Asta 79 - Dipinti, disegni, sculture e oggetti di antiquariato dal XV al XIX secolo
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Lotto 157 MANIFATTURA NEOCLASSICA ITALIANA
Coppia di sculture raffiguranti Venere su globo
Legno intagliato, dipinto e dorato con base a plinto poligonale mistilineo, cm. 84x26x26 -
Lotto 158 BELLA SPECCHIERA, XVIII SECOLO
Cornice barocca con ricche volute a traforo e cimasa floreale.
Legno intagliato, scolpito e dorato. Misure esterne, cm. 104x83; Luce, cm. 53x41. -
Lotto 159 MANIFATTURA DI MURANO, XIX SECOLO
Grande specchiera interamente rivestita in vetro di Murano con piastre ovali e rettangolari mistilinee incise con figure femminili, ricca cimasa e corpo in legno
Cm. 177x102,5 -
Lotto 160 SCUOLA EMILIANA, SECONDA META’ DEL XVII SECOLO
Martirio di San Sebastiano
Olio su tela, cm. 114x82. Con cornice
Questa tela raffigura in una chiave originale il Martirio di San Sebastiano, frequentatissimo dalla pittura del Seicento e specialmente in area emiliana. Con la sua gestualità teatrale e la ruvidezza massiccia del suo corpo il santo esprime un’accentuata energia monumentale. La rappresentazione esclude qualsiasi efferatezza senza però ricorrere alle estenuazioni sensuali che contraddistinguono il modello di Guido Reni, del quale pure il nostro pittore ha contezza. Ma più che di quest’ultimo riconosciamo qui una memoria della grave monumentalità di Ludovico Carracci. Appare chiara la vicinanza con la maniera di Guido Cagnacci: si pensi alla Maddalena penitente in collezione Spadoni a Bologna o alla Lucrezia della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Relazioni ancor più strette si possono rilevare con dipinti la cui paternità è da considerare sub judice, come il Sant’Antonio da Padova della Pinacoteca di Forlì e il Sant’Ignazio di Loyola della collegiata di Sant’Arcangelo di Romagno, oggi ricondotto all’interno del corpus di Cristoforo Savolini. -
Lotto 161 AMBITO DI GUIDO RENI (Bologna 1575 - 1642)
Suicidio di Lucrezia
Olio su tela, cm. 90x69. Con cornice
Al retro della tela reca antico numero d'inventario: "T 203".
Questa notevole rappresentazione del Suicidio di Lucrezia presenta una chiara relazione formale con le invenzioni compositive elaborate da Guido Reni fra il terzo e il quarto decennio del Seicento. Il soggetto, assieme a quello "gemello" del Suicidio di Cleopatra, fu in effetti tra i prediletti dal grande maestro bolognese che lo sviluppò in un paio di moduli compositivi, a figura intera e a mezzo busto. Pur derivando da quest'ultima tipologia, la nostra versione non replica nessuna delle redazioni reniane note e, anche in ragione della sua elevata qualità pittorica ed espressiva, si presenta come un'elaborazione autonoma del modello. -
Lotto 162 CERCHIA DI BERNARDO STROZZI (Genova, 1581 - Venezia, 1644)
Carità cristiana
Olio su tela, cm. 72,5x56,5. Con cornice
Il dipinto costituisce una replica del dipinto di Bernardo Strozzi conservato presso il Vescovado di Casale Monferrato di misure leggermente più ampie (cm. 90 x 67). cfr. C.Spantigati e G.Romano, Da Musso a Guala , Catalogo della mostra, Casale Monferrato, 1999, pp.142-143. -
Lotto 163 SCUOLA NAPOLETANA, PRIMA META' DEL XVII SECOLO
Busto di profilo dell'Apostolo Taddeo
Olio su tela, cm. 53x43. Con cornice -
Lotto 164 PITTORE FIAMMINGO ATTIVO IN ITALIA, XVII SECOLO
Scena di esecuzione in una piazza toscana
Olio su tela, cm. 71x103. Con cornice antica -
Lotto 165 SCUOLA VENETA, XVII SECOLO
Satiro con nifa e putti in un paesaggio
Olio su tela, cm. 114x164,5 -
Lotto 166 SCUOLA OLANDESE, XVII SECOLO
Scena di seduzione
Olio su tela, cm. 128x103,5. Con cornice
La tela si richiama alle rappresentazioni di tema erotico, generalmente di significato allegorico, diffuse nella produzione veneziana del Cinquecento (Tiziano, Bordon, Palma il Vecchio, Tintoretto), traslati nei modi della pittura olandese del Seicento. In particolare si riconscono affinità col pittore di Haarlem Pieter de Grebber, che nella sua pittura combina l'influenza di Rembrandt con un orientamento classicista. -
Lotto 167 CERCHIA DI GASPARD DUGHET (Roma, 1615 - 1675)
Paesaggio con figura e vestigia classiche
Olio su tela, cm. 88x121. Con cornice -
Lotto 168 ATELIER DI PIERFRANCESCO MOLA (Coldrerio, 1612, - Roma, 1666)
Paesaggio con figure in vesti rinascimentali
Olio su tela, cm. 63,5x48,5. Con cornice
Questo raffinato paesaggio con figure replica la felice composizione di Pier Francesco Mola nel dipinto oggi conservato al Nationalmuseum di Stoccolma. La medesima composizione, ma sviluppata nel formato orizzontale e priva della figura femminile, si ritrova in un esemplare di analoghe misure già di proprietà della Galleria Megna di Roma. La stretta aderenza al linguaggio pittorico del Mola paesaggista, che bilancia attentamente la lezione carraccesca e l’influenza della pittura veneta di pieno Cinquecento, riconduce l’attribuzione allo stretto ambito dell'atelier di Mola, dove operavano artisti di eccellente qualità capaci di un'adesione mimetica allo stile del maestro.