ASTA 242 - ARTE ANTICA E DEL XIX SECOLO
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Lotto 276 BISON GIUSEPPE BERNARDINO (1762 - 1844) Paesaggio fluviale con personaggi. Tempera su carta. Cm 62,00 x 44,50. Firmato in basso a sinistra "G Bisson Fecit". Cornice presente
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Lotto 277 ARTISTA FRANCESE DEL XVII SECOLO Coppia di nature morte di fiori. Olio su tela . Cm 55,00 x 44,00. . Cornice presente
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Lotto 278 ARTISTA ROMANO DEL XVII SECOLO coppia di dipinti raffiguranti rovine e personaggi in un paesaggio (suonatori e scena galante). Olio su tela . Cm 83,00 x 68,00. . Cornice presente
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Lotto 279 DE BOULOGNE VALENTIN (1591 - 1632) Seguace di. La buona ventura. Olio su tela . Cm 151,00 x 172,50. Il presente dipinto riprende parzialmente una grande composizione di Valentin De Boulogne datata 1631, in particolare la parte destra escludendo le figure dei cinque musicanti collocati a sinistra nell'originale.
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Lotto 280 MAESTRO DI SIGNA (ATTIVO NEL XV SECOLO) Evento della vita di San Giuliano. Tempera su tavola. Cm 56,00 x 18,00.
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Lotto 281 ARTISTA LOMBARDO DEL XVIII SECOLO San Gerolamo. . Olio su tela . Cm 94,00 x 114,00.
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Lotto 282 LACROIX DE MARSEILLE CHARLES FRANCOIS (1700 - 1782) Attribuito a. Coppia di marine con personaggi. Olio su tela . Cm 24,00 x 19,00. . Cornice presente
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Lotto 283 GUARDI GIANANTONIO (1699 - 1760) Coppia di dipinti. La partenza per la caccia. Sosta durante la caccia. Olio su tela . Cm 33,00 x 23,00. L'opera è accompagnata da parere scritto di Dario Succi. Questa coppia di deliziosi, freschi dipinti imperniati sul tema della caccia, costituisce un raro esempio di opera certamente autografa di Gianantonio Guardi, uno dei più grandi esponenti dell'arte veneziana del Settecento. Condotte con una scioltezza briosa e scintillante, le due telette sono una evidente espressione dell'arte di Gianantonio Guardi nel quinto decennio del Settecento, in collegamento stilistico con le note tele raffiguranti un " Combattimento di cavalieri" ed un " Cannoniere" che l'artista eseguì in quello stesso periodo ( cfr. Morassi, " Guardi ", 1973, vol. II, figg. 161, 162). L'autografia guardesca trova conferma sia nella tecnica pittorica a pennellate guizzanti che definiscono le bellissime figure ed i destrieri, sia nell'uso di pigmenti vivacissimi: tutto un brillare di rossi, azzurri, gialli, ocra. Particolarmente felice risulta l'episodio della partenza per la caccia, dove i tre nuclei compositivi ( il suonatore di corno, il cavaliere con il servitore appiedato, la giovane coppia sulla sinistra) toccati con straordinaria leggerezza, si librano senza peso in una composizione di scintillante gusto rococò. Nell'altra scena il perno della composizione è dato dallo stupendo cavallo bianco in magistrale contrasto con il drappo fiammeggiante steso sulla sella, mentre le altre figure ed i numerosi cagnolini imprimono un andamento vagamente rotatorio alla composizione. Partecipi di un racconto rarefatto e melodico, i protagonisti di questi dipinti sono definiti a festose campiture cromatiche sullo sfondo di paesaggi appena accennati, come in un'aerea scenografica di inequivocabile gusto veneziano. . Cornice presente
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Lotto 284 ARTISTA DEL XVII SECOLO Perseo e Andromeda. Olio su tela . Cm 110,00 x 146,00.
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Lotto 285 MEHUS LIVIO (1630 - 1691) Matrimonio mistico di Santa Caterina. Olio su tela . Cm 85,00 x 97,50. Bibliografia: Sandro Bellesi, Pittura e scultura a Firenze (secoli XVI-XIX secolo), Firenze, 2017, p.95. Cornice presente
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Lotto 286 ARTISTA TOSCANO DEL XVI SECOLO Ritratto di giovane. Olio su tavola. Cm 46,00 x 57,50. . Cornice presente
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Lotto 287 LAFABRIQUE NICOLAS (1649 - 1733) Sacra famiglia e angeli. Olio su tavola. Cm 46,00 x 57,00. Monogrammato in basso a destra LF. L'opera è accompagnata da parere scritto di Didier Bodart datato 20 ottobre 1996. Nicolas La Fabrique fu una figura di rilievo nella pittura dei Paesi Bassi del sud del XVII secolo. Dei suoi due viaggi in Italia il primo è documentato negli archivi di San Giuliano dei Fiamminghi a Roma dove è ricordato nel 1665, periodo a cui appartiene il dipinto qui presentato e in cui sono evidenti le influenze romane, in particolare il soggetto della Sacra Famiglia è ripreso dalla Adorazione dei Pastori di Nicolas Poussin della Fondazione Oskar Reinhart di Winterthur. L'artista lavorò alla corte di Luigi XIV a Parigi e a quella di Leopoldo I a Vienna, prima di trasferirsi a Liegi dove morì nel 1736. Poche sono le opere conosciute di Nicolas La Fabrique, fra queste un "Autoritratto con l'effigie di Leopoldo I" (Museo di Groesbeeck de la Croix, Namur), un "Bacco" (Museo di arte Vallona, Leida), un "Cambiavalute" (Musei Reali di Belle Arti del Belgio, Bruxelles). Cornice presente