ASTA 487 : LIBRI E MANOSCRITTI
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Lotto 145 BIANCANI, Giuseppi (1566-1624) - Sphaera mundi seu cosmographia demonstrativa, ac facili methodo tradita. Modena: Giuliano Cassiani, 1635.
Terza edizione corretta e aumentata con l'aggiunta del trattato "Contructio instrumenti ad horologia solaria describenda per opportuni" che riguarda appunto la costruzione di orologi solari. La prima pubblicazione risale al 1620 a Bologna e la seconda nel 1630 a Modena. Nel titolo l'autore dichiara di volere descrivere tutta la fabbrica del mondo tenendo conto delle scoperte di Brahe, Keplero e Galileo, ma di fatto nell'opera non tratta delle teorie astronomiche del Galileo che già era stato diffidato dall'inquisizione. L'opera descrive molteplici argomenti fra cui i circoli della sfera, il mondo nel suo complesso, gli elementi, la terra, l'acqua, l'aria, l'etere, il fuoco, il cielo, la luna, il sole, i pianeti, il firmamento e le stelle.
2 parti in un volume, folio (286 x 204mm). Vignetta xilografica al frontespizio, iniziali, fregi, diagrammi e 2 tavole, di cui una ripiegata, una tabella ripiegata, in fine 3 fogli contenenti 12 incisioni in rame stampate su recto e verso da ritagliare per formare tavole o volvelle (occasionali lievi macchie, bruniture e fioriture, H6 rinforzata ai margini). Pergamena coeva, titolo manoscritto al dorso (lievi perdite al dorso e qualche macchia). La composizione delle volvelle può variare e dunque il lotto si vende come non passibile di storno. Provenienza: Giacomo Barolini? (nota di possesso al frontespizio) - annotazione a p. 155.
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BIANCANI, Giuseppi (1566-1624) - Sphaera mundi seu cosmographia demonstrativa, ac facili methodo tradita. Modena: Giuliano Cassiani, 1635.
Third augmented edition with the addition of the treatise about sundials "Contructio instrumenti ad horologia solaria describenda per opportuni". The first edition was published in 1620 in Bologna and the second in 1630 in Modena.
2 parts in one volume, folio (286 x 204mm). Woodcut device on titles, initials, head- and tailpieces, diagrams, 2 plates of which one folding, folding table, at end 3 leaves containing 12 smaller engravings on recto and verso to be cut in order to form volvelles and plates (occasional light staining, browning and spotting, H6 reinforced in margins). Contemporary vellum, manuscript title on spine (light chipping to spine, a few stains). The compositions of the volvelles may vary and therefore the lot is sold not subject to return. Provenance: Giacomo Barolini? (nota di possesso al frontespizio) - annotazione a p. 155. -
Lotto 146 BIRINGUCCIO, Vannoccio (1480-1539?) - Pirotechnia. Li diece libri della pirotechnia. Venezia: Giovan Padovano, 1550.
Seconda edizione della più importante opera sulla metallurgia e l'attività mineraria di età pre-moderna che include alcuni capitoli sui minerali e l'alchimia illustrati da precise incisioni descrittive. L'opera era stata pensata e pubblicata per tutta una serie di mestieri: come descritto da Dibner il volume era usato da chi si occupava di metallurgia, di tintura, fusione, produzione di vetro e polvere da sparo e in particolar modo per chi si occupava di fuochi d'artificio e prodotti chimici. Adams B-2081.
4to (206 x 150mm). Frontespizio entro cornice xilografica riccamente istoriata che illustra strumenti di pirotecnia, numerose illustrazioni xilografiche nel testo, marca tipografica in fine, iniziali istoriate (frontespizio e foglio seguente con alcuni piccoli fori di tarlo, alcune lievi macchie di umidità, A4 e A5 con piccolo strappo centrale anticamente riparato, V4 e V5 leggermente corte al margine inferiore). Pergamena coeva su carta antica di riuso, titolo manoscritto al dorso (alcune macchie e lievi perdite). Provenienza: Curtius Signorinus (nota di possesso al frontespizio).
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BIRINGUCCIO, Vannoccio (1480-1539?) - Pirotechnia. Li diece libri della pirotechnia. Venice: Giovan Padovano, 1550.
Second edition of an early and finely illustrated book on metallurgy, including chapters on mining and obscure alchemy. This work was intended to be of use for masters of a wide range of crafts: of the first edition, Dibner states that it was written for the practicing metallurgist, foundryman, dyer, type-founder, glass-maker, and maker of gunpowder, fireworks and chemicals used in warfare. Adams B-2081.
4to (206 x 150mm). Title within woodcut border incorporating pyrotechnic instruments, numerous woodcut illustrations in the text, printers device on final leaf, initials (title and second leaf with some small wormholes, some light waterstaining, A4 and A5 with repaired tear, V4 and V5 slightly shorter at bottom margin). Contemporary vellum over early paper boards, manuscript title on spine (some staining and chipping). Provenance: Curtius Signorinus (ownership note on title). -
Lotto 147 BRANCA, Giovanni (1571-1645) - Le Machine. Volume nuovo et di molto artificio da fare effetti. Roma: ad istanza di Giacomo Marcucci, per Giacomo Mascardi, 1629.
Prima edizione di questo trattato sulle macchine illustrato da belle incisioni in legno a piena pagina. Celebre è la prima rappresentazione di una turbina a vapore e la prima applicazione del vapore a lavori comuni e utili (Dibner). Il volume fu di proprietà di William Chadwell Mylne, ingegnere e architetto che si occupò della pianificazione del quartiere di Islington a Londra.
4to (223 x 154mm). Frontespizio inciso in rame e 77 tavole xilografiche a piena pagina (leggermente brunito e con qualche occasionale traccia di umidità). Pelle a spruzzo posteriore, tagli a spruzzo (un po' rovinata, giunture lise). Provenienza: William Chadwell Mylne (una copia della stessa opera con exlibris di Mylne è stata battuta in asta da Christie's nel 2003. Ingegnere e architetto, era a capo della New River Company con la quale panificò la struttura di gran parte di Islington negli anni '20 del XIX secolo; 1781-1863, nota di dono datata 1820 a): - Watt (il celebre James Watt morì nell'agosto del 1819).
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BRANCA, Giovanni (1571-1645) - Le Machine. Volume nuovo et di molto artificio da fare effetti. Rome: ad istanza di Giacomo Marcucci, per Giacomo Mascardi, 1629.
First edition of a scarce work on machines. 'This treatise on machinery is illustrated by 77 full-page plates, the most famous of which shows the first representation of a steam turbine as well as the first application of steam to useful work', states Dibner. 'Although a steam jet is used, with its kinetic energy applied to the vanes of a turbine rather than the expansive power of steam as applied to later engines, yet the very use of steam in motive power is of historical significance. The turbine shaft is shown geared down and ends in pestles for pounding materials in mortars. Many other machines are shown, including a reversing hoisting engine'. Dibner 175. The present copy belonged to William Chadwell Mylne, whom was responsable for the lay out of a large part of Islington during the 1820s.
4to (223 x 154mm). Engraved title and 77 full-page woodcuts (lightly browned, occasional light staining). Later speckled calf, red speckled edges (somewhat worn, joints splitting). Provenance: William Chadwell Mylne (another copy of the same work was auctioned at Christie's in 2003 with Mylne's bookplate. Engineer and architect, he was controller of the New River Company, laying out a large part of Islington during the 1820s; 1781-1863, gift inscription dated 1820 to): - Watt (the renown James Watt died in August 1819)
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Lotto 148 BRUNFELS, Otto (ca. 1489-1534) - Herbarum vivae eicones ad naturae imitationem ad naturae imitationem. Strasburgo: Johann Schott, 1532-36 (introduzione datata 1530).
Celebre opera di Brunfels, uno dei padri della botanica tedesca e considerato da molti come l'ideatore della botanica moderna. Insieme a Bock e Fuchs, diede il via a una nuova epoca di "osservazione botanica" rompendo dalla tradizione finora conosciuta degli antichi erbari in cui venivano presentate le piante senza alcuna considerazione personale o studio supplementare. Brunfels esigeva che le piante fossero ricopiate dal vivo dall'incisore Hans Weiditz (nato nel 1500 ca. e morto nel 1536) aprendo così a nuovi orizzonti la scienza moderna (Hunt). Non vi era paragone tra le copie dal vivo eseguite appunto dall'illustratore rispetto a quelle che potevano trovarsi fino a questo momento nei libri; le illustrazioni ricordano infatti Durer e più di una volta furono attribuite erroneamente al grande maestro, come anche, a un altro celebre incisore quale Burgkmaier (Blunt). Hans Weiditz e Burgkmaier erano colleghi di studio e qui nel 1529 Weiditz lavorò ai legni per questo testo il cui primo volume apparve nel 1530 (gli altri furono invece pubblicati dopo la morte dell'artista nel 1536 e furono illustrati da altri incisori). I disegni originali andarono persi fino al 1930 quando 77 furono riscoperti nel Felix Platter Herbarium a Berna.
3 parti in un volume, folio (283 x 191mm). Frontespizio entro elaborata cornice xilografica (frontespizio rimarginato con alcune perdite ai lati, generalmente lavato e sbiancato, alcune lettere integrate a penna al frontespizio, A2-A3, talvolta leggermente rifilato, foro di tarlo all'angolo inferiore delle prime carte riparato e alcuni altri fori riparati, ultima carta rimarginata con alcune piccole perdite di testo reintegrate). Pergamena antica rimontata (restaurata), titolo manoscritto al dorso. La segnatura è la seguente: A4, a6, b4, c-z6, A-F4, G6 (G6 bianca), A8, b6-g6, h4, i6-l6, p6 (erroneamente rilegata qui), m4, n6-o6, q6-z6, A4-B4, C6 (C6 bianca), A6-T6, V8. Si allega scheda di restauro.
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BRUNFELS, Otto (ca. 1489-1534) - Herbarum vivae eicones ad naturae imitationem ad naturae imitationem. Strasbourg: Johann Schott, 1532-36 (introduzione datata 1530).
"Brunfels was the first great mind in modern botany, and, as Sachs says, a new epoch of natural science began with Brunfels, Bock, and Fuchs. They broke away from the tradition of the old herbals which, except for the Gart der Gesundheit of 1485, had never represented any original thinking. Brunfels demanded that his plants be drawn from life and, through Weiditz' skill, opened up new horizons for future scientists; his appreciation of Weiditz' work is glowingly expressed in a poem at the beginning of the book, and thus for the first time the illustrator of a botanical book achieved recognition" (Hunt). "A whole world separates these vigorous, well-observed drawings from even the best figures in the German Herbarius of 1485. We are at once reminded of Dürer; and much of Wieditz's work has in fact been falsely attributed at one time or another to that great master, or to Burgkmaier" (Blunt). Hans Weiditz (born before 1500, died c.1536) was a colleague in Hans Burgkmaier's studio, where he worked as a draughtsman for book illustrations. In 1529 he produced the drawings for the woodcuts of Brunfels's herbal, the first volume of which appeared in 1530 (the third volume, published posthumously in 1536, is illustrated by artists other than Weiditz). His original drawings were lost until 1930, when seventy-seven of them were rediscovered in the Felix Platter Herbarium in Bern.
3 parts in one volume, folio (283 x 191mm). Title within elaborate woodcut border (title remargined with some minor loss at margins, generally washed, some letters integrated by hand including on title, A2-A3, sometimes slightly cropped, small wormhole repaired at bottom corner, some others repaired wormholes, final leaf remargined with some letters supplied). Early vellum (remounted and restored), manuscript title on spine. The collation is as follows: A4, a6, b4, c-z6, A-F4, G6 (G6 blank), A8, b6-g6, h4, i6-l6, p6 (misbound here), m4, n6-o6, q6-z6, A4-B4, C6 (C6 blank), A6-T6, V8. Inserted is a restoration report. -
Lotto 149 CANAPPE, Jehan - Le guidon en francoys, nouvellement reueu, & au uray corrige. Lione: Guillaume de Guelques, 1538.
Testo poco comune di anatomia e chirurgia del XVI secolo.
8vo (155 x 100mm). Iniziali xilografiche, illustrazioni di strumenti chirurgici in D1 (tracce di polvere). Pelle a spruzzo del XVIII secolo, dorso decorato in oro, tagli spruzzati (lievi graffi alle estremità). Provenienza: qualche annotazione antica.
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CANAPPE, Jehan - Le guidon en francoys, nouvellement reueu, & au uray corrige. Lyon: Guillaume de Guelques, 1538.
An uncommon 16th-century medicine text on anatomy and surgery.
8vo (155 x 100mm). Woodcut initials, illustration of surgical instruments on D1 (some soiling). 18th-century speckled calf, gilt spine, speckled edges (extremities rubbed). Provenance: some early annotations. -
Lotto 150 CANGIAMILA Francesco-Emanuele (1702-1763) - Embriologia sacra, overo delluffizio dé sacerdoti, medici, e superiori. Palermo: Francesco Valenza regio impressore della ss. Crociata, 1745.
Prima edizione dell'opera maggiore di Cangiamila che riguarda l'igiene e la medicina legale delle donne in gravidanza. "Scopo fondamentale dell'opera.. fu pertanto la diffusione della pratica del taglio cesareo al fine precipuo di garantire l'eterna salvezza del nascituro nei casi di parto difficile" (Treccani).
4to (198 x 141mm). Fregi e iniziali xilografiche, una tavola a doppia pagina (poche sporadiche lievi macchie). Pergamena coeva, titolo manoscritto al dorso, tagli a spruzzo (lievi macchie). Provenienza: iscrizione al foglio di guardia - Maurice Villaret (1877-1946, exlibris; neurologo francese).
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CANGIAMILA Francesco-Emanuele (1702-1763) - Embriologia sacra, overo delluffizio dé sacerdoti, medici, e superiori. Palermo: Francesco Valenza regio impressore della ss. Crociata, 1745.
First edition of Cangiamila's most renowned work which describes for the first time the application of the C-section during birth.
4to (198 x 141mm). Woodcut initials and headpieces (few occasional light stains). Contemporary vellum, manuscript title on spine, speckled edges (few light stains). Provenance: inscription on front free endpaper - Maurice Villaret (1877-1946, bookplate; French neurologist). -
Lotto 151 CELLARIUS Andreas (1596-1665) - Haemisphaerium Stellatum Boreale Cum Subiecto Hemisphaerio Terrestri. Amsterdam: Valk & Schenk, 1708.
(485 x 550mm). Bella mappa astrale dell'emisfero meridionale tratta dalla celebre "Harmonia Macrocosmica" in buona coloritura coeva (leggermente brunita ai margini). Montata in passepartout entro elegante cornice moderna.
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CELLARIUS Andreas (1596-1665) - Haemisphaerium Stellatum Boreale Cum Subiecto Hemisphaerio Terrestri. Amsterdam: Valk & Schenk, 1708.
(485 x 550mm). A fine copy in contemporary colouring (light marginal browning). Mounted in modern passepartout and within an elegant modern frame. -
Lotto 152 CEREDI, Giuseppe (c.1520-70) - Tre discorsi sopra il modo d'alzar acque da luoghi bassi. Parma: Seth Viotti, 1567.
Rara e unica edizione di quest'opera fondamentale per gli sviluppi dell'idraulica in Italia. Diviso in tre parti o discorsi, nella prima parte racconta la storia dell'idraulica e discute dei problemi causati dalla scarsità di acqua in differenti parti d'Europa, con speciale attenzione rivolta alla Germania; la seconda parte, dedicata al principio di Archimede sul quale le macchine del Ceredi sono basate, contiene la descrizione e l'analisi critica di alcune costruzioni tecniche fatte da Michelangelo per il Duca di Parma; l'ultima parte affronta molte altre questioni in parte collegate all'idraulica.
4to (201 x 146mm). Marca tipografica al frontespizio, 4 tavole xilografiche a doppia pagina e ripiegate, alcune illustrazioni, capilettera e fregi (macchia di umidità alle prime carte, occasionali bruniture, un piccolo strappetto marginale a una tavola e alcuni altri margini indeboliti). Cartone coevo, titolo manoscritto al dorso (alcune macchie e perdite al dorso). Provenienza: Giuseppe Cavedi (nota di possesso al frontespizio e alcune sottolineature di mano antica) - altra nota anticamente cancellata.
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CEREDI, Giuseppe (c.1520-70) - Tre discorsi sopra il modo d'alzar acque da luoghi bassi. Parma: Seth Viotti, 1567.
First and only edition of this rare work on the Archimedean property and other irrigation devices.
4to (201 x 146mm). Woodcut device on title, 4 double-page or folding woodcuts, illustrations, initials and headpieces (waterstaining at beginning, occasional browning, a marginal tear to a plate and some other edges frayed). Contemporary boards, manuscript title on spine (some staining and spine chipped). Provenance: Giuseppe Cavedi (ownership inscription on title and underline) - erased ownership inscription. -
Lotto 153 CRESCENZIO, Bartolomeo (attivo 1565-1607) - Nautica mediterranea. Roma: Bartolomeo Bonfadino, 1607 (ma 1602 in fine ad entrambe le parti).
Seconda edizione della celebre opera di nautica dell'ingegnere idrografo Bartolomeo Romano. L'opera deriva da osservazioni scientifiche e tecniche sulla navigazione e la geografia, effettuate dallautore in una lunga serie di viaggi nel Mediterraneo. Si tratta della fabbricazione di barche e galeoni, di carte geografiche e calendari nautici, di combattimenti navali e della costruzione di porti e arsenali.
2 parti in un volume, 4to (250 x 178mm). Frontespizio inciso in rame entro elaborata cornice architettonica, numerosi diagrammi e illustrazioni incise in rame e in legno nel testo, una a piena pagina, tavola xilografica a doppia pagina fra pp. 344 e 345 con volvelle non ancora ritagliate, 3 grandi tavole incise in rame e ripiegate e una tavola più piccola legata fra pp. 414 e 415, iniziali e fregi xilografici (alcuni fori di tarlo ai margini del frontespizio e al colophon, altri al margine interno di molte carte, più grandi tra E4 e G4 e tra 2G1 e 2H4 dove sfiorano anche alcune lettere, più lievi al margine esterno di N1, piccolo graffio con perdita al frontespizio, strappo raiparato a 2Q3-2Q4, alcune bruniture e fioriture, assente, come in quasi tutti gli esemplari, la carta ripiegata del Mediterraneo). Mezza pergamena posteriore su piatti in carta marmorizzata, titolo manoscritto al dorso (un po' lisa soprattutto alle giunture e al dorso). Si vende come non passibile di storno per le varianti nelle tavole e volvelle.
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CRESCENZIO, Bartolomeo (attivo 1565-1607) - Nautica mediterranea. Rome: Bartolomeo Bonfadino, 1607 (ma 1602 in fine ad entrambe le parti).
Second edition of an extraordinary nautical work derived from scientific and technical observations on navigation and geography, made by the author in a long series of travels in the Mediterranean. It describes the making of sheeps and galeons, of nautical charts and calendars, of naval combats and of the constructions of ports and arsenals.
2 parts in one volume, 4to (250 x 178mm). Engraved title within elaborate architectual border, numerous engraved and woodcut diagrams and illustrations, one full-page, woodcut double-page table between pp. 344 and 345 with uncut volvelles, 3 large engraved folding plates and a smaller plate between pp. 414 and 415, woodcut headpieces and initials (some worming to title's margins and colophon, more in the inner margin of numerous leaves, bigger between E3 and G4 and 2G1 and 2H4 were it touches some letters, lighter in margin of N1, small scuff mark to title with small loss, repaired tear at 2Q3-2Q4, some browning and spotting, lacking the Mediterranean map as usual). Later half vellum over mabled paper, manuscript title on spine (some light wear heavier to joints and spine). Due to the variant number of plates and volvelles it is sold not subject to return. -
Lotto 154 DELLA CROCE, Giovanni Andrea (1515?-1575) - Cirugia universale, e perfetta di tutte le parti pertinenti all'ottimo Chirurgo. Venezia: Niccolò Pezzana, 1661.
Copia dai buoni margini di quest'opera di fondamentale importanza per la storia della chirurgia. Contiene la prima illustrazione di un intervento neurologico, e si dedica in particolare alle ferite causate dalle armi da guerra. Garrison-Morton 4850.4: "Croce improved the instruments for trephination, and published classic woodcuts depicting the operation, including the first illustration of a neurological surgery actually taking place. The work is also important for Croces descriptions of cranial and cerebral diseases. In hundreds of woodcuts of instruments and procedures Croce illustrated all of the instruments used before and during his own time".
Folio (325 x 226mm). Occhiello, frontespizio entro doppio filetto e con grande marca tipografica, iniziali e fregi xilografici, numerose e interessanti illustrazioni nel testo (alcune fioriture e occasionali gore di umidità, foro di tarlo al margine superiore di alcune carte centrali). Pergamena coeva, titolo posteriormente manoscritto al dorso (sguardie moderne). La collazione differisce lievemente rispetto a quella in SBN (a8 A-2K8 2L6), nella nostra copia: a8 A-2F8, 2G10, 2H8-2L4, sebbene il numero di pagine sia uguale.
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DELLA CROCE, Giovanni Andrea (1515?-1575) - Cirugia universale, e perfetta di tutte le parti pertinenti all'ottimo Chirurgo. Venice: Niccolò Pezzana, 1661.
A copy with good margin of this important work, notable especially for its emphasis on military surgery. Durling 1805; Wellcome 1669; Garrison-Morton 4850.4: "Croce improved the instruments for trephination, and published classic woodcuts depicting the operation, including the first illustration of a neurological surgery actually taking place. The work is also important for Croces descriptions of cranial and cerebral diseases. In hundreds of woodcuts of instruments and procedures Croce illustrated all of the instruments used before and during his own time".
Folio (325 x 226mm). Half-title, title within woodcut border and with large printer's device, initials and headpieces, numerous interesting illustrations (some spotting and occasional waterstaining, small wormtrack at top margin of some leaves in the center). Contemporary vellum, later manuscript title on spine). The collation differs slightly from the one in SBN (a8 A-2K8 2L6), being a8 A-2F8, 2G10, 2H8-2L48 in our copy, but the number of pp. is the same. -
Lotto 155 DELLA PORTA, Giovan Battista (1535-1615) - De i miracoli et maravigliosi effetti dalla natura prodotti. Venezia: Giacomo Simbeni, 1588.
Interessante opera di Giovan Battista della Porta dedicata ai miracoli e all'alchimia: "in che modo si possi vedere l'arco celeste" o "vedere le cose moltiplicare", come si può cacciare una tempesta di grandine, fare si che i cani non abbaino o esercitare il nostro influsso in luoghi particolari e molti altri curiosi argomenti.
8vo (149 x 96mm). Marca tipografica al frontespizio, iniziali xilografiche (alcune fioriture e bruniture). Pelle a spruzzo del XVIII secolo, dorso dorato, tagli spruzzati (un po' rovinata e graffiata).
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DELLA PORTA, Giovan Battista (1535-1615) - De i miracoli et maravigliosi effetti dalla natura prodotti. Venice: Giacomo Simbeni, 1588.
An interesting work by Giovan Battista della Porta dedicated to miracles and alchemy.
8vo (149 x 96mm). Printer's device on title, woodcut initials (some spotting and browning). 18th-century speckled calf, gilt spine, speckled edges (some wear and rubbing). -
Lotto 156 DODOENS, Rembert (1517-1585) - Stirpium historiae pemptades sex. Anversa: Plantin-Moretus, 1616.
Seconda edizione, quella definitiva, dell'opera di Dodoens, nonchè "l'ultimo e il più comprensivo libro di Botanica" (Hunt). Questa edizione include un maggior numero di illustrazioni rispetto alla prima. Plantin acquistò una parte dei legni, quelli già utilizzati nell'edizione in 8vo dell'erbario di Leonhard Fuch's, dalla vedova di Jan van der Loe, lo stampatore del Cruydeboek di Dodoen. Gli altri furono intagliati dall'artista Pieter van der Brocht la cui collezione, conservata presso la Staatsbibliothek di Berlino, costituisce una delle più importanti collezioni di illustrazioni di botanica del XVI secolo tuttora esistenti.
Folio (348 x 226mm). Frontespizio inciso in rame entro grande cornice architettonica con le figure di Teofrasto e Discoride, più di 1,300 illustrazioni botaniche incise in legno, iniziali xilografiche, marca tipografica in fine (senza ultima bianca, frontespizio con piccola perdita e restauro al margine esterno, leggermente corto come il secondo foglio, rinforzato e montato su brachetta insieme al secondo foglio e agli ultimi del primo quaderno, entrambi leggermente rovinati al margine esterno, piccolo strappetto al margine superiore del secondo foglio, alcune bruniture e fioriture). Mezza pelle moderna, piatti in carta marmorizzata. Provenienza: Henrici Rouven? (nota di possesso al frontespizio) - Biblioteca chirugica, Parigi (timbro al frontespizio) - Faculté de Medicine (timbro al verso del frontespizio) - K.U ? L.B. (timbro non bene impresso) - Vittorio Arioli (exlibris).
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DODOENS, Rembert (1517-1585) - Stirpium historiae pemptades sex. Antwerp: Plantin-Moretus, 1616.
Second and most definitive edition of Dodoens' "last and most comprehensive botanical work" (Hunt), including more illustrations than the first edition. Plantin acquired a portion of the blocks, those already used for the octavo edition of Leonhard Fuchs' herbal, from the widow of Jan van der Loe, the publisher of Dodoens' Cruydeboek. The rest were the work of the artist Pieter van der Borcht, whose collection of paintings in the Staatsbibliothek in Berlin forms one of the most important surviving collections of 16th-century flower paintings.
Folio (348 x 226mm). Engraved architectural title with figures of Theophrastus and Dioscorides, over 1,300 woodcuts in the text, Plantin's device on verso of final leaf, woodcut initials (without final blank, title with small loss in the margin, slightly shorter together with the second leaf, reinforced and mounted as the final two leaves of the first gathering, both slightly frayed in outer margin, some browning and spotting). Modern leather over marbled paper. Provenance: Henrici Rouven? (ownership note on title) - Bibliotheca chirurgica, Paris (red stamp on title) - Faculté de Medicine (stamp on verso of title) - K.U. ? L.B. (stamp) - Vittorio Arioli (bookplate).