ASTA 299 - Argenti, avori, coralli e altri oggetti d'arte provenienti da importanti collezioni private

ASTA 299 - Argenti, avori, coralli e altri oggetti d'arte provenienti da importanti collezioni private

giovedì 23 maggio 2024 ore 15:00 (UTC +01:00)
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  • Rilievo in avorio raffigurante la Crocifissione di Cristo Borgogna, XVI–XVII...
    Lotto 25


    Rilievo in avorio raffigurante la Crocifissione di Cristo Borgogna, XVI–XVII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 17,1 x 12,6 x 2 cm. Peso: 536 gr.

    In avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) finemente scolpito ad alto rilievo a raffigurare la Crocifissione di Cristo.
    La composizione è tipica del periodo tardo gotico di area nord europea; aspetto evidente anche nei particolari poiché risulta rifinito in ogni dettaglio e questo indicherebbe un livello culturalmente alto sia da parte dell’artista che del committente. Il Cristo è posizionato su una croce liscia, con la testa è ripiegata verso la spalla destra, rivolta verso il basso e le parti intime sono coperte da un perizoma corto sostenuto da un drappo laterale.
    Nella parte superiore della croce è presente un cartiglio, posizionato orizzontalmente con i quattro lati piegati che alludono ad una pergamena o a un foglio, con il Titulus Crucis INRI (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, che si traduce letteralmente in “Gesù nazareno, re dei giudei”) in rilievo.
    Le altre figure presenti sono rappresentate con aspetto prostrato, in preghiera o con gli occhi rivolti al Salvatore.

    Stato di conservazione: **** buono.

  • Rilievo in avorio raffigurante la Crocifissione di Cristo Borgogna, XVII...
    Lotto 26


    Rilievo in avorio raffigurante la Crocifissione di Cristo Borgogna, XVII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 15,7 x 10,6 x 1,3 cm. Peso: 450 gr.

    In avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) finemente scolpito a raffigurante la Crocifissione di Cristo. La composizione è tipica del periodo tardo gotico di area francese dove erano prevalenti le rappresentazioni della filosofia umanista dell’epoca.
    Il Cristo è posizionato su una croce completamente liscia, con la testa leggermente ripiegata verso la spalla destra, rivolta verso il basso e le parti intime sono coperte da un perizoma corto sostenuto da un drappo laterale. Il cartiglio con il Titulus Crucis INRI (Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, che si traduce letteralmente in “Gesù nazareno, re dei giudei”)  in rilievo ha la forma rettangolare ed è posizionato orizzontalmente nella parte superiore della composizione.
    Ai lati del Salvatore sono presenti sono presenti l’angelo consolatore nella sera dell’agonia: «Gli apparve (nel Getsemani) un angelo del cielo a confortarlo» (Luca 22,43) e l’angelo che indica il destino dell’uomo oltre la morte: «Alla risurrezione... si sarà come angeli nel cielo» (Matteo 22,30).

    Stato di conservazione: **** buono.

  • Scultura in avorio raffigurante Madonna con Bambino - Francia settentrionale...
    Lotto 27


    Scultura in avorio raffigurante Madonna con Bambino - Francia settentrionale XVII secolo
    Altezza 50 cm, base 10,8 x 9 cm. Peso 4493 gr.

    in avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) scolpito a tutto tondo e raffigurante una Madonna con il Bambino che trattiene con le mani una colomba, rappresentazione dello Spirito Santo.

    Stato di conservazione: **** buono, fessurazioni verticali e difetti commensurati all’epoca.


  • Fallo vittoriano inglese in avorio XIX secolo Lunghezza 24 cm, diametro 4,7...
    Lotto 28


    Fallo vittoriano inglese in avorio XIX secolo
    Lunghezza 24 cm, diametro 4,7 cm, peso 455 gr

    in avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) con custodia coeva.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.


  • Scultura in avorio Europa continentale fine XVI secolo Altezza x larghezza x...
    Lotto 29


    Scultura in avorio Europa continentale fine XVI secolo
    Altezza x larghezza x profondità scultura: 9,5 x 6,2 x 5,4 cm. Peso 213 gr

    in avorio di elefante (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758) raffigurante la testa virile di un imperatore romano, forse Adriano. Plinto ligneo moderno

    Classificazione dello stato di conservazione: **** buono, fessurazioni verticali e difetti commensurati all’epoca.


  • Ronchi Milano Scultura in avorio di elefante raffigurante Madonna con Bambino...
    Lotto 30

    Ronchi Milano
    Scultura in avorio di elefante raffigurante Madonna con Bambino con cornice argento Anni '30
    Altezza x larghezza x profondità: 19 x 15 x 3,5 cm. Peso totale: 522 gr.

    in avorio di elefante scolpito (Loxodonta africana Blumenbach, 1797 o Elephas maximus Linnaeus, 1758).
    Il rilievo appartiene ad una tipologia ben nota; la Madonna è raffigurata a mezzobusto, vestita come di consueto con tunica, mentre Gesù Bambino è in piedi nudo e quindi lascia nudo il sesso. Si tratta di un’immagine che deriva da un prototipo della “Madonna col Bambino” di Andrea del Verrocchio conservata al Museo del Bargello di Firenze, che viene ripreso dai suoi allievi, dal Perugino al Ghirlandaio ma anche Piermatteo d’Amelia e Francesco di Simone Ferrucci, sia in pittura, sia in scultura, fin dagli anni settanta del quattrocento. L’opera è collocata in una cornice riccamente decorata con volute vegetali e incastonata con cabochon di agata muschiata (agata, varietà di calcedonio), pietra carica di buoni auspici e di favori spirituali in molte culture.
    La cornice risulta improntata con il marchio camerale in uso in Italia dal 1935 al 1945 (in questo caso Milano), con le cifre “800” ad indicare il titolo dell’argento 800/1000 e con la scritta “RONCHI MILANO”.
    Altezza x larghezza x profondità scultura: 13,3 x 7,5 x 1,2 cm.
    Peso stimato della scultura: 102 gr.

    Stato di conservazione: ***** eccellente.

  • Scultura in corno di cervo Fine XIX secolo Altezza x larghezza x profondità:...
    Lotto 31


    Scultura in corno di cervo Fine XIX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 16 x 16,5 x 4,5 cm. Peso 210 gr.

    In corno di cervo nobile (Cervus elaphus Linnaeus, 1758) scolpito a raffigurare una testa di pellerossa da numerose teste di animali, Lupi, bue, rapaci, cavalli orso, etc.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.


  • Due teschi in avorio marino Germania, XIX secolo in avorio marino scolpito...
    Lotto 32


    Due teschi in avorio marino Germania, XIX secolo


    in avorio marino scolpito (Physeter Linnaeus, 1758 o Orcinus orca, Linnaeus, 1758).
    a) Altezza x larghezza x profondità: 3,4 x 2,3 x 2,4 cm, peso 14,4 gr;
    b) Altezza x larghezza x profondità: 2,9 x 2,7 x 2,3 cm, peso 14,4 gr.

    Stato di conservazione: **** buono, con minori difetti.



  • Teca in tartaruga con capezzale in corallo Trapani, fine XVII - inizio XVIII...
    Lotto 33


    Teca in tartaruga con capezzale in corallo Trapani, fine XVII - inizio XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 63,5 x 55,5 x 17,5 cm

    Racchiuso in una teca di forma rettangolare (probabilmente più tarda), interamente lastronata in tartaruga (Cheloniidae spp.) con applicazioni in lamina d'argento raffiguranti putti alati, troviamo un capezzale di forma ottagonale oblunga.
    La ricca composizione è posta su una lamina di rame dorato punzonato e viene incentrata intorno alla figura devozionale dell'Immacolata posta sulla mezzaluna e raffigurata con le mani congiunte sul petto.
    La pregevole opera è caratterizzata da una ricca decorazione divisa in diverse sezioni a motivi fitomorfi di foglie acantiformi e fiori di madreperla che si alternano a fiori e steli. La resa cromatica del capezzale è altresì aumentata da riquadri in granelli di corallo che delimitano i vari registri.
    Questo interessante capezzale è tipico di quella che fu la produzione trapanese dalla fine del XVII e l'inizio del XVIII quando dalla produzione in serie di palline, olivette, piccole bugne e virgolette in corallo Mediterraneo (corallium rubrum) dei secoli XIV, XV e XVI si giunge ad opere di più elevato pregio artistico come sculture e composizioni, spesso caratterizzate da una ricca scenografia architettonica. Quando sul finire del secolo XVIII il corallo inizia a diventare più raro, gli scultori trapanesi ripiegano su altri materiali come l’avorio, l’osso e la madreperla e si cominciano ad avvertire i sintomi del declino del rosso materiale che va sempre più riducendosi, fino a quasi scomparire.

    Stato di conservazione: **** buono, restauri, mancanze e sostituzioni (chiodi in argento nuovi)




  • Andrea Tipa (bottega di) (Trapani, 1725 - 1766) Presepe italiano in avorio,...
    Lotto 34

    Andrea Tipa (bottega di) (Trapani, 1725 - 1766)
    Presepe italiano in avorio, osso e tartaruga Trapani, XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 30 x 42,5 cm x 17 cm.

    Il presepe è inserito in una teca in legno ebanizzato e tartaruga.
    I personaggi della sacra rappresentazione sono scolpiti per lo più in osso e avorio di elefante (Loxodonta Africana) e rappresentano una Natività con l'adorazione dei pastori; l'opera, impaginata in una tradizionale quinta architettonica con scenari cadenti, è costituita da 11 figure diverse ritratte nei tipici atteggiamenti: Vergine Maria; Giuseppe; Gesù; suonatore di flauto; pastore inginocchiato; pastore con bastone; pastore con cornamusa; tre pecorelle.
    La scena culmina in alto con la figura del Dio Padre tra le nuvole con il globo in mano.
    Il momento di massimo splendore dell'arte delle maestranze trapanesi fu nei secoli XVII e XVIII quando dalla produzione in serie di  palline, olivette, piccole bugne e virgolette dei secoli XIV, XV e XVI si giunge ad opere di più elevato pregio artistico come sculture e composizioni, spesso caratterizzate da una ricca scenografia architettonica. La consuetudine siciliana di celebrare il Natale con il presepe, portò i maestri trapanesi a realizzare sia singoli pastori, sia composizioni presepiali di varie dimensioni, con inserti coralli, tanto che già da un documento del 1571, il Conto di Cassa del Tesoro Generale del Regno di Sicilia, veniva citata una Natività in corallo; i manufatti trapanesi erano molto apprezzati da collezionisti italiani ed esteri tanto che le più illustri famiglie come ne possedevano pregevoli esemplari. Al Museo Pepoli di Trapani e al Museo San Martino di Napoli, sono conservati esemplari in corallo, entrambi eseguiti in rame dorato, argento, corallo e smalti.
    Quando sul finire del secolo XVIII il corallo inizia a diventare più raro, gli scultori trapanesi ripiegano su altri materiali come l’avorio o l’osso e si cominciano ad avvertire i sintomi del declino del rosso materiale che va sempre più riducendosi, fino a quasi scomparire. Sarà quindi l’avorio che sostituirà gradatamente il corallo nelle rappresentazioni presepiali, corallo ridotto a pochi elementi come nel presepe in miniatura della collezione Burgio di Palermo, inserito in una cornice d’argento a ghirlanda di gradatamente fiori e foglie, attribuito alla bottega dei fratelli Alberto e Andrea Tipa.

    Stato di conservazione: **** buono, usure, mancanze e sostituzioni.

  • Oreficeria siciliana Croce reliquiario in argento e corallo Sicilia, XVIII...
    Lotto 35

    Oreficeria siciliana
    Croce reliquiario in argento e corallo Sicilia, XVIII secolo
    Altezza x larghezza: 29 x 11,5 cm. Peso 240 gr. Custodia 31,5 x 13 x 11,5 cm. Peso totale 536 gr

    l'opera presenta una base circolare interamente realizzata in filigrana d'argento sopra la quale si innesta un blocco di cristallo di rocca curvilineo, sopra zegue un nodo che sostiene la croce anch'essi in filigrana
    La Croce-reliquiario porta al centro dell'incrocio dei bracci la reliquia contornata da baccelli in corallo mediterraneo (corallium rubrum) . I capicroce terminano con lapislazzuli sfaccettati, pietre che già nel Medioevo si pensava allontanassero la paura e l'invidia; anche nella Bibbia appare il Lapislazzuli come una delle pietre del pettorale del Sommo Sacerdote di Gerusalemme.
    Apparentemente non punzonata.
    Entro antica custodia in pelle con decorazioni dorate.

    Stato di conservazione: **** buono, restauri, mancanze e sostituzioni.

  • Cristo alla colonna in corallo Sicilia, XVIII secolo Altezza x larghezza x...
    Lotto 36


    Cristo alla colonna in corallo Sicilia, XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 13 x 6,8 x 7,1 cm. Peso 121 gr

    in corallo mediterraneo (corallium rubrum), raffigurazione convenzionale di Cristo flagellato e legato alla colonna; questa piccola scultura rappresenta uno dei cinque Misteri Dolorosi, ovvero: l'agonia di Gesù nel Getsemani, la flagellazione di Gesù alla colonna, Gesù coronato di spine, la salita di Gesù al Calvario sotto il pesante legno della Croce e la crocifissione e morte di Gesù dopo tre ore di agonia.

    Stato di conservazione: **** buono, restauri, mancanze e sostituzioni.

  • Andrea e Alberto Tipa (bottega di) (1725-1766 e 1732-1783 - ) Gruppo in osso...
    Lotto 37

    Andrea e Alberto Tipa (bottega di) (1725-1766 e 1732-1783 - )
    Gruppo in osso scolpito raffigurante San Biagio Trapani, metà del XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 18,3 x 11,1 x 2,8 cm.

    I personaggi della sacra rappresentazione, scolpiti a micro-intaglio a tutto tondo in osso e raffiguranti San Biagio con una devota ed un bambino sono inseriti in una teca rettangolare in osso. L'opera è impaginata in una tradizionale quinta architettonica; la figura stante di San Biagio in abito vescovile, con pastorale e mitra, che benedice una donna inginocchiata ai suoi piedi con un bambino tra le braccia è posta al centro della rappresentazione, mentre alla sua destra è collocato un altare con un Cristo crocifisso e un testo sacro.
    A Salemi, città arabo-medievale in provincia di Trapani, san Biagio è compatrono assieme a san Nicola della città dal 1542.
    Il momento di massimo splendore dell'arte delle maestranze trapanesi fu  nei secoli XVII e XVIII quando  dalla produzione in serie di  palline, olivette, piccole bugne e virgolette dei secoli XIV, XV e XVI si giunge ad opere di più elevato pregio artistico come sculture e composizioni, spesso caratterizzate da  una ricca scenografia architettonica. La consuetudine siciliana di celebrare il Natale con il presepe, portò i maestri trapanesi a realizzare sia singoli pastori, sia composizioni presepiali di varie dimensioni, con inserti coralli, tanto che già da un documento del 1571, il Conto di Cassa del Tesoro Generale del Regno di Sicilia, veniva citata una Natività in corallo; i manufatti trapanesi erano molto apprezzati da collezionisti italiani ed esteri tanto che le più illustri famiglie come ne possedevano pregevoli esemplari. Al Museo Pepoli di Trapani e al Museo San Martino di Napoli, sono conservati esemplari in corallo, entrambi eseguiti in rame dorato, argento, corallo e smalti.
    Quando sul finire del secolo XVIII il corallo inizia a diventare più raro, gli scultori trapanesi ripiegano su altri materiali come l’avorio o l’osso e si cominciano ad avvertire i sintomi del declino del rosso materiale che va sempre più riducendosi, fino a quasi scomparire. Sarà quindi l’avorio che sostituirà gradatamente il corallo nelle rappresentazioni presepiali, corallo ridotto a pochi elementi come nel presepe in miniatura della collezione Burgio di Palermo, inserito in una cornice d’argento a ghirlanda di gradatamente fiori e foglie, attribuito alla bottega dei fratelli Alberto e Andrea Tipa.

    Stato di conservazione: **** buono, usure e minori fessure sui lati della cornice.

  • Presepe italiano in corallo Trapani, inizio XX secolo Altezza x larghezza x...
    Lotto 38


    Presepe italiano in corallo Trapani, inizio XX secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 19,5 x 26 x 22 cm. Peso 2105 gr.

    Il presepe poggia su una base ovale in legno in cui sono collocati i personaggi della sacra rappresentazione interamente scolpiti in corallo rosso mediterraneo (Corallum rubrum, Linneo 1758), presente anche in numerosi rametti utilizzati per decorare la superficie e creare un'ambientazione.
    La scena presenta la sacra famiglia stante su delle basi in legno; è possibile riconoscere San Giuseppe a sinistra che tiene nella mano destra un ramo di corallo come bastone mentre con la sinistra sembra indicare Gesù bambino, posto al centro, più in alto rispetto alle altre due figure e con le braccia aperte, mentre anche la Vergine Maria, posta a destra, sembra indicarlo con la sua mano destra.

    Stato di conservazione: **** buono, segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.

  • Maestranze di Torre del Greco Tagliacarte in corallo mediterraneo XIX secolo...
    Lotto 39

    Maestranze di Torre del Greco
    Tagliacarte in corallo mediterraneo XIX secolo
    Lunghezza: 19,5 cm. Peso 43,3 gr.

    con impugnatura a forma di drago in corallo mediterraneo (corallium rubrum), con lama decorata in agemina con volute vegetali e floreali, una figura femminile ed un uccello. Entro astuccio originale.
    Peso totale con astuccio: 91 gr.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.


  • Elemosiniere siciliano raffigurante Sant Alberto Trapani, XVII-XVIII secolo...
    Lotto 40


    Elemosiniere siciliano raffigurante Sant Alberto Trapani, XVII-XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 39 x 13 x 9,5 cm. Peso 1380 gr

    scultura lignea su plinto ottagnale raffigurante il santo con la croce e aureola. Sul fronte la fessura per l'elemosina e un cartiglio in argento con l'iscrizione "ET CURAVIT - Matt. 12", punzonato con la il marchio della "bulla" di Trapani in uso a partire dal XVII secolo, raffigurante la falce (insenatura riproducente il porto di Trapani) sormontata da corona e, sotto, D.U.I. (Depranum Urbs Invictissima) e il marchio "C A "di un argentiere non identificato.
    Al verso un apertura con il foro della chiave.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo, serratura mancante.

  • Maestranze trapanesi Madonna assunta con putti in corallo XVIII secolo...
    Lotto 41

    Maestranze trapanesi
    Madonna assunta con putti in corallo XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondità: 23.5 x 19 x 2 cm. Peso 260 gr.

    raffigurante la Madonna Assunta con angeli in corallo mediterraneo (corallium rubrum) posti su una fondo ovale in rame dorato decorato a graticcio e impreziosito da fiori stilizzati sempre in corallo. La composizione è incorniciata in una corona d'alloro cimata da una corona riccamente sbalzata su lamina d'argento. Apparentemente non punzonata.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.

  • Andrea Tipa (bottega di) (Trapani, 1725 - 1766) Crocifisso italiano in avorio...
    Lotto 42

    Andrea Tipa (bottega di) (Trapani, 1725 - 1766)

    Crocifisso italiano in avorio di elefante su croce in tartaruga e argento Sicilia, XVIII secolo

    Dimensioni Cristo in avorio 25 x 17 cm; dimensioni croce 58 x 32 cm.

    Corpus Christi in avorio di elefante scolpito (Elephas maximus Linnaeus, 1758 or Loxodonta africana Blumenbach, 1797), posto su una croce lignea lastronata in tartaruga (hawksbill sea turtle, Eretmochelys imbricata, Cheloniidae) con capocroce in argento sbalzato e cesellato. La figura del Salvatore è studiata anatomicamente; le mani sono leggermente socchiuse e i fori per i chiodi si trovano più vicini al polso e non al centro della mano. La testa presenta la corona di spine ed è ripiegata verso la spalla destra, rivolta verso l’alto; la morbida capigliatura ricade sulle spalle, gli occhi sono aperti e rivolti al cielo e la bocca è socchiusa. Le gambe del Crocifisso sono posizionate in modo parallelo, i piedi sono sovrapposti e inchiodati congiuntamente. Le parti intime sono coperte da un perizoma con drappo laterale.

    I teminali in argento sono punzonati con marchi non decifrabili.



    Stato di conservazione: **** buono, minori difetti e segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.




  • Scultura italiana in corallo Trapani, inizio XX secolo Altezza totale: 18 cm,...
    Lotto 43


    Scultura italiana in corallo Trapani, inizio XX secolo
    Altezza totale: 18 cm, altezza scultura: 10,5 cm, diametro base 8,5 cm. Peso 204 gr.

    In corallo cerasuolo (Corallium Elatius) scolpito a raffigurare una figura femminile con violino ed un cane.
    Basamento ligneo in legno dorato di epoca precedente.

    Stato di conservazione: ***** eccellente.

  • Scultura italiana in corallo Trapani, inizio XX secolo Altezza totale: 17,5...
    Lotto 44


    Scultura italiana in corallo Trapani, inizio XX secolo
    Altezza totale: 17,5 cm, altezza scultura: 10,5 cm, diametro base: 8,5 cm. Peso: 202 gr.

    In corallo cerasuolo (Corallium elatius) scolpito a raffigurare una Venere posta sopra le onde.
    Basamento ligneo in legno dorato di epoca precedente.

    Stato di conservazione: ***** eccellente.


  • Importante zuppiera siciliana in argento Palermo 1770 Altezza x larghezza x...
    Lotto 45


    Importante zuppiera siciliana in argento Palermo 1770
    Altezza x larghezza x profondità: 28 x 34 x 22,5 cm. Peso 2460 gr

    di forma ovale con manici laterali, poggiante su quattro piedi a riccio, completa di contenitore interno e coperchio con cimatura con trionfo di Il melograni. Punzonata sotto la base e sotto il contenitore con il marchio della "bulla" di Palermo raffigurata da un aquila a volo alto in uso a partire dal XVIII secolo, marchi "DGG 77" , console Don Gioachino Carraffa, argentiere scarsamente leggibile e presa di saggio. Ulteriormente punzonata con il marchio di importazione in svezia per l'argento al titolo minimo  di 830/1000 in uso dopo il 1912.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.


  • Servizio da tè e caffe italiano in argento Fine XIX, inizio XX secolo...
    Lotto 46


    Servizio da tè e caffe italiano in argento Fine XIX, inizio XX secolo


    composto da  caffettiera, teiera, zuccheriera, lattiera e vassoio, decorati con nervature tortili e incisioni floreali, manici in legno.
    Argento 800/1000 punzonati "800".
    Caffettiera: altezza 24,5 cm, diamentro base 10,7 cm, peso 825 gr.
    Teiera: altezza 20,5 cm, diamentro base 11,4 cm, peso 900 gr.
    Zuccheriera: altezza 14,5 cm, larghezza con manici 16 cm, peso 473 gr.
    Lattiera: altezza 16 cm, diametro base 7,9 cm, peso 340 gr.
    Vassoio: 45 x 69,5 cm con manici,  peso 2687 gr.
    Peso complessivo: 5225 gr.


    Stato di conservazione: **** buono.


  • Scultura italiana in argento raffigurante San Vito Sicilia, XVIII secolo...
    Lotto 47


    Scultura italiana in argento raffigurante San Vito Sicilia, XVIII secolo
    Altezza x larghezza x profondita: 15,5 x 8 x 3,5 cm. Base 5 x 12 x 12 cm. Peso totale 955 gr.

    in argento da lastra, raffigurante San Vito, raffigurato a tutto tondo  con un cane. Apparentemente non punzonato, testato con acido e pietra di paragone. Al verso in vasso l'iscrizione "D.G.F. - A 1772". Posto su un basamento in plexiglass.

    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.

  • Particolare candelabro italiano in argento 1820 circa, Venezia (?) Altezza x...
    Lotto 48


    Particolare candelabro italiano in argento 1820 circa, Venezia (?)
    Altezza x larghezza x profondità: 37 x 20,5 x 17 cm. Peso 2034 gr.

    poggiante su tre piedi ritorti a volute vegetali, da cui si dipartono il candeliere centrale e i due bracci laterali decorati con tralci e foglie di vite; i tre candelieri, riccamente decorati alla base con nodi di frutta, sono sormontati da eleganti lanterne con vetro giallo su cui si innestano i coperchi a cuspide, quello centrale sormontato dalla bandiera mercantile traforata con il Leone di San Marco. Il fronte presenta un cartiglio sormontato dal corno ducale, decorato ai lati da due putti affrontati e centrato dal Leone di San Marco o Leone Marciano, simbolo secolare della città di Venezia e della sua antica Repubblica. Il leone, rappresentazione simbolica dell'Evangelista Marco, è raffigurato sotto forma di leone alato con un libro aperto recante l'iscrizione latina "PAX TIBI MARCE EVANGELISTA MEVS". Il legame del leone di San Marco con Venezia deriva dalla tradizione secondo la quale un angelo in forma di leone alato avrebbe rivolto al santo, naufrago nelle lagune, la frase: "Pax tibi Marce, evangelista meus. Hic requiescet corpus tuum" (Pace a te, Marco, mio evangelista. Qui riposerà il tuo corpo), preannunciandogli che il suo corpo avrebbe un giorno trovato riposo e venerazione in quelle terre. Base di marmo triangolare con lati concavi.



    Stato di conservazione: **** buono, minori segni d'uso commensurati all'uso nel tempo.

Lotti dal 25 al 48 di 231
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ASTA 299 - Argenti, avori, coralli e altri oggetti d'arte provenienti da importanti collezioni private

PALAZZO CAETANI LOVATELLI - PIAZZA LOVATELLI, 1 ROMA 00186, GIO 23 MAGGIO 2024

Per informazioni e condition report:

Fabio Romano Moroni

f.moroni@bertolamifineart.com

Matilde Stella

m.stella@bertolamifineart.com

Sessioni

  • 23 maggio 2024 ore 15:00 ASTA 299 - Argenti, avori, coralli e altri oggetti d'arte provenienti da importanti collezioni private (1 - 231)

Esposizione

ESPOSIZIONE

20 e 21 maggio 10:30-14:00/15:00-18:30

Condizioni di vendita

Scarica il documento di Condizioni di Vendita

Commissioni

L’acquirente corrisponderà a Bertolami Fine Art una commissione calcolata in percentuale sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto. Tale commissione viene così calcolata:

quanto al 28% per la parte di prezzo sino a € 10.000;

quanto al 26% per la parte di prezzo da € 10.001 a € 400.000;

quanto al 24% per la parte di prezzo da € 400.001 in su.

Rilanci

  • da 0 a 100 rilancio di 5
  • da 100 a 200 rilancio di 10
  • da 200 a 500 rilancio di 20
  • da 500 a 1000 rilancio di 50
  • da 1000 a 2000 rilancio di 100
  • da 2000 a 5000 rilancio di 200
  • da 5000 a 10000 rilancio di 500
  • da 10000 a 20000 rilancio di 1000
  • da 20000 a 50000 rilancio di 2000
  • da 50000 in avanti rilancio di 5000