Asta 11- Antiquariato
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Lotto 206 Elio Romano (Trapani, 1909 – Catania, 1996). Natura morta di vasi. 50x80, olio su tela. Firmato in basso a destra." Fu allievo di Saru Spina nel 1928 si trasferì a Roma epoi a Firenze dove ebbe modo di venire a contatto con i più importanti pittori italiani delperiodo tra le du guerre, fu allievo e assistente di Felice Carena, conobbe Mario Mafai, suo compagno di corso, e Giorgio Morandi da cui fu molto influenzato. Il suo stile opo esperienza varie approda verso un postimpressionismo libero esciolto da ogni legame accademico. Dopo la seconda guerra mondiale rientrò a Catania dove insegnò all'Accademia delle Belle Arti. Ebbe un notevole successo nella sua città, mantenendo uno stile che attraverso un'attenta cura del reale mantenne un carattere naturalistico dai toni cromatici vivaci ma delicati. Importanti furono le sue partecipazioni alle biennali di Venezia del 1936 e del 1950, oltre alle numerose partecipazioni alle quadriennali romane" STUDIO ASOR
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Lotto 207 G.Vinci, pittore siciliano XX secolo. Viso di donna. 26X25, olio su cartone. Firma sul retro.
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Lotto 208 Elvira Del Giudice. Castello sul mare. 25x50, olio su tela. Firmato in basso a destra.
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Lotto 209 G. Cajani. XIX/XX secolo. Paesaggio con Etna. 42X64,5, olio su tela.
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Lotto 210 Elvira Del Giudice. Paesaggio boschivo. 30x23, olio su cartone telato.
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Lotto 211 Gaetano Romano, Maestro figuraio (Caltagirone 1926-2015 Caltagirone). Migranti siciliani, gruppo in terracotta moncroma. H cm 28, base 30x15. Firmato sulla base a sinistra e datato Caltagirone 1966.
"Erede della tradizione figurinaia calatina, possiamo definirlo ultimo maestro verista di quest’arte, definita impropriamente minore, ma capace di rappresentare personaggi che con la loro semplicità abitavano un mondo popolare, fatto di gente umile e povera, vestita solo di una dignità che la durezza quotidiana della fatica e del lavoro non poteva annullare. Così dalle mani sapienti del maestro romano scaturivano e prendevano forma a colpi di stecca dalla creta, u’ scarparu, u’ ricuttaru, u’ firraru, u’ siggiaru, u’ cavagnuaru, eccetera. Un artista verista, in quanto i suoi personaggi sono i così detti “vinti” come quelli di questo gruppo, identici a quelli di Verga e del Capuana. Uomini dai volti segnati dalla fatica e dalla rassegnazione, che vivono una vita che dà loro solo la possibilità di sopravvivere o di emigrare. Un mondo popolare e contadino ormai scomparso, che affollava e popolava la mente del maestro come ombre di personaggi che le sue abili mani traducevano nella realizzazione della carta plasmata. Se potessimo mettere insieme le sue piccole opere, comporremmo una narrazione di vite che l’artista ha voluto testimoniare, parallela e simile a quella che negli scritti ci ha tramandato Gesualdo Bufalino." STUDIO ASOR -
Lotto 212 Cilindro in maiolica di Caltagirone, Sicilia XVIII secolo. A fondo bianco con riserva centrale raffigurante paesaggio, contornato da manganese. H cm 31x15. Filato.
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Lotto 213 Cilindro in maiolica di Caltagirone, Sicilia XVIII secolo. Decoro floreale su fondo blu. H cm 17x10.
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Lotto 214 Protomaiolica di Caltagirone, officine Calatine XV/XVI secolo. Versatoio con manicho torchon. Piccoli restauri alla bocca. H cm 13, diametro cm 8.
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Lotto 215 Grande piatto da parete in maiolica di Caltagirone, Sicilia, fine XIX, inizi XX secolo. Raffigurante nave in mare verso un porto. Diametro cm 43.
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Lotto 216 Grande piatto da parete in maiolica di Caltagirone, Sicilia fine XIX, inizi XX secolo. Raffigurante case. Diametro cm 43.
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Lotto 217 Celestino di Bartolo (Caltagirone 1858- Caltagirone, 1940). Mattonella in maiolica raffigurante S. Giacomo che sconfigge i saraceni. Cm 80x60.