Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo
-
Lotto 121 Arciliuto o Calascione, tartaruga, madreperla, avorio, filettato argento, di Vinaccia (prov. Presepe di Alessio Papale, già del Presepe di Leopoldo di Borbone, Principe di Salerno), bellissimo e accurato lavoro. Altezza cm 38; fine secolo XVIII
-
Lotto 122 Testa di cherubino volta a sinistra, bocca schiusa di Salvatore Franco, (prov. contessina Statella); fine secolo XVIII
-
Lotto 200 Bernardino Lanino (attribuito) Mortara 1512 – Vercelli 1583 Madonna con Bambino grafite su carta, cm 51x37,5
-
Lotto 201 Scuola Emiliana del XVII secolo Trasfigurazione matita con buchi da riporto su carta, cm 25,5x20
-
Lotto 202 Antonio Baratti Belluno 1724 – Venezia 1787 Crocifissione di S. Andrea penna, acquerello e biacca su carta, cm 29x44
-
Lotto 203 Scuola Veneta del XVIII secolo Scena Pastorale penna e acquerello su carta, cm 18x24
-
Lotto 204 Scuola Italiana del XIX secolo Alessandro e Rossana penna e acquerello su carta, cm 22,5x30
-
Lotto 205 Falsario del Guercino Attivo in Emilia nel XVII secolo Paesaggio con figure china su carta, cm 38x51
-
Lotto 206 Giovanni Battista Dell’Era Treviglio 1765 – Firenze 1799 Scena mitologica penna e acquerello bruno, cm 37x27
-
Lotto 207 Scuola Francese metà del XVIII secolo Figura sanguigna su carta, diametro cm 20
-
Lotto 208 Giacomo Pregliasco Torino 1755 – 1828 Fregio preparatorio per scenografia Regio Teatro della Scala penna e acquerello su carta, cm 11x13. Firmato in basso a destra: Pregliasco.
-
Lotto 209 Lotto di tre disegni Alessandro Sanquirico Milano, 1777 – 1849 Studio di vaso antico penna e acquerello bruno, cm 20x11,5. Firmato in basso a destra: Sanquirico. Domenico Ferri 1797 – 1869 Studio di scenografia penna e acquerello grigio, cm 16,5x23 Scuola Neoclassica di ambito genovese Studio d’altare inchiostro grigio, cm 15,5x14,5.
-
Lotto 210 Scuola di Felice Giani Coppia di Studi di Sculture e fregi dall’antico penna e acquerello bruno, cm 29x21,5, cm 39x25,5.
-
Lotto 211 Luigi Sabatelli Firenze 1772 – Milano 1850 Nudo maschile grafite su carta, cm 36x24,5. Al retro dichiarazione di autenticità firmata da Rosa Carasso in data 16 settembre 1956.
-
Lotto 212 Anonimo fine XVI secolo Ritratto virile olio su ardesia, cm 48x37
-
Lotto 213 Scuola Veneta fine del XV secolo Madonna con Bambino tavola, cm 47x37.
-
Lotto 214 Scuola Spagnola fine XVI/inizio XVII secolo Cristo porta Croce (da un modello di S. del Piombo) olio su tavola, cm 100x77
-
Lotto 215 Scuola Cremonese del XVI secolo Ritratto femminile olio su tela, cm 116x96
-
Lotto 216 Scuola Lombarda del XVI secolo Madonna con Bambino e S. Giovanni olio su tavola, cm 50x45
-
Lotto 217 Scuola Ispano-Fiamminga del XVI secolo San Bernardo olio su tavola, cm 139x68
-
Lotto 218 Gandolfino da Roreto documentato in Piemonte dal 1493 al 1518 Cristo di Pietà tra la Vergine e San Giovanni tavola, cm 27x80 Provenienza: Torino, Antichi Maestri Pittori di Giancarlo Gallino Collezione Privata Esposizioni: Milano, Settima Mostra Nazionale dell’Antiquariato, 6 – 20 maggio 1984; Bibliografia: AA. VV., Settima Mostra Nazionale dell’Antiquariato, Milano, Expo Ct 1984, S 214 (ill.); S. Baiocchi in G. Romano (a cura di), Gandolfino da Roreto e il Rinascimento nel Piemonte Meridionale, Torino, Banca CRT 1998, n. 57, p. 325 (ill.); La tavola presentata, con ogni probabilità appartenuta ad una predella, è stata esposta alla Settima mostra nazionale dell’Antiquariato (1984), con il riferimento al catalogo di Gandolfino da Roreto. L’opera è confrontabile dal punto di vista stilistico con il polittico Pelletta del Duomo di Asti (1501), e con il polittico di San Pietro a Savigliano (cfr. G. Romano, op. cit, n. 7, n. 39), per il medesimo schema compositivo della narrazione, che vede le due figure a fianco del Cristo che si erge dal sarcofago, con l’inserimento nell’opera presentata dei simboli della Passione, che, nel caso del polittico di Savigliano, erano portati da due angeli. Analogie sono altresì riscontrabili con la Presentazione Pallavicini ovvero con la pala di Santa Maria Nuova (cfr. G. Romano, op. cit., n. 37, n. 13) per la resa dei panneggi, caratteristica vicina soprattutto al polittico Pelletta del 1501.
-
Lotto 219 Imperiale Gramatica Roma 1599 – 1634 Maddalena orante olio su tela, cm 58,5x44.
-
Lotto 220 Domenico Crespi detto il Passignano (attribuito) Tavarnelle Val di Pesa 1559 – Firenze 1638 Sacra Famiglia olio su tela, cm 73x97
-
Lotto 221 Giuseppe Ghislandi, Fra Vittore, detto Fra Galgario Bergamo 1655 – 1743 Ritratto di giovane, 1730 circa olio su tela, cm 76x58. Provenienza: Collezione privata L’opera è stata assegnata al pittore bergamasco da Giovanni Valagussa, in una comunicazione scritta ai proprietari in data 1 ottobre 2009, e successivamente da Francesco Frangi, in una comunicazione scritta del 23 dicembre 2010. La tela costituisce un significativo ritrovamento in relazione con il celebre Ritratto di giovane di Fra Galgario, conservato a Bergamo presso l’Accademia Carrara (cm 71x56, n. inv. 671). Le due tele differiscono per alcune varianti nelle vesti del giovane raffigurato, e nelle cromie utilizzate nel mantello. L’opera è databile al periodo più avanzato dell’attività del pittore bergamasco, per l’uso materico del colore, teso a donare maggiore intensità al soggetto raffigurato. Tale fase pittorica è caratterizzata dalla ricerca di una particolare tensione emotiva dei personaggi, resa mediante una tavolozza dalle tonalità scure, abilmente accostate per evidenziare i volti lambiti dalla luce. Gli intenti pittorici che animano questa serie di dipinti culmineranno poi nel celebre Autoritratto, datato 1732, in cui la particolare resa del contrasto tra luce e ombra appare in una fase ancor più avanzata.