ASTA 503: ARREDI E DIPINTI ANTICHI | COLLEZIONI DALLE RESIDENZE DI CESARE E GINA ROMITI | ARREDI E DIPINTI ANTICHI DI VILLA ORLANDO, BELLAGIO | UNA SELEZIONE DI BENI PROVENIENTI DALLA COLLEZIONE PHILIPPE DAVERIO
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Lotto 132 Giuseppe Baldrighi (Stradella 1723 - Parma 1803)
Lupo, 1752- 1756 circa
Olio su tela, cm 80,5x64
In cornice
Bibliografia
G. Montani, scheda in Quadreria 2009. Dalla bizzarria al canone, catalogo della mostra [Roma, Galleria Carlo Virgilio & Co.], a cura di G. Capitelli, Roma 2009, p. 18
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Wolf, 1752 - 1756 circa
Oil on canvas, 80.5x64 cm.
Framed
Literature
G. Montani, essay in Quadreria 2009. Dalla bizzarria al canone, exhibition catalogue [Roma, Galleria Carlo Virgilio & Co.], curated by G. Capitelli, Roma 2009, p. 18 -
Lotto 133 Donato Creti (Cremona 1671 - Bologna 1749)
"Bacco" scultura in terracotta. Siglata "DC". Bologna, secolo XVII (h. cm 35) (mancanze, piccoli restauri)
Esposizioni
Mostra della scultura bolognese del Settecento. Bologna, Museo civico, 12 dicembre 1965-12 gennaio 1966
Bibliografia
Renato Roli, Dipinti inediti di Donato Creti in "Arte Antica e Moderna" n. 23, Sansoni, Firenze, 1963, pp. 101-102;
Renato Roli, Donato Creti: un "Bacco" in terracotta, in "Arte Antica e Moderna" n. 24, Sansoni, Firenze, 1964;
Renato Roli, Donato Creti, Milano, 1967, p. 91, figg. 100-101;
Eugenio Riccomini "Scultura Bolognese del Settecento" catalogo della mostra, Bologna, Museo Civico, 12 dicembre 1965-12 gennaio 1966, pp. 71-72, fig. 50
In data 19 Aprile, alle ore 18.37 è pervenuta comunicazione da parte della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA , BELLE ARTI E PAESAGGIO - per l'avvio del procedimento di dichiarazione di interesse artistico e storico particolarmente importante.
-EN
"Bacchus" terracotta sculpture. Initialled "DC". Bologna, 17th century (h. cm 35) (losses and minor restorations)
Exhibition
Mostra della scultura bolognese del Settecento. Bologna, Museo civico, 12 December 1965 - 12 January 1966
Bibliography
Renato Roli, Dipinti inediti di Donato Creti in "Arte Antica e Moderna" n. 23, Sansoni, Florence, 1963, pp. 101-102;
Renato Roli, Donato Creti: un "Bacco" in terracotta, in "Arte Antica e Moderna" n. 24, Sansoni, Florence, 1964;
Renato Roli, Donato Creti, Milan, 1967, p. 91, figg. 100-101;
Eugenio Riccomini "Scultura Bolognese del Settecento" catalogo della mostra, Bologna, Museo Civico, 12 December 1965-12 January 1966, pp. 71-72, fig. 50
The SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO (Italian National Heritage) sent us a notice on 19th April at 18.37 stating the start of the procedure of declaration of particularly important artistic and historical interest.
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Lotto 134 LE ROY & FILS
Orologio regolatore da appoggio con calendario perpetuo in cassa di ottone e vetri.
Parigi epoca 1870 circa.
Mostra in ottone dorato e finemente inciso guarnita da quattro quadranti a fascia in smalto bianco.
Quadrante superiore: ore minuti e secondi al centro con scappamento a vista a colpo perduto e firma della manifattura: LE ROY & FILS
PAL.s R.al G.ie MONTPENSIER 13-15 Paris.
296 Regent Street London
Quadrante secondario di sinistra:
Giorni della settimana, giorni del ciclo lunare, fasi lunari digitali a disco rotante.
Quadrantino secondario di destra: Giorni e mesi.
Quadrantino secondario in basso:
È un barometro metallico.
Movimento firmato e numerato "5925" costituito da tre sezioni verticali divise rispettivamente in: treni del tempo e della suoneria delle ore e mezze su campanello in alto.
Treno del calendario perpetuo con indicazione dinamica degli anni bisestili e delle fasi lunari al centro.
Meccanismo del barometro in basso.
Pendolo ad asta singola con sospensione a lamella regolabile dal quadrante principale.
Misure h. cm 56,5
(lievi difetti)
Il nome Le Roy è molto conosciuto nel mondo dellorologeria. Il più famoso esponente della dinastia era Julien Le Roy (1686-1759). Da lui in poi ci sono state molte ramificazioni fino ad arrivare a Louis Charles (1794-1866). Questultimo, intorno al 1830 rinomina la sua azienda come "Le Roy et Fils" presso il 13 di Galerie Montpensier. Con questa denominazione partecipa a varie esposizioni fino a che non cede lazienda al suo collaboratore Casimir Desfontaines (1794-1880 circa), il quale apre anche una succursale a Londra in Regent Street nel 1856.
Durante il "periodo Desfontaines" la manifattura partecipa a varie esposizioni tra cui quella di Parigi del 1855, Londra 1861, Parigi 1867, Parigi 1869, Vienna 1873, Parigi 1878.
Tra il 1883 ed il 1888 ci sono dei passaggi generazionali fin quando nel 1898 lultimo Desfontaines si riassocia con un discendente di Le Roy cambiando di nuovo la ragione sociale.
-EN
LE ROY & FILS
Brass and glass regulator clock with perpetual calendar and four dials.
Paris, around 1870.
Upper dial: hours, minutes and seconds with "coup perdu" escapement and signature "LE ROY & FILS PAL.s R.al G.ie MONTPENSIER 13-15 Paris".
Left dial: days of the week and moon phases.
Right dial: perpetual calendar.
Dial at the bottom: metallic barometer.
Movement signed and numbered "5925" made from three sections: time and strike train on the upper side, perpetual calendar and moon phases train in the middle, barometer mechanism on the bottom side.
Single rod pendulum with spring suspension.
H. cm 56,5
(minor defects)
The name Le Roy is well known in the world of clockmaking. The most famous member of the dynasty was Julien Le Roy (1686 - 1759). After him there have been several ramifications up to Louis Charles (1794 - 1866). The latter, around 1830, renamed his company as "Le Roy et Fils" at 13 Galerie Montpensier. He participated in various international exhibitions until he sold the company to his collaborator Casimir Desfontaines (1794 - 1880 ca.), who also opened a branch in London in Regent Street in 1856. During the "Desfontaines period" the company participated in various exhibitions again, including that of Paris in 1855, London 1861, Paris 1867, Paris 1869, Wien 1873, Paris 1878. In 1898 the last Desfontaines member associated with a descendant of Le Roy, changing the company name again. -
Lotto 135 Bottega di Domenico Piola, secolo XVII
Santa Elisabetta con San Giovannino
Olio su tela, cm 121x89
In cornice intagliata e dorata (difetti e restauri)
Provenienza
Collezione privata
Bibliografia
P. Pagano e M. C. Galassi, La pittura del '600 a Genova, Longanesi & c., Milano, 1988, tav. 458 (come Domenico Piola);
D. Sanguineti, Domenico Piola e i pittori della sua "casa", Edizioni dei Soncino, Soncino, 2004, I, p. 107, fig. 45 (come collaboratore di D. Piola).
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Workshop of Domenico Piola, 17th century
Saint Elizabeth with the infant Saint John
Oil on canvas, 121x89 cm.
Carved and gilt frame (defects and restorations)
Provenance
Private collection
Literature
P. Pagano e M. C. Galassi, La pittura del '600 a Genova, Longanesi & c., Milano, 1988, tav. 458 (as Domenico Piola);
D. Sanguineti, Domenico Piola e i pittori della sua "casa", Edizioni dei Soncino, Soncino, 2004, I, p. 107, fig. 45 (as artist active in D. Piola's workshop). -
Lotto 136 Donato Creti (Cremona 1671 - Bologna 1749)
La famiglia di Dario davanti ad Alessandro
Olio su tela, cm 51,5x62,5
In cornice (difetti e restauri)
Bibliografia
Renato Roli, Dipinti inediti di Donato Creti in "Arte Antica e Moderna" n. 23, Sansoni, Firenze, 1963, p. 248, tav. 107a;
Renato Roli, Donato Creti, Mauro Spagnol Editore, Milano, 1967, pp. 25 e 98, n. 104, fig. 6;
Marco Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Allemandi, Torino, 2012, pag. 84, fig. 28.
Expertise
Renato Roli, 14 febbraio 1966
-EN
Dario's family in front of Alexander the Great
Oil on canvas, 51.5x62.5 cm.
Framed (defects and restorations)
Literature
Renato Roli, Dipinti inediti di Donato Creti in ''Arte Antica e Moderna" n. 23, Sansoni, Firenze, 1963, p. 248, tav. 107a;
Renato Roli, Donato Creti, Mauro Spagnol Editore, Milano, 1967, pp. 25 e 98, n. 104, fig. 6;
Marco Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Allemandi, Torino, 2012, pag. 84, fig. 28.
Expertise
Renato Roli, 14 febbraio 1966 -
Lotto 137 Donato Creti (Cremona 1671 - Bologna 1749)
Concertino
Olio su tela, cm 27,5x24,5
Al verso etichetta: "X Biennale d'Arte Antica. L'Arte del Settecento Emiliano / 9 settembre - 25 novembre 1979 / Palazzi del Podestà e di Re Enzo..."
In cornice (difetti e restauri)
Esposizioni
L'arte del Settecento Emiliano. La pittura. L'Accademia clementina, Bologna, Palazzi del Podestà e di Re Enzo, 8 settembre - 25 novembre 1979
Bibliografia
Renato Roli, Donato Creti, Mauro Spagnol Editore, Milano, 1967, pp. 33 e 93, n. 62, fig. 35;
Renato Roli, Pittura Bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Edizioni Alfa, Bologna, 1977, p. 253, fig. 193b;
Renato Roli, scheda in L'arte del Settecento Emiliano. La pittura. L'Accademia clementina, catalogo della mostra [Bologna, Palazzi del Podestà e di Re Enzo, 8 settembre - 25 novembre 1979] a cura di Andrea Emiliani, Eugenio Riccomini e Renato Roli, Edizioni Alfa, Bologna, 1979, pp. 62 e 63, n. 111, fig. 86;
Marco Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Allemandi, Torino, 2012, fig. 11.
Expertise
Renato Roli, 14 febbraio 1966
-EN
Concert
Oil on canvas, 27.5x24.5 cm.
On the back label "X Biennale d'Arte Antica. L'Arte del Settecento Emiliano / 9 settembre - 25 novembre 1979 / Palazzi del Podestà e di Re Enzo..."
Framed (defects and restorations)
Exhibition
L'arte del Settecento Emiliano. La pittura. L'Accademia clementina, Bologna, Palazzi del Podestà e di Re Enzo, 8 settembre - 25 novembre 1979
Literature
Renato Roli, Donato Creti, Mauro Spagnol Editore, Milano, 1967, pp. 33 e 93, n. 62, fig. 35;
Renato Roli, Pittura Bolognese 1650-1800. Dal Cignani ai Gandolfi, Edizioni Alfa, Bologna, 1977, p. 253, fig. 193b;
Renato Roli, scheda in L'arte del Settecento Emiliano. La pittura. L'Accademia clementina, catalogo della mostra [Bologna, Palazzi del Podestà e di Re Enzo, 8 settembre - 25 novembre 1979] a cura di Andrea Emiliani, Eugenio Riccomini e Renato Roli, Edizioni Alfa, Bologna, 1979, pp. 62 e 63, n. 111, fig. 86;
Marco Riccomini, Donato Creti. Le opere su carta, Allemandi, Torino, 2012, fig. 11.
Expertise
Renato Roli, 14 febbraio 1966 -
Lotto 138 Maestro della Santa Caterina Gualino, Umbria, prima metà secolo XIV "Madonna con Bambino" scultura in legno raffigurante la Madonna in piedi che sostiene il bambino seduto (h. cm 71) (difetti e mancanze)
Attribuita dal Prof. Giovanni Previtali nel 1966
Bibliografia:
Roberto Longhi (a cura di) "Paragone 197", luglio 1966, pp. 51-53, figg. 48b, 49, 51
-EN
Master of the Gualino St Catherine, Umbria, first half of the 14th century "Madonna and Child" wooden sculpture (h. cm 71) (defects and losses)
Attributed by Giovanni Previtali in 1966
Bibliography
Roberto Longhi (a cura di) "Paragone 197", luglio 1966, pp. 51-53, figg. 48b, 49, 51 -
Lotto 139 Cassettone lastronato e intarsiato in bois de rose e bois de violette e altri legni, a due cassetti sotto uno a mezza lunghezza, il fronte centrato da ovale con due amanti e Cupido tra due grifoni entro cornice a motivo concatenato, firmato 'G.B.M. fecit dies...anno 1798, adi 31 dicc', i fianchi centrati da medaglioni uno con Giove e l'altro con Giunone. Il cassetto sottopiano intarsiato da grifoni affrontati con lunghe code a formare girali d'acanto. Montanti intarsiati a motivi neoclassici. Piedi rastremati, piano in marmo. Lombardia, ultimo quarto del secolo XVIII (cm 122x89,5x59) (restauri)
-EN
A bois de rose, bois de violette and various woods veneered commode. Signed 'G.B.M. fecit dies...anno 1798, adi 31 dicc'. Marble top. Lombardy, last quarter of the 18th century (cm 122x89,5x59) (restorations) -
Lotto 140 Scuola fiamminga del secolo XVII
Deposizione dalla croce; Nicodemo; Maddalena
Trittico ad olio su tavola, cm 71x46 (pannello centrale); cm 53,5x19 e 52,5x20 (pannelli laterali)
Al verso del pannello con Nicodemo iscrizione "Mantegna"
In cornici intagliate e dorate del secolo XVIII (difetti e restauri)
Il pannello centrale è copia da un'opera perduta di Rogier Van der Weyden, nota attraverso varie repliche successive. Il trittico qui presentato deriva, più precisamente, da quello conservato al Metropolitan Museum ed eseguito dal Master of the Holy Blood, il quale copiò la medesima Deposizione di Van der Wayden, aggiungendo i due elementi laterali, di sua invenzione, con Nicodemo e la Maddalena.
-EN
Flemish school, 17th century
Descent from the cross; Nicodemus; Magdalene
Triptych, oil on panel, 71x46 cm. (central panel); 53.5x19 cm. and 52.5x20 cm. (lateral panels)
On the back of the Nicodemo's panel inscription "Mantegna"
18th century carved and gilt frames (defects and restorations)
The central panel is a copy of a lost work by Rogier Van der Weyden, known through various later copies. The triptych presented here derives, more precisely, from the one kept in the Metropolitan Museum and executed by the Master of the Holy Blood, who copied the same Deposition by Van der Wayden, adding the two lateral panels with Nicodemus and Magdalene. -
Lotto 141 Stefano Magnasco (Genova circa 1635 - 1672)
Adorazione dei Magi
Olio su tela, cm 66x50
Siglato "SM" in basso sul gradino
In cornice intagliata e dorata (difetti e restauri)
Provenienza
Collezione privata
Bibliografia
G. Biavati Frabetti, Preliminari a Stefano Magnasco, in "Paragone", n. 409, Marzo 1984, p. 18, tav. 7, p. 37 nota 23;
P. Pagano e M. C. Galassi, La pittura del '600 a Genova, Longanesi & c., Milano, 1988, tav. 409;
E. Gavazza, Protagonisti e comprimari. Acquisizioni e interferenze culturali, in E. Gavazza, F. Lamera, L. Magnani, La Pittura in Liguria. Il Secondo Seicento, Sagep Editrice, Genova, 1990, fig. 99, pag. 88;
A. Orlando, Stefano Magnasco e la cerchia di Valerio Castello, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2001, pag. 96, n. 16.
-EN
The Adoration of the Magi
Oil on canvas, 66x50 cm.
Initialled "SM" at the bottom on the step
Carved and gilt frame (defects and restorations)
Provenance
Private collection
Literature
G. Biavati Frabetti, Preliminari a Stefano Magnasco, in "Paragone", n. 409, Marzo 1984, p. 18, tav. 7, p. 37 nota 23;
P. Pagano e M. C. Galassi, La pittura del '600 a Genova, Longanesi & c., Milano, 1988, tav. 409;
E. Gavazza, Protagonisti e comprimari. Acquisizioni e interferenze culturali, in E. Gavazza, F. Lamera, L. Magnani, La Pittura in Liguria. Il Secondo Seicento, Sagep Editrice, Genova, 1990, fig. 99, pag. 88;
A. Orlando, Stefano Magnasco e la cerchia di Valerio Castello, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2001, pag. 96, n. 16. -
Lotto 142 Antonio Molinari (Venezia 1655 - 1704)
La morte di Cleopatra
Olio su tela, cm 146x115,5
In cornice (difetti e restauri)
Bibliografia
E. A. Safarik - G. Milantoni, La pittura del Seicento a Venezia, in La pittura in Italia. Il Seicento, a cura di M. Gregori, E. Schleier, Milano, 1988, I, pp. 171 e 174, fig. 238;
A. Craievich, Antonio Molinari, Soncino, 2005, p. 163, n. 89, fig. 57
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The death of Cleopatra
Oil on canvas, 146x115.5 cm.
Framed (defects and restorations)
Literature
E. A. Safarik - G. Milantoni, La pittura del Seicento a Venezia, in La pittura in Italia. Il Seicento, a cura di M. Gregori, E. Schleier, Milano, 1988, I, pp. 171 e 174, fig. 238;
A. Craievich, Antonio Molinari, Soncino, 2005, p. 163, n. 89, fig. 57 -
Lotto 143 Bernardo Strozzi (Genova o Campo Ligure 1582 - Venezia 1644)
L'ultima cena e La lavanda dei piedi
Coppia di dipinti ad olio su tela (bozzetti), cm 64x70
Etichette al verso relative alla provenienza "apartene a ... / Malerba ...doria"
In cornici (difetti e restauri)
Provenienza
Collezione privata
Bibliografia
Descrizione della città di Genova da un Anonimo del 1818, edizione a cura di E. e F. Poleggi, Sagep, Genova, 1969, p. 306 (come scuola bolognese);
C. Manzitti, Bernardo Strozzi, Allemandi & C., Torino, 2013, pp. 87-89, n. 35 e 36.
In data 19 Aprile, alle ore 18.37 è pervenuta comunicazione da parte della SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA , BELLE ARTI E PAESAGGIO - per l'avvio del procedimento di dichiarazione di interesse artistico e storico particolarmente importante.
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The last supper and Christ washing the disciples' feet
Pair of paintings, oil on canvas (sketches), 64x70 cm.
On the back labels concerning the provenance "apartene a ... / Malerba ...doria"
Framed (defects and restorations)
Provenance
Private collection
Literature
Descrizione della città di Genova da un Anonimo del 1818, edizione a cura di E. e F. Poleggi, Sagep, Genova, 1969, p. 306 (come scuola bolognese);
C. Manzitti, Bernardo Strozzi, Allemandi & C., Torino, 2013, pp. 87-89, n. 35 e 36.
The SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA, BELLE ARTI E PAESAGGIO DELLA CITTÀ DI MILANO (Italian National Heritage) sent us a notice on 19th April at 18.37 stating the start of the procedure of declaration of particularly important artistic and historical interest.