poussin, oggi nella Wallace Collection di Londra, stampata da Raffaello Morghen (1758-1833) a Roma, 1787. Bellissima rappresentazione delle Ore raffigurate come giovani danzanti di fronte alle Età della vita, un'erma bifronte e un vecchio alato che suona la lira, mentre due puttini seduti in basso giocano uno con delle bolle di sapone e l'altro con la clessidra, a significare la fugacità del tempo e delle cose terrene. Sovrasta la scena il magnifico carro di Apollo con il cerchio del Sole, che simboleggia il movimento costante dell'Universo.
acquaforte
65 x 56,5 cm
Buone condizioni generali con restauri e mancanze ai bordi -
Lotto 178 Abraham Girardet (1764 - 1823)
Pacte Fédératif des Français
Opera d'arte originale realizzata da Abraham Girardet nel 1790. Acquaforte su carta. Passepartout incluso. Buone condizioni.
24 x 38 (foglio), 32 x 40.5 (passepartout) -
Lotto 179 Jean-Jacques de Boissieu (1736-1810)
Studio di sei teste e un cane
Bellissima acquaforte su carta, con interventi a puntasecca, realizzata alla fine del XVIII secolo dall'artista francese Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736 - 1810). Firmata su lastra al margine inferiore destro “De Boissieu”. In condizioni molto buone, salvo alcuni segni del tempo, una piccola piega sul margine sinistro, alcune sporadiche macchie minori e lieve fioritura ai margini, che non pregiudicano l'immagine.
Sei ritratti di uomini e un profilo di cane, disegnati in diverse scale e con diversi gradi di finitura, sono incisi con un'incredibile maestria, acquisendo la dignità di sette diverse opere d'arte con la stessa passione e fatica.
Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736–1810) fu un artista francese che studiò all'École de Dessin di Lione, tuttavia fu maggiormente autodidatta. Le sue prime stampe furono realizzate tra il 1758 e il 1764. Quando andò in Italia al seguito dell'ambasciatore e del duca de la Rochefoucauld d'Enville, incontrò Voltaire ed entrò nel mondo dei luminari. Ebbe l'opportunità di realizzare alcuni piatti per l'Encyclopèdie di Diderot-d'Alembert. Continuò a produrre stampe a Lione, soprattuto acqueforti della campagna romana, olandese e francese intorno a Lione, guadagnandosi una reputazione come l'ultimo esponente rappresentativo della più antica tradizione dell'acquaforte.
30 x 23.5 -
Lotto 180 Jean-Jacques de Boissieu (1736-1810)
Studio di cinque ritratti maschili
Acquaforte su carta, con interventi a puntasecca, realizzata alla fine del XVIII secolo dall'artista francese Jean-Jacques de Boissieu. Firmata su lastra in basso a sinistra "De Boissieu f.".
La stampa di questo antico maestro è caratterizzata dalle impressioni fresche, linee rapide e ampie sfumature di nero. In ottime condizioni, salvo un consueto ingiallimento della carta sui bordi, alcuni segni del del tempo e lieve fioritura sui margini. Questi piccoli difetti non pregiudicano la bellezza di questa stampa.
Rappresenta cinque studi di teste, dei quali tre sono i profili maschili. I due ritratti in alto sono leggermente rivolti verso sinistra. Ogni ritratto rappresenta un uomo anziano, sdentato e con un grosso naso, e dimostra la superba maestria dell'artista e l'incredibile realismo della stampa. Anche se i soggetti sono disegnati in diverse dimensioni e gradi di finitura, ogni ritratto può essere considerato un'opera d'arte di per sé.
Jean-Jacques de Boissieu (Lione, 1736–1810) fu un artista francese che studiò all'École de Dessin di Lione, tuttavia fu maggiormente autodidatta. Le sue prime stampe furono realizzate tra il 1758 e il 1764. Quando andò in Italia al seguito dell'ambasciatore e del duca de la Rochefoucauld d'Enville, incontrò Voltaire ed entrò nel mondo dei luminari. Ebbe l'opportunità di realizzare alcuni piatti per l'Encyclopèdie di Diderot-d'Alembert. Continuò a produrre stampe a Lione, soprattuto acqueforti della campagna romana, olandese e francese intorno a Lione, guadagnandosi una reputazione come l'ultimo esponente rappresentativo della più antica tradizione dell'acquaforte.
28.2 x 22.7 (foglio), 20.3 x 17.5 (immagine)