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Lotto 208 Caterina I di Russia / Rousset de Missy, Jean - Memorie del Regno di Catterina Imperatrice
Venezia, Luigi Pavini, 1740. In 12°. Antiporta con ritratto calcografico dell'Imperatrice, 3 tavole ripiegate di cui due geografiche e 1 genealogica, frontespizio stampato in inchiostro nero e rosso, leggere fioriture, legatura in mezzo vitello, titolo impresso in oro entro tassello al dorso, dorso parzialmente staccato.
NOTE
Jean Rousset de Missy, pseudonimo di Iwan Nestesuranoi (1686-1762), originario della Piccardia, nato da una famiglia protestante sterminata dopo l’abrogazione dell’editto di Nantes, fuggì in Olanda dove si dedicò dapprima all’insegnamento e poi alla scrittura. -
Lotto 209 Cellini, Benvenuto - Vita di Benvenuto Cellini orefice e scultore fiorentino, da lui medesimo scritta
Colonia [i.e. Napoli], per Pietro Martello, [1728]. In 4°. Frontespizio in rosso e nero, fregio calcografico, capilettera abitati, diffuse e consistenti bruniture su molte carte, usuali per la stampa napoletana di quel periodo, legatura coeva in pergamena rigida con tagli a spruzzo. Grande ex libris nobiliare applicato al foglio di guardia.
NOTE
PRIMA RARA EDIZIONE.
Parenti, p. 58; Cicognara 2231 (che sbagliando registra Firenze, 1730); Gamba 337; Graesse II 99. -
Lotto 210 [Cherubini, Giuseppe] - I miei pensieri
Venezia, Antonio Graziosi, 1767. In 8°. Antiporta allegorica incisa in rame, vignetta calcografica al frontespizio, legatura coeva in mezzo marocchino con angoli, dorso liscio impresso in oro, palmette impresse sugli angoli. Ex libris cartaceo al contropiatto: Conte Sperello Aureli (Castel del Piano, Perugia).
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Lotto 211 Chiaraviglio, Carlo Maria - Lo scoglio dell'umanità ossia avvertimento salutare alla gioventù per cautelarsi contro le male qualità delle donne cattive
Venezia, Antonio Zatta, 1785. In 12°. 2 voll. Antiporta allegorica incisa in rame, in barbe, fioriture, legatura coeva in cartonato alla rustica, dorso manscritto. § Africia Melpea, La difesa delle donne ovvero risposta apologetica al libro intitolato lo Scoglio dell'umanità [...] e un Appendice allo Scoglio con altre Rime del suddetto Valdecio. S.d.t.,1790. Fregi xilografici nel testo, fioriture, foro di tarlo senza perdita sulle prime 3 carte, legatura coeva in pergamena rigida, dorso liscio manoscritto. Insieme nel lotto "Emile de Varmont ou le divorce nécessaire", 1791.
NOTE
Prima opera: Gay-Lemonnier vol.III, 1085. -
Lotto 212 Cinema / Vues d'optique [vedute ottiche]
Splendida serie di 27 vues d'optique e una tavola di apertura raffigurante una quinta teatrale, realizzate all'acquaforte e acquerellate, traforate da punzoni e ritagliate con la tecnica del découpage, lavorazione al retro con trattamento a tempera nera e inserti di carte e stoffe colorate, misurano ciascuna 290 x 435 mm. circa, lievi difetti e restauri, realizzate in parte ad Augusta [Augsburg], "au Negoce commun de l'Academie Imperiale d'Empire des Arts libéraux".
Si individuano varie serie: 11 scene bibliche con soggetto le Piaghe d'Egitto (da 1 a 10) e una vue raffigurante il Profeta Daniele col Drago babilonese Bel; 3 vedute spagnole del Palais Royal e dei Jardins de Buen Retiro en Espagne, del Prospectus Domus Regiae...Hispaniae e una veduta della flotta spagnola a largo di Gibilterra; 6 vedute di città italiane, di cui 2 di Firenze, una di Venezia, una di Roma, un interno di cattedrale probabilmente del Nord Italia e una grande piazza con Fontana; 2 vedute di città svedesi; tre vedute rispettivamente di Vienna, di New York (lo scorcio di una via con al centro l'erezione di una statua su un piedistallo), e di ampi giardini (probabilmente di una città austriaca) di un non meglio identificato Schloss; due vues notturne raffiguranti un accampamento di tende con bandiere variopinte e un Palazzo illuminato.
NOTE
Le vues d’optique o vedute ottiche sono stampe prospettiche ritoccate all’acquerello che venivano viste attraverso uno Zograscopio,o una scatola ottica, per creare l'illusione del rilievo e della prospettiva accentuata. Sono perlopiù scene di vita cittadina, scorci d’ambiente, tavole a soggetto biblico, molto apprezzate nel XVIII secolo: una superba testimonianza dell'Illuminismo e della fiducia assoluta nella scienza e nella tecnologia. Chiamate inizialmente "prospettive" (data convenzionale di nascita il1730 circa), presero il nome di "vedute ottiche" intorno al 1740. Le prime furono pubblicate a Londra all'inizio del XVIII secolo, la moda si diffuse poi in tutta Europa tra il 1740 e il 1790 e si continuarono a produrre per gran parte dell’Ottocento.
I principali centri di produzione furono 4: Londra, Parigi(rue Saint Jacques), Bassano e Augusta, mentre centri secondari furono Berlino, Vienna e l'Olanda. La moda per le vues fu anche esportata in Cina e Giappone nel XVIII secolo attraverso gli olandesi.
Vennero particolarmente apprezzate dalle classi agiate appassionate di scienza, che possedevano un armadietto delle curiosità dove proiettarle al buio. Si trattava infatti di oggetti costosi: a Londra, intorno al 1760, costavano tra i 18 scellini e le 2 sterline, considerando che 1 scellino era il prezzo di una giornata di lavoro per un operaio londinese!
Erano anche un modo per familiarizzare con le leggi dell'ottica e per introdurre i più giovani alla geografia. L'immagine poteva essere visualizzata con diversi strumenti. Il più diffuso è lo zograscopio, costituito da un piede in legno che sostiene una lente biconvessa e uno specchio inclinato a 45 °. Posizionata appena sotto, la stampa si riflette nello specchio e lo spettatore la osserva attraverso l'obiettivo. Lo specchio crea una distanza - da qui l'effetto della profondità di campo - e l'obiettivo una distorsione, che enfatizza la prospettiva. Le illustrazioni potevano essere visualizzate anche in apposite scatole ottiche, dotate di uno specchio inclinato, ma l'immagine veniva celata all'interno del dispositivo, rendendo l'esperienza più "magica". Di qui l’epiteto di “antenati” del cinema moderno.
«Les vues d’optique s’inscrivent dans la tradition desfameuses vedute ou vues d’Italie que les amateurs, souventanglais, se procuraient lors du Grand Tour ; portraits fidèles de sitesnaturels, de villes et de monuments, réalisations d’artistes de renom ou imagesà bon marché, les vedute fixaient le souvenir de lieux enchanteurs etpouvaient éveiller la nostalgie du visiteur rentré chez lui, ou bien fairerêver ceux qui n’avaient pas eu la chance d’entreprendre l’aventure», così ledescrive lo storico Françoise Pellicer.
Un insieme unico e prestigioso, in perfetto stato di conservazione.
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Lotto 213 Civitavecchia / Torraca, Gaetano - Delle Antiche Terme Taurine Esistenti nel Territorio di Civitavecchia [...]
Roma, Niccolo e Marco Pagliarini, 1761. In 4°. Fregio al frontespizio, testatine, capilettera e finalini xilografici, leggere fioriture ed arrossature, frontespizio parzialmente staccato dal corpo del testo, alcuni restauri, ultime carte leggermente brunite, legatura coeva in pergamena con titolo manoscritto al dorso, lievi difetti. Iscrizioni al contropiatto, firma di possesso cancellata alla sguardia.§ Dissertazione in cui si dimostra il modo di ridurre la città di Civitavecchia molto popolata, Roma, Generoso Salomoni, 1761. In 4°. Legatura moderna in cartoncino marmorizzato. Timbro alla prima carta. § Insieme nel lotto anche una placchetta del 1786 "Al magnanimo al giusto al benefico Pio Sesto [...] per le nuove esenzioni accordate in vantaggio del Commercio alla Piazza di Civitavecchia".
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Lotto 214 Clerambault, Louis-Nicolas - Cantates Francoises a I.et II. voix
Paris, l'Auteur et Foucault, 1710-1713. I primi due libri: Livre premier - Livre deuxième. In 2° grande, 344 x 245 mm., interamente incisi su rame i singoli fogli delle cantate come anche il frontespizio e il privilegio alla fine dei due volumi, restauri antichi al margine esterno inferiore delle prime carte, strappo alla pg.3 e all'angolo superiore di pg.41 della seconda parte, legatura coeva in vitello screziato con titolo impresso in oro al piatto superiore, CANTATES FRANCOISES DE ANTOINE TAPPIER, dove si evince anche la provenienza della copia, dorso rifatto.
NOTE
Prima rarissima edizione, autografata dall'autore nella prima pagina di ogni volume, dedicati a Sua Altezza l'Elettore il Duca di Baviera; in ogni libro sono raccolte 6 cantate. Organista e compositore francese, Clerambault è stato uno degli esponenti più importanti della scuola organistica francese del terzo periodo, quello in cui si tentò una fusione tra lo stile italiano e quello francese nel genere della cantata. -
Lotto 215 Corneille - Le théatre
Parigi, Nyon, 1755. In 8°. 7 tomi. Frontespizio stampato in caratteri rossi, testatine ornate, qualche carta leggermente brunita, legature originali in vitello marmorizzato, dorso a 5 nervi con titolo e fregi floreali in oro, tagli marmorizzati blu. Ex libris nobiliare al contropiatto.
NOTE
Elegante edizione parigina. -
Lotto 216 Dalla Bona, Giovanni - Consulti medici del Sig. Giovanni Dalla Bona, et altri autori
Manoscritto cartaceo di 181 pp. numerate, 244 x 175 mm., suddiviso in singoli, circostanziati pareri di 2-3 pagine ciascuno, legatura coeva in mezza pelle rossa e cartone maculato marrone.
NOTE
Interessante silloge di consulti medici eseguiti dal grande medico Giovanni Dalla Bona (Perarolo 1712 - Padova 1786) e da suoi colleghi, utile e intrigante spaccato di medicina clinica della metà del Settecento, con dettagliate e acute diagnosi in molti casi ancora attualissime. Tutto da studiare. -
Lotto 217 Davanzati, Bernardo - Scisma d'Inghilterra con altre operette
Padova, Giuseppe Comino, 1754. In 8°. Ritratto calcografico dell'autore in antiporta, una tabella ripiegata, alcune carte in barbe, legatura moderna in pergamena. -
Lotto 218 David, François-Anne - Histoire de France, représentée par figures, accompagnées de discours, dédiée à Monsieur, Frère du Roi
Parigi, David, 1787-1796. In 4°. 5 voll. Frontespizi incisi, con 138 tavole di incisioni, mancanti la tavola VII del tomo II e XVI del tomo III, nel tomo IV mancanti le 14 tavole di medaglie, al tomo I alcuni fascicoli parzialmente staccati e piccola gora d'acqua margine interno di diverse carte del tomo I, rare fioriture, diverse carte con leggera brunitura, legatura coeva in vitello marmorizzato, piatti inquadrati da cornice di doppio filetto impresso in oro, titolo e fregi fitomorfi impresi in oro al dorso, carte di guardia in carta marmorizzata, al tomo I dorso parzialmente mancante, cerniere lacunose, lievi spellature. -
Lotto 219 Déjean (De Antoine Hornot pseudonimo) - Traité des odeurs, suite du Traité de la distillation ...
Parigi, Nyon, Saugrain, Guillyn, 1764. In 12°. Fregio xilografico sul frontespizio, testatine e finalini xilografici, sporadiche fioriture e piccole lacune marginali, lacuna all'angolo inferiore esterno del frontespizio con piccolo strappo, strappo a c. Q7, piccolo difetti al dorso, legatura originale in pelle, al dorso fregi oro e tassello in pelle con titolo in oro, tagli rossi. Al contropiatto anteriore ex libris con stemma nobiliare.