Asta N. 67 - Dipinti Antichi e del XIX secolo
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Lotto 49 Tre albarelli grandi e due piccoli in maiolica, Nove o Bassano, fine XVIII secolo, con scritte farmaceutiche a caratteri gotici in manganese, centrate da bande vegetali stilizzate in monocromo blu, altezze cm 13 e cm 17; restauri agli albarelli piccoli.
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Lotto 50 Serie di vasi apotecari in porcellana con coperchio, otto grandi e dodici piccoli, Ginori, inizio XX secolo, centrati da un cartiglio mistilineo con scritte a caratteri capitali in nero e profilati in rosso e oro. Altezze cm 20 e cm 12,5; mancanze e restauri. Uniti ad un gruppo di otto flaconi con tappo in vetro blu.
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Lotto 51 Albarello in maiolica della Farmacia S. Paolo a Bologna, manifattura di Colle Ameno, 1766-1767; la decorazione è interamente realizzata in blu di cobalto con motivo a foglie d’acanto alternate a tralci fioriti, direttamente ispirato ai prototipi olandesi di Delft. Altezza cm 20,5; lievi cadute di smalto. La maiolica costituisce un raro esempio del documentato corredo apotecario realizzato per la Farmacia di San Paolo (Antica Spezieria all’insegna della Pigna) a Bologna, di cui sono noti anche alcuni albarelli di dimensioni più ridotte, bottiglie e orcioli. Tutti i pezzi sono perfettamente coerenti per forma a quelli dei corredi apotecari siglati EBM (Eredi Beretti Marzi) e dell’antica Spezieria di Pietro Galli (oggi Farmacia Toschi) a Bologna, realizzati qualche anno più tardi nella manifattura Finck e decorati a terzo fuoco con ornati “alla rosa”. Alcuni esemplari analoghi sono stati esposti nella recente mostra Le più belle maioliche – Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento, realizzata presso il Museo Medievale della città e da poco conclusasi, e sono pubblicati nell’ultima pagina del catalogo. Bibliografia: L. Foschini (a cura di), Le più belle maioliche – Capolavori di Colle Ameno, Rolandi e Finck nella Bologna del Settecento, catalogo della mostra tenutasi presso il Museo Civico Medievale di Bologna dal 26-11-2011 al 4-3-2012.
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Lotto 52 Coppia di grandi albarelli in maiolica, Emilia, XVIII secolo, dipinti in toni di blu con motivi a graticcio arcuati e corolle fiorite, ampio cartiglio centrale anepigrafo, altezza cm 28. Uniti ad un piatto ovale in maiolica Pavia, XVIII secolo, con bordo mistilineo, decorato a tralci vegetali in bicromia verde-manganese, cm 37x20; lievi sbeccature. Uniti ad una coppia di tazzine a litron con piattini in porcellana di Limoges, fine del XIX secolo, decorate in policromia e dorature, altezza cm 6 e diametro cm 11,5
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Lotto 53 Due albarelli in maiolica, Napoli, fine del XVIII/inizi del XIX secolo, con scene figurate policrome, altezza cm 21,5; restauri. Uniti ad un albarello Laterza, XVIII secolo, con soggetto zoomorfo in contesto naturalistico, dipinto in cobalto e tocchi di manganese, altezza cm 13; restauri. Uniti a una coppia di grandi vasi apotecari in maiolica policroma imitazione di Castelli, XX secolo, ornati con ritratto entro cartiglio ed elementi floreali di contorno. Firmati sul retro FVINA 1790 FO.., altezza cm 32. Questi ultimi esemplari sono pubblicati ed oggetto di un saggio di G. Donatone, che conferma la loro realizzazione ad opera di Gesualdo Fuina su influenza del maestro Saverio Grue, presso il quale è accertato che egli svolse pratica di lavorante per apprendere la tecnica del terzo fuoco (cfr. G. Donatone, Una nota su Gesualdo Fuina in “Centro Studi per la storia della ceramica medievale – Quaderno 1988, p. 75–79).
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Lotto 54 Orciolo in maiolica Urbania o Pesaro, XVIII secolo, decorato in policromia con scene paesistiche entro comparti e cartiglio anepigrafo, altezza cm 20; lievi cadute di smalto. Unito ad una coppia di pillolieri con coperchio in maiolica policroma, Urbania, XVIII secolo, altezza cm 14; restauri a un coperchio.
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Lotto 55 Orciolo in maiolica Liguria, XVIII secolo, dipinto in monocromo di cobalto con motivi “calligrafico-naturalistici” e cartiglio centrale con la dicitura Syr^de^donior, altezza cm 22; minime cadute di smalto. Unito ad due piccoli albarelli Liguria, XVIII secolo, ornati in blu cobalto con fasce a girali vegetali e scritte in antimonio: Conser. Rosarit ed Extr. Bardanae, altezza cm 11,5; lievi mancanze.
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Lotto 56 Alzata in maiolica con ornati alla Bérain Pavia, manifattura Rampini, 1730 circa. Marca: ancora a tre marre dipinta in blu al verso. Diametro: cm 22,5; altezza cm 4; lievi cadute di smalto sul bordo Alzata circolare su basso piede ad anello, decorata in monocromo di cobalto con una raffinata bordura a merletto “rayonnant” e composizione centrale alla Bérain. Il particolare interesse per questo raro esemplare marcato risiede nella sua perfetta concordanza con un’altra alzata, pure marcata con il simbolo del rampino (ancora a tre marre) che identifica la manifattura Rampini a Pavia. Entrambi i pezzi sono pubblicati nel volume sulle fornaci lombarde di E.Pellizzoni - M.Forni - S.Nepoti (1997). E’ documentato che nel 1731 Giovan Battista Rossetti abbia operato nella fabbrica Rampini con un contratto di lavoro per 6 anni. Gli accordi furono disattesi e a distanza di un solo anno questi si trasferì a Lodi dal fratello Giorgio Giacinto. E’ stata conseguentemente avanzata l’ipotesi che le maioliche di questa tipologia ornamentale siano una testimonianza materiale del suo breve periodo di attività a Pavia. L’origine pavese di questa singolare interpretazione dei modelli alla Bérain, caratterizzati da composizioni con architettoniche finestre su piani sospesi, arricchiti da decorazioni capricciose e fantastiche che si raccordano e incorniciano il motivo centrale in un perfetto equilibrio formale, è confermata dal rinvenimento di frammenti similmente decorati nel recupero del collettore, sul Lungoticino, nei pressi dell’antica fornace Imbres (1976). Bibliografia: E. Pellizzoni-M. Forni-S. Nepoti, La Maiolica di Pavia tra Seicento e Settecento, 1997, n. 167-168, p. 180.
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Lotto 57 Gruppo composto da tredici piatti e una ciotola in maiolica policroma a gran fuoco, Pavia e Lodi, prima metà XVIII secolo, con soggetti zoomorfi o architetture in contesto vegetale naturalistico, accomunati da un rivestimento stannifero del biscotto leggermente azzurrato. Alcuni presentano una decorazione con ciuffi vegetali stilizzati sul verso. Misure diverse; lievi danni.
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Lotto 58 Coppia di ovali in maiolica, Milano, manifattura Pasquale Rubati, 1770 circa, modellati a canestro e decorati in policromia a piccolo fuoco con mazzi di fiori gettati di gusto naturalistico, cm 27,5x22
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Lotto 59 Coppia di piatti in maiolica Lodi o Pavia, XVIII secolo, con orlo mistilineo dipinti in policromia a gran fuoco: l’uno con motivi ad architetture e l’altro con soggetto zoomorfo, diametro cm 24.5. Uniti ad un piatto con orlo liscio ed ornato di gusto Imari. Imitazione di Milano, XX secolo, diametro cm 24,5
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Lotto 60 Serie di ventiquattro vasi apotecari in terraglia, Francia, inizio XIX secolo, con coperchi in metallo, decorati in monocromo di manganese con un cartiglio centrale a scudo e contenuto farmaceutico. Altezza cm 20; difetti.