Asta N. 415 - Arredi e Dipinti Antichi | Argenti | Tappeti e Historica | Una collezione di Maioliche e Avori Antichi | Una raccolta di porcellane Lenci
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Lotto 720 Manifattura di Deruta, fine secolo XVII. Vassoio tondo in maiolica, baccellato, umbonato e decorato con motivi calligrafici in arancio e azzurro con volatili e foglie. Al centro è dipinto uno stemma nobiliare contornato da foglie tracciate in verde entro medaglione (d. cm 45) (restauri)L'ornato 'calligrafico' è derivato dalle porcellane cinesi bianche e blu e consiste in cani, volatili, conigli che si inseguono fra foglie e cespi fioriti, a volte con gruppi di edifici sullo sfondo. Il motivo, in Italia, è presente soprattutto nella ceramica ligure ma si diffonde anche a Deruta dalla metà del Seicento. A Deruta è comune la versione policroma dell'ornato in arancio e azzurro
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Manufacture of Deruta, 17th century. A majolica round tray (d. cm 45) (restorations) -
Lotto 721 Manifattura di Napoli, Paolo Francesco Brandi, secolo XVII. Anfora da farmacia in maiolica bianca e blu a due anse con figure alate in rilievo. Corpo decorato con scena della Crocifissione e al retro da cherubino con cartiglio iscritto: P. Fra. Brandi pingebat Ago 1681/Crui ifexerunt eum Luc. Cap 22 [...]. Presenta sul davanti un foro chiuso da un tappo in sughero. Portava probabilmente un rubinetto per le acque medicamentose. Sotto al cartiglio è dipinta una corona con le iniziali BG che tradizionalmente vengono considerate la marca della manifattura di P. F. Brandi a Napoli dal 1681 (h. cm 49,5) (difetti e restauri) Per confronto si veda: Museo d'Arti applicate: Ceramiche, Tomo I, Milano, p. 321, n. 359
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Manufacture of Naples, Paolo Francesco Brandi, 17th century. A majolica amphora (h. cm 49,5) (defects and restorations)
For comparison see: Museo d'Arti applicate: Ceramiche, Tomo I, Milan, p. 321, n. 359 -
Lotto 722 Manifattura Giustiniani, Napoli, secolo XIX. Due rhyton in terraglia con corpo allungato foggiato a testa di capra di ispirazione classica con decorazioni a foglia d'acanto, lettere greche, e figure classiche (l. cm 18, d. cm cm 11) (difetti e restauri) La manifattura Giustiniani, attiva a Napoli dalla metà del XVIII secolo, fu tra le prime fabbriche che produsse terraglie all'uso inglese. A Napoli lo stile neoclassico conobbe una vivace fioritura, dovuta ai primi scavi archeologici di Ercolano e Pompei iniziati a metà nel XVIII secolo per volere di Carlo III di Borbone e continuati dal figlio Ferdinando IV. Il materiale proveniente dagli scavi e gli innumerevoli disegni eseguiti sul luogo e largamente diffusi attraverso le incisioni, contribuirono alla nascita ed alla diffusione del nuovo stile decorativo neoclassico in tutta Europa. I due servizi più rappresentativi (eseguiti in porcellana) del nuovo gusto della Corte di Napoli e che influenzeranno tutta la produzione napoletana, furono il servizio 'Ercolanese' e il servizio 'Etrusco', donato a Giorgio III d'Inghilterra. Il loro stile decorativo e le nuove forme tratte dalle antichità classiche influenzeranno tutta la produzione napoletana del periodo a cavallo fra XVIII e XIX secolo
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Giustiniani manufacture, Naples, 19th century. Two earthenware rhyton (l. cm 18, d. cm cm 11) (defects and restorations) -
Lotto 723 Manifattura Giustiniani, Napoli, secolo XIX. Teiera neoclassica in terraglia con manico e beccuccio foggiati in forma di salamandra e serpente. Pomolo del coperchio a testa di cane Anubi. Corpo con decorazione 'Retour d'Egypte'. Marchio della manifattura "G" in corsivo incusso alla base (h. cm 24) Ad inizio Ottocento, a Napoli, si assiste ad una commistione fra il repertorio formale e decorativo di derivazione archeologica dovuta agli scavi di Ercolano e Pompei del XVIII secolo e la moda 'Retour d'Egypte' diffusasi in tutta Europa dopo la campagna d'Egitto (1799/1801) del generale Napoleone Bonaparte. L'ascesa di Napoleone porta nel 1807 alla nomina del fratello Giuseppe Bonaparte a Re di Napoli
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Giustiniani manufacture, Naples, 19th century. An earthenware teapot (h. cm 24) -
Lotto 724 Manifattura francese, secolo XIX. Parte di servizio di piatti in terraglia, composto da: diciannove piatti piani dipinti a volatili nel cavetto e nella bordura a fiori; otto alzate di misure diverse e due zuppierine con coperchi (difetti e restauri)
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19th-century French manufacture. Part of an earthenware dinnerware set (defects and restorations) -
Lotto 725 Manifattura Giustiniani, Napoli, secolo XIX. Caffettiera in terraglia con manico a voluta vegetale e beccuccio versatore a grifone in nero. Decorazione 'alla maniera dell'antico Egitto 'con figure in nero e rosso su fondo bianco avorio. Fasce a racemi vegetali stilizzati (h. cm 26) (lievi difetti)
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Giustiniani manufacture, Naples, 19th century. An earthenware coffee pot (h. cm 26) (minor defects) -
Lotto 726 Manifattura Giustiniani, Napoli, secolo XIX. Kylix in terraglia, o coppa da libagioni, biansata con due piccoli manici in nero e coperchio con pomolo a bottone. Decorazione ispirata alla pittura vascolare dell'antica Grecia con figure in nero su fondo bianco avorio (d. cm 16,5, h. cm 12) (difetti)
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Giustiniani manufacture, 19th century. An earthenware kylix (d. cm 16,5, h. cm 12) (defects) -
Lotto 727 Manifattura del secolo XIXZuppiera in terraglia con decorazione policroma a pagoda.Il motivo decorativo è di ispirazione cinese del periodo K'ang-hsi.In Europa conobbe un grande successo ed una enorme diffusione come elemento decorativo.(l. cm 38) (restauri)
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19th-century manufacture. An earthenware tureen (l. cm 38) (restorations) -
Lotto 728 Manifattura Giustiniani, Napoli, secolo XIX. Teiera in terraglia con decorazione 'alla maniera dell'antico Egizio' con figure di profilo intervallate da volatili in nero e rosso su fondo bianco avorio. Corpo globulare schiacciato con parte superiore piatta decorata a palmette a fascia continua in bruno, ansa a cordone spezzato e beccuccio versatore in bruno. Sotto al piede e al coperchio è incusso il numero 2 (d. del corpo cm. 19, h. cm 12) (sbeccature)
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Giustiniani manufacture, 19th century. An earthenware teapot (d. of the body cm. 19, h. cm 12) (chips) -
Lotto 729 Manifattura Giustiniani, Napoli, secolo XIX. Caffettiera in terraglia con lungo beccuccio versatore con decoro 'alla maniera dell'antico Egitto' di ispirazione archeologica. Coperchio, tondo e piatto, con pomolo ad anello (h. cm 22) (sbeccature)
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Giustiniani manufacture, Naples, 19th century. An earthenware coffee pot (h. cm 22) (chips) -
Lotto 730 Manifattura di Ansbach, Germania, secolo XIX. Caffettiera in porcellana decorata in policromia a frutta e piccoli fiori sparsi. Manico 'a osso'e beccuccio versatore scanalato di forma rocaille in porpora e profilati in oro. Pomolo del coperchio a forma di pera. Marca di fabbrica in blu sotto vernice (h. cm 17) (difetti)
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Ansbach manufacture, Germany, 19th century. A porcelain coffee pot (h. cm 17) (defects) -
Lotto 731 Manifattura Popov, Mosca, metà secolo XIX. Coppia di vasi in porcellana a fondo verde con corpo costolato decorato a ghirlande floreali intervallate a dorature geometriche. Marchi di fabbrica sotto la base (h. cm 28) (difetti, probabilmente mancanti dei coperchi)Provenienza:Christie's New York, asta 12197, 23 agosto 2016
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Popov manufacture, Moscow, mid-19th century. A pair of porcelain vases (h. cm 28) (defects, lids are probably missing)
Provenance:
Christie's New York, sale 12197, 23 August 2016