Asta di Reperti Archeologici
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Lotto 157 COPERCHIO DI URNA VOLTERRANA DATAZIONE: fine III- inizi II sec. a. C. MATERIA E TECNICA: calcare tufaceo grigiastro, scolpito e levigato Coperchio di urna cineraria volterrana raffigurante il defunto come banchettante, sdraiato a sinistra su una kline, appoggiato sul gomito sinistro ad un cuscino, con corona floreale fra i capelli, il mantello drappeggiato sulla testa e sulle spalle, scende a coprire le gambe; l’uomo indossa anche un chitone sotto al mantello e sorregge una patera ombelicata nella mano destra; porta un anello all’anulare sinistro Sul fronte, in basso, iscrizione sinistrorsa in caratteri etruschi PRODUZIONE: Volterra STATO DI CONSERVAZIONE: incrostata, dilavata e consunta dalla lunga permanenza agli agenti esterni DIMENSIONI: cm 60x30x30 PROVENIENZA: Casa d’Aste Babuino, Roma
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Lotto 158 FIGURA FEMMINILE VELATA DATAZIONE: I-II sec. d. C. MATERIA E TECNICA: marmo bianco a grana fine, scolpito e levigato Giovane donna dall’aria assorta, raffigurata mentre si acconcia con grazia il mantello su i capelli con la mano destra, mentre l’altro braccio è ripiegato sul torace. La fanciulla ha i capelli ondulati che incorniciano il volto e la fronte larga, arcate orbitali chiaroscurate ed occhi allungati con le palpebre ben evidenziate; il volto è regolare ed il naso rettilineo, la bocca piccola dalle labbra carnose, il mento tondeggiante. Sotto al chitone drappeggiato in pieghe cannellate si indovinano i seni. La fanciulla, nonostante la frammentarietà mostra un’espressione delicata con lo sguardo perso verso l’infinito PRODUZIONE: cultura romana imperiale STATO DI CONSERVAZIONE: lacunoso, priva degli arti inferiori e con una frattura alla sommità della testa DIMENSIONI: alt. cm 48
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Lotto 159 OFFERENTE DATAZIONE: I-II sec. d. C. MATERIA E TECNICA: marmo bianco a grana fine, scolpito e levigato Torso femminile pertinente ad una figura gradiente con chitone a fitte pieghe cannellate che si apre nel movimento; la donna è raffigurata con le braccia sollevate all’altezza dell’addome, nell’atto di porgere alcuni frutti come offerta alla divinità PRODUZIONE: cultura romana imperiale STATO DI CONSERVAZIONE: lacunoso, priva della testa, degli avambracci e della parte inferiore delle gambe DIMENSIONI: alt. cm 64
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Lotto 160 HARMODIOS DATAZIONE: II sec. d. C. MATERIA E TECNICA: marmo bianco greco a grana media, scolpito, levigato e rifinito a trapano, tracce di colore rosso PRODUZIONE: cultura romana imperiale STATO DI CONSERVAZIONE: superficie leggermente abrasa, naso scheggiato, un restauro antico sulla calotta cranica con marmo italico DIMENSIONI: alt. cm 29,5 Corredato di certificato di avvenuta spedizione in data 16.05.2018
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Lotto 161 ERCOLE MINGENS DATAZIONE: I sec. d. C. MATERIA E TECNICA: marmo greco insulare bianco, probabilmente di Naxos, scolpito e levigato Rara scultura dell’Ercole mingens di piccole dimensioni. La figura di Ercole doveva essere sbilanciata, con la leontè sulla spalla sinistra, che ricade sul fianco; la pelle del leone nemeo, per quanto danneggiata dal tempo è realizzata con le fauci aperte e la criniera a piccole ciocche. Il braccio sinistro mancante doveva tenere la clava che poggiava sul trapezio, mentre con la mano destra il semidio urinava. All’altezza del pube rimane il resto della mano, oggi assai danneggiata. La figura di Ercole appare lontana dall’iconografia del mito arcaico ed è invece quella, più dimessa dell’Ercole seguace del corteo di Bacco. Per quanto la tipologia dell’Eracle mingens sia ben più antica, l’operazione culturale, che permette di raffigurarlo come personaggio ‘colorito’ del corteo dionisiaco, in una posa irriverente lontanissima dalle iconografie classiche codificate, alle quali siamo abituati pensando alla figura dell’Ercole delle dodici fatiche, è tipica della rielaborazione ellenistica del mito, alla ricerca dell’aneddoto poco conosciuto, del preziosismo, nella letteratura come nell’arte figurativa. L’iconografia dell’Ercole mingens è ben nota. Ne troviamo due esempi raffigurati su pietre incise della collezione di glittica Farnese del Museo Nazionale di Napoli. Inoltre i piccoli bronzi di I sec. a.C. – I sec. d. C., conservati all’Hermitage Museum di San Pietroburgo, nella Collectie Nederland, Musea Monumenten en Archeologie e nella Wallace Collection appaiono i confronti più prossimi all’iconografia in esame. Esempi marmorei sono noti da Ercolano sia in sculture che in bassorilievi di età augustea. Si fa riferimento erudito alla sfera della fecondità, utilizzando un linguaggio scherzoso che tanto piaceva agli ambienti aristocratici che abbellivano i giardini e i peristili delle lussuose domus romane, con cicli scultorei rari e ricercati. Spesso il soggetto dell’Ercole mingens venne utilizzato anche nella composizione di raffinati ninfei privati, da dove si presume possa essere giunta fino a noi la scultura in esame. PRODUZIONE: cultura romana imperiale STATO DI CONSERVAZIONE: lacunoso, privo degli arti e della testa DIMENSIONI: alt. cm 47
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Lotto 162 UTENSILI IN OSSO E SELCE DATAZIONE: V millennio a.C. MATERIA E TECNICA: osso inciso e selce Cinque grandi aghi in osso; tre punte di freccia cuspidate di forma triangolare con piccolo codolo, due strumenti in pietra, un dente di cinghiale, un’immanicatura in corno di cervo ed un elemento in terracotta decorato a impressione (13) PRODUZIONE: cultura Vinca, Jugoslavia STATO DI CONSERVAZIONE: integri DIMENSIONI: da cm 16,5 a cm 2 PROVENIENZA: Galerie Nefer, Zurigo, 1988
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Lotto 163 PICCOLO CORREDO MICENEO DATAZIONE: 1200- 800 a.C. MATERIA E TECNICA: bronzo, argento, oro laminati e cesellati; pasta vitrea e faience Collana formata da vaghi affusolati e scanalati in faience azzurra, perle in pasta vitrea e sei vaghi in lamina d’ argento, tre pendenti in pasta vitrea blu; una piccola ascia bipenne in lamina di bronzo decorata a cerchielli incisi; una piccola ascia martello in oro; una decorazione di cofanetto in lamina di piombo con figura femminile stante a sinistra con lunga capigliatura ricadente e gonna campanulata a pieghe; una fibula tessala in argento con arco rivestito con elementi decorati a sferette, priva dell’ardiglione (5) PRODUZIONE: cultura micenea e cananea STATO DI CONSERVAZIONE: integri PROVENIENZA: Galerie E. Borowski, Basel
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Lotto 164 SETTE ASCE DATAZIONE: III-II millennio a.C. MATERIA E TECNICA: nefrite levigata, bronzo fuso e cesellato Ascia in nefrite a forma foliata; ascia martello in bronzo; grande ascia anatolica in bronzo; ascia a margini rilevati in bronzo; ascia trapezoidale in bronzo; ascia arcuata elamita in bronzo; ascia a cannone in bronzo (7) PRODUZIONE: Europa del Nord, Elam e Battriana STATO DI CONSERVAZIONE: integre DIMENSIONI: lungh. da cm 23,5 a cm 7,5 PROVENIENZA: Casa d’Aste Pandolfini, Firenze
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Lotto 165 RARO CORREDO FEMMINILE ELAMITA DATAZIONE: III millennio a.C. MATERIA E TECNICA: argento, faience e conchiglia Nove vaghi da collana in faience in forma di perle scannellate, elementi tubolari e a clessidra; due conchiglie con tracce di colore; un’armilla in argento a tortiglione; ventisei fermatrecce in argento di forma e dimensioni variabili; due piccoli animali accucciati in argento con foro passante per la sospensione (40) PRODUZIONE: cultura elamita STATO DI CONSERVAZIONE: integro Il corredo è relativo a una sepoltura femminile di una tomba reale mesopotamica e le due conchiglie contenevano originariamente il bistro per gli occhi
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Lotto 166 LOTTO DI SIGILLI BATTRIANI DATAZIONE: Età del Bronzo, 2500-1700 a. C. MATERIA E TECNICA: bronzo fuso e cesellato, giada, steatite, turchese, bronzo e clorite incisi Tre sigilli a stampo a forma di cammello a due gobbe, di piccola aquila con le ali spiegate, di lupo e un sigillo a forma di cavaliere sopra un elefante, nella parte inferiore il sigillo riporta un leone stilizzato; quattro sigilli rettangolari incisi su entrambe le facce raffiguranti: un’aquila con le ali aperte, la testa girata a sinistra e due serpenti con la bocca aperta; un’aquila con le ali aperte e la testa girata a destra, un leone alato e un serpente; un giovane con un cammello e due uccelli sopra un albero; una capra, due serpenti; sei sigilli incisi su tre facce raffiguranti: uno scorpione, un’ancora e un serpente-dragone; una capra in corsa, un serpente arrotolato e un animale retrospiciente; un leone in corsa, un serpente arrotolato con testa triangolare e due persone inginocchiate; un leone, un coniglio e un terzo animale in corsa; un leone, una capra e un cervo; un serpente-dragone, un serpente alato e un’aquila; dieci sigilli raffiguranti forme geometriche realizzate a puntini, uomini e animali fra cui si possono riconoscere un ragno, uno scorpione, serpenti, ancore e un dragone; quattro sigilli presentano piccola impugnatura a presa con foro passante e gli altri tutti con foro pervio sullo spessore (24) PRODUZIONE: cultura battriana, Afganistan STATO DI CONSERVAZIONE: integri, ossidati DIMENSIONI: alt. da cm 3,4 a cm 0,5 BIBL.: G. Ligabue e G. Rossi Osmida, Animali e mito nel Vicino Oriente Antico, Padova 2008, p. 177, fig. 2
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Lotto 167 LOTTO DI QUATTRO VASI E UNA MATRICE DATAZIONE: III-II mill. a. C. e II sec. a.C. MATERIA E TECNICA: impasto rosato e bruno, modellato a mano e a stampo, argento laminato Rython a forma di stivale con punta rialzata, decorato con una serie di incisioni puntiformi riempite di pasta bianca; coppetta con orlo estroflesso, corpo troncoconico; olla con alto collo troncoconico, corpo lenticolare e piede cilindrico, anse a nastro impostate dalla spalla all’orlo, decorata a solcature e rosette impresse; coppetta decorata in rilievo con scene di caccia al leone e all’elefante; matrice di placchetta con figura maschile recumbente con mantello panneggiato a fitte pieghe con influenze dall’arte ellenistica, la testa appoggiata al braccio sinistro e la mano destra sull’addome (5) PRODUZIONE: cultura protourartea iraniana, cultura battriana e cultura di Mathura, India DIMENSIONI: alt. da cm 15 a cm 5 PROVENIENZA: E. Borowski, Basel BIBLIOGRAFIA: Catalogo Tesori dell’antica arte russa, Roma 1967, fig. 14, cat. n. 106.
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Lotto 168 TRE STATUETTE DI ANIMALI E UNA CRETULA DATAZIONE: II millennio a.C. MATERIA E TECNICA: impasto rosato, modellato a mano e a stampo, ingubbiatura rossiccia e bianca Uno zebù stilizzato in posizione stante, privo delle corna e di parte della zampa posteriore destra; un contenitore per cosmetici in forma di anatra stilizzata recante al collo una collana con pendenti, integra; un cavallo stilizzato con collare decorato a pendenti e gualdrappa stilizzata a borchie, privo della parte del muso e delle zampe ed una cretula circolare decorata a cerchielli e motivo fitomorfo (4) PRODUZIONE: cultura Kulli e cultura Mauria, India DIMENSIONI: alt. da cm 8 a cm 6, cretula diam. cm 7